| Luc.[1/60] Ma sua madre intervenne: "No, si chiamerà Giovanni".
Luc.[1/63] Egli chiese una tavoletta, e scrisse:"Giovanni è il suo nome". [ECCO DOV’È(FORSE)LA VERITÀ “GIOVANNI ERA IL SUO NOME”.]
**Roma inviò Fraate, fratello di Vonone come oppositore ad Artabano, richiesto da una delazione di nobili filoparti, inviata da Sinnace. La reazione di Artabano non fu impulsiva, ma misurata: accolse bene il rivale, poi lo avvelenò con un veleno a lenta azione ed onorò con incarichi il delatore Sinnace, con la ferma volontà di perseguire il suo piano militare. A questo punto si inserisce la vicenda di Giovanni Battista, un uomo santo, che vive nel DESERTO secondo la regola dei Terapeuti, venerato dai Giudei, anche dai popoli dell’Adiabene e di Babilonia, giudaici, uno strano goes”. L’ostilità di Pilato, che governava nella zona di predicazione di Giovanni”, spingeva le popolazioni verso i fratelli Babilonesi, i quali propagandavano il disegno del loro sovrano. Non si hanno riscontri ne storici ne archeologici, per un rapporto tra un santone come Giovanni e i parti, ma ciò è probabile, in un clima di belligeranza di sudditi, timorosi dell’intervento di Flacco, governatore di Siria, coordinatore di tutto l’apparato militare Romano. Però conosciamo i rapporti indiretti tra Giovanni e Areta IV°. Il malgoverno di Pilato e poi il contrasto di Giovanni con Erode Antipa e il rapporto tra Giovanni e AretaIV° possono aver fatto entrare l’area Palestinese nelle mire di Artabano, il quale avrebbe favorito l’azione degli zeloti, la predicazione degli Esseni e del Battista.**
Dopo questo racconto del Prof. Filipponi, vi chiedo umilmente con questa domanda: Ma Giovanni siamo sicuri che predicava il credo di Cristo? Oppure il suo compito era arruolare più adepti possibili per aiutare e aiutarsi affinché i loro progetti avessero successo.
Predicazioni, deserto, Battesimi, Artabano, Areta, Izate, Pilato. Quante vicissitudini per tre anni di vita di nostra conoscenza. Ringrazio tutti cordialmente Cecco D’Ascoli
|