| Io, essendomi laureato a Bologna, ho avuto modo di seguire i corsi di Mauro Pesce. Le sue lezioni erano anzitutto molto piacevoli in ragione della indubbia simpatia del Professore, vuoi per una certa aria da genio imprevedibile e un po' perso tra le nuvole, vuoi per gli esempi estremamente buffi e coloriti, come pure frequenti aneddoti personali, attraverso cui cercava di inculcare certi concetti negli studenti. Dal punto di vista del metodo, posso citare i seguent aspetti - anche molto banali - su cui egli insisteva in modo particolare: - accostarsi ai testi con un atteggiamento basilare di fiducia, anziché di sospetto - leggere i singoli testi ognuno per sé stesso, ovvero evitare assolutamente ogni genere di “lettura canonica” (su questo è capace di infervorarsi) - estirpare dalla propria testa l’idea di qualsiasi superiorità o preferibilità di scritti canonici rispetto a scritti extra-canonici (e ogni pre-comprensione teologica in generale) - interrogare i testi da un punto di vista storico-antropologico, chiedendosi quale sistema religioso (idee, riti, pratiche e forme comunitarie) essi esprimano o presuppongano. E sulla base di questa analisi, stabilire eventualmente relazioni tra “famiglie di testi” (ad es. Vangelo di Giovanni, Vangelo di Tommaso, Ascensione di Isaia). - riconoscere la pluralità originaria di “cristianesimi” - leggere i testi in lingua originale, quando è possibile, e consultare numerose traduzioni quando non è possibile (mai affidarsi ad una soltanto) - ricorrere alla consultazione dei fondamentali strumenti scientifici: il Bauer-Danker (BDAG), l’Anchor Bible Dictionary, il Grande Lessico del Nuovo Testamento, Aufstieg und Niedergang der Roemischen Welt, commentari scientifici (ad es. quelli editi da Paideia), le principali riviste del settore (JBL, ZNW, RB, NTS, JSNT, JSHJ etc.), - notevole, infine, che nella bibliografia d’esame dei suoi corsi venissero sempre proposte opere straniere da noi considerate controverse o radicali: ad es. The Historical Jesus di Crossan, o Ancient Christian Gospels di Koester.
Oltre ai corsi di Pesce, ho avuto modo di assistere a lezioni, conferenze o seminari di Gabriele Boccaccini, Bruce Chilton, Romano Penna, Claudio Gianotto. Di particolare interesse le lezioni di Boccaccini (ciclo di tre seminari sulle concezioni messianiche nel giudaismo del secondo tempio, presso la Cattolica di Milano), sebbene io non sia un “boccacciniano” (anzi, ho cercato di mettergli il bastone tra le ruote rispetto alla sua interpretazione del Figlio dell’uomo a livello del Gesù storico).
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