Studi sul Cristianesimo Primitivo

Vangelo segreto di Marco, Un discusso ritrovamento

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Hard-Rain
view post Posted on 11/5/2008, 18:48 by: Hard-Rain     +1   -1




CITAZIONE
Questo è un argomento sostenuto da S. Carlson in The Gospel Hoax, ma lui, non essendo un esperto di greco antico, ha interpretato male il verbo "mwrainw", costruendoci sopra una teoria complottista che non sta né in cielo né in terra.

Ma io spero che Carlson si sia sbagliato perchè Luca 14:34 e Matteo 5:13 utilizzano lo stesso verbo e parlano di sale che perde il sapore:

Luca 14:34 ean de kai to halas môranthêi, en tini artuthêsetai

Marco 9:50 usa invece un verbo diverso (to halas analon genêtai). Come la mettiamo, signor Carlson, anche Matteo e Luca sono stati composti nel XX secolo?

Ma chi controlla la pubblicazione di Carlson? Ma si intende, questo erudito, di Nuovo Testamento? Quelle frasi dei sinottici le conoscono anche i bambini, non fosse che per il fatto che il verso precedente, quello di Marco 9:49 col suo curioso "ciascuno sarà salato col fuoco" ammette un interessante parallelo nella letteratura qumranica, come ha fatto notare Carmignac molti anni fa. E' evidente che il testo di Clemente che legge:

touto de to legomenon kai to alas moranthenai

è una banale allusione a Mt. 5:13 // Lc. 14:34 // Mc. 9:50 più fedele alla versione di Matteo (e Luca) che non a quella di Marco, caratteristica che da sempre caratterizza i padri, da quelli apostolici in poi (cioè di citare e utilizzare maggiormente il vangelo secondo Matteo). Qui addirittura lo pseudo Clemente ha anteposto "to legomenon" (cioè il detto, l'aneddoto, traducete come volete ma il senso è quello).

Io non amo per niente Morton Smith e non ho alcun interesse a dire che questa lettera sia autentica oppure falsa. Tuttavia devo dire che tutti questi signori, Carlson, Ehrman e anche altri hanno una grossa fortuna: quella di scrivere dopo che il povero Morton Smith è morto da un pezzo e non può rispondere a simili fantasie.

Secondo voi, un ipotetico falsario che si preoccupa persino di inserire quattro casi di nu mobile in altrettante citazioni/allusioni neotestamentarie (laddove la nu mobile non è presente nel NT, tuttavia era una pratica di Clemente e altri "padri" quella di inserirla secondo loro criteri eufonici) in modo da rendere più credibile che Clemente abbia citato effettivamente il NT (sarebbe stato sospetto se il falsario avesse aperto il NA e avesse, semplicemente, copiato i passi, che non hanno mai la nu mobile, praticamente assente in tutto il NT, mentre Clemente la inseriva anche quando citava), un simile falsario poi scivolerebbe su una questione così stupida come il sale? Mah, signor Carlson! Cosa ci viene a raccontare! Facciamo finta di non aver sentito, va. Mah!

Questi "giochetti" fanno sorridere, se si vuole cercare di dimostrare che la lettera è un falso, l'unico modo è quello di notare il riciclo di materiale e il riutilizzo di frasi fatte che ricorre indubbiamente nei due frammenti del "Marco mistico" (accolgo la traduzione di Francis) citati nell'epistola e che, dicono, ricorra anche nella lettera (questo lo confermerà o smentirà Francis che l'ha studiata, essendomi io occupato del solo Marco).

Edited by Hard-Rain - 11/5/2008, 20:18
 
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