Ciao a tutti,
mi domando quali possano essere le prospettive di progresso della conoscenza storica su Gesù e sul primo cristianesimo sulla base degli attuali studi storico-critici.
A fronte dell'attuale scenario, quali sarebbero i fattori che potrebbero contribuire a portare a nuove conclusioni, ed a modificare o coagulare il consensus in una direzione piuttosto che l'altra?
Oggi il panorama è molto variegato, ogni studioso (o, meglio, gruppo di studiosi) propone la proprie teorie e le proprie conclusioni - e spesso è pressoché impossibile operare una sintesi coerente: qualcuno deve aver ragione e qualcuno torto.
Forse nuove scoperte archeologiche/paprirologiche su cui lavorare? Gli ultimi due secoli sono stati caratterizzati da scoperte di siti archeologici importanti, quali Ossirinco, Qumran e Nag Hammadi, oltre ad una importante quantità di ritrovamenti archeologici a Gerusalemme ed in Palestina. Tutti i codici più importanti del NT risalgono a ritrovamenti del XIX secolo.
Dobbiamo quindi sperare di trovare altro materiale simile? O è ormai una pia illusione?
Forse possiamo sperare di ottenere nuove informazioni dalgli studi, ancora non pubblicati, sulla mole di materiale che abbiamo già a disposizione?
Ad oggi, mi sembra di poter dire che il contributo maggiore alla ricerca è stato probabilmente fornito da una diversa impostazione metodologica piuttosto che da nuovi ritrovamenti.
Magari un mix degli elementi di cui sopra può rappresentare una
roadmap interessante?
Insomma, perché dovrei investire i miei soldini per comprare una (just another) recente pubblicazione sul Gesù storico? Per dirla alla Kant: cosa ci è dato sperare?
Grazie, ciao!
Talità