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| CITAZIONE (sky@line @ 30/10/2012, 22:17) CITAZIONE (maredelnord @ 28/10/2012, 15:35) ...oltrechè costringerci a credere che il tempio fu costruito in tempi biblici: mezzo secolo. Che la ricostruzione dell'area complessiva del tempio avesse richiesto un lungo periodo ce lo dice lo stesso Giuseppe Flavio ( AG XX:219) ed è oggi anche confermato dall'archeologia ( http://allaboutjerusalem.com/article/weste...0%99t-finish-it). Come osserva giustamente Hardrain però, nel passo di Giovanni il riferimento è al luogo santo "naos", e non al tempio in senso lato "hieros", utilizzato qualche passo prima per indicare la cacciata dei mercanti dal tempio. Se questa differenza è volutamente sottolineata in effetti ci si scontra un pò con quanto affermato da Giuseppe Flavio, e cioè che occorsero 18 mesi per edificare il tempio propriamente detto. Giuseppe ricorda anche che il termine di questi lavori coincise con l'anniversario del regno di Erode e che dunque i festeggiamenti furono doppiamente sontuosi. Ed è ragionevole supporre che anche a distanza di anni rimanesse viva la memoria di una tale ricorrenza. Stante questa premessa, qualcuno ha letto il passo di Giovanni 2:20 in una maniera sostanzialmente diversa ( http://bbhchurchconnection.wordpress.com/2...-six-years-ago/) Se ho ben capito, nel citare i 46 anni il redattore di Giovanni avrebbe utilizzato il dativo piuttosto che l'accusativo, il che da un punto di vista strettamente letterale dovrebbe leggersi come tempo trascorso "dalla" e non "per" la ricostruzione del tempio. Già nel blog citato si manifestano dubbi su una tale lettura, ma vorrei chiedere anche qui se risulta palesemente errata o comunque in netto contrasto con il senso e il contesto del dialogo. Mi si passi un piccolo appunto cronologico: accettando l'interpretazione di Köstenberger si potrebbe supporre al 21/19 AC l'annuncio della nuova edificazione del tempio da parte di Erode, al 19/17 AC, dopo l'adeguata preparazione di tutto l'occorrente descritto da Giuseppe Flavio, l'inizio della ricostruzione vera e propria del "naos" e al 17/15 AC la data di consacrazione del nuovo tempio sacro. Aggiungendo i 46 anni citati da Giovanni arriveremmo al 30/32 DC. Beh, alllora i problemi per conciliare le informazioni di Flavio con quelle di Giovanni ci sono, come a mio parere esiste un'alternativa all'interpretazione di Gv. 2,20-21. Mi ripeto, ma lo faccio volentieri. Nella mia ricostruzione, datandolo nel 471 a.C., io non esco dallo spettro suggerito dagli studiosi per la datazione del I° di Artaserse. Infatti essi lo collocano tra il 465 a.C. e il 475 a.C. Anzi, credo di fare di più e forse di meglio: motivo la mia scelta sulla base della lettera che Temistocle scrive ad Artaserse nello stesso anno i cui ricevè l'ostracismo, che è, appunto, il 471 a.c. Se noi utiliziamo questa data, la quale, come ho scritto, tutto è fuorchè di comodo per far tornare i conti, noi possiamo con estrema facilità e seguendo alla lettera le informazioni della Bibbia, in particolare quelle di Esdra, seguire tutte le vicende cronologiche legate alla ricostruzione del II° tempio indicate, appunto, dalla Bibbia. Infatti possiamo facilmente calcolare il VII° di A.Serse di Esd. 7,14-20 in cui rientrano i sacerdoti con il compito di metter mano ai lavori. A questa data, che sarebbe il 464 a.c., dobbiamo togliere i 46 anni di Gv. 2,20-21 e otteniamo "il sesto anno di Dario" di cui ci parla Esd 6,15 per indicare la fine dei lavori al tempio, cioè il 418 a.C., data che anche gli storici scrivono essere il sesto di Dario II (424a.c.-404 a.c.). Possibile che tanta precisione sia un caso fortunato? Riflettete serenamente per un attimo e credo che converrete che l'ipotesi che Giovanni facesse riferimento al tempio post esiliaco non è farneticante.
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