CITAZIONE (Endju @ 30/4/2008, 10:14)
Un tipo di argomentazione e di filone di ricerca che non conoscevo è quello secondo cui in una certa fase antica della religione israelitica (diciamo del Primo Tempio) Yahweh, "il Signore", fosse considerato come un "secondo Dio", una sorta di divinità o Grande Angelo tutelare di Israele, rispetto al proprio Padre, la divinità principale El Elyon. In seguito, con la riforma deuteronomistica si arrivò ad "amalgamare" le figure di El Elyon e di suo figlio Yahweh, in un'unica visione "monoteistica".
Tuttavia, non esistono indizi che inducano a ritenere che agli inizi, lo jahvismo in Cisgiordania possedesse le caratteristiche sopra menzionate. Le ipotesi di lavoro principali sono quelle che Jhwh fu la divinità principale non di tutto il popolo medianita, ma di una parte insediata nel Negeb centrale, ma l'estensione del culto è impossibile da precisare, e potrebbe essere stato limitato alla regione della montagna di Dio, l'Horeb, chiamata a quanto pare un 'unica volta in Numeri, montanga di Jhwh.
In considerazione di questo nesso geografico Jhwh appare come un dio della montagna e a giudicare dalla benedizione pronunciata da Yetro in Esodo, "Jhwh è il più grande di tutti gli dei"; lo jahvismo madianita non negava l'esistenza di altri dei come lo jahvinismo israelita di età monarchica. Tuttavia non vi è traccia di un culto di un'altra divinità sia da parte di Yetro che da parte di Mosè, ne la presenza del culto di un'altra divinità nel santuario di cui Yetro era il sacerdote. Anzi nella tradizione antica, l'uscita dall'Egitto del clan di Mosè viene esplicitamente presentata come avente lo scopo di "sacrificare a Jhwh, nostro Dio", designato anche "Dio degli ebrei", che viene benedetto da Yetro per aver liberato il popolo dalle mano degli egiziani. Queste espressioni lasciano capire che la tradizione più antica faceva risalire a quest'epoca l'esclusività israelitica del culto di Jhwh.
Lo jahvismo della monoarchia unificata, il regno di Davide, si distingue per un'importante espansione del culto di Jhwh. La sua politica è di estenderlo il suo potere sulle zone cananee, e ciò si accompagnò a una qualche diffusione del culto ufficiale jahvista.
Questa politica di assimilazione e non di rigetto, consentì ai diversi santuari cananei del regno di conservare le loro tradizioni ma di rivestirle di uno strato di jahvismo. Una politica d iintegrazione dei vari culti del dio "El" con quello di Jhwh, così che a poco a poco, Jhwh assumerà i caratteri e le funzioni che la popolazione locale e la cultura cananea attribuiva ad El/El Elyon, considerato dio supremo, creatore, eterno, fonte di sapienza, ect...
Non vi sono traccie di conflitto tra Jhwh ed El, poichè Jhwh ha preso a El il carattere di dio cosmico, e la personalità di Jhwh si arrichì ; Questo processo di assimilazione da Jhwh a El Elyon (Dio Altissimo) lo si riscontra nel racconto di Genesi, in cui Melkisedeq re di Shalem è presentato come sacerdote di El Elyon, e la prima parte della sua benedizione contiene un analoga formula ( Dio altissimo, creatore del cielo e della terra) attestata in iscrizione fenicie.
Questo El Elyon creatore dei cieli e della terra, è chiaramente identificato con Jhwh in Genesi, e si comprende perchè sarà attestato anche nei Salmi. Jhwh e El Elyon sono dunque totalmente assimilabili, e si tratta di un'evoluzione importante perchè testimonia l'ascesa di Jhwh tra tutti gli altri dei noti, e perchè assorbendone le funzioni (in particolare quella di El) questi altri dei si avviano a diventare inutili. Questo processo di assimilazione tuttavia, sarà ovviamente lento.
Ma di due divinità (El Elyon e Jhwh) oggetto di culto simultaneo non vi è alcun indizio.
Edited by Batyah - 5/1/2010, 20:05