| Non vorrei che ci si faccia troppe illusioni, dal mio punto di vista siamo all'inizio di un rafforzamento dei rapporti tra politica italiana e politica vaticana, sono infatti recentissime le dichiarazioni bipartisan di Tremonti/D'Alema che in pubblica conferenza con Bertone, segretario dello stato Vaticano, riaffermano la necessità di una collaborazione reciproca.
Che dire poi del nuovo partito di Magdi Cristiano Allam? Il Papa chiama, Magdi risponde.
Intendiamoci, il mondo per certi versi sembra stia andando da tutt'altra parte ... se però pensiamo al potere della chiesa ortodossa russa e l'attuale politica favorevole ad un asset EU-RUSSO, la necessità del vecchio continente di creare un vero "cittadino europeo" che non abbia come fattore comune la sola e semplice moneta e gli annunci più o meno ad effetto sulle minacce del terrorismo islamico ...
beh ... 2+2=4 ... anzi ... prepariamoci a rispondere 5
(ASCA) - Roma, 30 set - Come combinare la fede e la politica. In che modo e in che misura la religione puo' influenzare le scelte di uno Stato. Sono questi i temi dibattuti all'incontro tra il segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone, l'ex ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, e il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in occasione dell'uscita di 'Astenia 42'. Bertone ha spiegato che ''nella distinzione dei ruoli, la politica ha bisogno della religione'', e ha espresso soddisfazione perche' ''si registra una certa convergenza sul fatto che la politica e il mercato non siano tutto''. La religione, quindi, e la ricerca del bene comune, sono indispensabili alla politica. ''La conferma - spiega Bertone - viene anche dall'odierna crisi finanziaria: laddove si cerca il proprio profitto e non si cerca il bene, si annulla anche il profitto stesso''. Secondo il cardinale e' ''opportuno, oltre che legittimo'' che i cristiani partecipino alla vita politica, altrimenti ''i valori della secolarizzazione prevarrebbero''. Tuttavia ''la Chiesa non puo' prendere nelle sue mani la societa' pubblica'', insomma non puo' sostituirsi allo Stato ''ma non puo' neanche restare ai margini della lotta per la giustizia. In democrazia rispettare le posizioni diverse e' doveroso, ma le scelte contro la natura umana sono dannose e la natura umana - ha concluso Bertone - non cambia con le maggioranze parlamentari''. Massimo D'Alema, da parte sua, ha rilevato un ''forte ritorno della religione ad occupare lo spazio pubblico. E' un fenomeno del nostro tempo - ha detto - e nasce dalla crisi dell'ideologia del benessere''. D'Alema ha ammesso che il ruolo sociale della religione e' ''straordinariamente positivo, fattore di coesione della societa'''. Dalla religione vengono anche nuove guerre, come e' accaduto nei Balcani. ''Il mondo e' sembrato tornare indietro, non andare avanti. L'Islam si accompagna ad un fondamentalismo carico di rischi''. Per questo, ha concluso D'Alema, ''c'e' bisogno della laicita' della politica. Il mondo ha bisogno di istituzioni in grado di favorire la convivenza e il dialogo in un mondo globale''. E il cristianesimo ''deve guardarsi da quella tentazione di un rapporto con il potere, tentazione dalla quale tutte le fedi religiose devono guardarsi''. Nel suo intervento Tremonti ha sottolineato che ''anche nel governo si comincia a parlare di economia sociale di mercato. I vecchi attrezzi - ha aggiunto - non funzionano per capire le novita'''.
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