Per SPirito
CITAZIONE
“Ma dicendo questo, stai ammettendo che qualora si decidesse oltre ogni ragionevole dubbio che la posizione di Vallauri è corretta mentre quella cattolica scorretta allora il licenziamento sarebbe ingiusto !
A me in questa sede non interessa dibattere sulla giustizia o meno della sua posizione, mi interessa sottolineare che quello che hai appena ammesso contraddice quest'altra tua posizione:
CITAZIONE
“Ammettiamo che abbia ragione ex ipothesi, e che l’inferno davvero non sia eterno. Va bene, e allora? Resta sempre il fatto che questa tesi non è cattolica "
Bisogna distinguere due cose. Il fatto che una posizione sia vera e il fatto del tutto differente che sia compatibile o meno con la Costituzione italiana. L’inferno può essere incostituzionale coi criteri della nostra Legge e tuttavia esistere, perché chi ha mai detto che Dio debba rispettare la nostra Costituzione?
Ergo se quest’uomo, che insegna filosofia del diritto, dimostrando(ma come?) che l’inferno è incompatibile con la nostra Costituzione non starebbe dicendo nulla di eretico ma solo facendo una costatazione, la Costituzione della Repubblica italiana per Dio non vale più di quanto valga il manifesto di Merx ed Engels. Diventerebbe eretico se oltre a sostenere che l’inferno è incompatibile con la Costituzione italiana, che come ripeto sarebbe una mera constatazione, ne tragga anche la conseguenza, e l’insegnasse, che allora un inferno siffatto non esiste perché Dio sarebbe ingiusto. In sintesi: chi se ne importa qualora ex ipothesi si dimostrasse che l’inferno e inconciliabile con la nostra Costituzione, basta che sulla base di questo non insegni dottrine eretiche, e cioè che Dio è ingiusto. E non esiste qualcosa che sia “giusto” per lo stato su che cosa Dio possa o non possa fare.
Comunque tutto questo discorso non ha senso. Non esiste niente nelle dottrine di questo professore che sia anche lontanamente confrontabile al quello che è il darwinismo per la biologia o il copernicanesimo per l’astronomia, sono mere opinioni, che, oltre che non essere ortodosse, non costituiscono in alcun modo un conditio sine qua non per essere formati decentemente in filosofia del diritto.
CITAZIONE
“Occorre mettere bene in evidenza che il primo criterio di scelta di un docente e quindi del suo programma di insegnamento non deve essere la dottrina, bensì la scienza”
Come già detto non esiste nessuna manifesta incompatibilità tra la “scienza” e la dottrina cattolica. Come si potrebbe mai fare a testare una cosa simile?
Per PceriniCITAZIONE
“La discussione sull'Inferno verteva sopratutto sull'aspetto
della coerenza giuridica di una tale dottrina,percio',piu' che di dogma o di altro ancora,si deve parlare di legittimita' o meno di una certa tesi.”
Può anche farmi un confronto tra Dio e la Costituzione degli Stati Uniti, per dirmi che Dio non rispetta le garanzie costituzionali, e starebbe semplicemente facendo un mero confronto, basta che non mi venga dire che in base a questo è dimostrabile che tale dottrina cattolica sarebbe falsa.
CITAZIONE
“Allora io ritengo giusto che i medici cattolici obiettori della pillola contraccettiva,dato che trattasi di un tipo di obiezione non regolamentato dal punto di vista costituzionale (diversamente da altre forme di obiezione gia' regolamentate) vanno licenziati in tronco e per giusta causa.”
Rispondi a duna domanda con un'altra domanda. Anche se io accettassi ex ipothesi che i medici cattolici che non danno questa pillola vadano licenziati, questo non cambierebbe il fatto che vada licenziato anche Vallauri. Comunque tra le due cose non c’è paragone. Quando ti assumono all’università cattolica prendi esplicitamente l’impegno di non insegnare cose difformi al magistero, con tutte le conseguenze del caso se decidi diversamente. Inoltre come ripeto altresì qui non s’è trattato di un licenziamento, ma, a quanto si capisce dall’articolo, dal non rinnovo di un contratto a scadenza annuale. Mi spieghi in base a che cosa vuoi obbligarmi ad assumere qualcuno? Su che base giuridica o filosofica?
Comunque io non sapevo neppure che esistessero gli “obiettori della pillola contraccettiva”, sono rimasto agli obiettori della pillola del giorno dopo. Comunque, in merito al quesito che poni, è quello che in filosofia si chiama “bioetica dell’omissione”, e il nostro Comitato Nazionale di Bioetica s’è pronunciato con un documento 28-05-2004 stabilendo quanto segue:
CITAZIONE
“(…)Sulla base di queste premesse, ritenuta unanimemente da accogliersi [b]la possibilità per il medico di rifiutare la prescrizione o la somministrazione di LNG[/g], si è svolta all’interno del CNB un’ampia discussione sulle motivazioni di tale possibilità, configurandosi unanimità sul fatto che il medico il quale non intenda prescrivere o somministrare il LNG in riferimento ai suoi possibili effetti post-fertilizzazione abbia comunque il diritto di appellarsi alla “clausola di coscienza”, dato il riconosciuto rango costituzionale dello scopo di tutela del concepito che motiva l’astensione (cfr. p. es. Corte Cost. N 35/1997), e dunque a prescindere da disposizioni normative specificatamente riferite al quesito in esame (in neretto dal redattore).
Il riferimento alla “clausola di coscienza” riflette, d’altra parte, quanto già previsto dal Codice Deontologico della FNOMCeO del 1998, che all’Art 19 recita “Il medico al quale vengano richieste prestazioni che contrastino con la sua coscienza o con o con il suo convincimento clinico può rifiutare la propria opera, a meno che questo comportamento non sia di grave e immediato nocumento per la salute della persona assistita”: norma la quale ribadisce, per la coscienza, uno spazio di espressione maggiore di quello che risulti esplicitamente attribuito da singole disposizioni di legge.“
Trovate tutti i documenti del CNB sul sito del governo:
http://www.governo.it/BIOETICA/CITAZIONE
“Ah,certo,come no,sopratutto se l'insegnamento viene impartito in modo del tutto unilaterale e acritico,stai dipinendo una istituzione che pare un covo di fanatici.”
Può anche sembrarti un covo di fanatici, ma mi spieghi cosa c’entra col fatto che la gente paga per sentire quello che, a tuo avviso, è fanatismo, e che cosa c’entra col fatto che costui s’era impegnato ad insegnare quello che, sempre a tuo avviso, è fanatismo? Non c’è bisogno di approvare la filosofia di un’organizzazione per capire quello che dico. Io non sono vegetariano, ma sono perfettamente capace di capire che se un’associazione di vegetariani paga qualcuno per fare pubblicità al vegetarianesimo costui non può, in orario di lavoro, fare pubblicità del mangiar carne e di quanto sia gustoso andare da Mc Donalds. Ergo non mi interessa se a te la filosofia cattolica non piace, perché l’unica cosa che conta che è questo professore è incompatibile con essa.
CITAZIONE
“Non mi risulta che il contratto di Vallauri contenesse simili restrizioni,credo che tu te lo stia solo immaginando dato che non puoi avere davanti il suo contratto. In secondo luogo,Vallauri non ha violato alcun dovere visto che non si esimeva dal parlare delle tesi cattoliche e nel contempo dal farne una critica appofondita.”
Scusa ma hai risposto ad una sola delle mie domande, e cioè il fatto che non è stato licenziato bensì, finito il suo contratto annuale, semplicemente non l’hanno riassunto, ergo viene da chiedersi che violazione ci sia. E poi, te l’ho già detto, so perfettamente come funziona l’insegnamento alla Cattolica, ti fanno addirittura giurare che credi alla Trinità se proprio vuoi saperlo. Inoltre come già spiegato all’università cattolica non ci si limita a parlare delle testi cattoliche, ma si parla di esse in chiave cattolica, ed è per questo che si chiama università cattolica. Non l’hanno assunto per trattare in chiave critica l’insegnamento della Chiesa.
CITAZIONE
“C'entra eccome,dato che te vai in giro per i Forum a dire che nella Chiesa (e dunque anche nelle istituzioni relative comprese le sue universita') esiste la liberta' di espressione e di pensiero.”
1)Nella Chiesa uno può dire quello che vuole, da privato (se non viola dogmi), ma non sul posto di lavoro se lo pagano per fare altro. Sarebbe come se mi assumessero come catechista per i bambini e poi io a catechismo insegnassi dottrine protestanti anziché cattoliche. Se ti assumo per insegnare il punto di vista del magistero non puoi, mentre ti pago per fare altro, insegnare quello che pare e piace.
2)In quei forum cui tu alludi io ho esplicitamente detto che si può toccare tutto tranne i dogmi. Bene, l’esistenza ed eternità dei Novissimi, inferno compreso, è dogma del Concilio di Trento.
CITAZIONE
“La critica vallauriana e' stata penalizzata con un ingiusto licenziameno,dato che in Italia le norme che riguardano l'insegnamento prevedono anche il diritto di critica”
Critica di cosa? Ti quello che ti pago per insegnare? Continui a confondere l’università statale con un ente privato come l’università Cattolica. Puoi criticare quello che ti pare, ma non pretendere di criticarlo e al contempo di far parte di un’organizzazione nella quale quello che critichi è essenziale, sarebbe come se un onnivoro si lamentasse perché l’hanno buttato fuori dal un circolo di vegetariani. Cosa c’entra il fatto che le sue critiche, per me e per gran parte del mondo, sono giuste, e cioè il fatto che i vegetariani sono degli ambientalisti fanatici? Può anche aver ragione, ma questo non toglie il fatto che costui de facto non è più un vegetariano e dunque non ha senso che si faccia pagare da un ente di vegetariani per insegnare le cose dal punto di vista dei vegetariani, per poi fare tutt’altro.
CITAZIONE
“C'entra eccome,visto che non si esimeva dall'impartire le lezioni in merito alle testi cattoliche,in seconda istanza esercitava il diritto di critica secono i dettami costituzionali”
Ma cosa c’entrano i dettami costituzionali? Tu confondi l’uso pubblico e l’uso privato della ragione. In qualità di singolo cittadino, fuori dal tuo lavoro, puoi esprimere quello che ti pare, ma non puoi pretendere di essere assunto da un’associazione che ti paga per pubblicizzare il canditato Obama e poi durante l’orario di lavoro fare pubblicità ai Repubblicani! Se poi tu nella vita sei Repubblicano e quando esci, e vai al bar con gli amici, vuoi parlare male di Obama, puoi fare quello che ti pare, ma non puoi parlarne male mentre sei pagato per fare altro, perché qui la libertà d’opinione palesemente non c’entra più nulla: semplicemente non fa il lavoro per cui io ti ho assunto.
CITAZIONE
“C'entra con il fatto che tu stai sostenendo un tipo di insegnamento unilaterale e acritico,ecco cosa c'entra”
Io sto sostenendo che c’è gente che vuole imparare la dottrina cattolica e paga per sentirsela spiegare. Se volevano sentire delle eresie, dei ragionamenti in chiave critica, o qualunque altra cosa, potevano iscriversi altrove. Sarebbe come se io, che ex ipothesi sono un seminarista, volessi andare in seminario per apprendere la dottrina della Chiesa che amo, e poi non trovassi lì uno che me la spiega, ma uno che me la demolisce. Che cosa ho pagato a fare?
CITAZIONE
“No,e' falso,i professori che insegnano materie filosofiche,possono anche esercitare diritto di critica,”
Infatti li pagano per insegnare filosofia, non per insegnare filosofia in un’università cattolica. La differenza evidentemente ti sfugge.
CITAZIONE
“Mi verrebbe da dire allora che l'insegnamento della dottrina cattolica e' anti-costituzionale dato che non ammmette l'esercizio del diritto di critica.”
Puoi criticare la dottrina cattolica quanto ti pare, ma non negli spazi in cui io ti ho pagato per difenderla, perché in questo caso non stai rispettando quello per cui sei stato assunto.
CITAZIONE
“Questa argomentazione e' di per se' banale,la persona che viene licenziata impugnera' il provvedimento sulla semplice base che quel progetto porduce dei danni ai consumatori con delle prove”
Peccato che qui non ci sia niente di paragonabile. Dimostra, se sei in grado, che insegnare la filosofia dal punto di vista cattolico “danneggi”, e che dunque qualsiasi istituto ortodosso vada chiuso. Qui non c’è alcun danno, c’è solo una persona pagata per insegnare qualcosa a della gente che vuole sentirsi spiegare la dottrina cattolica e invece costui fa il contrario, disattendendo sia al suo dovere verso il datore di lavoro sia verso i clienti.
In definitiva:
1)Che le tesi di questo autore abbiano fondamento o meno
in re, cioè che l’inferno sia effettivamente eterno o meno, è irrilevante. Ciò che è rilevante non è se sia migliore Bush o Clinton, ma se se io sono stato pagato per pubblicizzare Bush o Clinton.
2)La libertà di parola è irrilevante. Rileggersi la distinzione kantiana tra uso pubblico e uso privato della ragione. Se mi assumono per insegnare qualcosa, ad esempio mi assumono per fare il catechismo della domenica, devo insegnare il catechismo e non le miei opinioni. Posso poi fare tutta la critica che voglio fuori dal mio orario di lavoro. (Beninteso che, se voglio continuare ad essere cattolico, devo credere quello che i cattolici credono, altrimenti sono un cerchio che si lamenta perché vuole essere chiamato quadrato) .
3)Non s’è trattato di licenziamento ma di non rinnovo del contratto. Ergo non si vede in base a che cosa uno non possa assumere i candidati che preferisce. Anche Frances era di questo parere.