La notte stessa del 29 di Dicembre, notte in cui ho inviato il messaggio precedente, nel dormiveglia della mattina dello stesso giorno ho udito una voce che mi spiegava quale fosse il problema del mio apparente trinceramento dell'ipostasi divina dietro/
DIPENDENTE DA quella umana del Cristo/del Figlio di DIO Unigenito... La voce mi parlava dall'esterno di un dormiveglia cosciente e mi spiegava che il problema di quanto ho affermato nel messaggio inviato durante la stessa notte, è dato dal fatto che se non si divide la sostanza divina da quella umana, nel Cristo, si perde la dimensione della Fede, ovvero la voce domandava (non a me, ma in generale):
se in Yeshua non si PUO' distinguere nettamente la natura umana da quella divina, che fine fa la Fede ?Questa è la domanda a cui occorre dare una risposta e una risposta che acquisisce una importanza centrale in tutto il discorso del
concepimento verginale e della natura
sia umana che divina del Cristo, del Figlio di DIO fatto Uomo...
Fratelli e sorelle, il Cristo è
il Figlio di DIO fatto Uomo, ma non è DIO in quanto Padre, la cui natura infatti non viene dal Figlio, bensì in quanto DIO Figlio, è valido solo il contrario
e se è valido il contrario significa che è possibile ricavare una PROVENIENZA e un FINE ULTIMO (quindi
IL PROBLEMA CENTRALE non è
DATO DAL fatto di
DOVER INDIVIDUARE una Natura ipostatica,
RIGUARDO AL FIGLIO, ma di
COMPRENDERE IN PRIMIS IL FATTO DI chi conduce
allo scopo di tutto:
IL QUALE VERGE AL RITORNO AL Padre,
AL RICONGIUNGIMENTO con il Padre ..).
E' necessario, per conoscere lo scopo della Creazione e la missione del Figlio,
RIconoscere -CONCRETAMENTE- il giusto ordine, non di "superiorità" come la intendiamo noi, ma di PROVENIENZA e di FINE ULTIMO
DI QUESTI (OSSIA DEL FIGLIO), perché è di questo che si tratta
PER POTER COMPRENDERE APPIENO L'OPERA DELLA SALVEZZA DI DIO PER TUTTI NOI (pena
: l'apostasia e l'eresia, dal Cristo) ..
Il Padre e il Figlio non sono la medesima Persona, ma è come se lo fossero...
Che cosa significa questo ? lo stesso che
RIENTRA, per similitudine, nell'ordine di un padre e un figlio terreni, così come possiamo riconoscere tale livello E LEGAME umanamente.
Non si deve pensare che venga ad eliminarsi la Fede, nel momento in cui -
come mi suggeriva la voce- il Figlio lo si vedesse come un Uomo
a tutti gli effetti.
Fratelli e sorelle, il Figlio è
vero Uomo e
vero DIO .. ma
che cosa significa questo ?Significa che è "
vero Uomo", a tutti gli effetti, in quanto
incarnato in tutto e per tutto, come un vero uomo e non come
metà uomo e
metà dio... che non significa niente; è anche "vero DIO", in tutto e per tutto, in quanto è
vero Figlio di DIO, della stessa
Natura o
Sostanza del Padre... da cui
CIOE' Viene, personificato -il Figlio- dalla Sapienza stessa creatrice
DI DIO, la quale è
la prima delle Opere di DIO e
prima di tutte le cose (
non:
DELLE "
altre" cose ..), attraverso cui tutto.
Che cosa significa questo ?Significa che è
la prima -
ALL'INIZIO delle Opere di DIO- in quanto viene/procede dal Padre, prima della Creazione di ogni cosa; mentre è
prima di tutte le cose, in quanto prima di ogni creazione di DIO,
LA SAPIENZA, era nel Padre, coesisteva
CON IL Padre,
NEL PADRE (
non NEL Figlio però... perché la Natura
del Figlio -ossia l'Essere in quanto DIO-
viene sempre e SOLO
dal Padre, da cui tutto e a cui tutto, per mezzo del Figlio Suo).
Molto vi è ancora da dire,
SULL'ARGOMENTO TRATTATO E DA ESTENDERE ULTERIORMENTE, come quanto riguarda AD ESEMPIO il
roveto ardente,
che non consuma e non si consuma (figura
E IMMAGINE, QUESTA, teologica della Verginità di Maria)... occorre però prima fissare bene alcuni punti del discorso, a cui lascio quindi del tempo per poter rifletterci sopra (la
teologia, pur parlando di DIO, non spiega DIO, né è possibile rendere DIO un oggetto della filosofia... DIO è la Realtà,
CON CUI E' NECESSARIO INTERAGIRE CON LA PROPRIA VITA, ma se non si esce dall'idea e dal concetto
DI MERO STUDIO, per giungere all'Opera e alla Riunione con DIO, in Terra, non è possibile conoscere la Realtà piena ed effettiva di DIO che Viene
a vivere in mezzo a noi, ORA e non solo
-PER INTENDERCI- liturgicamente ..
LA QUALE LITURGIA è
figura -e NON compimento
- della discesa effettiva della Gerusalemme Celeste in mezzo a noi, QUI ed ORA, realizzando il Regno dei Cieli in Terra, ossia la RIUNIONE e RESTAURAZIONE
pre-caduda, del Cielo e della Terra ..
CHE CONSISTE esattamente
NELL'ISTITUZIONE E CREAZIONE DI Nuovi Cieli e una
Nuova Terra, in cui avrà stabile dimora la
Giustizia).
Saluti
Paolo
BUON ANNO A TUTTI! P.S.: implemento, come di consueto, alcune correzioni grammaticali e di analisi logica (in "GRASSETTO MAIUSCOLO") al messaggio di ieri notte, per linearizzare ulteriormente e rendere più chiara l'esposizione...Edited by koan - 2/1/2011, 14:18