Studi sul Cristianesimo Primitivo

"creduli" o "intelligenti"?

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chimofafà
view post Posted on 13/3/2010, 10:44     +1   -1




Se meritevole di attenzione, volevo un vostro parere su questa riflessione che ho fatto durante le mie "ricerche", in particolare su quale linee possa passare la divinità di Dio, nel nostro caso di Gesù, per esempio, ma vale anche per le altre divinità, che fondamentalmente risiedono nelle tre religioni rivelate (monoteiste), per altre in linea di massima di tratta di "modi di vivere" o "filosofie".

Non posso fare a meno di notare che nonostante lo sviluppo esegetico delle tre religioni, la causa primordiale risiede in un fatto di "fede", da questo deriva tutto il resto, anche le conseguenti "razionali" spiegazioni.

Per esempio per l'ebraismo, é Mosé che riceve la legge direttamente da Dio, (tra l'altro anche scritta), questo Dio (YHWH) ha caratteristiche sensoriali tipiche di un uomo (vede, sente, tocca, e persino gradisce il "profumo" degli olocausti, ecc...);

per il cristianesimo, Paolo riceve il Vangelo direttamente da Gesù (morto e risorto, ormai Dio stesso a tutti gli effetti);

per l'islam, Maometto riceve il Corano dall'arcangelo Gabriele, direttamente dettato da Allah.

Adesso di fronte questi assunti, come si fa a dire che una rivelazione sia più probabile di un'altra? La verifica di questi presupposti, al di là di ogni ragionevole tentativo, é destinata a fallire, o ci credi per fede, altrimenti é impossibile legittimarli "razionalmente", salvo ovviamente la possibilità di non credere affatto.

Limito (tanto per cambiare), ma é quello che meglio conosco, l'analisi alla divinità di Gesù, lasciando perdere la grossa analisi ontologica della "questione Dio" e dell'esistenza ex nihilo, che investe praticamente le tre religioni.

Oggi anche i credenti riderebbero nel credere all'esistenza delle streghe, folletti, a alla nascita di Venere dal mare, e mille altre favole o leggende, invece si é disposti a credere che Gesù nasce in modo "miracoloso", intervento divino (il che da solo basterebbe a rendere inefficace la presunta discendenza davidica).

Poi per i cattolici, credere che Maria rimane vergine (dogma del VI secolo), e che si stata essa stessa concepita in modo immacolato (dogma del XIX secolo), ed infine la sua stessa assunzione in cielo (dogma del XX secolo).

Credere al purgatorio (Dogma del XV e XVI secolo) , mai menzionato nelle scritture, un posto astratto, però alla stessa maniera si rigettano personaggi della mitologia egizia legati in qualche modo al mondo dei morti.

Per non parlare del paradiso e dell'inferno, un meccanismo premio-punizione, che riprende la pedagogia umana valida per ogni epoca, e poi ancora satana e gli angeli, se non c'é nulla di reale, allora sono solo simbolismi (bene-male), se invece sono reali, quale la loro tangibilità? E che differenze ci sarebbero tra i vari antropomorfismi delle altre culture che in qualche modo hanno distinto il bene dal male?

Si rigetta la metampsicosi, ma si crede alla transustanziazione.

Insomma come é possibile credere senza essere o troppi "creduli" o troppo "intelligenti"?

Ciao.
 
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MsNifelheim
view post Posted on 13/3/2010, 12:20     +1   -1




CITAZIONE
Oggi anche i credenti riderebbero nel credere all'esistenza delle streghe, folletti, a alla nascita di Venere dal mare, e mille altre favole o leggende, invece si é disposti a credere che Gesù nasce in modo "miracoloso", intervento divino (il che da solo basterebbe a rendere inefficace la presunta discendenza davidica).

Assolutamente no. Inoltre la discendenza davidica probabilmente è un espediente teologico volto a dimostrare la messianicità di Gesù.
Probabilmente non è nemmeno da interpretare in maniera letterale. Oltretutto non è cosa nuova che persino l'Antico Testamento non si interpreti in maniera letterale. E questa non è una "novità" che è venuta fuori per salvare un corpus di scritti in seguito alla rivoluzione scientifica.
Basta pensare al buon Filone...

CITAZIONE
Poi per i cattolici, credere che Maria rimane vergine (dogma del VI secolo), e che si stata essa stessa concepita in modo immacolato (dogma del XIX secolo), ed infine la sua stessa assunzione in cielo (dogma del XX secolo).

Il fatto che un dogma si abbia un determinato periodo storico di per se non vuol dire niente. La venerazione della Madonna è qualcosa di molto più antico (basti pensare che in Giovanni, viene affidata al discepolo prediletto) o alla letteratura apocrifa che parla addirittura di strane visite ginecologiche.
Mi sembra riduttivo affrontare un argomento del genere in questa maniera

CITAZIONE
Credere al purgatorio (Dogma del XV e XVI secolo) , mai menzionato nelle scritture, un posto astratto, però alla stessa maniera si rigettano personaggi della mitologia egizia legati in qualche modo al mondo dei morti.

Il purgatorio è una delle questioni meno rilevanti, almeno per quanto mi riguarda...

CITAZIONE
Per non parlare del paradiso e dell'inferno, un meccanismo premio-punizione, che riprende la pedagogia umana valida per ogni epoca, e poi ancora satana e gli angeli, se non c'é nulla di reale, allora sono solo simbolismi (bene-male), se invece sono reali, quale la loro tangibilità? E che differenze ci sarebbero tra i vari antropomorfismi delle altre culture che in qualche modo hanno distinto il bene dal male?

Belle domande. Ma di fatto non sappiamo neanche se questa punizione è eterna (c'è chi sostiene che Dio perdonerà tutti) o temporanea.
Non ho capito bene cosa intendi per "se sono reali, quale la loro tangibilità".
Nel 1400 qual'era la tangibilità dei buchi neri? O delle equazioni di Navier-Stokes?
A volte sembra quasi che si abbia la pretesa di sapere tutto quanto...
E ovviamente quello che non si può vedere non esiste. Non mi sembra per niente un buon approccio, anzi...

CITAZIONE
Si rigetta la metampsicosi,

Ancora con questa metampsicosi? Se ti può consolare (visto che una volta l'avevi pure associata al buddhismo) il buon Siddhatta (almeno secondo il canone pali) rigetta persino l'esistenza dell'anima.

CITAZIONE
ma si crede alla transustanziazione.

Hai dimenticato di scrivere quando è stata eretta a dogma. Eppure, anche senza nessun dogma, le comunità cristiane ci credevano.
Anche il Vangelo di Giovanni, nonostante non riporti l'istituzione dell'eucaristia, nel capito 6 dice:

53Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. 54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 55Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui.

CITAZIONE
Insomma come é possibile credere senza essere o troppi "creduli" o troppo "intelligenti"?

Quando credevi eri troppo credulo o troppo intelligente?

Apro una brave parentesti: ho smesso di scrivere perchè mi sembra di scorgere una sorta di astio/ironia nei confronti della religione (a volte sembra quasi palese il voler deridere il credo altrui) che non mi piace granchè. Sarà un'impressione....


Andrea
 
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chimofafà
view post Posted on 13/3/2010, 14:39     +1   -1




Non c'é nessuna ironia, cerco solo se qualcuno ha dei riferimenti alla quale io non ho pensato, penso che chiunque prima di essere ateo o agnostico sia stato cristiano, almeno alle nostre latitudini, il punto che volevo focalizzare, non é tanto sulle scritture in se, ma come sia possibile avallare una data credenza all'interno di una certa comunità, per esempio gli islamici tacciano di idolatria i cattolici, per via della Trinità, dal canto loro i cattolici non attribuiscono nessuna valenza al meteorite della Mecca.

Joseph Smith riteneva di avere ricevuto il suo libro direttamente da una rivelazione di Dio, oggi i mormoni contano tredicimilioni di fedeli, più della religione ebraica, perché?

Su quali linee passa l'autenticazione della rivelazione? Per reggere o sorreggere l'imponente impianto esegetico di tutte le confessioni, bisogna in primis credere a queste rivelazioni.

Si é sviluppata una sterminata letteratura col segno del poi, ma il prima si basa proprio su queste rivelazioni, penso che non si possa essere cattolici e poi non credere al dogma dell'Immacolata concezione, oppure cristiani e non credere alla risurrezione, ecc... tutto parte da un punto alfa, e questo che sto cercando di comprendere perché é più plausibile credere a Paolo, lo stesso Gesù, Maometto, rispetto a Joseph Smith?

Poiché credo nella ripartizione geografica delle religioni (con qualche variazione marginale), mi riesce difficile immaginare un bambino pakistano che da grande non sia islamico,oppure difficilmente un bambino cresciuto in ambiente induista che diventi islamico. Si tratta di cosa?

Poca conoscenza? Indottrinamento? Consuetudine? Quanto di questo siamo consapevoli?

Personalmente più che fede e ragione, forse sarebbe meglio parlare di fede e consapevolezza.

Inoltre (per MsNifelheim) se volevi accreditare il culto della madonna, più che le scritture dovevi rifarti ai ritrovati archeologici della Chiesa dell'Annunciazione risalenti al II secolo, ma un culto non accredita nulla, se non un'altra credenza.

Non esiste una frase (dico una!) di Gesù nei Vangeli che vada nel verso della beatitudine di Maria, quella che hai citato tu non avalla nulla, se non l'ulteriore conferma di come Gesù non la considerò neanche in punto di morte.

CITAZIONE
Anche il Vangelo di Giovanni, nonostante non riporti l'istituzione dell'eucaristia

Se tu stesso dici che neanche il Vangelo di Giovanni riporta l'istituzione dell'eucarestia, come puoi sostenere il resto?

CITAZIONE
Nel 1400 qual'era la tangibilità dei buchi neri?

Quindi dobbiamo solo aspettare qualche illuminato che ci mostri materialmente il paradiso e l'inferno.

CITAZIONE
Quando credevi eri troppo credulo o troppo intelligente?

Semplicemente non consapevole.

Ciao.

Edited by chimofafà - 13/3/2010, 15:00
 
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lino85
view post Posted on 13/3/2010, 16:18     +1   -1




CITAZIONE (chimofafà @ 13/3/2010, 10:44)
Se meritevole di attenzione, volevo un vostro parere su questa riflessione che ho fatto durante le mie "ricerche", in particolare su quale linee possa passare la divinità di Dio, nel nostro caso di Gesù, per esempio, ma vale anche per le altre divinità, che fondamentalmente risiedono nelle tre religioni rivelate (monoteiste), per altre in linea di massima di tratta di "modi di vivere" o "filosofie".

Non posso fare a meno di notare che nonostante lo sviluppo esegetico delle tre religioni, la causa primordiale risiede in un fatto di "fede", da questo deriva tutto il resto, anche le conseguenti "razionali" spiegazioni.

Per esempio per l'ebraismo, é Mosé che riceve la legge direttamente da Dio, (tra l'altro anche scritta), questo Dio (YHWH) ha caratteristiche sensoriali tipiche di un uomo (vede, sente, tocca, e persino gradisce il "profumo" degli olocausti, ecc...);

per il cristianesimo, Paolo riceve il Vangelo direttamente da Gesù (morto e risorto, ormai Dio stesso a tutti gli effetti);

per l'islam, Maometto riceve il Corano dall'arcangelo Gabriele, direttamente dettato da Allah.

Adesso di fronte questi assunti, come si fa a dire che una rivelazione sia più probabile di un'altra? La verifica di questi presupposti, al di là di ogni ragionevole tentativo, é destinata a fallire, o ci credi per fede, altrimenti é impossibile legittimarli "razionalmente", salvo ovviamente la possibilità di non credere affatto.

Io ritengo che una persona è libera nel suo privato (ovvero quando non è attivo nella vita politica, la quale riguarda una comunità composta da persone anche di diversi credi) di ritenere vero ciò che vuole, anche se altre persone notano che alcune sue credenze sono non dimostrabili razionalmente, basta che non imponga per legge che le altre persone che gli sono attorno debbano credere a queste affermazioni non dimostrabili in modo condiviso.

CITAZIONE (chimofafà @ 13/3/2010, 10:44)
Limito (tanto per cambiare), ma é quello che meglio conosco, l'analisi alla divinità di Gesù, lasciando perdere la grossa analisi ontologica della "questione Dio" e dell'esistenza ex nihilo, che investe praticamente le tre religioni.

Oggi anche i credenti riderebbero nel credere all'esistenza delle streghe, folletti, a alla nascita di Venere dal mare, e mille altre favole o leggende, invece si é disposti a credere che Gesù nasce in modo "miracoloso", intervento divino (il che da solo basterebbe a rendere inefficace la presunta discendenza davidica).

Poi per i cattolici, credere che Maria rimane vergine (dogma del VI secolo), e che si stata essa stessa concepita in modo immacolato (dogma del XIX secolo), ed infine la sua stessa assunzione in cielo (dogma del XX secolo).

Credere al purgatorio (Dogma del XV e XVI secolo) , mai menzionato nelle scritture, un posto astratto, però alla stessa maniera si rigettano personaggi della mitologia egizia legati in qualche modo al mondo dei morti.

Per non parlare del paradiso e dell'inferno, un meccanismo premio-punizione, che riprende la pedagogia umana valida per ogni epoca, e poi ancora satana e gli angeli, se non c'é nulla di reale, allora sono solo simbolismi (bene-male), se invece sono reali, quale la loro tangibilità? E che differenze ci sarebbero tra i vari antropomorfismi delle altre culture che in qualche modo hanno distinto il bene dal male?

A queste domande ogni aderente convinto a una religione potrebbe rispondere in modo diverso. Io, non essendo mai stato legato a religioni non ho percorsi da raccontare.

Tuttavia, nel corso dei miei studi sui libri dell'antico e nuovo testamento per esempio, mi risulta che in tali testi sacri non si afferma mai esplicitamente che queste narrazioni abbiano un valore dimostrativo e razionale, cioè che debbano funzionare da prova storica per l'esistenza di un Dio e per l'assoluta correttezza di una religione. Essi possono essere letti primariamente come metodo per indirizzare la propria vita in un certo modo, senza per forza ritenere che il sole gira intorno alla Terra, che il primo uomo è stato creato usando del terreno, che un diluvio sommerse tutta la terra o che Dio fece trasformare il suo bastone in serpente contro il faraone al fine di liberare gli ebrei dagli egiziani. Tutti questi episodi si possono leggere come qualcosa non di interesse storico ma al fine di far comprendere a chi sceglie questi testi come strada di vita: che scopo ha l'esistenza dell'uomo, qual è il suo rapporto con la natura, che legame ha l'uomo con la libertà e così via. Naturalmente la verità assoluta della autenticità di questo percorso di vita non si può dimostrare razionalmente ma solo ritenere vero perchè chi aderisce a tale credo lo "sente" vero.

Solo Paolo nella lettera ai Romani sembra affermare nei primi capitoli che chi dice di non conoscere il Dio predicato da lui non ha nessuna scusa perchè Dio si è rivelato a tutti con la creazione. Tuttavia Nella prima lettera ai Corinti nel capitolo 12, Paolo afferma che anche lui e tutti gli uomini hanno per forza di cose una visione confusa dell'idea di Dio e che dunque anche lui può non arrivare ad avere chiare tutte le verità.

In quanto alle differenze tra le varie religioni, potrebbe essere anche il fatto che gli uomini di culture diverse possono usare immagini diverse per esprimere comunque riflessioni tipiche di ogni uomo. Un tentativo di dialogo tra le diverse religioni e anche con i non credenti potrebbe essere capire che la "lettera" cioè il mezzo con cui si esprime un messaggio, non coincide con lo "spirito" ovvero il messaggio stesso. Naturalmente però questo presuppone che ogni religione faccia autocritica e accetti che non può essere sicura di possedere e interpretare correttamente nei suoi testi l'intera verità e che in altre credenze ci possono essere verità che la propria non ha esplicitamente scritto nei suoi testi. Occorrerebbe chiedersi se ci siano comunità di credenti che hanno questo modo di dialogare.


CITAZIONE (chimofafà @ 13/3/2010, 10:44)
Insomma come é possibile credere senza essere o troppi "creduli" o troppo "intelligenti"?

Ciao.

Ritenendo di essere fallibili e di non avere certezze assolute sulle credenze sulle quali ci si basa la propria vita.

CITAZIONE (chimofafà @ 13/3/2010, 14:39)
Non c'é nessuna ironia, cerco solo se qualcuno ha dei riferimenti alla quale io non ho pensato, penso che chiunque prima di essere ateo o agnostico sia stato cristiano, almeno alle nostre latitudini,

Non sempre chi è agnostico o ateo prima era cristiano. Io ad esempio non sono stato cresciuto in un ambiente cristiano (messe, oratori), e sono agnostico solo per questo motivo, poi può darsi che ci sia una religione che possa convincermi a seguire i suoi insegnamenti perchè potrei sentire che il modo di vivere che promuove è il migliore per me, ma tale religione non l'ho ancora conosciuta. Comunque io ritengo che il riconoscere le proprie credenze sempre fallibili e migliorabili è qualcosa che non so quanto è compatibile con una religione organizzata.

CITAZIONE (chimofafà @ 13/3/2010, 14:39)
Semplicemente non consapevole.

Intendi dire che prima ritenevi di avere prove razionali delle verità in cui credevi e ignoravi altri dati che li confutavano? Forse era meglio che prima di aderire a quella comunità di credenti, tu avessi avuto consapevolezza del fatto che certe adesioni portano a credere in affermazioni false e quindi anche a eventuali comportamenti dannosi. Comunque l'importante è che tu ti sia ravveduto, comunque se vuoi trovare qualche testo (sacro o non) o persona che ti ispiri un certo modo di indirizzare la vita che percepisci che è il migliore, sei libero di farlo, basta che tu sappia che i testi, anche se letti criticamente, non bastano a far capire qual è la via giusta da seguire e che le persone che tu incontri si ritengano fallibili nelle loro conoscenze e che sappiano dialogare con te mediante il rispetto reciproco delle opinioni.
 
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chimofafà
view post Posted on 13/3/2010, 19:22     +1   -1




A me dispiace che MsNifelheim non sia entrato nel merito di quello che é il mio tentativo, liquidando la questione come una sorta di "ironia", mentre mettevo il dito nella piaga, e cioé se una credenza possa essere razionalmente più credibile di un'altra, per esempio lui dice:

CITAZIONE
Ancora con questa metampsicosi? Se ti può consolare (visto che una volta l'avevi pure associata al buddhismo) il buon Siddhatta (almeno secondo il canone pali) rigetta persino l'esistenza dell'anima.

Il fatto che venga rigettato da un determinato canone la credenza sulle anime, legittima quella sulla reincarnazione?

Quale la priorità di credibilità tra le due?

CITAZIONE
Naturalmente però questo presuppone che ogni religione faccia autocritica e accetti che non può essere sicura di possedere e interpretare correttamente nei suoi testi l'intera verità e che in altre credenze ci possono essere verità che la propria non ha esplicitamente scritto nei suoi testi. Occorrerebbe chiedersi se ci siano comunità di credenti che hanno questo modo di dialogare.

Non credo che ci siano speranze per un dialogo tra religioni (ci sono credenze non solo diverse, ma a volte contrastanti), questo può essere solo interculturale, purtroppo abbiamo religioni a responsabilità limitata, ciascuna é vera solo all'interno della propria comunità.

Quando ero credente (non cosciente) non mi sono posto mai problmi di "razionalità" sul mio credo, é stato solo dopo qualche "stimolo" esterno, che ho cercato qualche "riscontro", arrivando alla conclusione che Dio non passava attraverso i testi (li hanno scritti uomini che avevano un'idea su un loro Dio in particolare), rimane aperta (per me) solo l'ipotesi di un qualcosa alfa, che può essere Dio, ma che anche non può esserlo affatto (sono più orientato all'ultima possibilità).

Poi anch'io condivido la morale e/o gli insegnamenti di Gesù, ma questo non basta ad accreditarlo (secondo le mie conclusioni) come Dio.

Ciao.
 
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view post Posted on 13/3/2010, 23:35     +1   -1
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אריאל פינטור

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[QUOTE]Per esempio per l'ebraismo, é Mosé che riceve la legge direttamente da Dio, (tra l'altro anche scritta), questo Dio (YHWH) ha caratteristiche sensoriali tipiche di un uomo (vede, sente, tocca, e persino gradisce il "profumo" degli olocausti, ecc...);/QUOTE]

Ti consiglio la lettura di questa discussione in merito agli antropomorfismi biblici
http://forumbiblico.forumfree.it/?t=15356774
 
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chimofafà
view post Posted on 14/3/2010, 08:36     +1   -1




Leggerò la discussione di Abramo sugli antropomorfismi, ma la questione centrale in questo post é evidenziare che tutto nasce da una rivelazione, e che questa (come in tutte le religioni rivelate), implica l'accettazione di questo fenomeno diciamo "sopranaturale", in qualche modo Dio ha "consegnato" materialmente (per esempio i dieci comandamenti e/o la Legge, il Vangelo di Paolo o il Corano per Maometto), è come se qualcuno avesse "buttato dal cielo" un testo (ispirato, in visone o dettato che sia), tutto il resto é conseguenziale.

Se oggi ti dicessero che un determinato testo é "caduto dal cielo", quale sarebbe la tua reazione?

In ogni caso sia per Mosé, Paolo e Maometto, si tratta di esperienze personali che sono state ritenute autentiche dai seguaci, un pò come le passate e moderne apparizioni, esperienze personali a cui il resto delle persone può dare più o meno credito.

Quale motivazioni dai oltre la "creduloneria" a questi fenomeni, ed in particolare per te che aderisci all'ebraismo Dio consegna materialmente le dieci leggi e/o la Torah, o si tratta di "ispirazione" (che più o meno é la stessa cosa), o di "visioni o convinzioni" di un certo tipo di divinità, che determinati redattori hanno avuto o raccolto di una determinata tradizione?

Una delle possibili risposte (alla quale penso io) é la fede, ma questa non é dissimile dall'abbandono completo verso una cosa rivelata per "esperienza personale" a qualcuno, ma questo non significa che tout court sia vera, se al posto di "creduloneria" si utilizzasse il termine "credo" che cambierebbe?

Insomma quello che dico è questo: a fronte di imponenti implicazioni teologiche e migliaia di pagine dei testi sacri alla base ci stanno queste rivelazioni (esperienze personali), che poi sono state declinate variamente in base alle religioni che hanno dato origine, e qui non ci sono "filosofie" da interpretare, o credi o non credi, se togli queste "fondamenta" crolla tutto, ma se su quello costruisci la tua casa, allora si toccano i limiti di una data credenza, la quale non ha assolutamente un valore universale.

Ciao.

 
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lino85
view post Posted on 14/3/2010, 09:07     +1   -1




CITAZIONE (chimofafà @ 14/3/2010, 08:36)
Leggerò la discussione di Abramo sugli antropomorfismi, ma la questione centrale in questo post é evidenziare che tutto nasce da una rivelazione, e che questa (come in tutte le religioni rivelate), implica l'accettazione di questo fenomeno diciamo "sopranaturale", in qualche modo Dio ha "consegnato" materialmente (per esempio i dieci comandamenti e/o la Legge, il Vangelo di Paolo o il Corano per Maometto), è come se qualcuno avesse "buttato dal cielo" un testo (ispirato, in visone o dettato che sia), tutto il resto é conseguenziale.

Se oggi ti dicessero che un determinato testo é "caduto dal cielo", quale sarebbe la tua reazione?

In ogni caso sia per Mosé, Paolo e Maometto, si tratta di esperienze personali che sono state ritenute autentiche dai seguaci, un pò come le passate e moderne apparizioni, esperienze personali a cui il resto delle persone può dare più o meno credito.

Probabilmente il credente affermerebbe che è una personale opinione di chi dice che quel testo è divinamente ispirato. Naturalmente, dato che quel credente è già convinto dell'ispirazione dei testi della sua religione, non potrà trattare quel testo dell'interlocutore alla stessa stregua dei testi che lui ritiene ispirati. Al massimo potrà dire che parte del contenuto di quel testo dell'interlocutore può avere messaggi in comune con i testi a cui aderisce, ma non contenuti che aggiungano qualcosa ai testi che usa la sua religione.


CITAZIONE (chimofafà @ 14/3/2010, 08:36)
Quale motivazioni dai oltre la "creduloneria" a questi fenomeni, ed in particolare per te che aderisci all'ebraismo Dio consegna materialmente le dieci leggi e/o la Torah, o si tratta di "ispirazione" (che più o meno é la stessa cosa), o di "visioni o convinzioni" di un certo tipo di divinità, che determinati redattori hanno avuto o raccolto di una determinata tradizione?

Una delle possibili risposte (alla quale penso io) é la fede, ma questa non é dissimile dall'abbandono completo verso una cosa rivelata per "esperienza personale" a qualcuno, ma questo non significa che tout court sia vera, se al posto di "creduloneria" si utilizzasse il termine "credo" che cambierebbe?

Altre possibili risposte che alcuni credenti possono dare, oltre alla fede potrebbero essere queste :

La lettura dei messaggi contenuti nei testi sacri gli ha migliorato la vita e la ha indirizzata in un modo di vivere e di riflettere su di essa che gli ha fatto comprendere e dare soluzione ai loro problemi più importanti come "che ruolo ho nel mondo? Che significato hanno il male, la sofferenza e la morte? Che atteggiamento si può avere per arrivare a una vita in cui si capisce davvero cosa si vuole davvero da essa?". Il fatto che queste persone abbiano trovato in questi testi affermazioni che li hanno fatto finalmente capire le risposte alle domande più importanti della vita ha portato a ritenere che tali testi sono stati ispirati da Dio e ciò può valere indipendentemente dal fatto che storicamente quel personaggio non ha compiuto esattamente quell'azione in quel luogo e tempo, dato che lo scopo di quei testi è dare risposte a "come si vada in cielo" e non "come vada il cielo" come direbbe Galileo.

E questa potrebbe essere la differenza rispetto alla creduloneria, perchè quest'ultima è una credenza non ancora ben ponderata, ovvero non si percepiscono ancora se le conseguenze che produce questa credenza siano positive per gli scopi di chi crede ad essa oppure non lo siano.

Naturalmente ciò non implica che chi aderisce a un testo sacro preciso abbia concluso che solo il testo che ha scelto raggiunge gli scopi di risolvere a quelle domande e dunque è ispirato da Dio e gli altri danno risposte totalmente sbagliate. Può darsi che gli altri testi sacri contengano parti della verità del proprio testo sacro.

Io come già detto, non sono mai stato legato a religioni ma il fatto che non conosca a fondo ogni testo sacro del mondo fa sì che non posso escludere che qualche testo sacro non mi possa un giorno cambiare la vita in un modo inaspettato,magari per queste motivazioni o per altre insospettabili. Poi ci si dovrebbe però chiedere se la comunità che usa quei testi li interpreta secondo metodi storici e critici tali da far capire qual è il significato originario di quel testo, ma questo è un altro discorso.

CITAZIONE (chimofafà @ 14/3/2010, 08:36)
Insomma quello che dico è questo: a fronte di imponenti implicazioni teologiche e migliaia di pagine dei testi sacri alla base ci stanno queste rivelazioni (esperienze personali), che poi sono state declinate variamente in base alle religioni che hanno dato origine, e qui non ci sono "filosofie" da interpretare, o credi o non credi, se togli queste "fondamenta" crolla tutto, ma se su quello costruisci la tua casa, allora si toccano i limiti di una data credenza, la quale non ha assolutamente un valore universale.

Ciao.

Si dovrebbe ricordare che ogni linguaggio, in quanto è umano, non ha mai la massima chiarezza di comprensione ed è quindi soggetto a interpretazione e quindi non sempre chi interpreta può arrivare con assoluta sicurezza al significato originario del testo. Naturalmente ci si dovrebbe chiedere se le varie comunità religiose usano criteri per arrivare al significato originario del testo che sono tipici delle ricerche storiche e scientifiche oppure se sottostanno ad autorità che impediscono il ritenere che si possono fare progressi nella comprensione di tali testi.

Ciao

Edited by lino85 - 14/3/2010, 09:23
 
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chimofafà
view post Posted on 14/3/2010, 09:23     +1   -1




CITAZIONE
Può darsi che gli altri testi sacri contengano parti della verità del proprio testo sacro

Mi sembra che questo concetto sia stato espresso nel Concilio Vaticano II, pur riconoscendo peculiarità specifiche a ciascuna confessione.

Può sembrare assurdo, ma quando ero credente (prima di cominciare a leggere qualcosa), non mi sono mai posto domande se Gesù viene al mondo in modo "sopranaturale", mai avevo cercato riscontri ginecologici o proprietà divinatorie nella grammatica, in quanto tutto il resto (l'amore, la famiglia, la fratellanza, la vita dopo la morte, la solidarietà, il porgi l'altra guancia, i doni, miracoli, ecc...) occupavano buona parte del tempo dedicato alla religione e come tale veniva presentata, figurati che il mio prete (quando ero ragazzino) più che fare la predica e spiegare il vangelo o i testi, era una specie di "bollettino della comare", in effetti mai mi ero fermato a riflettere sulle cause del mio credo o sulle "ragioni" della mia fede. Allo stato attuale quello che provoca la mia "curiosità" o "ricerca" é il tentativo di coabitazioni forzate fede-ragione, per me la questione é chiusa quando uno riesce ad affermare: "credo perché ho fede".

Ciao.
 
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lino85
view post Posted on 14/3/2010, 10:48     +1   -1




CITAZIONE (chimofafà @ 14/3/2010, 09:23)
Può sembrare assurdo, ma quando ero credente (prima di cominciare a leggere qualcosa), non mi sono mai posto domande se Gesù viene al mondo in modo "sopranaturale", mai avevo cercato riscontri ginecologici o proprietà divinatorie nella grammatica, in quanto tutto il resto (l'amore, la famiglia, la fratellanza, la vita dopo la morte, la solidarietà, il porgi l'altra guancia, i doni, miracoli, ecc...) occupavano buona parte del tempo dedicato alla religione e come tale veniva presentata, figurati che il mio prete (quando ero ragazzino) più che fare la predica e spiegare il vangelo o i testi, era una specie di "bollettino della comare", in effetti mai mi ero fermato a riflettere sulle cause del mio credo o sulle "ragioni" della mia fede. Allo stato attuale quello che provoca la mia "curiosità" o "ricerca" é il tentativo di coabitazioni forzate fede-ragione, per me la questione é chiusa quando uno riesce ad affermare: "credo perché ho fede".

Ciao.

Il fatto del perchè gli scrittori dei testi sacri abbiano ritenuto opportuno scrivere avvenimenti come il fatto che Gesù sia nato da una vergine, che abbia tramutato acqua in vino e che sia apparso dopo la sua morte agli apostoli potrebbe essere dovuto non al fatto che potessero essere ricercatori storici, esperti di ginecologia, di illusionismo e prestidigitazione, di casi di morte apparente e di casi di visioni, e non quindi al fatto che dopo ogni verifica potevano aver concluso (naturalmente in modo provvisorio, dato che tale scienza storica è basata su probabilità relative e sempre fallibili e migliorabili e non su certezze assolute, e dunque difficilmente una scelta di vita solida si può fondare su queste basi) la storicità di tutti questi eventi straordinari.

Questi scrittori potevano avere pensato che dato che il messaggio di Gesù che gli era stato riferito aveva avuto una grande influenza sul comprendere qual era il modo migliore di vivere la vita, allora questi scrittori dovevano tentare di far capire l'importanza e straordinarietà di questo messaggio a più persone possibili.

Così descrivendo in modo straordinario le circostanze della vita di questo predicatore mediante immagini come "nascita da una vergine", "miracoli" e "resurrezione" si poteva far evidenziare a ogni persona, anche quelle aventi poca cultura e conoscenze, che il messaggio che veniva da questo uomo era il più straordinario e importante che ci poteva essere per comprendere il modo migliore di vivere la vita di ognuno . Che alcune comunità che usano i testi sacri invece leggano e interpretino in modo diverso questi testi è un altro discorso.

Ciao.

Edited by lino85 - 14/3/2010, 12:58
 
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chimofafà
view post Posted on 14/3/2010, 13:42     +1   -1




La nascita "verginale" di Gesù è solo l'evidente tentativo di reinterpretare in chiave messianica (da Matteo) delle profezie veterotestamentarie (tra l'altro che nulla c'entravano con Gesù), quindi un elemento mitico, quanto poi Matteo si sia "sbagliato" a livello "grammaticale" rifacendosi alla Septuaginta e quanto abbia rielaborato, francamente é difficile da stabilire, certo é che per lui Gesù meritava quella cornice.

Luca farà il tentativo di contestualizzare "storicamente" quella nascita, per tenere la "storia" con i "piedi a terra", altro "fantasioso" tentativo per "correggere" quello che sarebbe potuto sembrare solo un racconto mitologico, ma sappiamo che il demonio fa le pentole, ma non i coperchi, salvo future smentite storiche, ma personalemente non mi appello alla non storicità del censimento (in linea di massima potrebbe essere anche vero, anche se non abbiamo prove) di Luca per "demitizzare" Gesù, ma a Matteo, per non parlare di Giovanni che si stacca completamente da ogni riferimento terreno, richiamandosi direttamente a genesi ed a un Gesù ex nihilo. Quanta strada da Marco a Giovanni!

Sto leggendo un libro sui miracoli (dall'AT ad oggi), l'autore fa parte della congregazione per la causa dei Santi (Joachim Bouflet), ad un certo punto dice (non che c'era bisogno che ce lo dicesse lui, comunque) in riferimento al sole che Dio ferma che si tratta di un assudo, un racconto folkloristico, stranamente non cita l'asina parlante di Balaam (penso che questo sarebbe troppo! Ormai questo fatto non rientra neanche fra i miracoli, talmente é assurdo crederci), ma si dimentica invece che Dio che da direttamente a Mosé (lasciamo perdere la sua esistenza storica, limitiamoci alla cronaca) le tavole della Legge, questo é meno fantasioso dell'asina di Baalam?

Insomma sembra esserci una "scala di credibilità" tra le incredibilità e questo si comprende ancora di più se si proietta il tutto a confronto con le altre confessioni.

A ciascuno il suo (Sciascia).

Ciao.
 
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MsNifelheim
view post Posted on 14/3/2010, 13:44     +1   -1




CITAZIONE
Se tu stesso dici che neanche il Vangelo di Giovanni riporta l'istituzione dell'eucarestia, come puoi sostenere il resto?

Il fatto che non riporti l'istituzione dell'Eucaristia non vuol dire che non la conosca. E in effetti il riferimento che si fa in 6,52 e segg. mi sembra estremamente evidente. Il redattore finale di Giovanni avrà rtenuto opportuno riportare altri avvenimenti (come la lavanda dei piedi); nella conclusione però dice una cosa significativa:

"Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere."

CITAZIONE
Il fatto che venga rigettato da un determinato canone la credenza sulle anime, legittima quella sulla reincarnazione?

Quale la priorità di credibilità tra le due?

Il discorso sul buddhismo sarebbe lungo e complicato. Ma ti chiedo: senza anima (nagata palesemente da Siddhatta), cosa si reincarnarebbe?

CITAZIONE
Poiché credo nella ripartizione geografica delle religioni (con qualche variazione marginale), mi riesce difficile immaginare un bambino pakistano che da grande non sia islamico,oppure difficilmente un bambino cresciuto in ambiente induista che diventi islamico. Si tratta di cosa?

Eppure succede anche questo. Cristiani che si convertono al buddhismo, musulmani che si convertono al cristianesimo e via dicendo...

CITAZIONE
Non esiste una frase (dico una!) di Gesù nei Vangeli che vada nel verso della beatitudine di Maria, quella che hai citato tu non avalla nulla, se non l'ulteriore conferma di come Gesù non la considerò neanche in punto di morte

Aspetta un secondo. Il fatto che l'abbia affidata al discepolo prediletto è significativo di per se. Diverso sarebbe se l'avesse affidata a Giuda...
Oltretutto credo che saresti uno dei pochi a pensare che con questa affermazione avesse poca considerazione di lei. Vicino alla morte, sulla croce pensa ad affidarla alle cure del suo discepolo prediletto.

CITAZIONE
Non esiste una frase (dico una!) di Gesù nei Vangeli che vada nel verso della beatitudine di Maria

In compenso l'Arcangelo Gabriele la chiama "piena di grazia" e le dice che il Signore è con lei.
O che ha trovato grazia presso Dio...
Ma questi sono dettagli...

CITAZIONE
se volevi accreditare il culto della madonna, più che le scritture dovevi rifarti ai ritrovati archeologici della Chiesa dell'Annunciazione risalenti al II secolo, ma un culto non accredita nulla, se non un'altra credenza.

Perchè avrei dovuto?
Hai detto tu stesso che un culto non accredita nulla. E comunque se vengono costruite le Chiese (in onore della Madonna) è perchè esiste chi crede in Lei. E se esiste chi crede in Lei, evidentemente è attiva una tradizione orale e/o è presente un corpus di scritti che ne attestano il culto in qualche maniera.

A meno che qualcuno non si svegli di buon mattino e decida di costruire una Chiesa in onore di chiunque sia nominato nei Vangeli.
Se poi costruissero una Chiesa in onore di Zaccaria figlio di Barachia (ucciso tra il santuario e l'altare) la cosa diventerebbe problematica...

CITAZIONE
Quindi dobbiamo solo aspettare qualche illuminato che ci mostri materialmente il paradiso e l'inferno.

A te hanno mostrato materialmente i buchi neri? (questa frase si presta spaventosamente a delle interpretazioni maliziose :00002027.gif: ) O i multiversi?

CITAZIONE
Semplicemente non consapevole.

Mah...e ora sei consapevole di cosa? Le certezze sono talmente poche...
Mi torna in mente Kant...


Andrea
 
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chimofafà
view post Posted on 14/3/2010, 14:14     +1   -1




CITAZIONE
Il discorso sul buddhismo sarebbe lungo e complicato. Ma ti chiedo: senza anima (nagata palesemente da Siddhatta), cosa si reincarnarebbe?

Dovresti chiederlo a loro.

CITAZIONE
Eppure succede anche questo. Cristiani che si convertono al buddhismo, musulmani che si convertono al cristianesimo e via dicendo...

Certo che succede, per esempio la maggior parte delle conversioni dei cristiani all'islam sono dovute al matrimonio, oppure cristiani che ridiventano induisti, perché perseguitati, ecc...

CITAZIONE
Oltretutto credo che saresti uno dei pochi a pensare che con questa affermazione avesse poca considerazione di lei.

Dimostrami il contrario, in punto di morte non la chiama neanche mamma o madre che sia, un titolo che girerà al discepolo prediletto, nel rapporto con lei (in punto di morte, la chiamerà semplicemente donna alla stessa maniera del miracolo di Cana, donna, neanche madre! Rileggi Gv, 19, 26-27, e distingui tra voci fuori campo e quello che disse Gesù (lasciamo perdere se questo sia vero storicamente secondo i criteri della ricerca storica).

Comunque ti invito a postarmi una sola frase dove Gesù parla in modo positivo della madre, una sola! Gesù per la legge ebraica viola abbondantemente il comandamento "onora il padre e la madre".

CITAZIONE
In compenso l'Arcangelo Gabriele la chiama "piena di grazia" e le dice che il Signore è con lei.
O che ha trovato grazia presso Dio...
Ma questi sono dettagli...

Non sono dettagli, é mitologia, tu credi agli angeli parlanti?

CITAZIONE
A te hanno mostrato materialmente i buchi neri?

Certamente non appartengo al filone di quelli che con l'incremento delle conoscenze scientifiche vogliono dimostrare l'inesistenza di Dio, semmai si dimostrano solo i progressi della scienza, quindi pane al pane e vino al vino, spetta a chi crede ai mondi spirituali dimostrare che il paradiso e inferno esistono materialmente, mentre mi sembra che non credi al purgatorio, perché?

La solita scala delle credibilità tra le incredibilità.

CITAZIONE
E se esiste chi crede in Lei, evidentemente è attiva una tradizione orale e/o è presente un corpus di scritti che ne attestano il culto in qualche maniera.

Questo é vero, ma solo all'interno di quella comunità, inoltre solo per la tradizione, in quanto di scritti non ne esistono ed i vari magnificat sono voci fuori campo.

Se ti va possiamo buttare dentro qualche tua convinzione e fare qualche commento, ma la scelta é tua.

Ciao.
 
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chimofafà
view post Posted on 14/3/2010, 14:54     +1   -1




Andrea, non ho compreso una tua affermazione:

CITAZIONE
Oggi anche i credenti riderebbero nel credere all'esistenza delle streghe, folletti, a alla nascita di Venere dal mare, e mille altre favole o leggende, invece si é disposti a credere che Gesù nasce in modo "miracoloso", intervento divino (il che da solo basterebbe a rendere inefficace la presunta discendenza davidica).

Assolutamente no.

A cosa si riferisce questo "assolutamente no"?

Inoltre per quanto riguarda il pane ed il vino nel Vangelo Giovanneo, ho già detto negli altri post sulla transustanziazione che l'evangelista tende a fare assorbire a Gesù i cicli delle festività ebraiche, per cui a volte é la luce, a volte è l'acqua, ecc...

Ciao.
 
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lino85
view post Posted on 14/3/2010, 15:13     +1   -1




CITAZIONE (chimofafà @ 14/3/2010, 14:54)
Andrea, non ho compreso una tua affermazione:

CITAZIONE
Oggi anche i credenti riderebbero nel credere all'esistenza delle streghe, folletti, a alla nascita di Venere dal mare, e mille altre favole o leggende, invece si é disposti a credere che Gesù nasce in modo "miracoloso", intervento divino (il che da solo basterebbe a rendere inefficace la presunta discendenza davidica).

Assolutamente no.

A cosa si riferisce questo "assolutamente no"?

Inoltre per quanto riguarda il pane ed il vino nel Vangelo Giovanneo, ho già detto negli altri post sulla transustanziazione che l'evangelista tende a fare assorbire a Gesù i cicli delle festività ebraiche, per cui a volte é la luce, a volte è l'acqua, ecc...

Ciao.

Forse Andrea ritiene che ci sono persone che appartengono a una religione ma che condividono queste osservazioni che ho già scritto sopra:

CITAZIONE (lino85 @ 14/3/2010, 10:48)
Il fatto del perchè gli scrittori dei testi sacri abbiano ritenuto opportuno scrivere avvenimenti come il fatto che Gesù sia nato da una vergine, che abbia tramutato acqua in vino e che sia apparso dopo la sua morte agli apostoli potrebbe essere dovuto non al fatto che potessero essere ricercatori storici, esperti di ginecologia, di illusionismo e prestidigitazione, di casi di morte apparente e di casi di visioni, e non quindi al fatto che dopo ogni verifica potevano aver concluso (naturalmente in modo provvisorio, dato che tale scienza storica è basata su probabilità relative e sempre fallibili e migliorabili e non su certezze assolute, e dunque difficilmente una scelta di vita solida si può fondare su queste basi) la storicità di tutti questi eventi straordinari.

Questi scrittori potevano avere pensato che dato che il messaggio di Gesù che gli era stato riferito aveva avuto una grande influenza sul comprendere qual era il modo migliore di vivere la vita, allora questi scrittori dovevano tentare di far capire l'importanza e straordinarietà di questo messaggio a più persone possibili.

Così descrivendo in modo straordinario le circostanze della vita di questo predicatore mediante immagini come "nascita da una vergine", "miracoli" e "resurrezione" si poteva far evidenziare a ogni persona, anche quelle aventi poca cultura e conoscenze, che il messaggio che veniva da questo uomo era il più straordinario e importante che ci poteva essere per comprendere il modo migliore di vivere la vita di ognuno . Che alcune comunità che usano i testi sacri invece leggano e interpretino in modo diverso questi testi è un altro discorso.

Ciao.

 
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