Studi sul Cristianesimo Primitivo

Uso di psychè nei sinottici secondo Pesce

« Older   Newer »
  Share  
abel64
view post Posted on 26/2/2010, 18:13     +1   -1




Ciao a tutti voi,

ho letto di recente con interesse il libro di Mauro Pesce (scritto insieme ad Adriana Destro che è sua moglie) "L'uomo Gesù".

Ci sono molte cose interessanti, ma una in particolare ha destato la mia curiosità.

Si tratta del termine greco psychè che in varie traduzioni bibliche viene tradotto anima.

Il Professor Pesce sostiene a pagina 159 del summenzionato libro che:

"Nei vangeli sinottici, il termine greco psychè, anima, non indica l'anima come sostanza spirituale e immortale separata dal corpo, ma la vita della persona nella sua interezza. Nella cultura giudaica, l'identità dell'uomo è legata alla sua natura corporea, alla sua appartenenza fisica a un popolo. Rispetto alla vita ultraterrena, non và dimenticato che la risurrezione non riguarda l'immortalità dell'anima, ma la riviviscenza del corpo."

Se il termine greco che significa anima indica il corpo nella sua interezza, da dove viene l'insegnamento di molte chiese secondo cui l'anima è una sostanza spirituale immortale separata dal corpo ?

Voi cosa ne pensate ?
 
Top
lino85
view post Posted on 26/2/2010, 18:57     +1   -1




Mi risulta che nei vangeli ci siano almeno due passaggi che sembrano affermare il concetto di anima come parte spirituale separata dal corpo: la parabola del ricco e di Lazzaro (Lc 16,19-31) e la frase rivolta al ladrone in croce "oggi sarai con me in Paradiso" (Lc 23,43).

Effettivamente mi risulta che nell'antico testamento la parola nephesh significhi "soffio vitale, respiro" e che quindi il greco dei vangeli usi analogalmente il termine psychè anche per usare questi concetti.

La teoria dell'anima come separata dal corpo nasce soprattutto in Grecia, in Platone e ancor prima nei misteri orfici e in Pitagora...
 
Top
Serveto
view post Posted on 26/2/2010, 20:24     +1   -1




Caro Lino,

CITAZIONE
Mi risulta che nei vangeli ci siano almeno due passaggi che sembrano affermare il concetto di anima come parte spirituale separata dal corpo: la parabola del ricco e di Lazzaro (Lc 16,19-31) e la frase rivolta al ladrone in croce "oggi sarai con me in Paradiso" (Lc 23,43)

Entrambi i passi sono interpretabili senza dover ricorrere necessariamente al concetto di psychè come parte spirituale cosciente separata dal corpo.

Shalom

 
Top
lino85
view post Posted on 26/2/2010, 20:56     +1   -1




CITAZIONE (Serveto @ 26/2/2010, 20:24)
Caro Lino,

CITAZIONE
Mi risulta che nei vangeli ci siano almeno due passaggi che sembrano affermare il concetto di anima come parte spirituale separata dal corpo: la parabola del ricco e di Lazzaro (Lc 16,19-31) e la frase rivolta al ladrone in croce "oggi sarai con me in Paradiso" (Lc 23,43)

Entrambi i passi sono interpretabili senza dover ricorrere necessariamente al concetto di psychè come parte spirituale cosciente separata dal corpo.

Shalom

Sapresti indicarmi degli autori e delle fonti precise riguardo a tali interpretazioni?
Grazie.
 
Top
Serveto
view post Posted on 26/2/2010, 21:43     +1   -1




Caro Lino,

Non c'è bisogno di coordinate per capire che si tratta di passi controversi... prima di tutto in quegli episodi non si utilizza, che io ricordi, il termine psychè, per cui non siamo in grado di dire se quello che eventualmente sopravvivrebbe è solo una metafora, la psychè intesa in senso semitico (tutta la persona) oppure in senso greco (una parte spirituale immortale) o non ancora altro.

Quello di Lazzaro e il Ricco è solo un'illustrazione, e come tale deve essere letta, al di là delle immagini che usa, e comunque le immagini non sono quelle di "anime" intese come parti spirituali del corpo, ma di corpi veri e propri, nella loro interezza psicofisica, almeno così pare.

Così, in Luca 23:43 (a parte la vexata quaestio della posizione della virgola) la frase "oggi tu sarai con me in paradiso" potrebbe indicare solo che Gesù quel giorno stesso, con la sua morte, poneva le basi per il riscatto e la vita in paradiso (parola che nella LXX indica l'Eden) anche per il ladrone.

Shalom
 
Top
abel64
view post Posted on 27/2/2010, 10:43     +1   -1




Serveto ha ragione.

Per curiosità ho consultato la mia copia delle Scritture Greche Interlineare edita da SanPaolo.

Nel racconto di Lazzaro e il ricco non compare mai il termine psychè.

In effetti poi, tutto il racconto sembra essere una metafora costruita appositamente da Gesù per descrivere cosa sarebbe successo in futuro a quelli che, come i farisei che ascoltavano, erano più amanti della ricchezza che di Dio.

Quindi è possibile che anche i particolari che riguardano Lazzaro e il ricco dopo la morte non siano corrispondenti alla realtà.

E' interessante anche la spiegazione di Luca 23,43.

In effetti il termine Paradiso è una traslitterazione italiana del termine greco paradeisos.

Ho guardato il mio dizionario di Greco (di Liddell e Scott) e ho trovato che questa è la traduzione in italiano di questo termine: parco, giardino, frutteto, giardino dell'Eden, paradiso.

Questo si collega con quello che dice il Professor Pesce quando parla della risurrezione come la riviviscenza del corpo.

Evidentemente Gesù non voleva stravolgere, ma confermare la speranza ebraica (più volte menzionata nell'antico testamento) della possibilità di poter essere "risorti nell'ultimo giorno" (come dice Marta a Gesù in Giovanni 11,24) in quello che viene definito il giardino di Eden o Paradiso di Eden, cioè quì sulla terra.

Tuttavia, c'è anche da chiedersi come mai però, in un'altra occasione, Gesù dica ai suoi apostoli che andava a preparargli un posto nella casa del Padre suo, cioè in cielo (Giovanni 14,1-4).

E' possibile che Gesù volesse introdurre una speranza diversa da quella espressa nell'antico testamento, ma solo per alcuni, forse per pochi ?
 
Top
lino85
view post Posted on 27/2/2010, 10:46     +1   -1





Capisco, Serveto, adesso che ci penso c'è un altro passo che sembra contrapporre l'anima al corpo come parte della persona separabile da esso:

"E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna". (Matteo 10,28).

Ti sembra anche qui che non affermi una parte spirituale separata dal corpo, senza comunque escludere la resurrezione?
 
Top
mal'ak
view post Posted on 27/2/2010, 18:15     +1   -1




L'antropologia biblica è tutt'altro che univoca e purtroppo questa equivocità 'apparente' fa propendere sempre ai due estremi: (1) l'anima vivrà in beatitudine senza corpo nell'aldilà, oppure (2) noi siamo uno ammasso di organi e niente più. Ma nella realtà raccogliendo i dati sparsi un po dovunque nella Bibbia analizzandoli a dovere e affiancandoli a quello che sappiamo da altri fonti: Storiche, archeologiche, linguistiche, letterarie; si arriva ad una conclusione che non contrappone le due cose. La bibbia vede l'uomo come una unità composta; l'uomo è "corpo" ma non solo. Solo quando i due elementi sono insieme si vive veramente, quando uno dei due manca è una non vita. Persino nello sce'òl o l'ades cristiano si è "nudi" "deboli" e "comatosi" ma senza perdere l'identità, solo che tale stato nella mentalità semita non era per niente allettante visto le loro abitudini pratiche e materialiste. L'Uomo biblico del tempo griderebbe così: "Col corpo mangio, bevo e faccio sesso, questa è benedizione divina e VERA VITA..." ^_^ (tipico schema mentale interpretativo semita)
Comunque da qui a voler analizzare punto per punto ogni osservazione biblica pro e contro ce ne vuole. Ma comunque potremmo riassumere così:

1) Per la Bibbia l'uomo è un corpo ma non solo.
2) Nonostante esso muore la sua identità va in un altro posto: lo Scheol ebraico o l'ade cristiano.
3) Questa sua identità non può essere definita con nessun nomignolo dato che vengono usati promiscuamente tanti termini.
4)la meditazione post esilio comincio a chiamare questa identità metafisica con anima (psichè) senza abbandonare il termine "spirito".
5) Nello stesso periodo la riflessione teologica capì che le "ombre" o i "rephaim" dello scheol sarebbero nuovamente tornati nei corpi da cui erano stati sfrattati; E QUINDI LA RISURREZIONE. (vedi il finale di daniele come esempio)
6) Poi arrivo il cristianesimo prese tutti questi dati sparsi, prima li confermò e poi li precisò.

ALLA PROSSIMA
 
Top
abel64
view post Posted on 27/2/2010, 18:50     +1   -1




Che ci sia un pò di confusione riguardo a questi concetti non ci sono dubbi.

Ma ultimamente mi stò rendendo conto che molta confusione la fanno anche i traduttori.

Infatti, anche prendendo spunto dal libro del Professor Pesce che ho citato all'inizio, ho voluto per curiosità andare a vedere certi passi biblici e mi sono accorto che spesso il termine greco psychè non viene tradotto "anima", bensì solo "vita", e questo genera molta confusione.

Passi come Matteo 6,25 - 10,39 - 16,25 e 26 - Marco 8,35-37 - Giovanni 12,25 e tanti altri assumono tutto un'altro significato se si mette al posto di "vita" la giusta traduzione, cioè "anima".

Fortuna che abbiamo a disposizione le traduzioni interlineari che ci permettono di attingere ai testi originali.

Probabilmente, mettendo le parole originali al posto giusto la confusione può lasciare il posto ad un quadro più comprensibile.
 
Top
Hard-Rain
view post Posted on 17/3/2010, 09:45     +1   -1




QUOTE
Se il termine greco che significa anima indica il corpo nella sua interezza, da dove viene l'insegnamento di molte chiese secondo cui l'anima è una sostanza spirituale immortale separata dal corpo ?

Da dove viene... viene dalla speculazione filosofica greca, da Platone e Arisostele e ψυχη ha senso di "anima" (e viene tradotto con questo termine italiano) in diversi autori filosofici del periodo neotestamentario, es. Epitteto. Non è forse Ratzinger in persona a sostenere che il contributo della filosofia e della fisiologia greca è fondamentale e imprescindibile per comprendere la successiva teologia cristiana e paolina? Non sono neppure convinto delle annotazioni del professor Pesce circa l'uso di ψυχη nei vangeli (greci).
 
Top
9 replies since 26/2/2010, 18:13   382 views
  Share