Studi sul Cristianesimo Primitivo

Zaccaria figlio di Barachia

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Saulnier
view post Posted on 20/6/2009, 15:57     +1   -1





Apro questo topic conseguentemente ad alcune osservazioni di Cecco d’Ascoli concernenti l’argomento e dopo un’attenta lettura del notevole documento pubblicato da Hard Rain qui:

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/Il%2...%20Zaccaria.pdf

Hard Rain ripercorre in un’analisi lucida ed obiettiva le diverse ipotesi riguardo lo Zaccaria menzionato nelle invettive di Gesù in Luca 11:49-51 e in Matteo 23: 34-35.
Per farsi un’idea sulle problematiche connesse all’argomento la lettura del documento di Hard Rain è più che raccomandata.
Io ritengo, come Cecco d’Ascoli, che lo Zaccaria menzionato da Gesù sia proprio il padre di Giovanni Battista, personaggio storico identico al messia crocifisso sotto Ponzio Pilato in A.D. 36.
Giovanni Battista figlio di Zaccaria, pseudonimo di Giuda di Gamala ucciso durante la rivolta del censimento in A.D. 6. Tale identificazione è stata già sostenuta e difesa da autori molto diversi tra loro tra cui Turmel, Ory e Massè.
Senza la pretesa di essere esaustivo riporto alcuni elementi tesi ad approfondire il par.7 (Zaccaria inteso come padre di Giovanni Battista?) del documento di Hard Rain.
Tradizione patristica che fa di Zaccaria un martire.
Oltre ad Origene (Scholiae in Lucam), menzionato da Hard Rain, che fa di Zaccaria un martire (Origene indica in due opere diverse motivi differenti come causa di questo martirio non essendo né l’uno né l’altro il motivo reale) ricordiamo:

Terulliano, Scorpiace, VIII, 3

Dauid exagitatur, Helias fugatur, Hieremias lapidatur, Eseias secatur, Zacharias inter altare et aedem trucidatur perennes cruoris sui maculas silicibus assignans. Ipse clausula legis et prophetarum nec prophetes, sed angelus dictus contumeliosa caede truncatur in puellae salticae lucar.”

David fu scacciato, Elia fu costretto alla fuga, Geremia fu lapidato, Isaia fu tagliato a pezzi, Zaccaria fu trucidato tra il vestibolo e l’altare, lasciando sulla pietra l’incancellabile impronta del sangue versato. Il precursore stesso, che venne a terminare la Legge e i Profeti, quest’uomo che fu più di un profeta, poiché egli fu onorato del titolo di angelo, fu ignominiosamente decapitato, salario pagato ad un’impudica.”

Il riferimento a Giovanni Battista subito dopo quello dello Zaccaria evangelico mi fa credere che Tertulliano intendesse riferirsi proprio allo Zaccaria padre di Giovanni.

Ancora Epifanio in De prophetarum vita e obitu, 23 ci dice che Zaccaria padre di Giovanni fu martirizzato perché aveva profetizzato la venuta del Signore e la nascita virginale di Gesù.

Gerolamo conosce questa tradizione e discute la problematica in Comm.Matt. (vers.35-36) ove peraltro riporta la stessa tradizione di Tertulliano concernente il sangue rimasto sulla pietra:

Rubra saxa monstrantes. Zachariae sanguine putant esse polluta

Sappiamo, d'altra parte, che Gerolamo rifiuta questa interpretazione delle parole di Gesù basate sulle elucubrazioni degli apocrifi.

Vediamo quali sono questi apocrifi. Hard Rain riporta il passo del Protovangelo di Giacomo.

“[23, 1] Erode, nel mentre, cercava Giovanni, e mandò dei ministri da Zaccaria, dicendo: "Dove hai nascosto tuo figlio?". Rispose loro: "Io sono un pubblico ufficiale di Dio e dimoro costantemente nel tempio del Signore, non so dove sia mio figlio". [2] I ministri se ne ritornarono per riferire tutto ciò a Erode. Adiratosi, Erode disse loro: "E' suo figlio colui che regnerà su Israele!". Mandò, perciò, di nuovo da lui per dirgli: "Dì proprio la verità: dov'è tuo figlio? Sai bene che il tuo sangue sta sotto la mia mano". [3] Zaccaria rispose: "Se tu spargerai il mio sangue, io sarò un testimone di Dio. Il mio spirito sarà accolto dal Padrone, poiché tu spargerai sangue innocente nel vestibolo del tempio del Signore". Allo spuntare del giorno, Zaccaria fu ucciso. I figli di Israele non sapevano che era stato ucciso.
[24, 1] All'ora del saluto, i sacerdoti uscirono, ma Zaccaria non venne loro incontro, come di solito, con la benedizione. I sacerdoti stettero a aspettare Zaccaria per salutarlo nella preghiera e glorificare l'Altissimo. [2] Ma, dato che tardava, tutti si intimorirono. Uno di loro si fece coraggio: entrò e vide presso l'altare del sangue coagulato e udì una voce che diceva: "Zaccaria è stato ucciso! Il suo sangue non sarà cancellato fino a quando non giungerà il suo vendicatore". All'udire tali parole ebbe paura, e uscì per riferire ai sacerdoti. [3] Questi si fecero coraggio, entrarono e videro quanto era accaduto: gemette la travatura del tempio, ed essi si strapparono le vesti dall'alto in basso. Non trovarono il suo corpo, trovarono invece il suo sangue pietrificato. Pieni di timore, uscirono e annunziarono a tutto il popolo che Zaccaria era stato ucciso. Lo vennero a sapere tutte le tribù del popolo, che lo piansero e fecero cordoglio per tre giorni e tre notti. [4] Dopo i tre giorni, i sacerdoti deliberarono chi mettere al suo posto, e la sorte cadde su Simeone. Questo, infatti, era colui che era stato avvisato dallo Spirito santo che non avrebbe visto la morte fino a quando non avesse visto il Cristo nella carne."


Nel vangelo dell’infanzia armeno troviamo la stessa versione della morte di Zaccaria padre di Giovanni, con una importante precisazione. (Vangelo dell’Infanzia Armeno, III).

In seguito a questi avvenimenti ebbe luogo una riunione di sacerdoti, di anziani e di altri, i quali decisero di eleggere un sommo sacerdote, consultando la sorte. La sorte cadde su Zaccaria, figlio di Barachia.”

Questi apocrifi dunque considerano certamente lo Zaccaria menzionato da Gesù nei Vangeli come il padre di Giovanni Battista. Il Vangelo dei Dodici Apostoli, menzionato da Origene, è ancora più esplicito. Il discorso di Gesù si colloca stavolta presso Pilato (Frammento 11, per i testo con testo copto a fronte qui: http://www.archive.org/stream/patrologiaorient02pariuoft )

Gesù gli disse: “Dopo tanto tempo, tu non sai ancora che io sono re e che sono io che ti ho plasmato con le mie mani, o Pilato? E’ mio padre che mi ha inviato qui affinché io riconduca l’uomo alla sua origine, perché dai tempi in cui egli ha violato i nostri comandamenti noi l’abbiamo cacciato dal Paradiso a causa della sua disobbedienza. Io voglio adesso farcelo ritornare. Da quando Caino ha ucciso suo fratello Abele, il suo sangue non tace e grida fino ad oggi. Esso non cesserà di gridare fino a quando non griderà il mio e il suo potrà tacere. Essi hanno tagliato in due Isaia. Hanno trucidato Geremia. Essi hanno strangolato gli uni e lapidato altri. Essi hanno colpito una moltitudine di profeti e fino ad oggi essi non hanno interrotto la loro audacia e la loro impudenza. Essi hanno ucciso il sacerdote Zaccaria, figlio di Barachia e Giovanni suo figlio. Ed ecco che adesso attaccano colui che è il più grande di tutti cioè me”.

La tradizione apocrifa e i padri della Chiesa anteriori a Gerolamo non sembrano avere dubbi che lo Zaccaria menzionato da Gesù nella sua invettiva sia proprio il padre di Giovanni.
Discordanza completa invece sembra esserci sui motivi di questo martirio. Perché?
Probabilmente perché fu un altro il motivo che portò all’uccisione di Zaccaria, un motivo che apocrifi e tradizione patristica si sono ben guardati dal rivelare.
Come è morto Giuda di Gamala?
Giuseppe Flavio oggi tace ma alcuni elementi (in particolare gli Atti degli Apostoli) fanno pensare che egli perì con Sadoc durante la rivolta del censimento:
In Antichità Giudaiche XVIII, 8 (rivolta del censimento), Giuseppe Flavio rivela:

Per colpa loro ribollirono sedizioni e si sparse molto sangue civile sia per i massacri reciproci che facevano i nazionalisti fanatici desiderosi di non cedere ai loro nemici, sia per la strage che facevano dei loro avversari. Venne poi la carestia che li rese sfrenati in modo travolgente; seguirono lotte e razzie tra le città a tal punto che il tempio di Dio, in questa rivolta divenne preda del fuoco ostile”.

Fuoco nel tempio di Dio, una rivolta e dopo più nessuna notizia di Giuda di Gamala.
Perché Giuseppe Flavio tace?
Dove sono morti Giuda di Gamala e Sadoc?
Apocalisse XI:

Poi mi fu data una canna simile a una verga e mi fu detto: "Alzati e misura il santuario di Dio e l'altare e il numero di quelli che vi stanno adorando. Ma l'atrio che è fuori del santuario, lascialo da parte e non lo misurare, perché è stato dato in balìa dei pagani, i quali calpesteranno la città santa per quarantadue mesi. Ma farò in modo che i miei due Testimoni, vestiti di sacco, compiano la loro missione di profeti per milleduecentosessanta giorni". Questi sono i due olivi e le due lampade che stanno davanti al Signore della terra. Se qualcuno pensasse di far loro del male, uscirà dalla loro bocca un fuoco che divorerà i loro nemici. Così deve perire chiunque pensi di far loro del male. Essi hanno il potere di chiudere il cielo, perché non cada pioggia nei giorni del loro ministero profetico. Essi hanno anche potere di cambiar l'acqua in sangue e di colpire la terra con ogni sorta di flagelli tutte le volte che lo vorranno. E quando poi avranno compiuto la loro testimonianza, la bestia che sale dall'Abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà. I loro cadaveri rimarranno esposti sulla piazza della grande città, che simbolicamente si chiama Sòdoma ed Egitto, dove appunto il loro Signore fu crocifisso. Uomini di ogni popolo, tribù, lingua e nazione vedranno i loro cadaveri per tre giorni e mezzo e non permetteranno che i loro cadaveri vengano deposti in un sepolcro. Gli abitanti della terra faranno festa su di loro, si rallegreranno e si scambieranno doni, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra.”

Chi sono questi due testimoni di Dio che ricorda Giovanni e che furono il tormento degli abitanti della terra?
Essi hanno il potere di chiudere il cielo perché non cada pioggia. Carestia.
Dove sono stati uccisi questi due martiri?
Giovanni misura il santuario di Dio e l’altare e durante la rivolta del censimento il tempio di Dio fu preda del fuoco ostile.
Le similitudini sono stupefacenti.
Come pure le concordanze con il Protovangelo di Giacomo:

“Zaccaria rispose: "Se tu spargerai il mio sangue, io sarò un testimone di Dio”

“Pieni di timore, uscirono e annunziarono a tutto il popolo che Zaccaria era stato ucciso. Lo vennero a sapere tutte le tribù del popolo, che lo piansero e fecero cordoglio per tre giorni e tre notti.”

Hard Rain pone nel sua documento una serie di riflessioni che rendono improbabile l’identificazione di Zaccaria padre di Giovanni con lo Zaccaria figlio di Barachia di Gesù.

cit Hard Rain
CITAZIONE
Ma a rendere improbabile l’identificazione dello Zaccaria citato in Mt.23:35 (e paralleli sinottici) con il padre del Battista è soprattutto il fatto che Gesù, secondo la narrazione sinottica, quando pronuncia la sua orazione contro gli scribi e i farisei e a conoscenza dell’assassinio di Giovanni Battista, il figlio di Zaccaria. Per quale motivo egli avrebbe menzionato l’omicidio di Zaccaia, tacendo completamente l’omicidio del suo più illustre figlio, fatto giustiziare da Erode Antipa, figlio di Erode il Grande?

L’invettiva di Gesù contro scribi e farisei potrebbe appartenere ad uno strato redazionale anteriore a quello della decapitazione di Giovanni. Quando Gesù maledice gli scribi ed i farisei la narrazione concernente la decapitazione del Battista non faceva ancora parte del Vangelo e Giovanni moriva in croce in A.D. 36. In effetti il Vangelo dei Dodici Apostoli che conosce la frode relativa alla morte di Giovanni Battista correttamente menziona il precursore subito dopo suo padre, Zaccaria figlio di Barachia.

Alcune riflessioni riguardo le fonti rabbiniche e la quasi completa assenza di testimonianze concernenti non solo questo episodio ma tutti gli episodi relativi agli avvenimenti raccontati nel nuovo testamento.
Un’analisi delle tradizioni giudaiche non può prescindere dallo studio di come queste tradizioni ci sono state tramandate. Problema complesso che merita molto di più delle poche righe che seguono.
La letteratura rabbinica è quasi completamente muta riguardo i tentativi di liberazione della Giudea nel corso dei primi due secoli dell’era cristiana. Avvenimenti relativamente recenti che portarono alla distruzione di Gerusalemme e che sarebbero dovuti rimanere ben impressi nella memoria dei rabbini, risultano invece completamente assenti nella tradizione giudaica.
Viene spontaneo chiedersi i motivi di questo silenzio.
Quasi duemila anni di storia testimoniano le durissime persecuzioni che ha dovuto subire il popolo ebraico a partire dal trionfo del cristianesimo e per gli oltre mille anni successivi. Un odio profondo nei confronti di questo popolo ha accomunato cattolici e protestanti e bolle, editti intimanti la ghettizzazione degli ebrei e la distruzione con il fuoco di tutti i loro libri si sono succeduti nel corso di un millennio.

Martin Lutero (De Iudeis et eorum mendaciis, tomo VII):

Per mettere un termine alla dottrina blasfematoria dei Giudei, sarebbe utile innanzitutto mettere a fuoco le loro sinagoghe e ciò che dovesse sfuggire all’incendio, bisognerebbe coprirlo di sabbia e fango, in modo che nessuno possa più scorgervi una tegola e una pietra. Se Mosè vivesse ai nostri tempi non mancherebbe egli stesso di incendiare le sinagoghe e le case dei Giudei. Bisognerebbe distruggere e devastare le loro case private, li si potrebbe alloggiare nelle stalle o sotto delle tende, come dei semplici mendicanti. Bisognerebbe levargli i loro libri di preghiere e i loro Talmuds

Parole che danno il voltastomaco.
Per poter salvare i loro scritti gli ebrei sono stati costretti a revisionare, nei loro scritti, tutti i passaggi concernenti il Cristo. (vedi ad esempio Eisler, “The Messiah Jesus”). Essi hanno dovuto:
-semplicemente cancellare i passaggi compromettenti
-utilizzare una terminologia compresa dai soli iniziati (uso di pseudonimi)
-modificare la cronologia relativa al loro Gesù e alla sua famiglia per dissociarla da quello dei cristiani.

Mi domando se quanto leggiamo oggi come riferito a Zaccaria figlio di Ioiada non fosse in realtà un tempo riferito ad un altro Zaccaria molto più recente.
Le similitudini tra i due episodi sono stupefacenti. Ta’anit 69ab che contiene discussione tese a specificare il luogo di morte di Zaccaria figlio di Ioiada (il cortile dei sacerdoti) ci dice che il suo sangue restò sulla pietra e grida vendetta.
Come quello di Zaccaria padre di Giovanni (protovangelo di Giacomo).
La letteratura rabbinica che mette in relazione la morte di Zaccaria con la distruzione del Tempio è molto numerosa (Sanh 96b, Tg Esther, Pesiqta de Rab Kahana, Qoh, Git). Ma a quale Tempio intendevano riferirsi gli autori di questi scritti? Il primo (quello di Ioiada) o il secondo (quello di Giuda di Gamala)?
La letteratura talmudica intorno al VII secolo sembra aver ripreso i racconti degli apocrifi e dei padri della Chiesa che in maniera corretta identificavano lo Zaccaria dei Vangeli con il padre di Giovanni andandoli a riferire però a Zaccaria figlio di Ioiada.
Ma chi può aver suggerito questa identificazione?

Gerolamo, Comm. Mat., IV

In Evangelio quo utuntur Nazareni, pro filio Barachiae filium, Joiadae reperimus scriptum

Gerolamo dunque avrebbe trovato scritto nel Vangelo dei Nazareni, Zaccaria figlio di Ioiada anziché figlio di Barachia.
Possiamo prestare fede ad una tale affermazione?
Si può supporre che con questa affermazione Gerolamo abbia voluto dare credito ad una interpretazione delle parole di Gesù fino ad allora sconosciuta e più tardi ripresa dalla letteratura talmudica?
Concentrare l’attenzione su di un antico Zaccaria figlio di Ioiada per levarla da un molto più scomodo Zaccaria padre di Giovanni.
Abbiamo visto che altrove nella stessa opera Gerolamo non ha esitato a fare di Erodiade la figlia di Areta per distogliere l’attenzione da una guerra scomoda per la sua cronologia.
Zaccaria figlio di Barachia, il profeta del Vangelo di Matteo, non poteva andare bene perché non era scritto da nessuna parte che il profeta Zaccaria era morto nel Tempio. Si continuava ad affermare (apocrifi e padri della Chiesa) che lo Zaccaria, figlio di Barachia, era il padre di Giovanni.
Il racconto in 2 Cronache 24:20-22 riferisce di uno Zaccaria, figlio del sacerdote Ioiada lapidato nel cortile del tempio. Questo Zaccaria si prestava molto meglio del profeta figlio di Barachia per la sostituzione del padre di Giovanni.
Solo che i copisti avevano aggiunto in Matteo Barachia e non Ioiada.
Gerolamo può aver pensato di risolvere il problema dicendo che in uno scritto autorevole e molto antico, il Vangelo dei Nazareni, aveva trovato scritto figlio di Ioiada.
Nessun dubbio che su questo episodio la letteratura rabbinica dipenda fortemente dai racconti neotestamentari, apocrifi e patristici. Oltre alle analogie narrative in precedenza rilevate osserviamo che la stessa letteratura rabbinica ha confuso in alcuni trattati (Mak 24b, Pesista de Rab Kahana e Qoh R3,16) lo Zaccaria figlio di Ioiada con lo Zaccaria figlio di Barachia di Isaia.
Il Targum Lamentazioni 2,20 che riferisce del profeta Zaccaria ucciso nel santuario del Signore il giorno dello Yom Kippur (racconto confermato dalla letteratura tannaitica, in particolare Gittin 57b) interpretato dagli ebrei ortodossi moderni come un errore, è molto plausibile che derivi direttamente dalla conoscenza dell’episodio neotestamentario così come ce lo narra Matteo.

Quindi parte della letteratura rabbinica ha seguito Matteo, ipotizzando per Zaccaria figlio di Barachia una morte violenta nel tempio, un’altra parte, convinta dalle evidenze in Cronache e da quanto riferito da Gerolamo, ha identificato questo Zaccaria con il figlio di Ioiada.
Tante discordanze al fine di nascondere, per poter preservare i loro scritti e loro stessi, che lo Zaccaria in questione altri non era che Giuda di Gamala padre del Giovanni Battista decapitato dagli evangelisti.


Le importantissime testimonianze concernenti lo Zaccaria figlio di Bareis delle Guerre Giudaiche e dello Josippon conto di approfondirle nei prossimi giorni.

Saulnier
 
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Hard-Rain
view post Posted on 20/6/2009, 16:22     +1   -1




Brevemente, il riferimento al sangue e al luogo in cui avvenne l'omicidio, nonchè ad Abele, è un richiamo fortissimo a Zaccaria figlio di Ioiada attorno al cui sangue sorsero alcuni racconti talmudici. Mi sono convinto del richiamo a questa figura parlando con gli esperti di letteratura talmudica del forum biblico ebraico. Che vi sia un richiamo a quell'antichissimo delitto è per me molto probabile. Se poi Gesù o il redattore evangelico abbia usato quelle parole ricollegandole a fatti per lui attuali è un altro discorso da approfondire a parte.

CITAZIONE
Quindi parte della letteratura rabbinica ha seguito Matteo

La letteratura rabbinica segue Matteo? Mi sembra una affermazione difficilmente sostenibile. La letteratura rabbinica è quasi totalmente silente su Gesù e i cristiani e le vicende legate al cristianesimo se non per un passaggio o due che peraltro gli ebrei non interpretano affatto come collegati a Gesù ma ad altre vicende. Siamo completamente fuori strada (mia opinione personale). Quello che è successo è che un detto gesuano contro la classe sacerdotale e contro i farisei (Gesù vi si opponeva, ma non dal ramo "zelota" ma da quello "enochico" del giudaismo) ha subito una espansione allucinante nella letteratura cristiana più tarda che ha tentato di ricollegarlo all'assassinio del padre del Battista. Se già vi sono dubbi che Gesù e il Battista si siano mai incrociati (e abbiamo discusso il tutto nel thread apposito) figuriamoci quali legami potevano sussistere tra Gesù e il padre del Battista. Sempre che il detto di Gesù su Zaccaria sia poi autentico e non sia il frutto delle fantasie di qualche redattore (se così nulla potrebbe dirci sul Gesù storico).
 
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raptork9
view post Posted on 30/6/2009, 17:16     +1   -1




Non mi ritrovo più tanto tempo per seguire il forum, però una volta facendo un breve ricerca ho trovato qualcosa in merito. (sintesi mia):

Mt 23, 33-35 “Zaccaria, figlio di Barachia”, in effetti la spiegazione più plausibile è che non si tratti dello stesso Zaccaria, molto più probabile che il riferimento sia rivolto al Zaccaria di 2 Cronache, 24, 20-22, che fu ucciso nel cortile del tempio per disposizione del re Joas, il quale era figlio di Joiada e non di Barachia. La soluzione del rebus sta nell’ipotesi secondo la quale il “Zaccaria, figlio di Barachia” di Matteo non corrisponda alla versione originale, infatti sia il codice Sinaitico e altri quattro codici minuscoli non citano “figlio di Barachia”. La tradizione (S. Girolamo in Filium Ioiadae) riporta la confusione che si sarebbe creata (LXX) con il Zaccaria di Isaia 8,2 e/o Zaccaria 1,1, non è da escludere, neanche, che si tratti di una glossa del copista.
Cordiali saluti.
 
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Cecco D'Ascoli
view post Posted on 1/7/2009, 20:25     +1   -1




G.F.[4/343]due dei più facinorosi Zaccaria lo uccisero in mezzo al tempio e ne schernirono il cadavere dicendo………:

Pt.G.[24/2] Ma, dato che tardava, tutti si intimorirono. Uno di loro si fece coraggio: entrò e vide presso l'altare del sangue coagulato e udì una voce che diceva: "Zaccaria è stato ucciso…!

Mt.[23/35] perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l'altare.

[di Hard Rain] Zeckariah ben Yehoyada’ Cr. 24.20/22 fu ucciso nel cortile dei Cohanim (cortile dei sacerdoti)

Metafora, Un bel giorno un piccione sostava appollaiato nel prato di G. Flavio. Impaurito da un trambusto improvviso, è costretto a volare via velocemente. Da questa sua repentina partenza, gli cade un penna, che viene raccolta da Giacomo(o chi per lui).-- Giacomo(o chi per lui)armato della sua ADORATA penna di piccione parte, si fa un bel viaggetto, poi insieme a Mariamne sale sulla montagna sconosciuta, “no nascosta” e nella sinagoga di Gamala fa nascere Ie-Barachia, il Battista, Gesù l’unto(da chi?) e cerca di nascondere accuratamente GIOVANNI facendo del tutto a che nessuno lo possa trovare o scoprire. Morale della favola. La penna di piccione può mettere in bocca alle persone, tutto e il contrario di tutto, dare la vita a persone inesistite, come far sparire dalla storia e dalla vista personaggi importanti anche solo cambiando una vocale o una consonante, o il patronimico. A voi una pronta riflessione e critica.
Grazie Cecco D’Ascoli
 
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Hard-Rain
view post Posted on 1/7/2009, 20:39     +1   -1




Mt 23:35 è compatibile con 2Cr. 24:20-22 perchè il luogo è lo stesso: nel cortile dei sacerdoti, lo spazio antistante il santuario (naos) nel quale si trovava anche un enorme altare. Invece non lo è il citato verso di Flavio Giuseppe, secondo cui il personaggio fu ucciso in mezzo al tempio (hieron), quindi in un punto molto più generico. Il quartiere del tempio (hieron) menzionato nel testo di Flavio Giuseppe era enorme soprattutto dopo la ricostruzione di Erode il grande. Al suo interno si trovava il santuario (il tempio vero e proprio costituito da un edificio chiuso e coperto, composto a sua volta dal santo e dal santo dei santi). Sono spazi ben distinti e diversi. La tradizione apocrifa sembra aver capito bene che il verso di Matteo riecheggia quello di 2 Cronache e vuole dire che il padre del Battista fu assassinato con le stesse modalità o almeno nello stesso luogo dell'antico Zaccaria figlio di Ioada.
 
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Saulnier
view post Posted on 2/7/2009, 08:30     +1   -1




cit. Hard Rain
CITAZIONE
La tradizione apocrifa sembra aver capito bene che il verso di Matteo riecheggia quello di 2 Cronache e vuole dire che il padre del Battista fu assassinato con le stesse modalità o almeno nello stesso luogo dell'antico Zaccaria figlio di Ioada.

In effetti, la tradizione apocrifa (e i padri della Chiesa anteriori a Gerolamo) interpreta le parole di Gesù come riferite al padre di Giovanni Battista, nessun dubbio su questo:

Vangelo dei Dodici Apostoli:

Essi hanno strangolato gli uni e lapidato altri. Essi hanno colpito una moltitudine di profeti e fino ad oggi essi non hanno interrotto la loro audacia e la loro impudenza. Essi hanno ucciso il sacerdote Zaccaria, figlio di Barachia e Giovanni suo figlio.

Solo a partire da Gerolamo le cose cambiano, perchè egli avrebbe trovato scritto nel vangelo dei Nazareni, figlio di Ioiada anzichè figlio di Barachia. Ma Gerolamo ha detto la verità? E se ha mentito perchè lo ha fatto?
Un altro tentativo di tranciare di netto il filo che collega il Gesù evangelico alla famiglia di Giuda di Gamala e alle rivolte messianiche che hanno insanguinato il primo secolo dell'era cristiana.

La morte di Giuda e Sadok, avvenuta durante la rivolta del censimento, è ancora descritta nell'Apocalisse con dei dettagli che la ricollegano in maniera sorprendente al racconto di Giuseppe Flavio (XVIII,8) e alla descrizione della morte di Zaccaria del Protovangelo di Giacomo. Lo Zaccaria dei Vangeli coincide con Giuda di Gamala padre del Messia crocifisso sotto Ponzio Pilato nel 36 d.C.

Saulnier
 
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Hard-Rain
view post Posted on 2/7/2009, 08:51     +1   -1




Ma vi sembra possibile che, in tempo di pace, una persona sia stata giustiziata davanti all'altare del santuario, in una zona sacra in cui solo i sacerdoti potevano entrare, replicando le stesse modalità di un fatto biblico? L'episodio di Zaccaria figlio di Ioada destò così tanto scalpore e indignazione (uccisione di un personaggio santo in una zona proibita) che ci scrissero sopra un passo biblico e diversi commentari rabbinici. Di questo fantomatico padre del Battista, invece, non si sarebbe accorto nessuno, neppure i trattati rabbinici, se non il protovangelo di Giacomo, un testo che come dicevamo porta in sè tante cose incredibili. E' sulla base del protovangelo di Giacomo, ricordatevelo bene, che si può postulare la verginità perpetuta anche post parto di Maria. Che allora sia vera anche questa cosa, visto che un simile testo ha un credito così grande presso voi?
 
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Cecco D'Ascoli
view post Posted on 2/7/2009, 09:17     +1   -1




Carissimo Hard
La pace regnava sì ma nella penna di piccione, non intorno a Zaccaria figlio di Bareis. Ti ringrazio sempre Cecco D'Ascoli
 
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Hard-Rain
view post Posted on 2/7/2009, 09:18     +1   -1




Qui bisogna che ci mettiamo d'accordo. Zaccaria figlio di Bareis è morto nel 69/70. Saulnier invece parla del 36. Io ci sto capendo ben poco con tutta questa confusione.

Ringrazio anche io e porgo cordiali saluti.
 
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Saulnier
view post Posted on 2/7/2009, 10:12     +1   -1




La morte di Zaccaria, secondo il mio punto di pista, coincide con la morte di Giuda di Gamala, avvenuta durante la rivolta del censimento, 7 d.C. e non 36 d.C.
Dalle parole di Giuseppe Flavio (XVIII, 8) non mi pare si possa affermare che fu un periodo di pace.

Per colpa loro ribollirono sedizioni e si sparse molto sangue civile sia per i massacri reciproci che facevano i nazionalisti fanatici desiderosi di non cedere ai loro nemici, sia per la strage che facevano dei loro avversari. Venne poi la carestia che li rese sfrenati in modo travolgente; seguirono lotte e razzie tra le città a tal punto che il tempio di Dio, in questa rivolta divenne preda del fuoco ostile”.

Il tempio di Dio in questa rivolta divenne preda del fuoco ostile.

Io credo che quello che Cecco vuole dire, mi corregga se sbaglio, è che l'episodio di Zaccaria figlio di Bareis, inserito in Guerre Giudaiche nel periodo 69/70 d.C., sia stato spostato in quel periodo solo grazie penna della scriba, dopo essere stato opportunamente adattato.
Ipotesi che merita di essere analizzata con la dovuta attenzione.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 2/7/2009, 10:21     +1   -1




Sì, poi devono anche aver cambiato il patronimico. E poi devono anche aver cambiato il luogo in cui avvenne il fatto (in mezzo al tempio, invece che nel cortile dei sacerdoti), e poi devono aver cambiato mandanti e motivo dell'omicidio. Ma avete considerato che se uno difende Zaccaria figlio di Bareis e ne riabilita la memoria storica allora prende partito contro gli zeloti e i sicari? Giungendo così all'assurdo che Gesù parlò contro quegli zeloti e quei sicari e stava dalla parte del Sinedrio o di quegli anziani notabili che non volevano la morte del figlio di Bareis?
 
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Deicida
view post Posted on 2/7/2009, 10:49     +1   -1




CITAZIONE
Venne poi la carestia che li rese sfrenati in modo travolgente; seguirono lotte e razzie tra le città a tal punto che il tempio di Dio, in questa rivolta divenne preda del fuoco ostile”.

Sarebbe interessante soffermarsi su questi passi sopra riportati:a quale carestia si riferisce Giuseppe?E' importante per poter cercare di capire a quale periodo si riferisce la parte successiva "seguirono lotte..."
Possibile una carestia al periodo del censimento?Dubito.Infatti Giuseppe non ci dice nulla riguardo ciò.
Tra l'altro Giuda Galileo compare dalla penna di Flavio per fondare la quarta filosofia,istigare una rivolta(e per quest'ultima essere ricordato addirittura fino alla vicenda di Masada)...e poi scompare lasciando il lettore con la domanda: "che fine ha fatto questo dottore della legge"?
Possibile che Flavio non ne abbia parlato?
NO!la risposta è ZAC ZAC da parte dei falsari che dovettero eliminare questa scomoda figura per motivi inerenti la costruzione di Gesù Nazareno.
 
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Saulnier
view post Posted on 2/7/2009, 10:52     +1   -1




L'episodio di Zaccaria figlio di Bareis, in Guerre Giudaiche, presenta alcune anomalie o coincidenze, alcune delle quali rilevate da lei stesso nel suo ottimo documento concernente Zaccaria figlia di Barachia, che meritano di essere analizzate con la dovuta attenzione.

Al riguardo al momento non mi sento di sposare alcuna tesi, ma mi guardo bene dal ridicolizzare certe ipotesi in quanto, a mio modo di vedere, tutt'altro che inverosimili.

Saulnier
 
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Cecco D'Ascoli
view post Posted on 2/7/2009, 10:58     +1   -1




Carissimo Hard
LA STORIA.

Sono accadimenti-eventi che trascritta, viene poi a noi raccontata da diversi storici. In questi eventi si inseriscono i costruttori del loro MITHOS.

Cosa fanno, si armano di affilate forbici, di pietre focaie appena trovate e mi rubano la mia famosa penna di piccione.

I del MITHOS con in mano il prato di G.Flavio appena SEMENTATO nel 93 e.v.. Molto molto tempo dopo, armati della mia penna prendono il BAREIS e lo INCAPPELLANO al Barachia, trasportandolo (sempre con la mia penna di piccione)dal 67-70 e.v. non nel 36 e.v., ma nel 12(circa) a.e.v.. se non vera questa mia riflessione dobbiamo dare risposte al perche il [Testimonium Eusebium], ai tantissimi libri mancanti, e alle copiature che notiamo, leggendo attentamente le sacre scritture e le opere di G. Flavio, malgrado siano abbondantemente scarabocchiate.

Io lo so è tutta colpa della mia PENNA DI PICCIONE. Ringraziandoti di nuovo ti mando un caro saluto Cecco D’Ascoli.

 
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Hard-Rain
view post Posted on 2/7/2009, 11:00     +1   -1




QUOTE
Al riguardo al momento non mi sento di sposare alcuna tesi, ma mi guardo bene dal ridicolizzare certe ipotesi in quanto, a mio modo di vedere, tutt'altro che inverosimili.

Infatti è un atteggiamento giusto e valido. Per esempio non si dovrebbe ridicolizzare l'ipotesi che veramente Maria sia rimasta vergine prima, durante e soprattutto dopo il parto, come afferma il protovangelo di Giacomo che parla anche del padre del Battista. Potrebbe essere una storia vera anche quella, dunque.
 
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47 replies since 20/6/2009, 15:57   1421 views
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