Studi sul Cristianesimo Primitivo

La fortezza di Magdala, presso Gamala

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Saulnier
view post Posted on 6/9/2009, 18:20 by: Saulnier     +1   -1




Leggo dal "Dictionnaire historique, archeologique, philologique, chronologique, geographique et litteral de la Bible" del reverendo padre Dom Augustin Calmet (1672-1757)

Magdalum, o Magdala, o Magdolum o Migdol: Questi termini significano torre,e si trovano talvolta soli e talvolta uniti ad un nome proprio. Giuseppe (h) parla di una fortezza chiamata Magdala, presso Gamala, e taluni hanno creduto che era da lì che Maria Maddalena aveva preso il suo nome.
h) De Bello, II, xxv, Antiq. XVIII, i e in Vita

L’erudito benedettino Calmet cita tre riferimenti di tre differenti opere di Giuseppe Flavio nelle quali risulterebbe una fortezza (torre-Migdol) nei pressi di Gamala e probabilmente “forming its citadel” come aggiunge Samuel Bloomfield (Additional annotations, critical, 1860, pag 19).

http://books.google.it/books?id=21kHAAAAQA...CA#v=onepage&q=

Tuttavia nei tre passi citati (De Bello II, xxv corrisponde a De Bello II, xx) è questione sempre di Gamala e mai di una fortezza o torre chiamata Magdala presso Gamala.
Si tratta dunque di un errore dell’erudito cattolico Calmet?
L’edizione critica dell’opera di Giuseppe Flavio di Niese lascerebbe pensare ad una risposta affermativa in quanto non risultano nelle diverse lezioni dei manoscritti consultati da Niese delle varianti che possano giustificare le affermazioni del benedettino.
Ma trattandosi di citazioni su tre opere differenti è doveroso tentare di approfondire il discorso.
In Vita di Giuseppe Flavio in effetti si fa molto spesso riferimento ad una fortezza di Gamala, quasi mai nominata, tuttavia in alcune versioni antiche di Giuseppe Flavio troviamo un passaggio che potrebbe fare al caso nostro.

L’opera omnia di Flavio Giuseppe di Sigismundus Gelenius, 1566 riporta nel passo corrispondente a “De Vita Sua, 24”

Interea rex Agrippa copias mittit duce Equo Modio, quae Magdala castellum vi capiant:quae tamen obsidere id non ausae, infersis viis infestabant potius Gamala.

La lezione in Gelenius è confermata da una traduzione inglese dal greco effettuata da L’Estrange nel 1767.

"The life of Flavius Josephus: Written by himself
All carefully revised, and compared with the original Greek by sir Roger L’Estrange (1767)"

“Il re Agrippa, nel frattempo, mandò Equus Modius con una considerevole armata a prendere il Castello di Magdala. Egli non era in condizione di assediarlo ma tutto ciò che poteva fare era porre guardie lungo le strade e così bloccare Gamala.”

E, ancora più importante: lo stesso passaggio si ritrova nella traduzione francese effettuata da Arnauld d’Andilly ancora su manoscritti in greco di Giuseppe Flavio.

http://books.google.it/books?id=OrM7AAAAcA...magdala&f=false

I manoscritti greci consultati dal francese differiscono da quelli consultati da Niese (evidenze in numerosi passaggi).
La versione flaviana di Andilly è considerata da Reinach troppo cristianizzata, tuttavia essa contiene dei passaggi davvero sorprendenti come quello su Giovanni Battista, dove incredibilmente non si parla della morte del precursore di Gesù (il che la dice lunga sulla genuinità del passaggio originale) ma solo di un suo imprigionamento da parte di Antipa.

Mi piacerebbe con l’aiuto degli altri utenti del forum e soprattutto degli amministratori (in particolare forse Frances più versata sulla questione relativa ai manoscritti delle opere di Giuseppe Flavio) approfondire questa questione relativa alla fortezza di Magdala cercando quelle evidenze nelle diverse tradizioni manoscritte che hanno portato l’erudito benedettino Calmet ad affermare che nei tre passaggi citati delle opere di Giuseppe Flavio era quesione di una fortezza chiamata Magdala presso Gamala.

Saulnier
 
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