Infuria, infuria, contro il morire della luce

No, amico zio ot. Non sono musicista. Anzi: sono un rarissimo caso di napoletano stonato. E, in ogni caso, io non avevo mosso un appunto ai versi bensì a un apostrofo. Io stimo i versi tutti, purché non banali.
Non amo le contese in poesia. Le poesie si leggono, si analizzano e si godono, non si contestano a causa del genere. La Poesia, con le sue figure retoriche, è una possibile chiave di accesso alla lettura delle Sacre Scritture.
Grazie per il Poeta con la p maiuscola: degno di cotanta P, però, ritengo soltanto il sommo Dante.
I tuoi versi mi sono piaciuti. Ancor di più li avrebbe apprezzati, considerato il genere, il mio vecchio amico poeta S. Canepa (Drakul, in arte), un maestro del genere "dark". In questo sito, comunque, io ero venuto per discutere della cattura per opera di Giuda. Permettimi di continuare a farlo e, magari, chiedi al tuo amico un'analisi testuale con qualche consiglio correttivo per la rima mia che non è ABCBCCA. Il labor limae, anche per merito di suggerimenti provenienti da terzi, è un impegno poetico che stimo quasi quanto l'atto creativo.

Il vangelo di Giuda

Turba armata
“Con gladi e con bastoni siamo usciti
per prenderlo di notte in un giardino.
Nell’orto che il suo sangue ancor trasuda
apostoli assonnati attorno stanno,
è l’ora, noi veniamo: Giuda!, Giuda,
che cosa vale il bacio dell’inganno,
chi non conosce Cristo, in mille l’hanno
seguito, in Israele è un beniamino.

Con gladi e con bastoni siamo usciti
per prenderlo di notte in un giardino.
Lo ghermiremo al buio come un empio
- a cosa servi Giuda, a chi ti asservi? -
Gesù lo vedevamo sempre al Tempio,
non s’è nascosto mai nei luoghi impervi,
è noto ai farisei, a scribi e servi,
futile appari nel piano divino.”

Giuda
"Con gladi e con bastoni siamo usciti
per prenderlo di notte in un giardino.
Non voglio che s’agguanti nella via,
la gente accorrerebbe, vana impresa
pei farisei ma qui, s’egli è Messia,
il Padre non sopporterà l’offesa
e manderà gli arcangeli in difesa,
la spada impugnerà il cherubino.

Con gladi e con bastoni siamo usciti
per prenderlo di notte in un giardino.
Ecco, gli ho dato il bacio, Dio lo scampi
ed Israele salvi dall’Impero,
angeli armati con schegge di lampi
ora verranno s’egli è figlio vero
ma tardano, perché? Già mi dispero,
Iddio non si fa cingere di spino.”

Turba armata
“Con gladi e con bastoni siamo usciti
per prenderlo di notte in un giardino.
Ha sopportato ingiuria, frusta e sputo
ed ora sul Calvario porta il legno
senza che voli un angelo in aiuto,
senza che il Cielo mandi un aspro segno
ma tu, Giuda, perché rendi l’indegno
denaro e vai col cappio al capo chino?”

Giuda
“Con gladi e con bastoni siamo usciti
per prenderlo di notte in un giardino.
Era il disegno mio contro i Romani
ed ispirato fu da Satanasso
che disse a Cristo: “Angeli tra le mani
ti sosterranno, non cadrai sul sasso”;
non fu dal Cielo il piano mio, dabbasso
bramammo libertà, non Pane e Vino.”

L.L., 2006

Edited by linolista - 11/2/2009, 16:55