Studi sul Cristianesimo Primitivo

Ossario di Giacomo da rivalutare?, Considerazioni su BAR

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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 12/12/2008, 18:01 by: Giovanni Dalla Teva     +1   -1




La grande falsificazione di Gamaliele

Così anch'io ho deciso di chiedere spiegazioni accurate al Sig. Emilio Salsi su ogni circostanza, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teofilo, scusa, Sig, Iron Iko, in modo che tu possa renderti conto della falsità (non esattezza) degli insegnamenti che hai ricevuto.

Dimostrazione che l'intervento di Gamaliele è un falso, non tanto perchè è stato invertito dai falsari cronologicamente, l'esistenza di Tèuda con Giuda il Galileo, suo padre, ma perchè hanno fatto dichiarare a Gamaliele, davanti al Sinedrio che Tèuda, un guerrigliero comandante di quattrocento sovversivi era stato ucciso, quando invece era ancora vivo.

Il racconto dell'intervento di Gamaliele davanti al Sinedrio, precede negli Atti degli Apostoli, addirittura l'arresto e la morte di Stefano, considerato, il primo martire della chiesa. Quindi nessun Apostolo, sicuramente era stato ancora ucciso.

Sia la logica, sia il racconto dicono che tutti, ma proprio tutti gli apostoli erano ancora vivi. Infatti tutti gli apostoli vengono imprigionati e gettati in prigione. Nella notte un angelo del Signore li libera, ma vengono nuovamente, catturati e condotti davanti il Sinedrio e interrogati dal sommo sacerdote.

Qui un fariseo di nome Gamaliele, dottore della legge, stimato da tutto il popolo, afferma davanti a tutti i presenti del Sinedrio, tra le altre cose, che Tèuda il rivoluzionario è morto, cosa certamente impossibile cioè falsa.

Infatti noi sappiamo leggendo Antichità Giudaiche 2 a cura di Luigi Moraldi - edizioni Utet - libro 20,5, 98 pag. 1231,che Tèuda fu catturato e poi ucciso, tagliandogli la testa, dai soldati romani, quando il loro capo, era Fado, procuratore in Palestina dal 44 al 46 d.c..

Il procuratore Fado fu inviato in Palestina, dall'imperatore Claudio, dopo la morte del re Erode Agrippa nel 44 d.C..
Ora, secondo la narrazione degli Atti degli Apostoli, l'apostolo Giacomo, fu ucciso di spada in base agli ordini del re Erode Agrippa.

Constatando che al tempo dell'intervento nel Sinedrio di Gamaliele, tutti gli apostoli erano in vita, perchè il martirio di Giacomo sarà successivo, non può essere che Teuda sia già morto, perchè sappiamo che la sua morte avvenne per gli atti degli Apostoli, dopo quella di Giacomo.

Riassumendo:
Il racconto di Gamaliele al Sinedrio, avviene con tutti gli apostoli vivi, molto prima del martirio dell'Apostolo Giacomo.
Il martirio dell'apostolo Giacomo avviene per ordine di re Erode Agrippa al potere dal 37 al 44 d.c. (Atti degli apostoli 12,1)
Teuda viene ucciso da Fado, che succede ad Agrippa, procuratore dal 44 al 46 d.c.
Quindi Gamaliele non può aver detto, nel momento in cui tutti gli apostoli erano vivi, che Theuda era morto, perchè la sua morte avverrà dopo quella dell'apostolo Giacomo.

Una volta accertata la falsificazione del racconto si può concludere che, l'apostolo Pietro non ha mai detto:"Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati,. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono" davanti al sinedrio, perchè collegato direttamente a tale avvenimento.

Una volta accertata la falsificazione del racconto si può concludere inoltre che, l'Apostolo Giacomo non fu ucciso di spada dal re Erode Agrippa, ma bensì fu crocifisso dal procuratore Tiberio Alessandrino dal 46 al 48 d. c., assieme al suo fratello Simone entrambi figli di Giuda il Galileo, come riportato da Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche 2 a cura di Luigi Moraldi - edizioni Utet - libro 20,5, 102 pag. 1231

Di conseguenza Simon Pietro non diventerà mai, il primo papa a Roma, come vorrebbe la chiesa.
Di certo, non ci sono stati gli interventi degli angeli, né per la liberazione degli apostoli, inerente al falso intervento di Gamaliele né per la liberazione di Pietro imprigionato da Re Erode Agrippa.
Come sempre i conti tornano.

Appare così, chiaro e veritiero il contenuto dei vangeli dove vengono elencati i nomi dei fratelli del presunto Messia, Vangelo di Mc 6,3 , Mt 13,55. Non è egli forse il figlio dei carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? (Mt. 13,55)

Giovanni il Galileo, il futuro Gesù Cristo figlio di Dio dei Cristiani crocifisso nel 36 circa " riportato dai Vangeli"
Giuda, Decapitato nel 45 "riportato da Giuseppe Flavio"Ant. Giud. XX, 5.1 -97-99"
Giacomo, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio Ant. Giud. 20. 5.2-102
Simone, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio" Ant. Giud. 20. 5.2-102"
Giuseppe, fu ucciso durante la guerra giudaica nel 66 d.c. Giuseppe Flavio in "La guerra giudaica II, 17". Così tutti i conti tornano.

Tutto questo é solo il risultato di una mia curiosità personale su una osservazione originale del Sig Sig. Emilio Salsi - Giovanni il nazireo detto Gesù Cristo e i suoi fratelli http://www.vangeliestoria.eu/index.php
ognuno può pensare quello che vuole.

Chiedo scusa, per qualche eventuale errore............ di grammatica.

Edited by Giovanni Dalla Teva - 12/12/2008, 19:07
 
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