CITAZIONE (Cecco D'Ascoli @ 8/6/2009, 09:44)
In risposta a (da dove deduci che non si lavasse?), dalla mia personale esperienza. Giovanni visse 4 anni circa nel deserto; vi siete mai avvicinato ad un uomo o persona che vive nel deserto? Quando si avvicinava a noi un beduino che viveva veramente nel deserto emanava un puzzo da voltastomaco. Ecco il perche del mio dire. Io sono stato per lunghi 5 anni, da Jizan (Arabia) ai confini con lo Jemen fino a Seraks cittadina metà russa, metà Iraniana, (Iran). Noi per avere l’acqua si scavava pozzi profondi 300 metri e ne usciva anche acqua calda pensate.
1. Giovanni non aveva bisogno di scavare un pozzo profondo 300 metri, dal momento che la sua attività più caratteristica si svolgeva presso il fiume Giordano. Farsi un bagno non doveva essere un gran problema...
2. Un beduino è un beduino. Giovanni era un ebreo con ogni probabilità sensibile alla purità rituale. E un ebreo sensibile alla purità rituale, faceva immersioni spesso e volentieri (queste tradizionali immersioni purificatrici, a cui possiamo ragionevolmente ipotizzare che Giovanni si sottoponesse, così come faceva Banno, non vanno però confuse, a mio avviso, con lo specifico rito di immersione che Giovanni amministrava alle folle).
CITAZIONE
Purtroppo ai tempi di (forse) Giovanni non c’era la SAIPEM, per profumarlo come la pensate voi.
Casomai, per il puzzo, io argomenterei a partire dalla pelle di cammello.
Comunque, se Giovanni puzzava, non puzzava certo più della gran parte degli abitanti della Palestina.
CITAZIONE
(1)Giovanni si cibava di LOCUSTE… per esserci locuste ci deve essere vegetazione. (deserto e vegetazione, sic)
Non ci sono locuste lungo il Giordano?
Inoltre, "deserto" può denotare benissimo una regione semplicemente non coltivata e non abitata.
CITAZIONE
(2)Giovanni si cibava di miele… per avere miele c’è bisogno di fiori. (Deserto coltivazione intensiva fiori, sic).
Addirittura coltivazioni intensive...
escludi che lungo il Giordano possano esservi fiori ed api? A parte che poi non esiste affatto solo questa possibilità: Diodoro Siculo racconta che i Nabatei andavano ghiotti di bibitoni a base di acqua e miele selvatico prodotto da alberi.
Comunque, se sei interessato alla dieta di Giovanni, puoi consultare il pappone scritto da James Kelhoffer
The Diet of John the Baptist: "Locusts and Honey" in synoptic and patristic interpretation, WUNT, Mohr Siebeck, Tübingen, 2005
QUI.
L'autore s'impegna perfino a verificare se tale dieta potesse soddisfare il fabbisogno nutrizionale del Battista, arrivando alla conclusione che se, da un lato, miele e locuste potevano effettivamente rispondere alle necessità di proteine e calorie, dall'altro, è improbabile che si cibasse esclusivamente di essi, altrimenti avrebbe sviluppato lo scorbuto (ma, in effetti, dai vangeli sembra che fosse proprio un tipino parecchio...scorbutico!
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CITAZIONE
Non importa vedere, per voi è importante solo credere anche a (forse) delle favole..
Evitiamo, grazie...