Studi sul Cristianesimo Primitivo

Un libro di Turone su Gesù

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natz
view post Posted on 12/5/2008, 21:35     +1   -1




In questi ultimi anni abbiamo assistito al proliferare di numerosi volumi sulla presunta origine esseno-zelota dio Gesù e sul suo presunto e immaginario rapporto con la famiglia del cosiddetto Giuda il Galileo o Giuda di Gamala.
Tutti questi libri, quello di Donnini, di Cascioli e quello di Tranfo, che sta per uscire, hanno presentato la teoria di Gesù come figlio di Giuda il Galileo come una teoria "nuova". La teoria è invece super "vecchia", in quanto Gesù è identificato con Giuda il galileo già in un semisconosciuto volume di Turone , Gesù e Paolo identificati nella storia profana, edito a Parma nel 1958. Questo volume, assente dalle bibliografie dei succitati autori, rappresenta la prova provata che questi non hanno parlato di nuove ipotesi, ma di vecchie fantasie. Il libro di Turone infatti è definto dalla stesso Craveri come libro di fantasia e non di storia e tali sono anche i libri dei suoi epigoni, in quanto almeno Turone, seppur maldestramente, sostutiva Gesù con un personaggio esistito cioè Giuda il Galileo medesimo, mentre costoro lo identificano con Giovanni di Gamala sul quale non vi è alcuna fonte storica.
A dir poco esilarante è poi questo libro di Turone. con alcune trovate veramente oserei dire da avanspettacolo. Turone infatti , con una trovata veramente degna dei migliori giochi enigmistici, definisce San Paolo come allievo di Giuda il Galileo/Gesù, tramite l'interpretazione del nome Gamaliel non come facente riferimento allo storico rabban e nasi del Sinedrio, ma come nome rimandante al Gamaliele cioè a Giuda di Gamala! Questa prelibatezza finora non è stata copiata ancora da nessuno dei "novatori"! Questa non è certo storia, ma fantasia. E figura fantastica resta pure Giovanni di Gamala, del quale a mia memoria non parla nessuna fonte storica antica, ma solo le fantasie di taluni moderni.
a chi volesse poi sobbarcarsi la lettura del libro, peraltro di non facile reperimento, lascio la scoperta di altre esilaranti asserzioni, come vari contorcimenti per ridurre ad uno solo i vari sommi sacerdoti di nome Anna ed un altro a dir poco inverosimile ragionamento teso ad identificare San Giacomo il figlio di Zebedeo e San Giacomo il Giusto, nonchè l'immaginosa trovata di porre la data di nascita di Giuda il Galileo in coincidenza con il censimento del 28/27 a.C., che però riguardò solo cittadini romani e non i provinciali giudei.
Turone non resta però isolato in questi suoi ludi cartacei di fantasia biblica. Oltre infatti ai sopracitati epigoni moderni, bisogna notare che già il francese Daniel Massé che negli anni 20' elaborò iil legame fra Gesù e la famiglia di Giuda di Gamala, proponendo (per primo a quanto mi risulta) che Gesù non fosse altri che Bar-Abbas figlio primogenito di Giuda il Galileo.
Come questa primogenitura possa ricavarsi da un qualsiasi testo di Giuseppe Flavio resta un mistero. E forse per questo problema che Unterbrink ha di recente di nuovo riportato in un suo libro la vecchia teoria di Turone su Gesù che sarebbe proprio Giuda il Galileo, riportando peraltro come data di morte dello stesso Giuda l'assolutamente fantasioso 19 d.C., data di cui non parla anora una volta nessuna fonte storica antica.
Che ve ne pare? Non sarebbe divertente compliare un guinness dei primati sulle fantasie più assurde mai asserite riguardo alla storia del Cristianesimo delle origini?
Credo che comunque riuscirebbe vincitore in questa sfida l'ultima boutade del Cascioli che, citando i lavori invero datati del sovietico Kryvelev (1958, da lui definti però come cose nuovissime), sostiene che i cristiani fossero degli esseni della diaspora detti in questo modo non perchè erano seguaci di Gesù Cristo, ma semplicemente perchè usavano ungersi ed andavano così in guiro come tanti puzzosi eremiti itineranti.
Non vi sembra il massimo ?
Saluti,
Natz
 
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Frances Admin
view post Posted on 12/5/2008, 21:47     +1   -1




Si, avevo sentito parlare di questo Turone, ma non ho letto il libro, per cui non posso esprimere giudizi riguardo le sue ipotesi. Non credo che Cascioli abbia attinto a piene mani dal libro di Turone, per un semplice motivo: quando si leggono i libri di Cascioli un ricercatore riesce a individuare istantaneamente non solo la fonte stessa di certe affermazioni, ma persino la tipologia di fonte. Ora, a mio avviso le fonti di Cascioli sono prettamente internettiane. In pratica lui collaziona e seleziona articoletti prelevati dai siti in lingua inglese e da qualche sito italiano e ne amplia il contenuto con contributi personali, molto personali. Lo stesso dicasi per altri "ricercatori" del suo calibro. Questo lo so con sicurezza, perché tempo fa mi è capitato di scambiare qualche e-mail con queste persone e per molte fonti che necessitavano, non potendole reperire in biblioteche pubbliche in quanto libri molto rari o mai tradotti in italiano, si sono dovuti affidare a quei riassuntini depositati in Internet. L'impressione generale è che il grosso delle fonti su cui questi ricercatori basano la propria ricerca è esclusivamente internettiano.

p.s Benvenuto nel forum.
 
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natz
view post Posted on 13/5/2008, 07:18     +1   -1




Ciao Frances,
Grazie per la cortese risposta. Anch'io avevo intuito che Cascioli non conoscesse Turone. Il mio post voleva solo mettere in evidenza il fatto che si ripropongono come nuove solo vecchie fantasie. L'articolo di Kryvelev, con le sue esilaranti proposte, riprese in parte anche da Ambrogio Donini, è stato comunque visto in originale dal Cascioli, in quanto è una delle sue poche fonti non reperibili in internet.
Ti volevo poi chiedere se puoi cortesemente indicarmi in quali siti sono presenti questi riassuntini utilizzati da Cascioli e co.
Saluti,
Natz
 
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Frances Admin
view post Posted on 13/5/2008, 19:22     +1   -1




In che senso Ambrogio Donini avrebbe ripreso il contenuto del libro di Turone? Donini aveva tutta una sua teoria particolare su Gesù storico, ma non lo considerava uno zelota.

Per i siti dai quali Cascioli e altri hanno attinto a piene mani, basta che su google digiti "Jesus" + "zealot" e verranno fuori tantissimi risultati.
 
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natz
view post Posted on 13/5/2008, 20:00     +1   -1




Ciao Frances,
Tio ringrazio per la cortese risposta. Forse non sono stato chiaro, Donini non utilizza la teoria di Turone. Donini è piuttosto dipendente dalla teoria dei mitologi russi, come Kryvelev, e considera Gesù Cristo come un personaggio mai esistito, ma senza mettere in campo sostituzioni di persone e implicazioni zelotiche o esseno-zelotiche. Io citavo Donini a proposito della stramba teoria dei mitologi sovetici che considerano i cristiani come una sorta di esseni puzzosi.
Non è che potresti cortesemente darmi qualche link riguardo ai siti utilizzati da Cascioli? Conosci qualche link con estratti dalle opere di Guy Fau e di Prosper Alfaric? Mi interessa perchè questi due francesi danno credito alla stramba teoria dei cristiani come esseni puzzolenti. Grazie in anticipo per la risposta.
Saluti,
Natz
 
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view post Posted on 22/8/2008, 22:30     +1   -1
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Conosco bene il libro di Turone. Il giudizio di Natz è troppo severo e non lo condivido. Per essere un libro edito negli anni 50 ( PERIODO DI STASI, per gli studiosi del Gesù storico ) , si presenta molto ben strutturato con ampie cit di fonti storiche e di altri studiosi e con un ' ottima bibliografia.

Ci tornerò sopra e lo citerò nell'indagine che sto facendo su Gesù e gli Zeloti nel forum Ebraico, con calma.

Il primo a parlare di Gesù come figlio di Giuda di Gamala, o di Gesù alias Giuda di Gamala fu Masse , ( il libro in 4 parti ora è in rete, lo trovate in :

http://forumbiblico.forumfree.net/?t=23776605&st=15

nel mio post in data 31/07/08




ma sembra che Masse abbia attinto al leggendario e famigerato Abate Turmel, in uno dei suoi tanti nickname, stiamo verificando .... )

zio ot

Edited by barionu - 22/8/2008, 23:49
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 4/5/2009, 05:50     +1   -1




CITAZIONE
Il libro di Turone infatti è definto dalla stesso Craveri come libro di fantasia e non di storia e tali sono anche i libri dei suoi epigoni, in quanto almeno Turone, seppur maldestramente, sostutiva Gesù con un personaggio esistito cioè Giuda il Galileo medesimo, mentre costoro lo identificano con Giovanni di Gamala sul quale non vi è alcuna fonte storica.

Le fonti storiche su Giovanni di Gamala o Giovanni il Nazireo o Giovanni Galileo, comunque sempre un figlio di Giuda il Galileo il capo dei zeloti e il sostenitore della IV filosofia furono morbosamente censurate dalla chiesa e dai primi cristiani. La prova dell'esistenza di Giovanni di Gamala sono le molte contraddizioni che si riscontrano nei primi scritti canonici cristiani. Tali contraddizioni sono dovute perchè dovevano cancellare l'epopea del vero personaggio storico Giovanni il Nazaireo, per lasciar il posto a Gesù il Nazareno. Tra le più importanti di queste contraddizioni rientrano, la moltiplicazioni delle Marie e la trasformazione dei suoi fratelli in cugini e apostoli, la censura di Gamala, e la costruzione al suo posto di Nazareth e molte altre.
Chi leggesse i vangeli non può non chiedersi “come mai” compaiano tante “Marie” Troviamo Maria madre di Gesù, sua sorella Maria di Cleofa(o Alfeo) madre di Giacomo e Giuseppe, e Maria Salomè,la madre dei figli di Zebedeo,Giacomo e Giovanni.
Innanzitutto dovremmo credere che i genitori di Maria, (la madre di Gesù),avessero dato lo stesso nome a sua sorella, il che già è alquanto improbabile, per non dire ridicolo Ma guarda caso tutte queste “Marie” hanno figli con lo stesso nome dei fratelli di Gesù,nominati in Mt 13,55 e Mc 6,3. E’ fin troppo chiaro che nei vangeli,l’unica Maria, è stata opportunamente sdoppiata per evitare il riconoscimento dei fratelli di Gesù;riconoscimento che li avrebbe ricollegati ai figli di Giuda Galileo.

Scopriamo che la folla di Marie non si è ancora dissipata, difatti leggiamo gli Atti (At 12,12) e cosa troviamo? Salta fuori dal nulla un’altra Maria,mai nominata prima, a cui addirittura si rivolge Pietro in fuga dal carcere(quindi la conosceva bene) e scopriamo che quest’ennesima Maria è madre di Giovanni detto Marco…E’ stata dunque sdoppiata Maria madre di Gesù? No! E’ stata quadruplicata…perché ci fu a mio avviso una sola Maria,e fu colei che mise al mondo Giovanni,Giacomo,Simone,Giuda e Giuseppe.
Evidentemente( si prenda come ipotesi,non come verità inconfutabile) il nome “Giovanni” va a sostituire il simbolico “Gesù” dato al messia nei vangeli,per delineare il “salvatore”.


osservazioni
1) I quattro vangeli riportano situazioni contraddittorie, nessuna omogenea.
a) La madre di Gesù vicino alla croce la riporta solo Giovanni, se ciò è vero, per logica, osservando le combinazione dei nomi, corrisponde a Maria di Giacomo in Luca, a Maria madre di Giacomo e di Giuseppe in Matteo, a Maria madre di Giacomo il minore e di Giuseppe in Marco.
b) Poiché Giacomo e Giuseppe sono alcuni fratelli del presunto Messia "Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi?"( Mt13,55) e (Mc 6,3) si può affermare che Maria di Giacomo in Luca, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe in Matteo, Maria madre di Giacomo il minore e di Giuseppe in Marco corrispondono a Maria, la madre del presunto Messia. Tutti questi sdoppiamenti di nomi, sono stati introdotti, perché successivamente si doveva far apparire la verginità della madonna.
Infatti i primi seguaci del messia risorto (Nazareni o Ebioniti) non credevano nella verginità della madonna, ce lo conferma indirettamente Ireneo. I vangeli apocrifi -Einaudi tascabili - pag. 261.

La Chiesa vuole imporre in modo morboso la verginità della Madonna attraverso dogmi perché venga cancellata la memoria storica dei fratelli di Gesù e quindi il pericoloso legame, la sovrapposizione, tra il Cristo e la setta essena-zelota rivoltosa dei Galilei di Gamala.


Appare così, chiaro e veritiero il contenuto dei vangeli dove vengono elencati i nomi dei fratelli del presunto Messia, Vangelo di Mc 6,3 , Mt 13,55. Non è egli forse il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? (Mt. 13,55)

Giovanni il Galileo o il Nazireo, il futuro Gesù Cristo figlio di Dio dei Cristiani crocifisso nel 36 circa " riportato dai Vangeli"
Giuda, Decapitato nel 45 "riportato da Giuseppe Flavio"Ant. Giud. XX, 5.1 -97-99"
Giacomo, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio Ant. Giud. 20. 5.2-102
Simone, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio" Ant. Giud. 20. 5.2-102"
Giuseppe, fu ucciso durante la guerra giudaica nel 66 d.c. Giuseppe Flavio in "La guerra giudaica II, 17".
Tutti questi sono i figli di giuda il Galileo.

Secondo i Vangeli sinottici Gesù il Messia opera in modo prevalente nella regione del Lago di Tiberiade, (addirittura Matteo 4.13 ci dice che da Nazareth andò ad abitare a Cafarno) visitando e predicando in tutte le sinagoghe dei villaggi e nelle città i cui nomi vengono puntualmente riportati, sale molte volte sulla montagna o sul monte ma di Gàmala non si parla, nonostante quest'ultima ospitasse migliaia di Ebrei, avesse una grande sinagoga, fosse vicinissima al lago e si trovasse sopra il monte.

Da Matteo: « Avendo saputo Giuseppe che Archelao era divenuto re della Giudea al posto del padre Erode, ebbe paura di andairvi. Avvertito da un angelo, si ritirò nelle regioni della Galilea ed andò ad abitare in una città chiamata Nazareth perché si adempisse ciò che era stato detto daì profeti: "Sarà chiamato Nazareno" ». (Mt.2,22).

Per quanto sia stata cercata da tutti gli storici, compresi i bibblisti della Chiesa, nessuna profezia è stata trovata che si riferisca al nome di Nazareno.

www.storiacristianesimo.it

 
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peppetre
view post Posted on 4/5/2009, 13:20     +1   -1




http://www.liberliber.it/biblioteca/b/boss...df/gesu_c_p.pdf
Ho scaricato e sto leggendo questo libriccino... è stato scritto prima della riscoperta degli esseni dei documenti del mar morto, ma riesce a perorare la causa del mito di Gesù Cristo senza aver bisogno dei rivoluzionari dell'epoca...
Addirittura partendo dalla considerazione che il Vecchio Testamento è anch'esso mitologia avendo preso lo spunto da testi orientali, del tipo alcune leggi che il dio sole da ad Hammurabi che sono la copia originale del decalogo di Mosè...
 
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Deicida
view post Posted on 4/5/2009, 13:53     +1   -1




Grazie per il link riportato peppetre,era un libro che infatti avevo intenzione di leggere.
Ora almeno so dove reperirlo on line.
Ciao.
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 4/5/2009, 14:12     +1   -1




CITAZIONE
Deicida
Grazie per il link riportato peppetre,era un libro che infatti avevo intenzione di leggere.
Ora almeno so dove reperirlo on line.

Mi associo anche io e saluto tutti.
 
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Cecco D'Ascoli
view post Posted on 10/6/2009, 11:13     +1   -1




A tutta la molta ed intelligente popolazione di questo sito che ringrazio anticipatamente, se dedicheranno un piccolo sprazzo di attenzione all’antipastino del libro dell’Esimio Prof. Filipponi, del quale vi invito a comperare il suo libro. La conoscenza o più conoscenze, ci possono arricchire sempre di più.
* Gesù e il suo regno effettivo(collocato tra la pasqua del 32 e la pasqua del 36 ) - egli fu proclamato re dal popolo, dopo la morte di Seiano (18 ottobre 31) e dopo la successiva esautorazione di quasi tutti gli amministratori dell’area orientale , specie siriana, bollati come seianei (Pilato, procuratore di Giudea, Erode Antipa re di Galilea e Perea, Norbano Flacco governatore di Siria, incaricato di mantenere l’ordine militare lungo il confine eufrasico).
- E perciò abbiamo dedotto ed evinto che
. il regno si poté forse costituire a seguito di una serie di trattati locali con Izate di Adiabene, con Artabano III, re dei parti e con Areta re dei nabatei, grazie anche a ricompattamenti ideologici tra i giudei di Mesopotamia e quelli dell’impero romano (sia palestinesi che ellenistici della cosiddetta diaspora)oltre che con i samaritani;
. Il regno di Jehoshua durò quasi cinque anni, dopo la conquista del tempio, avvenuta con spargimento di sangue per la presenza della guarnigione romana sulla torre Antonia sovrastante il tempio e data l’importanza finanziaria del tempio, difeso da sadducei e dalle loro guardie;
. Il regno dovette essere tranquillo, dopo la conquista avvenuta mediante resa delle singole città che accoglievano i delegati galilaici inviati a chiedere l’adesione mediante la formula persiana erodotea (acqua e sale cambiata in acqua e pane): fu purificato il tempio, si celebrò la pasqua essenica col nuvo calendario solare di 364 giorni, fu giurato il nuovo patto di alleanza con Dio del popolo come quello di Nehemia;
.per quasi quattro anni lo stato non ebbe pericoli esterni poiché era connesso con la federazione partica e poiché Tiberio si disinteressava della questione orientale intento a debellare i suoi nemici interni, seguaci di Seiano e ad organizzare la propria successione;
.Il regno di Jehoshua dovette finire con la spedizione di L. Vitellio, nominato proconsole, dopo E. Lamia( che non era mai partito),ed incaricato di ripristinare l’ordine nella provincia di Siria con un mandato antipartico ed antinabateo(Flavio Antichità Giudaiche, XVIII,90-126, Tacito, Annales, VI,31-38, Svetonio,Tiberio,41,66;Caligola,13; Vitellio,2; Dione Cassio, Storie, LVIII,26,1-4 )
. Vitellio, costretto Artabano a difendere i suoi stessi confini con un’abile manovra militare e politica, pressate e costrette le popolazioni scitiche ed iberiche all’invasione del territorio partico, su ordine di Tiberio, concede la tregua al re dei re che visto il suo territorio occupato ed invaso, chiede un accordo e un trattato, stipulato a Zeugma sull’Eufrate, prima della Pasqua del 36;
.Partecipa a questo trattato anche Erode Antipa al seguito di Vitellio che tratta con Artabano, il quale rinuncia ai territori transeufrasici dà ostaggi (il figlio Dario e un gigante giudaico di nome Lazar), come garanzia di pace .
.La clausola di non interferenza nell’orbita romana, voluta dai romani fu una condanna a morte per il maran Jehoshua, abbandonato al suo destino e per lo stesso Areta IV, abbandonato all’ira di Tiberio
. il caso di Jehoshua diventò una questione interna al mondo romano e quindi Vitellio, dopo aver dato l’ultimatum alla città di Gersusalemme assediata, ricevette dai sadducei e dai farisei, che fecero prigioniero il ribelle messia, che venne fatto crocifiggere: la città fu salva, si ripristinò l’ ordine romano, si purificò il tempio e si celebrò la pasqua sadducea tra il tripudio popolare, alla presenza del governatore.
. Il tradimento di Giuda è un equivoco, dovuto al termine tradere consegnare in latino (la negatività del termine traditor comincia in epoca severiana quando alcuni vescovi e fedeli consegnarono ai magistrati i segni sacri del cristianesimo e quindi tradirono, facendo apostasia, anche se si usa per tradire prodere e per traditore proditor cfr. Gerolamo Epistola a Pammachio 2-3 )
Nel caso della consegna di Cristo ad opera di Giuda a Vitellio e a Pilato si tratta di una procedura, a seguito di una richiesta espressa del proconsole romano, che comporta, dopo la resa della città, come ultimo atto di un sinedrio dimissionario, il mandato di dare il reo di crimen maiestatis ai romani (il termine prodotes greco aveva rapporto con proditor e non con traditor che aveva valore di uomo che consegna, come nel corrispondente aramaico, dove è marcata la funzione di intermediario- mediatore- ambasciatore in una trattativa).
In Occidente, dunque, sotto i Severi i cristiani indicano Giuda col termine traditor bollandolo per l’eternità, con l’aggiunta probabile dell’episodio dei trenta denari e della morte.
Giuda Iscariota in quell’epoca divenne il simbolo del tradimento, quando invece l’uomo di Kerioth (Iscariota) ebbe l’ncarico dal sinedrio (e forse dallo stesso Messia) di consegnare il deposto maran ai romani che assediavano la città.
-Abbiamo mostrato, inoltre, di Vitellio si conoscono due entrate in Gerusalemme, ambedue festose: la prima, dopo la resa della città, quando viene ucciso Gesù e la seconda dopo la guerra iniziata contro Areta IV, interrotta per la morte di Tiberio: la nuova entrata in Gerusalemme coincide col giuramento di fedeltà fatto dalla città al nuovo imperatore Gaio Caligola, che per primo fu acclamato proprio dai Giudei nella Pasqua del 37.
E abbiamo rilevato che Vitellio, tornato a Roma con Pilato, destituito, divenne un cortigiano, e creò il modello di cortigiania orientale a Roma, facendo prima il confidente di Caligola e poi di Claudio, con cui fu anche console e da cui ebbe la reggenza imperiale nel periodo della spedizione britannica (Peccato che i suoi Commentari non siano stati tramandati!)
Probabilmente la repressione di Avillio Flacco, governatore di Egitto (32-38), dell'estate del 38, è conseguenza del Malkut: i giudei alessandrini avendo accolto i parenti fuggiaschi vengono puniti con l'atimia (perdita dei diritti civili) e viene permessa la strage da parte dei greci nemici della etnia giudaica predominante (l'acefalia di In Flaccum e la mancanza di una Palinodia come seguito di Legatio autorizzano tale supposizione, avvalorata anche dall'accenno a Seiano, che aveva perseguitato sumpan ..to ethnos In Flaccum 1)
Ringrazio tutti Cecco D’Ascoli
 
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view post Posted on 10/6/2009, 14:04     +1   -1
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Ciao Cecco ,

di quale libro di Filipponi stai parlando ?

Ci dai tutti i riferimenti ?

Penso che in moltissimi siano interessati.



zio ot :mf_bookread.gif:
 
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Cecco D'Ascoli
view post Posted on 10/6/2009, 18:30     +1   -1




Ciao molto OK. Barionu,
E' subito pronta per te e per tutti la mia risposta.
Il libro del prof. Angelo Filipponi è " Jehoshua o Iesous", è un libro eccezionale. "per me" richiederlo a "Libreria la Biblica" San Benedetto del Tronto (AP) Via UGO BASSI 38 Tel. 0735 567513 Barionu un saluto e un grazie Cecco D'Ascoli
 
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view post Posted on 11/6/2009, 00:38     +1   -1
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Livello bibliografico Monografia
Tipo di documento Testo a stampa
Autore Filipponi, Angelo

Titolo

Jehoshua o Iesous?


Angelo Filipponi


Pubblicazione Ripatransone : Maroni, c2003
Descrizione fisica 321 p., [5] p. di tav. : ill. ; 21 cm.
Nomi · Filipponi , Angelo
Paese di pubblicazione ITALIA
Lingua di pubblicazione ITALIANO

Codice del documento IT\ICCU\SIP\0058148
Localizzazioni

Prestito e riproduzioni Codice ABI Codice SBN Biblioteca AND Informazioni
AP0020 SIPBT IT\ICCU\SIP\0058148 Biblioteca tomistica S. Alessio - Monsampolo del Tronto - AP
AP0038 SIPSB IT\ICCU\SIP\0058148 Biblioteca comunale G. Lesca - San Benedetto del Tronto - AP
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cercate con

http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/base.jsp



zio ot :rolleyes:
 
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