Studi sul Cristianesimo Primitivo

Ragusa:giudice che toglie i crocifissi

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tosefta
view post Posted on 3/12/2008, 18:46     +1   -1





Il giudice che toglie i crocifissi: meglio Socrate
[...] RAGUSA - Se la legge è davvero uguale per tutti, oltre al Crocifisso il presidente del Tribunale di Ragusa potrebbe proporre di piazzare pure i simboli delle altre religioni su giudici togati e popolari, avvocati, cancellieri e imputati. Ma è più facile togliere che mettere. E così nel palazzo di giustizia della provincia più a Sud d'Italia scatta un particolare divieto di affissione considerato dai cattolici praticanti una sorta di bestemmia. [...]
Felice Cavallaro - Il Corriere della Sera - 3 dicembre 2008





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wiki NT
view post Posted on 3/12/2008, 19:30     +1   -1




Non vorrei che ci si faccia troppe illusioni, dal mio punto di vista siamo all'inizio di un rafforzamento dei rapporti tra politica italiana e politica vaticana, sono infatti recentissime le dichiarazioni bipartisan di Tremonti/D'Alema che in pubblica conferenza con Bertone, segretario dello stato Vaticano, riaffermano la necessità di una collaborazione reciproca.

Che dire poi del nuovo partito di Magdi Cristiano Allam? Il Papa chiama, Magdi risponde.

Intendiamoci, il mondo per certi versi sembra stia andando da tutt'altra parte ... se però pensiamo al potere della chiesa ortodossa russa e l'attuale politica favorevole ad un asset EU-RUSSO, la necessità del vecchio continente di creare un vero "cittadino europeo" che non abbia come fattore comune la sola e semplice moneta e gli annunci più o meno ad effetto sulle minacce del terrorismo islamico ...

beh ... 2+2=4 ... anzi ... prepariamoci a rispondere 5


(ASCA) - Roma, 30 set - Come combinare la fede e la politica. In che modo e in che misura la religione puo' influenzare le scelte di uno Stato. Sono questi i temi dibattuti all'incontro tra il segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone, l'ex ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, e il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in occasione dell'uscita di 'Astenia 42'. Bertone ha spiegato che ''nella distinzione dei ruoli, la politica ha bisogno della religione'', e ha espresso soddisfazione perche' ''si registra una certa convergenza sul fatto che la politica e il mercato non siano tutto''. La religione, quindi, e la ricerca del bene comune, sono indispensabili alla politica. ''La conferma - spiega Bertone - viene anche dall'odierna crisi finanziaria: laddove si cerca il proprio profitto e non si cerca il bene, si annulla anche il profitto stesso''. Secondo il cardinale e' ''opportuno, oltre che legittimo'' che i cristiani partecipino alla vita politica, altrimenti ''i valori della secolarizzazione prevarrebbero''. Tuttavia ''la Chiesa non puo' prendere nelle sue mani la societa' pubblica'', insomma non puo' sostituirsi allo Stato ''ma non puo' neanche restare ai margini della lotta per la giustizia. In democrazia rispettare le posizioni diverse e' doveroso, ma le scelte contro la natura umana sono dannose e la natura umana - ha concluso Bertone - non cambia con le maggioranze parlamentari''. Massimo D'Alema, da parte sua, ha rilevato un ''forte ritorno della religione ad occupare lo spazio pubblico. E' un fenomeno del nostro tempo - ha detto - e nasce dalla crisi dell'ideologia del benessere''. D'Alema ha ammesso che il ruolo sociale della religione e' ''straordinariamente positivo, fattore di coesione della societa'''. Dalla religione vengono anche nuove guerre, come e' accaduto nei Balcani. ''Il mondo e' sembrato tornare indietro, non andare avanti. L'Islam si accompagna ad un fondamentalismo carico di rischi''. Per questo, ha concluso D'Alema, ''c'e' bisogno della laicita' della politica. Il mondo ha bisogno di istituzioni in grado di favorire la convivenza e il dialogo in un mondo globale''. E il cristianesimo ''deve guardarsi da quella tentazione di un rapporto con il potere, tentazione dalla quale tutte le fedi religiose devono guardarsi''. Nel suo intervento Tremonti ha sottolineato che ''anche nel governo si comincia a parlare di economia sociale di mercato. I vecchi attrezzi - ha aggiunto - non funzionano per capire le novita'''.
 
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wiki NT
view post Posted on 3/12/2008, 22:01     +1   -1




Add:

la cosa veramente ridicola, di cui nessuno sembra rendersi conto, è che legittimando l'esposizione del crocifisso automaticamente autorizzi l'esposizione di qualunque altro simbolo religioso. Quando avremo scuole a maggioranza islamica cosa faremo? Invertiremo improvvisamente il "criterio legislativo" per avvantaggiare i "nuovi italiani"? Questa pagliacciata rischia di trasformarsi in un autogol.

Cmq lo ripeto, a mio parere ci sono le premesse per un nuovo cesare-papismo. Spero di sbagliarmi.
 
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pcerini
view post Posted on 4/12/2008, 09:31     +1   -1




Io sono completamente d'accordo con la decisione del giudice,meglio essere completamente neutri piuttosto che consentire il proliferare di simboli oppure l'esposizione unilaterale di un solo simbolo.

Edited by pcerini - 4/12/2008, 09:57
 
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Hannah1
view post Posted on 4/12/2008, 10:38     +1   -1




Quella sui crocifissi è una polemica sterile, specie per quel che riguarda la pretesa da parte di coloro che vogliono imporre il crocifisso e vorrei riportare la mia posizione proprio da cristiana. Io da cristiana cattolica per tanti anni ha visto di buon occhio il crocifisso nelle aule di scuola come negli uffici. Probabilmente, perché ci ero abituata, anzi per alcuni anni, ho portato al collo un crocifisso. Poi è accaduto qualcosa di molto bello ed importante nella mia vita e mi sono resa conto che, se per alcuni versi, per un cristiano la croce viene vista come simbolo di salvezza, per altri versi, il cristiano è chiamato a testimoniare Gesù risorto e non un cadavere. Credo che il mondo cristiano dovrebbe interrogarsi su questo, specie per chi ritiene di avere la cosiddetta "cura delle anime" anziché buttarsi nell'ennesima crociata e spingervi anche gli altri.
Lavoro nella pubblica amministrazione ed anche se la mia stanza non è aperta direttamente al pubblico, ho contatti con molte persone. Tra le varie cose con cui ho personalizzato la mia stanza, solo due hanno un riferimento religioso: la scritta "shalom" in ebraico su fondo blu e un brano tratto dal Libro dei proverbi. Uno dei colleghi con cui divido la stanza ha messo due foto di p. Pio ma per me sono semplicemente due foto come le altre.
Credo che le polemiche servano a ben poco se non a far nascere ulteriori polemiche.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 4/12/2008, 11:47     +1   -1




La proliferazione dei simboli è assurda. Meglio toglierli tutti. Del resto gli uffici pubblici dovrebbero prescindere da questa o quella religione. Poi, sia chiaro, in casa propria ognuno fa quello che vuole a meno che non violi la legge italiana. Io sono cristiano-cattolico tuttavia non faccio le barricate attorno a un simbolo in più o in meno.
 
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spirito!libero
view post Posted on 4/12/2008, 11:57     +1   -1




I simboli religiosi nei luoghi pubblici statali o istituzionali non hanno alcun senso in uno stato laico e questo a prescindere dal fatto che la maggioranza sia cattolica, islamica o quant'altro.

Uno stato laico deve prescindere nelle sue istituzioni da simboli religiosi.

Priva di alcun senso è l'argomentazione secondo la quale il crocifisso è anche un simbolo della nostra cultura. E' vero, ma è principalmente un simbolo religioso e quindi per questo non va esposto nei luoghi istituzionali. Se si vuol esporre un simbolo della cultura italiana se ne possono trovare innumerevoli altri.

Occorre stare attenti però che togliere il simbolo cristiano non significhi aprire la strada all'islamizzazione. Non ho alcun problema a dire che se devo scegliere tra gli islamici e i cattolici odierni preferisco di gran lunga questi ultimi.

Quindi, detto molto sinceramente, se togliere il crocifisso significherò dare spazio al fanatismo islamico, mi batterò perchè lo si riesponga !

Saluti
Andrea
 
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Hannah1
view post Posted on 4/12/2008, 12:03     +1   -1




CITAZIONE (Hard-Rain @ 4/12/2008, 11:47)
La proliferazione dei simboli è assurda. Meglio toglierli tutti. Del resto gli uffici pubblici dovrebbero prescindere da questa o quella religione. Poi, sia chiaro, in casa propria ognuno fa quello che vuole a meno che non violi la legge italiana. Io sono cristiano-cattolico tuttavia non faccio le barricate attorno a un simbolo in più o in meno.

E' giustissimo, in questo modo si disarmerebbe la polemica ed ogni inevitabile strumentalizzazione che ne deriva. Mi rendo conto che questa è una conquista della maturità e della libertà, intese sotto tutti i punti di vista e che i mezzi di comunicazione non fanno altro che contribuire ad attizzare il fuoco, facendo leva proprio sul sentimentalismo.
 
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wiki NT
view post Posted on 4/12/2008, 13:11     +1   -1




CITAZIONE (spirito!libero @ 4/12/2008, 11:57)
I simboli religiosi nei luoghi pubblici statali o istituzionali non hanno alcun senso in uno stato laico e questo a prescindere dal fatto che la maggioranza sia cattolica, islamica o quant'altro.

Uno stato laico deve prescindere nelle sue istituzioni da simboli religiosi.

Priva di alcun senso è l'argomentazione secondo la quale il crocifisso è anche un simbolo della nostra cultura. E' vero, ma è principalmente un simbolo religioso e quindi per questo non va esposto nei luoghi istituzionali. Se si vuol esporre un simbolo della cultura italiana se ne possono trovare innumerevoli altri.

Occorre stare attenti però che togliere il simbolo cristiano non significhi aprire la strada all'islamizzazione. Non ho alcun problema a dire che se devo scegliere tra gli islamici e i cattolici odierni preferisco di gran lunga questi ultimi.

Quindi, detto molto sinceramente, se togliere il crocifisso significherò dare spazio al fanatismo islamico, mi batterò perchè lo si riesponga !

Saluti
Andrea

Anche io non ho nulla contro l'esposizione di un crocifisso (benché possa legittimamente turbare altri), il problema è che, vista l'attuale situazione demografica, un certo livello di islamizzazione dell'Europa risulta essere inevitabile. Un crocifisso obbligatorio non indebolirà affatto questo processo storico ma al contrario lo rafforzerà e la contrapposizione vedrà ovviamente vincere la corrente islamica su quella "cristiana" (sul lunghissimo periodo). E' ovvio che non potrà mai esistere una integrazione infra-religiosa (cioè nessuna delle due religioni verrà mai a compromessi) e quindi lo scontro è inevitabile ed ho già detto chi vincerà. Se invece di fare ciò si avviasse un processo di secolarizzazione dei flussi migratori islamici mettendo al centro lo stato aconfessionale e non una religione non solo si eviteranno scontri di civiltà ma l'islam europeo stesso (anche grazie alla Turchia) potrebbe risentirne positivamente.

Le persecuzioni non hanno fermato la cristianizzazione dell'impero romano, figuriamoci se riuscirà a farlo un crocifisso appeso al muro. E cosa hanno fatto i cristiani una volta al potere? Niente di buono. Rinunciare allo stato aconfessionale significa regredire sotto ogni aspetto in tema di libertà d'espressione.

Non dimentichiamoci che l'Islam non è una religione dell'odio. Vogliamo forse "fermarli" (e perché poi?) diventando noi stessi una religione dell'odio? Facciamo piuttosto in modo che anche l'Islam possa acquisire gli ideali di convivenza a cui i governi occidentali affermano di ispirarsi.
CITAZIONE
Quindi, detto molto sinceramente, se togliere il crocifisso significherò dare spazio al fanatismo islamico, mi batterò perchè lo si riesponga !

La correlazione la capisci solo tu...
 
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spirito!libero
view post Posted on 4/12/2008, 13:49     +1   -1




CITAZIONE
“Un crocifisso obbligatorio non indebolirà affatto questo processo storico ma al contrario lo rafforzerà e la contrapposizione vedrà ovviamente vincere la corrente islamica su quella "cristiana" (sul lunghissimo periodo”

Che non indebolirà questo processo può darsi, che lo rafforzerà invece ritengo sia una supposizione infondata.

CITAZIONE
“ E' ovvio che non potrà mai esistere una integrazione infra-religiosa “

E' ovvio perchè le basi delle religioni monoteiste sono violente e intolleranti. Se si riuscisse a superarle, come avviene ad esempio in alcune correnti dell'ebraismo e dei cristiano-protestanti, si potrebbe eccome, ma fintanto che tutti si ritengono gli unici detentori della “Verità” assoluta e consderano gli altri degli infedeli in mano a belzebù non ci potrà essere che conflitto.

CITAZIONE
“La correlazione la capisci solo tu...”

Non solo io, ma diversi intellettuali, se poi non c'è relazione meglio così. Quello che volevo sottolineare è che tra i cattolici di casa nostra e gli islamici il male minore è rappresentato dai primi, almeno secondo me, quindi se devo scegliere tra i due mi tengo volentieri la CCAR.


Saluti
Andrea


 
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wiki NT
view post Posted on 4/12/2008, 14:03     +1   -1




CITAZIONE
Non solo io, ma diversi intellettuali, se poi non c'è relazione meglio così. Quello che volevo sottolineare è che tra i cattolici di casa nostra e gli islamici il male minore è rappresentato dai primi, almeno secondo me, quindi se devo scegliere tra i due mi tengo volentieri la CCAR.

Su questo non ci piove ma ragionando sul lungo periodo mi sembra ovvio che fossilizzarsi su posizioni dogmatiche non possa fare altro che aumentare la tensione sociale ottenendo quindi il risultato inverso di quello sperato.

Ciò non toglie che a mio parere la linea che come europei seguiremo sarà proprio quella dell'irrigidimento.

CITAZIONE
Che non indebolirà questo processo può darsi, che lo rafforzerà invece ritengo sia una supposizione infondata.

Sottolineare le differenze è il modo migliore per rafforzare le contrapposizioni e a lungo termine sarà la crescita demografica a fare il punto della situazione.
 
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spirito!libero
view post Posted on 4/12/2008, 14:08     +1   -1




CITAZIONE (wiki NT @ 4/12/2008, 14:00)
CITAZIONE
Non solo io, ma diversi intellettuali, se poi non c'è relazione meglio così. Quello che volevo sottolineare è che tra i cattolici di casa nostra e gli islamici il male minore è rappresentato dai primi, almeno secondo me, quindi se devo scegliere tra i due mi tengo volentieri la CCAR.

Su questo non ci piove ma ragionando sul lungo periodo mi sembra ovvio che fossilizzarsi su posizioni dogmatiche non possa fare altro che aumentare la tensione sociale ottenendo quindi il risultato inverso di quello sperato.

Ciò non toglie che a mio parere la linea che come europei seguiremo sarà proprio quella dell'irrigidimento.

Non capisco cosa significa "fossilizzarsi su posizioni dogmatiche".

Irrigidimento ? dipende da chi ci sarà a governare l'Europa nel futuro.

Saluti
Andrea
 
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wiki NT
view post Posted on 4/12/2008, 14:23     +1   -1




CITAZIONE
Non capisco cosa significa "fossilizzarsi su posizioni dogmatiche".

Stiamo parlando del crocifisso nei luoghi pubblici.

CITAZIONE
Irrigidimento ? dipende da chi ci sarà a governare l'Europa nel futuro.

I russi ovviamente.
 
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spirito!libero
view post Posted on 4/12/2008, 14:26     +1   -1




Be io non sono nostradamus quindi non ho idea di cosa succederà dopodomani figuriamoci nel futuro governo europeo. Ciò che mi auguro è che si intraprenda la linea di Zapatero riguardo le religioni.

Quella del crocifisso non è una posizione "dogmatica" difatti nessuno degl intellettuali che lo difendono parla di "dogma", ma di simbolo culturale.

 
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wiki NT
view post Posted on 4/12/2008, 14:33     +1   -1




CITAZIONE (spirito!libero @ 4/12/2008, 14:26)
Quella del crocifisso non è una posizione "dogmatica" difatti nessuno degl intellettuali che lo difendono parla di "dogma", ma di simbolo culturale.

Ma ci mancherebbe, possono dire quello che vogliono, io parlavo di posizioni dogmatiche e non di posizioni non dogmatiche.
 
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19 replies since 3/12/2008, 18:46   206 views
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