Studi sul Cristianesimo Primitivo

Struttura ecclesistica chiesa primitiva.

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claudio.41
view post Posted on 11/3/2008, 19:55     +1   -1




CITAZIONE (nagev @ 9/3/2008, 22:43)
Si Claudio, La tua posizione è chiara e rispettabilissima, ma parliamo di Fede.
Dal punto di vista storico è diverso. il dato storico non ha niente a che vedere con la fede. sono due argomenti totalmente diversi.
faccio un esempio banale:
Se venisse fuori un documento che mostrasse in modo equivocabile che gesù non nacque a Betlemme ma 10 km al nord di questa, cambierebbe qualcosa rispetto al messaggio salvifico?
No, anche se mi potresti obbiettare le profezie ecc. Il dato storico può essere supportato anche da fon ti non bibliche, laiche o addirittura atee. è ricerca oggettiva e scientifica. Ad esempio il Vangelo di Tommaso non è canonico, anzi è impregnato di filosofia gnostica, quindi non ha nessun valore per la fede, ma è di grande valore storico, per la datazione, per il contesto degli altri documenti tra i quali fu trovato, perché mostra chiaramente una delle correnti del Cristianesimo primitivo ecc.
Io non sono uno storico, ma per professione devo seguire sempre metodologie scientifiche e riproducibili, tra l'altro avrai capito che sono un uomo di fede. ma sono due mondi diversi: acettare il metodo e le fonti scientifiche non significa rinnegare o diminuire la fede, anzi si ha l'opportunità di rinforzarla con scoperte, confronti, analogie, confutazioni.
Se correttamente condotta, la ricerca storica, come quella scientifica porta alla fede.

Certamente Nagev. la storia è una cosa e la fede un altra, ma credo che quando parliamo di quello che riguarda Gesù e la Chiesa (da non confondersi con le chiese) sia bene verificare se la storia (quello che le varie chiese hanno fatto o detto) sia in accordo con la Bibbia, o meno. E siccome, ripeto, nella domanda iniziale erano stati scritti i vari ministeri dati da Cristo per edificare la Sua Chiesa, e non erano corretti, allora ho precisato questo fatto. La mai riflessione verteva semmai sul "perchè" , nella stragrande maggioranza delle varie chiese i Ministeri di cui ad Efesini 4, non ci sono più.

Non sono invece daccordo su questa frase .


CITAZIONE
Se correttamente condotta, la ricerca storica, come quella scientifica porta alla fede

La Fede, la vera Fede, è un dono di Dio.
 
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view post Posted on 11/3/2008, 21:45     +1   -1
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אריאל פינטור

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Giusto Claudio, avei dovuto dire : "la ricerca scientifica corrobora e suffraga la Fede"
 
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MariaLaura79
view post Posted on 19/3/2008, 22:32     +1   -1




Posso leggere solo ore le vostre risposte e vi ringrazio di cuore per ogni singolo intervento.Ho avuto la linea telefonica bloccata (e quindi anche internet) x quasi due settimane! Non ho ancora letto tutto, ma x ora mi sembra tutto molto interessante.

Sia chiaro, io credo che la Bibbia è la parola di Dio e quando parlo delle fonti extra-bibliche ne parlo come qualcosa di utile, che può servire a capire determinate sfumature ma niente di +. La didaché l'ho citata proprio perché in essa vi ho letto che il vescovo aveva moltissima autorità, le comunità erano riunite sotto il suo "potere" x celebrare l'eucarestia (più che altro erano i commenti a fine pagina a dire queste cose...).

Quando parlo di chiesa primitiva diciamo che mi riferisco alla chiesa descritta in atti, in quanto ritengo che la chiesa già all'epoca di Costantino e del suo concilio si fosse un bel po' allontanata dal Vangelo.Perdonatemi se la mia opinione è errata, non sono una storica ma una semplice credente, quindi fallibile, che fa ricerche e tira le sue conclusioni. Mi interessava appunto sapere come i vari ministeri descritti nel NT sia siano evoluti, quali fattori hanno portato alla nascita della figura del "sommo pontefice" quale capo della chiesa, ai cardinali, vescovi, ecc... Con questo nn voglio assolutamente cominciare a disquisire se il papa è il vicario di Cristo (io nn lo credo, ma nn è questo che conta) o no e robe varie.

In parole povere mi interessa sia l'aspetto storico che dottrinale.

Vi ringrazio di tutto cuore.
 
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view post Posted on 19/3/2008, 23:37     +1   -1
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אריאל פינטור

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Quando parlo di chiesa primitiva diciamo che mi riferisco alla chiesa descritta in atti, in quanto ritengo che la chiesa già all'epoca di Costantino e del suo concilio si fosse un bel po' allontanata dal Vangelo

Sono d'accordo con te.
Ho sempre pensato che da Costantino in poi la chiesa, divenendo religione di stato, non più perseguitata, si affianca al potere secolare, ne fa parte e ne assimila sia la struttura gerarchica ed organizzativa, per poi, in alterne vicende, essere parallela, divenire tutt'uno e talvolta sostituitìrsi ad esso.
i mali spirituali della chiesa e delle chiese iniziano lì, quando il fascino e la corruzione del potere entrano nella chiesa e la trasformano sempre di più.
Con tutto quello che ne è, derivato dopo.
Siamo appena nel terzo secolo e la cristianità ha già in nuce, tutti i presupposti delle liti e delle separazioni che avverrano con i concilii e peggio ancora dopo.
E' stata un'epopea negativa, fino ai nostri giorni, iniziata nel 313, dove le uniche note spirituali sono stati l' epoca del monachesimo e le varie singole individualità che nel corso dei secoli si sono erette a ricordare l'Evangelo genuino, puro e semplice, della prima cristianità, talvolta perseguitati proprio per questo come eretici.
Suppongo che la gerarchia sia nata con la secolarizzazione e sul modello di questa.
Gli storici di questo forum sapranno certamente illustrare meglio.
 
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Frances Admin
view post Posted on 20/3/2008, 00:24     +1   -1




Ragazzi, non bisogna pensare che la Chiesa sia stata l'unica istituzione che storicamente è scesa a patti con le istituzioni secolari. Anche la più nobile delle istituzioni che si è preservata fino ai giorni nostri non ha più conservato la fisionomia dell'"età dell'innocenza". Il mutamento di ogni singola associazione è soggetto a delle regole naturali e convenzionali, alle quali non possono sottrarsi né i singoli individui né gli associati di un corpus. L'individuo homus homini lupus est, diceva Thomas Hobbes. Possiamo cercare di tenere a bada il nostro egoismo, le nostre passioni, ma nel momento in cui meno te l'aspetti, specialmente in circostanze dettate dalla sopravvivenza (il cui concetto varia a seconda del modello sociale e del sistempo economico di appartenenza), ecco che l'essere umano sprigiona tutte le sue pulsioni ancestrali. Nessuno può sottrarsi a questa legge felina, ma possiamo cercare di confinarla alle circostanze estreme e riflettere prima di commettere un'azione che danneggia il prossimo.
 
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Ahimsa_72
view post Posted on 20/3/2008, 10:47     +1   -1




La chiesa di Atti si è già molto distanziata da quello che doveva essere stato il primo nucleo dei seguaci di Gesù, ammesso che sia esistito ed ammesso che ci fosse del suo seguito e lui non fosse piuttosto un ebreo messianista marginale, non un capo.
Atti è già sulla linea dottrinale paolina e Paolo non ha conosciuto Gesù in vita, e neppure il Gesù risorto col suo corpo, ma in spirito, molto simile all’eone gnostico.
La comunità degli ebioniti già non accetta Paolo ma lo chiama apostata, e Paolo arriva comunque in un periodo in cui il cristianesimo è aperto all’ellenismo.
Tutte cose che messe insieme danno l’idea di come non si possa far risalire ad un’unica granitica concezione di cristianesimo primitivo.
Io credo che la primissima comunità fosse molto vicina come dottrina alle frange messianiste apocalittiche delle comunità di Qumran, e se stiamo agli scritti qui ritrovati doveva esserci già qui una struttura gerarchica, ad esempio se si prende in considerazione l’uso del pasto comune di cibo Kosher, ovvero benedetto da un sacerdote, comunque un autorità, ovviamente lo so che è molto superficiale tirare delle linee così nette quando la situazione era tutt’altro che netta ed è ancora tuttora in esame, senza che si sia detta una parola definitiva.
Ancora, prima che Costantino e Nicea già Ireneo nella confutazione delle eresie gnostiche rimproverava loro di non avere una gerarchia, e che il Vescovo venisse eletto di volta in volta a rotazione, quindi si ha testimonianza già di una molteplicità di cristianesimi, quello gerarchico e quello di uno gnosticismo (credo valentiniano, ma dovrei andare a rileggerlo) non gerarchico.
Pesce sostiene che per quanto le varie “filosofie” fossero lontane tra loro esse avevano sempre come punto di riferimento la dottrina del Tempio, quindi è probabile (non dico che sia certamente così) che la struttura gerarchica sia esistita fin dal primo momento e anche prima. Anche se nella predicazione di Gesù tutto lascia effettivamente pensare che lui non volesse né istituire una chiesa, una comunità né una gerarchia (esortava infatti a non farsi mai chiamare rabbi perché uno solo era il Maestro e di porsi sempre agli ultimi posti)
Trovo quindi difficile dire in quale momento esatto si sia creata la gerarchia, a quel che mi risulta potrebbe essere esistita da sempre …. Ma anche no …
Ad ogni modo se è possibile dire qualcosa di più certo aspetto di leggere i vostri pareri.
 
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view post Posted on 21/3/2008, 08:02     +1   -1
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אריאל פינטור

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Atti è già sulla linea dottrinale paolina

Già è vero!.Non avevo riflettuto sul fatto che atti è attribuito a luca, probabilmente "segretario" di Paolo.
Le lettere di paolo, per alcuni precedono la stesura dei sinottici, già mostrano un'organizzazione delle varie chiese.
Quindi la gerarchia era già istituita in seno all'organizzazione e Costantino segna solo l'istituzionalizzazioen della Chiesa come Chiesa di Stato
 
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Tigerman78
view post Posted on 28/3/2008, 10:18     +1   -1




X MariaLaura79:

Nella “Storia ecclesiastica” di Eusebio di Cesarea ci sono molti dati che potrebbero interessarti!

Di seguito viene elencata la successione dei Vescovi della chiesa di Giacomo:

3. Poiché da questo periodo in poi cessano di essere eletti vescovi circoncisi, è ora necessario elencarli dall'inizio. Il primo fu Giacomo, detto fratello del Signore; secondo dopo di lui fu Simeone; terzo Giusto; quarto Zaccheo; quinto Tobia; sesto Beniamino; settimo Giovanni; ottavo Mattia; nono Filippo; decimo Seneca; undicesimo Giusto; dodicesimo Levi; tredicesimo Efrem; quattordicesimo Giuseppe e infine, quindicesimo, Giuda.
4. Tali furono i vescovi succedutisi dal tempo degli apostoli fino a quello di cui parliamo, tutti circoncisi.

Successivamente Eusebio cita Egesippo e qui viene il bello:


“Dopo che subì il martirio Giacomo il Giusto, per la stessa ragione del Signore, fu eletto vescovo il figlio di suo zio, Simeone figlio di Cleopa, che tutti proposero perché era un cugino del Signore. Per questo motivo chiamavano la Chiesa vergine, perché non era stata ancora corrotta da discorsi vani.
5. Ma per non essere stato eletto vescovo, Tebutis iniziò a corromperla tra il popolo con le sette eresie, cui anch'egli apparteneva, e da cui vennero Simone, donde i Simoniaci, Cleobio, donde i Cleobiani, Dositeo, donde i Dositei, Gorteo, donde i Gorateni e i Masbotei. Da questi derivarono i Menandrianisti, i Marcianisti, i Carpocratiani, i Valentiniani, i Basilidiani e i Saturniliani, ognuno dei quali avanzò la propria teoria in modo affatto personale.
6. Da costoro provennero pseudocristi, pseudoprofeti e pseudoapostoli, che divisero l'unità della Chiesa con le loro perniciose dottrine contro Dio e contro il suo Cristo”.
7. Lo stesso autore riporta anche le sette esistenti un tempo presso i Giudei, dicendo: “Nella circoncisione, tra i figli d'Israele, v'erano queste opinioni diverse contro la tribù di Giuda e contro Cristo: Esseni, Galilei, Emerobattisti, Masbotei, Samaritani, Sadducei e Farisci”.

Da notare:

1)Simone il mago e Dositeo, in altri testi risultano successori di Giovanni il Battista ( e non Gesù come attestano i Vangeli).

2) Le sette eretiche e gnostiche, alla fine nacquero con l’lezione di Simeone figlio di Cleopa, quindi fra il 62/70 d.C. In questo periodo ricordo che venne composto il Vangelo di Marco (65 d.C. ca).

Nel 62 ricordo che venne giustiziato Giacomo il minore detto il Giusto, quindi mi sembra plausibile che nello stesso anno, o al massimo nel successivo, fu eletto Simeone figlio di Cleopa.

Eppure, offendendo l’intelligenza umana, Eusebio di Cesarea si permette di attestare, che l’elezione avvenne dopo la caduta di Gerusalemme avvenuta nel 70 d.C. e cioè ben 8 anni dopo :

Dopo il martirio di Giacomo e la caduta di Gerusalemme che subito seguì, narra la tradizione che gli apostoli e i discepoli del Signore che erano ancora in vita, convenuti da ogni parte, si unirono ai parenti del Signore (la maggior parte dei quali era ugualmente ancora in vita a quel tempo) e tennero consiglio tutti insieme per decidere chi giudicare degno di succedere a Giacomo. All'unanimità tutti designarono vescovo di quella diocesi Simeone, figlio di Cleopa, che è menzionato nel Vangelo ed era, a quanto dicono, cugino del Salvatore (Egesippo racconta infatti che Cleopa era fratello di Giuseppe).

Ha senso nominare un capo dopo 8 anni dalla morte di Giacomo?

Cosa nascondono queste attestazioni prive di senso?

A mio giudizio queste sono le classiche attestazioni della pia frode di Eusebio di Cesarea, volte a dimostrare che Giacomo morì prima della caduta di Gerusalemme.

Io invece ritengo plausibile che Giacomo morì con la caduta di Gerusalemme e che Simeone fu nominato subito dopo, come viene attestato dallo stesso Eusebio.

Vorrei inoltre portare all'attenzione questo passo, a dispetto di chi afferma che il Cristo fosse in principio un Esseno:

7. Lo stesso autore riporta anche le sette esistenti un tempo presso i Giudei, dicendo: “Nella circoncisione, tra i figli d'Israele, v'erano queste opinioni diverse contro la tribù di Giuda e contro Cristo: Esseni, Galilei, Emerobattisti, Masbotei, Samaritani, Sadducei e Farisci”.

Con questo è dimostrato che i primi Cristiani consideravano "contro Cristo" gli Esseni ed è logico dedurre, data la loro assenza dalla lista, che gli zeloti e i sicari " erano con Cristo".

Per quanto riguarda il fondatore della chiesa di Roma, lui stesso dice con gli altri APOSTOLI:

Atti 5:29 Ma Pietro e gli altri APOSTOLI risposero: «Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini.

Questo è pelesamente il motto degli Zeloti, come del resto ci conferma Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche, ma nello stesso tempo è l'identico motto dei Sicari e dei rivoluzionari che hanno combattuto contro i romani:

Libro VII:409 Accadde inoltre, qualche tempo dopo, che molti giudei trovarono la morte ad Alessandria d'Egitto.

Libro VII:410 Infatti quelli che erano riusciti a trovarvi scampo dall'insurrezione dei sicari, non contenti di essersi salvati, ripresero le loro macchinazioni incitando molti dei loro ospiti a intraprendere la lotta per la libertà, a giudicare i romani per niente superiori a loro e a CONSIDERARE COME PADRONE SOLTANTO DIO.

Libro VII:411 Contrastati da alcuni notabili della stessa comunità giudaica, assassinarono costoro continuando a insistere presso gli altri con gli incitamenti alla rivolta.

Libro VII:412 Viste le loro pazzesche intenzioni, i membri più autorevoli del consiglio ritennero che per loro rappresentava ormai un pericolo non intervenire e, raccolti in assemblea tutti i giudei, denunziarono i folli propositi dei sicari, dimostrando che erano loro i colpevoli di tutti i disastri.

Edited by Tigerman78 - 28/3/2008, 11:00
 
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view post Posted on 28/3/2008, 22:42     +1   -1
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אריאל פינטור

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Con questo è dimostrato che i primi Cristiani consideravano "contro Cristo" gli Esseni ed è logico dedurre, data la loro assenza dalla lista, che gli zeloti e i sicari " erano con Cristo".

Una domanda:
è possibile secondo te che l'ostilità degli esseni fosse dovuta al fatto che il Cristo fosse troppo "morbido" nella sua predicazione e nella sua azione, rispetto all'integralismo e rigore esseno e, soprattutto, al loro tipo di anti-farisaismo?
Gesù aveva indubbiamente delle caratteristiche essene: celibato a trent'anni (inconcepibile nel suo status di rabbi), Capelli lunghi, vita comunitaria con i discepoli ecc.
Può darsi però che si discostasse dall'essenismo propriamente detto come anche dagli zeloti e sicari, malgrado la presenza, tra i suoi, di personaggi fortemente sospetti di essere provenienti dagli zeloti, sia per nome, che per modo di fare (spada ecc.)
Certamente le tue citazioni lasciano molto colpiti.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 29/3/2008, 12:27     +1   -1




CITAZIONE
Vorrei inoltre portare all'attenzione questo passo, a dispetto di chi afferma che il Cristo fosse in principio un Esseno:

7. Lo stesso autore riporta anche le sette esistenti un tempo presso i Giudei, dicendo: “Nella circoncisione, tra i figli d'Israele, v'erano queste opinioni diverse contro la tribù di Giuda e contro Cristo: Esseni, Galilei, Emerobattisti, Masbotei, Samaritani, Sadducei e Farisci”.

Con questo è dimostrato che i primi Cristiani consideravano "contro Cristo" gli Esseni ed è logico dedurre, data la loro assenza dalla lista, che gli zeloti e i sicari " erano con Cristo".

Il problema è che Eusebio non usa mai la parola Zelota/i e infatti in Hist. Eccl. 1.5.3 scrive:

Anche Flavio Giuseppe, il più celebre degli storici ebrei ricorda questo censimento sotto Quirinio, quando parla di un altro avvenimento, cioè della rivolta dei Galilei, che accadde in quel medesimo tempo e della quale fa menzione, presso di noi, anche Luca negli Atti in questi termini: “Dopo di lui si sollevò Giuda il Galileo, nei giorni del censimento e trasse dietro di sé il popolo, ma anche quello perì e tutti coloro che avevano avuto fiducia in lui, furono dispersi.

Quindi quelli che noi chiamiamo gli Zeloti di Giuda il Galileo lui li chiama i Galilei, perchè così era chiamato Giuda di Gamla. Pertanto dovrei dire che anche gli Zeloti discendenti di Giuda erano contro Cristo. Infatti poi nella citazione troviamo che i Galilei erano contro Cristo. Nè si può dire che i Galilei erano cristiani, da questo passo, perchè allora risulterebbero contrari a Cristo. Ma leggendo la Storia Ecclesiastica si potrebbe anche dire che al tempo di Cristo gli Zeloti e i sicari non esistevano neppure, che sia una denominazione tarda, del tempo della guerra del 66-74, dunque non potevano certo essere contro Cristo, ma non perchè condividessero le sue idee, ma semplicemente perchè non esistevano ancora come formazione politica organizzata.

Ma è anche oscuro quello che qui Eusebio vuole dirci in questa citazione. Del Cristo abbiamo detto. Ma è scritto anche della "tribù di Giuda". Cosa intende con questa denominazione? Forse i Galilei e i Samaritani potevano essere contro la tribù di Giuda. Ma i Farisei e i Sadducei? O forse intende dire quella parte della tribù di Giuda che seguiva il Cristo? Ma allora chi stava in Galilea non seguiva il Cristo? Che vuole dire la frase: "Vi erano opinioni diverse contro la tribù di Giuda e il Cristo"? E poi all'inizio parla di circoncisione, forse vuol dire che queste opinioni erano diffuse tra i circoncisi (gli israeliti) oppure che vi erano differenze sulla pratica della circoncisione (i Giudei e Gesù la pensavano in un modo diverso)? Per me non è affatto chiaro il senso della citazione.

Riporto il passo in greco, Nagev o Francis potranno eventualmente tradurre meglio:

hsan (verbo, "erano") de gnwmai diaforoi (conoscenze, opinioni differenti tra loro) en thi peritomhi (dativo singolare: nella circoncisione) en uiois Israhlitwn (dativo plurale: negli Israeliti) kata (preposizione che ha vari sensi) ths fulhs Iouda (genitivo: della tribù di Giuda) kai tou Cristou (genitivo: e di Cristo) autai (eccole) [segue la citazione delle sette].

A me viene da dire che la prima parte alluda a divergenze di opinione riguardo alla circoncisione presso gli Israeliti. Dopodichè kata + genitivo generalmente ha il senso di "contro" ma può significare anche (sempre con genitivo) intorno a, riguardo a, di, per. Potremmo tradurre: "Vi erano opinioni diverse nella circoncisione nei figli degli Israeliti contro la Tribù di Giuda e il Cristo, eccole: (...)." Forse l'autore voleva dire che l'opinione di Cristo e quella della tribù di Giuda erano "contro" tra di loro, si opponevano. Ma allora perchè conta nella tribù di Giuda anche i Galilei (potremmo cavarcela dicendo che sono proprio gli Zeloti, non i Galilei in senso regionale, del resto anche Giuda non era un Galileo ma un Gaulanita, Gamla si trovava nella Gaulanitide e lo stesso Giuseppe Flavio lo chiama gaulanita) e addirittura i Samaritani?

A me pare che parli di differenze riguardanti la pratica della circoncisione, forse i primi cristiani come Paolo non volevano più applicarla, soprattutto ai Giudei della diaspora e ai pagani, mentre i Giudei e i giudeo-cristiani ovviamente inorridivano davanti a queste idee perchè erano ancora favorevoli alla circoncisione. Può darsi che lo stesso Gesù avesse idee particolari sulla circoncisione. Qui si citano i samaritani, praticavano la circoncisione ma erano così eterodossi rispetto agli altri Giudei che non so se avevano usanze particolari. In alternativa, dato che Egesippo è attento a parlare di Israeliti e di Tribù di Giuda, può darsi che voglia dirci che Gesù e la tribù di Giuda la pensavano allo stesso modo e avevano contro, relativamente alle pratiche della circoncisione, però in tal caso sarebbero solo sottigliezze, tutte quelle sette, Esseni (che non erano esclucivamente Giudei), Samaritani (non Giudei), e gli altri (i Farisei potevano essere anche di altre zone, così come i sadducei ecc...).

Non so, dite la vostra. Magari si potrebbe sentire il forum biblico per vedere se sono a conoscenza di differenze di opinione.

Edited by Hard-Rain - 29/3/2008, 13:49
 
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peppetre
view post Posted on 31/3/2008, 15:15     +1   -1




CITAZIONE
Quindi quelli che noi chiamiamo gli Zeloti di Giuda il Galileo lui li chiama i Galilei, perchè così era chiamato Giuda di Gamla. Pertanto dovrei dire che anche gli Zeloti discendenti di Giuda erano contro Cristo. Infatti poi nella citazione troviamo che i Galilei erano contro Cristo. Nè si può dire che i Galilei erano cristiani, da questo passo, perchè allora risulterebbero contrari a Cristo. Ma leggendo la Storia Ecclesiastica si potrebbe anche dire che al tempo di Cristo gli Zeloti e i sicari non esistevano neppure, che sia una denominazione tarda, del tempo della guerra del 66-74, dunque non potevano certo essere contro Cristo, ma non perchè condividessero le sue idee, ma semplicemente perchè non esistevano ancora come formazione politica organizzata.

Nel 1800 la camorra era conosciuta come ONORATA SOCIETA', negli anni 1980 si divideva in FAMIGLIE oggi sappiamo dalla televisione e da Roberto Saviano che il nome è mutato in quello di 'O SISTEM...

Chiamali come vuoi sti personaggi restano dei farabutti e dei SAPROFITI.

Qualcuno mi spiega come può essere che Gesù in Nazareno alias il Galileo come Galilei pure il suo entourage (episodio di Pietro prima che canti il gallo) storicamente un MESSIA RIVOLUZIONARIO possa trasformarsi nella favola del BUON UOMO perdona tutto e tutti???

peppe
 
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Hard-Rain
view post Posted on 31/3/2008, 15:39     +1   -1




Gesù il buon uomo perdona tutti?

"Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli" (Mt. 25:41).
 
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Tigerman78
view post Posted on 31/3/2008, 16:48     +1   -1




X Hard: E’ inutile parlarti dei sicari, visto che hai scritto tantissimo a riguardo, ma vorrei comunque portarti all’attenzione questo passo tratto da Antichità Giudaiche:

Libro XX:186 i cosiddetti sicari, cioè i ribelli, erano a quel tempo particolarmente numerosi. Si avvalevano di pugnali, di forma simile alle scimitarre dei Persiani ma curvi e più simili all'arma che i Romani chiamano sicae, dalla quale questi ribelli prendono il nome perché in questo modo uccisero così tanta gente.

Dunque...sono consapevole che tu consideri il movimento dei sicari nato ufficialmente nel 52 d.C. ca, ma con questo non significa che prima di tale data non esistevano. Infatti nel passo riportato sopra, è scritto chiaramente che i sicari esistevano già, ed altro non erano che dei ribelli che utilizzavano il pugnale ( esattamente come a Simon Pietro).

Per quanto riguarda il movimento dei cristiani, stando alle scritture, nacque ufficialmente ad Antiochia, dove per la prima volta, i discepoli furono chiamati cristiani :

Atti 11:26 Essi parteciparono per un anno intero alle riunioni della chiesa, e istruirono un gran numero di persone; ad Antiochia, per la prima volta, i discepoli furono chiamati cristiani.

E’ difficile determinare con certezza, quando i seguaci di Gesù, furono chiamati Cristiani per la prima volta, ma la città di Antiochia, dal 47 al 55 circa vide le prime predicazioni cristiane di Paolo di Tarso, quindi la nascita del movimento cristiano ( a livello nominale), ufficialmente nacque circa in questo periodo.

Bene….come avrai notato, a livello nominale, il Cristianesimo ( 47 – 55 ca) e i Sicari ( 52 ca), nascono guarda caso nello stesso periodo, quindi mi trovo costretto a respingere le tue obiezioni!

X Peppe: La gente comune pensa che Gesù sia buono, quando lui stesso disse:

Marco 10:18 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio.


Luca 18:19 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio.

E ancora:

Luca 19:27 E tutti quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli dvanti a me.

Queste sono le parole di Gesù o di un dittatore?



E ancora la gente comune, pensa che Gesù fosse un portatore di pace, quando lui stesso disse:

Gesù disse, "Forse la gente pensa che io sia venuto a portare la pace nel mondo. Non sanno che sono venuto a portare il conflitto nel mondo: fuoco, ferro, guerra.

[ Passo contenuto nei Canonici e nel Vangelo di Tommaso]

Questi passi bastano?

Se gli evangelisti avessero scritto ulteriori passi dal contenuto sovversivo, a mio avviso i cristiani sarebbero stati debellati già nei primi due secoli dai romani.

In ogni modo, il Cristo secondo le profezie, “doveva liberare dalla schiavitù le pecore disperse d’Israele”.

Se era questo l’obbiettivo primario di un Messia, sicuramente i primi a seguirlo erano gli zeloti e i Sicari, insomma tutta quella gente che detestava di essere sottomessa dai romani e che considerava "Dio come unico padrone".

Edited by Tigerman78 - 31/3/2008, 18:09
 
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Hard-Rain
view post Posted on 31/3/2008, 18:02     +1   -1




Tiger, mi ero dimenticato una cosa, cioè che Ippolito di Roma nella Refutatio afferma che gli zeloti e i sicari erano nomi diversi degli Esseni. Se dovessimo interpretare alla lettera questa fonte patristica (tieni conto che Ippolito visse tra il 170 e il 235 d.C., circa un contemporaneo di Origene) sulla base del passo della Storia Ecclesiastica che hai citato dovremmo allora dire che Gesù non solo non era un Esseno, ma neppure un sicario o uno zelota. Ovviamente non concordo con questa tesi di Ippolito e nel mio documento, quello su Iscariota, vi sono le mie motivazioni.

Il passo di Ant. 20:18 non prova nulla, infatti non vi è alcun riferimento cronologico. I riferimenti cronologici si trovano precisi in Guerra Giudaica, opera peraltro più antica di Antichità Giudaiche, e sono spiegati sempre nel mio documento riguardante Iscariota.

Nota anche che io non ho certezze assolute, mi baso su quello che leggo. Leggendo Giuseppe Flavio, in particolare quei passi di Guerra Giudaica, si evince che i sicari propriamente detti non nacquero che verso il 52.

Del resto anche il Talmud parla dei siqariqon ma li mette in relazione ad Abba Siqra, il loro leader, nipote di rabban Yochanan ben Zakkai, che operava al tempo della guerra di Vespasiano. Nel Talmud c'è un bellissimo episodio in cui Yochanan ben Zakkai si fa aiutare da suo nipote per incontrare Vespasiano che gli permetterà di fondare la yesivah di Yamnia dopo la guerra. L'episodio è ambientato nell'assedio del 68-69 di Gerusalemme, poco prima che Vespasiano si rechi a Roma per diventare imperatore.

Del resto nel lessico talmudico i siqariqon sono anche i Romani, coloro che espropriavano le terre ai Giudei, anche al tempo della rivolta di bar Kokhba del 132-135 d.C. Ma prima di queste date neppure il Talmud parla mai di sicari. Queste informazioni si trovano nel mio documento su Barabba.

I documenti su Barabba e Iscariota sono stati scritti con la indispensabile collaborazione di Avraham Israel, Elisha Kimron e Yona Menachem Cochav.

Quanto ai passi riguardanti la "bontà" di Gesù, si potrebbe citare anche Gv. 1:46, "può mai venire qualcosa di buono da Nazareth"? Ora, questi passi forse non casualmente contengono l'aggettivo greco agathos, esso è infatti nella LXX una delle designazioni del Dio biblico JHWH, non è titolo bensì designazione, corrisponde all'ebraico tov che è appunto traducibile in greco con agathos. In pratica è un aggettivo sostantivato per JHWH, vedetela così. Siccome non si può pronunciare il nome di Dio molte volte lo si sosituisce con sostantivi o aggettivi sostantivati che esprimono somma deferenza. Così Il buono (greco: agathos, ebraico: tov) è equivalente a Dio.

Allora Gv. 1:46 viene letto: "Può mai venire qualcosa di Dio da Nazareth"? E infatti ha una sua spiegazione logica perchè il Messia, che viene da Dio, secondo le antiche profezie certamente non veniva da Nazareth.

Ma si comprende anche il citato passo di Mc. 10:18 e parallelo in Lc. 18:19, infatti Gesù rifiuta che qualcuno lo chiami con una designazione di JHWH, se volete potete leggervi un rifiuto della divinità da parte di Gesù o quantomeno l'utilizzo di un aggettivo che è anche sinonimo di JHWH.

Del resto non sta scritto da nessuna parte neppure che JHWH debba essere "buono" nel senso che intendete voi, Dio non è nè buono nè cattivo, questi sono parametri affettivi umani, Dio è giudice supremo secondo i suoi criteri anche perchè definirlo buono o cattivo significa circoscriverlo e qualificarlo.

Saluti.

Edited by Hard-Rain - 31/3/2008, 19:26
 
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Hannah1
view post Posted on 31/3/2008, 19:37     +1   -1




Io non conosco bene quali fossero le effettive possibilità espressive concesse a chi ha scritto i testi nel Vecchio nel Nuovo Testamento... Da credente e, quindi, non me ne vogliano i "religiosi" per quello che scrivo, ritengo che per entrambi, Dio e Gesù, si potrebbe ben dire: "buoni si ma fessi no" . Ora non so se questa loro caratteristica possa essere usata come prova della rispettiva parentela e discendenza, però vale per tutti i Figli di Dio di tutte le epoche e confessioni. Se qualcuno pensa che il paradiso sia abitato in preponderanza da fessi, si sbaglia e di grosso. Qualcuno ci sarà pure, ma come succede in tutte le famiglie che si rispettano e forse appena arrivato gli faranno subito qualche corso per limitare il danno.image
 
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45 replies since 25/2/2008, 17:20   799 views
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