Studi sul Cristianesimo Primitivo

L'importanza del Testimonium Flavianum

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Saulnier
view post Posted on 30/5/2009, 15:26 by: Saulnier     +1   -1




Uno degli argomenti più in voga tra i detrattori dell’ipotesi zelota, anche in questo forum, è costituito dal fatto che i suoi sostenitori si appoggino in continuazione, per poterla supportare, su presunti falsi e interpolazioni sugli autori antichi ad opera degli scribi ecclesiastici che, è bene ricordarlo, hanno avuto il monopolio assoluto, sulla trasmissione dei manoscritti di tutte le opere dell’antichità durante il Medio Evo.
E’ possibile immaginare un’interpolazione che si sia praticata, su tutti i manoscritti, conservati nei luoghi più diversi d’Europa senza che alcuna protesta si sia sollevata? La riuscita di una tale operazione dovrebbe presupporre un disegno criminoso, concepito da un organizzazione così forte e ramificata, da poter estendere la sua influenza su tutto il suolo europeo.
Si tratta di un’ipotesi utopistica?
Apparentemente sì.
Fantascienza.
Apparentemente.
Il Testimonium Flavianum, interpolazione parziale o integrale che sia, è la dimostrazione che una tale operazione è potuta riuscire nell’antichità. Tutti i manoscritti che possediamo, latini e greci, contenenti il cap. XVIII delle Antichità Giudaiche, contengono il Testimonium.
Come è potuto accadere tutto ciò?
Il Testimonium un tempo sbandierato dalla Chiesa come una delle prove dell’esistenza di Gesù Cristo si rileva dunque una terribile arma a doppio taglio.
Il Testimonium Flavianum diventa oggi il Testimonium dei tanti falsi (tagli, aggiunte e interpolazioni) operati dalla Chiesa sugli scrittori dell’antichità.

Saulnier
 
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