Hard-Rain |
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| Allora precisiamo, per convenzione ai fini del sondaggio, che coloro che sospendono il giudizio in attesa di prove causa la insufficienza di quello che si sa oggi li consideriamo agnostici. Non sono convinti di quel che si sa sul trascendente oggi però non escludono che si possa anche sapere di più. Invece tra gli atei consideriamo quelli che sono sicuri che non emergerà mai nulla di concretamente sperimentabile.
Faccio un parallelo scientifico. In teoria la termodinamica statistica mostra che si può violare persino il secondo principio della termodinamica. In pratica la probabilità che ciò si verifichi è talmente irrisoria che mai è accaduto ed è ragionevole supporre che mai nessuno lo vedrà violato a livello macroscopico. Chi ha di queste idee lo consideriamo ateo e si può iscrivere tra gli atei. Chi invece mantiene meno sicurezza, si metta tra gli agnostici (questo non vuol dire che mantenga la possibilità di un Dio cristiano, ecc....).
Edited by Hard-Rain - 6/9/2008, 07:30
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