Studi sul Cristianesimo Primitivo

Pesce: "Gesù non voleva una nuova religione"

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view post Posted on 28/1/2010, 00:46     +1   -1
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CITAZIONE (MsNifelheim @ 27/1/2010, 16:51)
CITAZIONE
Come attendibilità storica il processo di Pilato è una farsa tale che rasenta le comiche di Ridolini , vogliamo fare un confronto alla Josef Blinzler/Cohn Chaim ?

Beh ci sono cose ancora meno attendibili storicamente...
vedi un certo Giovanni figlio di Giuda il Galileo...

Bello. Adesso facciamo una conta punti Hollywood sulle cose meno attendibili che riguardano i fatti del Nuovo Testamento? Miracoli e Resurrezione ? Da questo punto di vista , per un non credente , i Vangeli sono carta straccia.
Personalmente , penso che nella cosiddetta testimonianza Q ,ci sia un corpus di elementi che fanno di Gesù , un uomo, un grande profeta, e una delle menti più sublimi di ogni tempo.
Ma non il mostruoso Crocifisso inventato dalla Chiesa Cattolica Romana.

CITAZIONE (Talità kum @ 27/1/2010, 22:02)
CITAZIONE (chimofafà @ 27/1/2010, 18:34)
Però se non ammettiamo "l'attendibilità" storica dei testi,

Qualcuno ti ha già domandato quale attendibilità storica ti aspetti dai testi. Se anche potessimo provare con il massimo rigore storico che qualcuno ha visto Gesù compiere miracoli, questo fornirebbe un approccio razionale alla fede? Se anche potessimo provare con il massimo rigore storico che qualcuno ha visto Gesù risorto, questo fornirebbe un approccio razionale alla fede? La mia risposta è no. E' sempre possibile infatti opporre argomenti che nulla hanno a che fare con la comprovata storicità di un fatto. Le guarigioni avvengono, le apparizioni del risorto possono essere suggestioni. La gente poteva essere sinceramente e storicamente convinta che Maria fosse vergine, ma chi può assicurare che Gesù non fosse in realtà un figlio segreto del soldato Pantera?

La storia passa necessariamente attraverso testimonianze. L'unica certezza storica assoluta può solo esistere a livello di esperienza individuale: se qualcuno assistesse direttamente ad un miracolo o ad una rivelazione, sia essa vera o un'allucinazione, cesserebbe di porsi domande a livello storico (in quanto avrebbe la certezza che il fatto è avvenuto) e comincerebbe a porsi domande del tipo: come interpretare questo fatto? Realtà o apparenza? Segno di Dio o casualità?

Ciao, Talità

cit da Talità

Così io dico - quale indisputabile convinzione - che Gesù fu condannato anche se innocente, e che fu consegnato dalle "autorità giudaiche" al prefetto della Giudea Ponzio Pilato affinché fosse ucciso.


zio ot

Ho aggiunto la citazione dal tuo post in cui trovo una mirabile e ispirata esegesi prossima a un ' individuazione poetica.

Questa è la tua via personale alla Fede. Che ha tutta la mia approvazione. La questione è un' altra : I Vangeli sono un corpus di scritti di cui stiamo ( noi Arpiolidi ) individuando l' assoluta inattendibilità storica.
Ora, questo corpus di scritti , è utilizzato dalla Chiesa Cattolica Romana come arma per detenere un primato di pretesa verità assoluta.

Questo stato di cose deve cessare.
 
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MsNifelheim
view post Posted on 28/1/2010, 01:30     +1   -1





CITAZIONE
Bello. Adesso facciamo una conta punti Hollywood sulle cose meno attendibili che riguardano i fatti del Nuovo Testamento? Miracoli e Resurrezione ? Da questo punto di vista , per un non credente , i Vangeli sono carta straccia.
Personalmente , penso che nella cosiddetta testimonianza Q ,ci sia un corpus di elementi che fanno di Gesù , un uomo, un grande profeta, e una delle menti più sublimi di ogni tempo.
Ma non il mostruoso Crocifisso inventato dalla Chiesa Cattolica Romana

Bene, è già qualcosa che lo chiami col suo nome - Gesù - e che riconosci che sia distinto dalla chiesa.
E' un punto di partenza.

Per quanto riguarda i fatti che chiami Hollywoodiani del nuovo testamento...
Qualche fatto Hollywoodiano c'è stato anche a Fatima.
Tu sai cosa sia successo veramente? Io personalmente no...Ti posso anche aggiungere che sono scettico.
Ad ogni modo sono consapevole che qualcosa di strano - e non meglio chiarito - sia avvenuto.
Eppure non lo ritengo un avvenimento.... storicamente inattendibile.
Perchè di sicuro qualcosa è successo, questo è poco ma sicuro.

Andrea
 
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chimofafà
view post Posted on 28/1/2010, 11:19     +1   -1




CITAZIONE (Talità kum @ 27/1/2010, 22:02)
CITAZIONE (chimofafà @ 27/1/2010, 18:34)
Però se non ammettiamo "l'attendibilità" storica dei testi,

Qualcuno ti ha già domandato quale attendibilità storica ti aspetti dai testi. Se anche potessimo provare con il massimo rigore storico che qualcuno ha visto Gesù compiere miracoli, questo fornirebbe un approccio razionale alla fede? Se anche potessimo provare con il massimo rigore storico che qualcuno ha visto Gesù risorto, questo fornirebbe un approccio razionale alla fede? La mia risposta è no. E' sempre possibile infatti opporre argomenti che nulla hanno a che fare con la comprovata storicità di un fatto. Le guarigioni avvengono, le apparizioni del risorto possono essere suggestioni. La gente poteva essere sinceramente e storicamente convinta che Maria fosse vergine, ma chi può assicurare che Gesù non fosse in realtà un figlio segreto del soldato Pantera?

La storia passa necessariamente attraverso testimonianze. L'unica certezza storica assoluta può solo esistere a livello di esperienza individuale: se qualcuno assistesse direttamente ad un miracolo o ad una rivelazione, sia essa vera o un'allucinazione, cesserebbe di porsi domande a livello storico (in quanto avrebbe la certezza che il fatto è avvenuto) e comincerebbe a porsi domande del tipo: come interpretare questo fatto? Realtà o apparenza? Segno di Dio o casualità?

Ciao, Talità

In un certo modo possiamo dire che "Dio" è un'esperienza individuale, se per esempio Don Bosco asseriva di avere sognato ed infine visto la Madonna, agli altri non rimane che credere per via della fede, poi ci sono tutte le sue opere, una manifestazione tangibile del suo impegno.

Ma dietro tutto questo ci sta "l'input" divino o la "convinzione" di "agire" per un'investitura divina?

Anche oggi, per esempio, di fronte la catastrofe di Haiti, qualcuno può essere mosso a compassione (oltre quella normale e doverosa) e per cui sentirsi "chiamato", ma a cosa sta rispondendo? a Dio o ad un suo bisogno? Spesso anche il volontariato (molte volte sostenuto da associazioni di credenti) o le stesse missioni a cosa rispondono? A Dio oppure a bisogni individuali? Per esempio di "realizzazione personale", di "sentirsi accolto in una comunità" e perché no di "potere", se vai in certe parti dell'Africa, anche due forme di formaggio possono essere lo strumento di potere, ma non voglio entrare in questioni di inculturamento di cui benissimo sappiamo quali siano gli effetti e questo vale per tutte le religioni, ciascuno utilizza i suoi metodi.

Per esempio negli orfanotrofi indiani quelli che si rifanno agli islamici adottano bambini solo islamici ed ovviamente poi ne deriva tutto il resto, quelli che si rifanno invece agli induisti, adottano bambini solo induisti ripetendo lo stesso cliché, quelli che invece si rifanno alle missioni cristiane adottano tutti quelli che gli capitano a tiro. Cambiano gli strumenti ma l'inculturamento rimane e dopo qualche generazione diventi islamico, induista o cristiano.

Potremmo vedere nella favola di cappuccetto rosso un'esegesi di salvezza per l'uomo, il confronto tra il bene (cappuccetto rosso) ed il male (lupo), la provvidenza (cacciatore), la rinascita (la nonna esce dalla pancia), ecc... con questo non voglio "avallare" altre "favole", ma dire soltanto che l'esegesi è capace di produrre di tutto e torniamo al punto che lo scollamento è talmente elevato da rendere "irrilevanti" ai fini della dottrina persino gli stessi testi su cui si dovrebbe basare.

Ciao.
 
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view post Posted on 28/1/2010, 11:23     +1   -1
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אריאל פינטור

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Potremmo vedere nella favola di cappuccetto rosso un'esegesi di salvezza per l'uomo, il confronto tra il bene (cappuccetto rosso) ed il male (lupo), la provvidenza (cacciatore), la rinascita (la nonna esce dalla pancia), ecc... con questo non voglio "avallare" altre "favole", ma dire soltanto che l'esegesi è capace di produrre di tutto e torniamo al punto che lo scollamento è talmente elevato da rendere "irrilevanti" ai fini della dottrina persino gli stessi testi su cui si dovrebbe basare.

A dire il vero un mio caro amico, prete cattolico, teologo, ha scritto un opuscolo proprio su cappucetto rosso, nel senso che tu hai portato come esempio!
 
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operanuova
view post Posted on 28/1/2010, 12:56     +1   -1




CITAZIONE (Negev @ 28/1/2010, 11:23)
CITAZIONE
Potremmo vedere nella favola di cappuccetto rosso un'esegesi di salvezza per l'uomo, il confronto tra il bene (cappuccetto rosso) ed il male (lupo), la provvidenza (cacciatore), la rinascita (la nonna esce dalla pancia), ecc... con questo non voglio "avallare" altre "favole", ma dire soltanto che l'esegesi è capace di produrre di tutto e torniamo al punto che lo scollamento è talmente elevato da rendere "irrilevanti" ai fini della dottrina persino gli stessi testi su cui si dovrebbe basare.

A dire il vero un mio caro amico, prete cattolico, teologo, ha scritto un opuscolo proprio su cappucetto rosso, nel senso che tu hai portato come esempio!

E questo è un punto fondamentale: una simile esegesi è arbitraria. Perché, mi chiedo, non una Cappuccetto/ingenuità che contende col lupo/furbizia, un cacciatore/sapienza e una nonna imprudente riportata alla savietà? "Il mosaico ermeneutico [©]" ricostruito con questi tasselli sarebbe altrettanto significativo.
Differente sarebbe il caso se avessimo una ripetizione dei singoli simboli in una raccolta di favole dello stesso autore o di identico ambiente culturale, cioè vari lupi senza Cappuccetto, diversi cacciatori in altre storie e molte nonne in altre. L'analisi incrociata dei testi potrebbe consentire, allora, la corretta estrazione del segno dalle stratificazioni di questi simboli "pluripotenti". Ecco perché un simbolista serio (al mondo, a parte me :lol: naturalmente, ce ne sono pochissimi, purtroppo) prima costruisce - motivandolo con molteplici casi - un symbolarium dell'opera e poi si mette a interpretare.
 
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chimofafà
view post Posted on 28/1/2010, 18:30     +1   -1




CITAZIONE
una simile esegesi è arbitraria

Perché? E' solo una delle possibili, si può incrociare con Biancaneve che mangia la mela, anche Eva lo fa e per entrambe è fatale, ma sono convinto che se gli esegeti s'impegnassero sulle favole riusciremo a trarne qualche altro significato che ai più rimane oscuro e si potrebbero dare nuove risposte, infondo ci trasmettono una "morale" anche se più sdolcinata rispetto ai Testi sacri:

L'amore per gli animali:

Riscatterai ogni primo parto dell'asino mediante un capo di bestiame minuto e se non lo vorrai riscattare, gli spaccherai la testa.
(Es 13, 13);

Onora il padre e la madre:

Quando un uomo venderà la figlia come schiava, ella non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. (Es 21, 7);

Il matrimonio riparatore:

Quando un uomo seduce una vergine non ancora fidanzata e si corica con lei, ne pagherà il prezzo nunziale, e lei diverrà sua moglie.
(Es 22, 15);

Cose che capitano:

Ma un fuoco uscì dalla presenza del Signore e li divorò e morirono così davanti al Signore. (Lv 10, 2);

L'insoddisfazione:

Se egli [il cognato] persiste e dice: "Non ho piacere di prenderla", allora sua cognata gli si avvicinerà in presenza degli anziani, gli toglierà il sandalo dal piede, gli sputerà in faccia [...] (Dt 25, 8-10);

Misericordioso:

Il signore ti colpirà con le ulcere d'Egitto, con bubboni, scabbia e pruriti, da cui non potrai guarire.
(Dt 28, 27]

Famiglie allargate:

Chiunque giaccia con una bestia sia messo a morte. (Es 22, 18);

ecc... [vedi praticamente tutto il Pentateuco e oltre].

Non c'entra niente con il Nuovo Testamento?

Chiedetevi chi è l'Abbà di Gesù.

Sono solo prescrizioni vecchie di millenni a carattere pedagogico?

Allora é la dimostrazione che si può parlare di Dio trascendendo dagli stessi testi che ne parlano, quindi torniamo alla filosofia, ed a questo punto qualsiasi testo è utile allo scopo.

Ciao e buona esegesi.
 
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view post Posted on 31/1/2010, 02:05     +1   -1
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אריאל פינטור

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Prendere singoli versi e portarli così, avulsi dal contesto e senza l'interpretazione, soprattutto talmudica non è corretto, perché ne alterano enormemente il senso.
Dovremmo cominciiare a vedere la traduzione dall'ebraico, innanzi tutto, e già alcune cose cambierebbero.
Dovremmo vedere se i concetti espressi e validi per la società ebraica e la morale del tempo, sono gli stessi che abbiamo oggi.
Dovremmo capire che il termine "vergine" traduce "Betulah" che non è termine relativo alla verginità fisica, ma ad un lasso di tempo della ragazza che va dai 12 anni ai dodici anni e 6 mesi (dopodichè diventa una "almah" e poi da sposata una "isha".
Si dovrebbe parlare del levirato.
E infine dovremmo sapere che Abbà è "Padre", per Gesù come per qualsiasi essere umano, non solo Ebreo.
 
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chimofafà
view post Posted on 31/1/2010, 15:44     +1   -1




Scusa Negev, personalmente ognuno può credere a quello che vuole, quello che ti dico sono solo mie considerazioni, senza alcuna pregiudiziale di sorta.

Francamente ho letto il Pentateuco ed anche contestualizzandolo (anche se non so fino a che punto l'epica possa essere contestualizzata) non trovo nulla che possa "liberare" alcune affermazioni.

Il talmud all'epoca della redazione della Torah non esisteva neanche, puoi se vuoi appoggiarti ad una tradizione "orale" e "mnemonica" per fare dire ai testi quello che non dicono affatto.

Per come la vedo io, ma ti parlerò francamente (se vuoi),anche se questo può "ferire" la fede, per me il Dio degli ebrei altro non è che un "mito" di pastori nomadi che ad un certo punto nella storia iniziano a colonizzare (in parte pacificamente, in parte bellicosamente) un territorio, e poiché non hanno un'autorità "umana" universalmente riconosciuta (essendo nomadi) si "costruiscono" un Dio "personale" quasi da clan, anzi più precisamente familiari, basta vedere che le benedizioni di "Dio" nei patriarchi sono a carattere "familiare".

Sotto l'autorità "divina" vengono emesse delle leggi, è ovvio non hanno un "organo" o "Re" riconosciuto dal "popolo" (come le nazioni maggiormente strutturate) che man mano va coagulandosi, servono a tenere unito il popolo ed a distinguersi dagli altri "popoli limitrofi". Si tratta di norme comune: "non uccidere", "non rubare", ecc... le norme sulla purità altro non sono che, possiamo definirle modernamente "norme igienico-sanitarie".

Il messaggio: Dio è presente e sta con gli ebrei, se non osserviamo queste prescrizioni la maledizioni si abbatterà su di noi, altrimenti ci verrà garantita la terra promessa. E' vero che ci sono tratti "specifici" la questione del "sangue" ed il rapporto personale con "Dio".

Nell'epica veterotestamentaria questo avviene tramite un'inesistente esodo ed insistenti battaglie in cui i popoli (fittizi, o quanto meno non collocabili nelle epoche della saga ebraica) vengono sbaragliati con l'aiuto di Dio, è ovvio non esistevano neanche!

Viene "legittimato" un potere sacerdotale (ci sono prescrizioni sul "pizzo" divino a favore di questa classe), senza contare che il tempio svolgerà a tutti gli effetti il ruolo di banca dello Stato e via via la storia è andata avanti.

Cosa c'è di storico in El (già presente millenni prima in mesopotamia, e probabilmente importato (dai patriarchi o da chi per essi), se sei interessato ti posterò le epigrafi archeologiche ugarittiche e le testimonianza di Ebla, per non parlare di YHWH le cui testimonianza archeologiche non scendono sotto l'VIII secolo, e quelli di dubbia interpretazione (yhw) o risalgono a prima del periodo storico del presunto esodo (XIII secolo) o fanno riferimento ad aree geografiche di culti divini legati ad un territorio come del resto in tutti i territori limitrofi, oppure sono legate alle loro ashere (ne abbiamo parlato al forum ebraico).

Lasciamo perdere la questione del "monoteismo" o meglio enoteismo, lo stesso Pentateuco, senza scomodare i ritrovamenti archeologici a Gerusalemme stessa della presenza di altre "divinità" (statuette, ecc...) testimonia ampiamente del "conflitto" che dovettero affrontare.

E poi in che cosa si manifesterebbe la potenza di YHWH?

La creazione? E' uguale a quella redatta da molte altre civiltà.

Il diluvio universale? Ci sono almeno settanta culture che lo riportano pari pari a quello biblico, anzi le dipendenze bibliche sono enormi.

La torre di Babele? O meglio "abbiamo visto un zigurat".

Insomma un popolo si è dato "un'origine", niente di male, molti hanno utilizzato l'epica per "legittimare" le proprie origini o forse sarebbe meglio dire per presentare il proprio "certificato catastale".

Negev, senza rancore, ma c''è un punto fondamentale che tutto questo centra alla grande con il "Nuovo patto", (esegesi docet).

La ricerca delle ragioni della fede, mi hanno portato a "concludere" che non c'è ragione, c'è solo la "questione" su un Dio "ontologico".

Ciao.






 
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view post Posted on 31/1/2010, 16:36     +1   -1
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אריאל פינטור

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CITAZIONE
Il talmud all'epoca della redazione della Torah non esisteva neanche, puoi se vuoi appoggiarti ad una tradizione "orale" e "mnemonica" per fare dire ai testi quello che non dicono affatto.

Il Talmud non ERA STATO REDATTO, perchè era proibito trascrivere la tradizione orale. Fu necessario scriverla, successivamente, a causa del riscio, in esilio, di perderla

CITAZIONE
Per come la vedo io, ma ti parlerò francamente (se vuoi),anche se questo può "ferire" la fede, per me il Dio degli ebrei altro non è che un "mito" di pastori nomadi che ad un certo punto nella storia iniziano a colonizzare (in parte pacificamente, in parte bellicosamente) un territorio, e poiché non hanno un'autorità "umana" universalmente riconosciuta (essendo nomadi) si "costruiscono" un Dio "personale" quasi da clan, anzi più precisamente familiari, basta vedere che le benedizioni di "Dio" nei patriarchi sono a carattere "familiare".

Non c'è problema. Qui nessuno vuole convincere nessuno. e dasempre gli Ebrei non hanno mai avuto interesse, né a divulgare né a convincere.
Tu hai le tue idee, storiche, letterarie ed epiche. Il Popolo ebraico ha la sua Storia.

CITAZIONE
Negev, senza rancore, ma c''è un punto fondamentale che tutto questo centra alla grande con il "Nuovo patto", (esegesi docet).

E perché mai dovremmo avere rancore: si può forse criticare chi ha idee e convinzioni diverse?
Le tue sono legittime e lo sono anche quelle di milioni di Ebrei del passato e del presente.
Se poi vuoi usare queste idee per giustificare la necessità del "Nuovo Patto", va bene lo stesso, solo che a questo punto, se decade la veridicità del primo, il secondo, che su quello si vuole poggiare e giustificare, ha un valore ancora inferiore
 
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chimofafà
view post Posted on 31/1/2010, 18:48     +1   -1




CITAZIONE
solo che a questo punto, se decade la veridicità del primo, il secondo, che su quello si vuole poggiare e giustificare, ha un valore ancora inferiore

Infatti, è questo il motivo per cui ho perso la fede nel "Nuovo patto", diciamo che sono le mie "conclusioni" nella ricerca dei "nervi scoperti" del Nuovo Testamento che qualcuno aveva sollecitato ed invitato a fare, quello che doveva rafforzare la fede è finito per demolirla. Francamente non è che anche gli altri "testi sacri" siano messi meglio.

Ciao Negev.

Edited by chimofafà - 31/1/2010, 19:11
 
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paola860
view post Posted on 31/1/2010, 19:29     +1   -1




CITAZIONE (chimofafà @ 31/1/2010, 18:48)
CITAZIONE
solo che a questo punto, se decade la veridicità del primo, il secondo, che su quello si vuole poggiare e giustificare, ha un valore ancora inferiore

Infatti, è questo il motivo per cui ho perso la fede nel "Nuovo patto", diciamo che sono le mie "conclusioni" nella ricerca dei "nervi scoperti" del Nuovo Testamento che qualcuno aveva sollecitato ed invitato a fare, quello che doveva rafforzare la fede è finito per demolirla. Francamente non è che anche gli altri "testi sacri" siano messi meglio.

Ciao Negev.

Il patto già esisteva, infatti Geremia 31 -33 lo dice, quindi non c'era bisogno del Nuovo patto. Gesù lo ha solo confermato.
Ritengo, poi, che la fede è relativa, infatti si può perdere, quello che conta è la fiducia del Creatore.

Anche la filosofia va bene perchè l'uomo scopre la sapienza e la sapienza viene dall'alto in quanto la mente dell'uomo è la mente di D-o.
 
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chimofafà
view post Posted on 31/1/2010, 20:24     +1   -1




CITAZIONE
Il patto già esisteva, infatti Geremia 31 -33

Ne sono esistite svariate:

Postdiluviane (Gn 6,18, 9,8-17);
Patriarcali (Gn 15; 17);
Esodo 24;
Alleanza con Davide (2 Sam 7; Sal 2; Sal 110);

Ciao.
 
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paola860
view post Posted on 31/1/2010, 20:43     +1   -1




CITAZIONE (chimofafà @ 31/1/2010, 20:24)
CITAZIONE
Il patto già esisteva, infatti Geremia 31 -33

Ne sono esistite svariate:

Postdiluviane (Gn 6,18, 9,8-17);
Patriarcali (Gn 15; 17);
Esodo 24;
Alleanza con Davide (2 Sam 7; Sal 2; Sal 110);

Ciao.

Quello di Geremia è stato l'ultimo, non ne ricordo altri.
 
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Hannah1
view post Posted on 31/1/2010, 21:06     +1   -1




CITAZIONE (chimofafà @ 31/1/2010, 20:24)
CITAZIONE
Il patto già esisteva, infatti Geremia 31 -33

Ne sono esistite svariate:

Postdiluviane (Gn 6,18, 9,8-17);
Patriarcali (Gn 15; 17);
Esodo 24;
Alleanza con Davide (2 Sam 7; Sal 2; Sal 110);

Ciao.

Chimofafà io non ho compreso qual è la questione. Io credo che molti di noi credenti se dovessero basarsi su un'arida lettura delle Scritture, cercando un significato univoco ed oggettivo, diventerebbero atei.
Per quel che riguarda Adamo ed Eva, nelle scritture non si parla di una mela ma si parla dell'albero della conoscenza del bene e del male, qualunque cosa questo significasse. idem per il serpente: c'è chi ci vede un'inclinazione al male, chi il simbolo del faraone egizio, chi una creatura demoniaca, ecc.

Da credente non mi scandalizzo del fatto che se Dio ha creato l'uomo a propria immagine e somiglianza, l'uomo finisce per interpretare Dio a sua immagine e somiglianza.
Lo stesso Gesù nel discorso della montagna, ha finito per affermare praticamente questo concetto. La giustizia di Dio sta proprio nel trattare prsonalmente ogni individuo.
 
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chimofafà
view post Posted on 1/2/2010, 10:18     +1   -1




CITAZIONE
se dovessero basarsi su un'arida lettura delle Scritture,

L'alternativa è l'esegesi?

Poi che vuole dire "arida", c'è stato un secolare dibattito sulla storicità dei testi, quando non ci sono riscontri si tratta di "aridità?" o piuttosto di epica, che per essere sostenuta ha bisogno di un massiccio intervento esegetico, poi è chiaro che con gli occhi della fede e dell'esegesi se ne possono scorgere insegnamenti, morale, norme comportamentali, presenze divine, ecc...

CITAZIONE
diventerebbero atei.

Non necessariamente, può rimanere in piedi solo la questione "ontologica" del "caso Dio", io, per esempio, non potendo escludere aprioristicamente "Dio", non mi definisco ateo.

Ciao.

Edited by chimofafà - 1/2/2010, 10:33
 
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97 replies since 18/1/2010, 13:26   3266 views
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