QUOTE (Saulnier @ 11/12/2009, 20:08)
Diciamo che la risposta di Courrier non confuta la tesi di Laupot, ma la fa a pezzi e la trita sotto ogni aspetto.
Non c`e` il minimo indizio che possa supportare che tali frasi siano una quotazione e una quotazione di Tacito.
E anche se fosse veramente una quotazione (non e` detto), se fosse di Tacito (il che e` puramente una congettura) e se originariamente di leggesse "Cristiani" e non "Zeloti' (come invece sostiene Courrier), non vedo proprio nulla di strano: i cristiani erano noti a Roma sotto Nerone (ce lo conferma lo stesso Tacito), sicuramente erano visti come da estirpare, ed anche se e` piu` che plausibile una notevole ignoranza dei romani sulla dottrina cristiana, sicuramente si sapeva che erano una setta ebraica. Era plausibile che i romani pensassero che eliminando il tempio abrebbero eliminato anche tutte le sette ebraiche, tra i cui i cristiani citati solo perche` noti a Roma al lettore di Tacito
Oppure possiamo pensare che la frase
con la radice rimossa, il germoglio viene ucciso facilmente sia una prova inconfutabile che Tacito conoscesse bene l`immagine paolina del cristianesimo come ramo innestato nella radice ebraica:
Se però alcuni rami sono stati tagliati e tu, che sei un olivo selvatico, sei stato innestato fra loro, diventando così partecipe della radice e della linfa dell'olivo, ..... (Rm 11:17)..............................non scherziamo, mi sembra ovvio che tale immagine sia venuta in mente ad un autore cristiano (tra l`altro la parola latina stirps e` usata nella Volgata col significato ovvio di discendenza (es Is 44:3). Perche` avrebbe uno scrittore cristiano inserito i cristiani in quel contesto? per dimostrare che le persecuzioni subite dai cristiani erano in realta` colpa degli ebrei....