Studi sul Cristianesimo Primitivo

Struttura ecclesistica chiesa primitiva.

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Hard-Rain
view post Posted on 31/3/2008, 18:02 by: Hard-Rain     +1   -1




Tiger, mi ero dimenticato una cosa, cioè che Ippolito di Roma nella Refutatio afferma che gli zeloti e i sicari erano nomi diversi degli Esseni. Se dovessimo interpretare alla lettera questa fonte patristica (tieni conto che Ippolito visse tra il 170 e il 235 d.C., circa un contemporaneo di Origene) sulla base del passo della Storia Ecclesiastica che hai citato dovremmo allora dire che Gesù non solo non era un Esseno, ma neppure un sicario o uno zelota. Ovviamente non concordo con questa tesi di Ippolito e nel mio documento, quello su Iscariota, vi sono le mie motivazioni.

Il passo di Ant. 20:18 non prova nulla, infatti non vi è alcun riferimento cronologico. I riferimenti cronologici si trovano precisi in Guerra Giudaica, opera peraltro più antica di Antichità Giudaiche, e sono spiegati sempre nel mio documento riguardante Iscariota.

Nota anche che io non ho certezze assolute, mi baso su quello che leggo. Leggendo Giuseppe Flavio, in particolare quei passi di Guerra Giudaica, si evince che i sicari propriamente detti non nacquero che verso il 52.

Del resto anche il Talmud parla dei siqariqon ma li mette in relazione ad Abba Siqra, il loro leader, nipote di rabban Yochanan ben Zakkai, che operava al tempo della guerra di Vespasiano. Nel Talmud c'è un bellissimo episodio in cui Yochanan ben Zakkai si fa aiutare da suo nipote per incontrare Vespasiano che gli permetterà di fondare la yesivah di Yamnia dopo la guerra. L'episodio è ambientato nell'assedio del 68-69 di Gerusalemme, poco prima che Vespasiano si rechi a Roma per diventare imperatore.

Del resto nel lessico talmudico i siqariqon sono anche i Romani, coloro che espropriavano le terre ai Giudei, anche al tempo della rivolta di bar Kokhba del 132-135 d.C. Ma prima di queste date neppure il Talmud parla mai di sicari. Queste informazioni si trovano nel mio documento su Barabba.

I documenti su Barabba e Iscariota sono stati scritti con la indispensabile collaborazione di Avraham Israel, Elisha Kimron e Yona Menachem Cochav.

Quanto ai passi riguardanti la "bontà" di Gesù, si potrebbe citare anche Gv. 1:46, "può mai venire qualcosa di buono da Nazareth"? Ora, questi passi forse non casualmente contengono l'aggettivo greco agathos, esso è infatti nella LXX una delle designazioni del Dio biblico JHWH, non è titolo bensì designazione, corrisponde all'ebraico tov che è appunto traducibile in greco con agathos. In pratica è un aggettivo sostantivato per JHWH, vedetela così. Siccome non si può pronunciare il nome di Dio molte volte lo si sosituisce con sostantivi o aggettivi sostantivati che esprimono somma deferenza. Così Il buono (greco: agathos, ebraico: tov) è equivalente a Dio.

Allora Gv. 1:46 viene letto: "Può mai venire qualcosa di Dio da Nazareth"? E infatti ha una sua spiegazione logica perchè il Messia, che viene da Dio, secondo le antiche profezie certamente non veniva da Nazareth.

Ma si comprende anche il citato passo di Mc. 10:18 e parallelo in Lc. 18:19, infatti Gesù rifiuta che qualcuno lo chiami con una designazione di JHWH, se volete potete leggervi un rifiuto della divinità da parte di Gesù o quantomeno l'utilizzo di un aggettivo che è anche sinonimo di JHWH.

Del resto non sta scritto da nessuna parte neppure che JHWH debba essere "buono" nel senso che intendete voi, Dio non è nè buono nè cattivo, questi sono parametri affettivi umani, Dio è giudice supremo secondo i suoi criteri anche perchè definirlo buono o cattivo significa circoscriverlo e qualificarlo.

Saluti.

Edited by Hard-Rain - 31/3/2008, 19:26
 
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