Studi sul Cristianesimo Primitivo

Maria Madre di Gesù

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Eutiche
view post Posted on 9/7/2011, 19:35     +1   -1




i volumi che mi indicate sono generici... mi riferivo ad una bibliografia specifica e di maggior rilievo. gli apocrifi curati da Moraldi non sono il massimo, meglio l'edizione curata da Erbetta per la Marietti (nello specifico il secondo volume dove sono indicati più di 40 apocrifi assunzionisti diversi).

Comunque sia ho già fatto, un mariologo della mia facoltà mi ha indirizzato su un bellissimo libro di Angelo Gila (le più antiche testimonianze letterarie sulla morte e glorificazione della Madre di Dio, edito dalla Messaggero) con una ricchissima bibliografia specifica.

PS: il volume dei "Testi mariani del primo millennio" che riporta qualcosa sugli apocrifi è il 1 (padri e autori greci), ma è poca roba, un'ottantina di paginette comunque ben curate (Georges Gharib è mariologo di altissimo livello)
 
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view post Posted on 11/7/2011, 09:43     +1   -1
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CITAZIONE (Eutiche @ 9/7/2011, 20:35) 
Comunque sia ho già fatto, un mariologo della mia facoltà mi ha indirizzato su un bellissimo libro di Angelo Gila (le più antiche testimonianze letterarie sulla morte e glorificazione della Madre di Dio, edito dalla Messaggero) con una ricchissima bibliografia specifica.

A quanto capisco tale libro discute del Transitus e delle relative testimonianze patristiche. In linea di principio questo ha poco a che vedere con quanto hai chiesto nel tuo post, in cui scrivi:
CITAZIONE
"in particolare sull'influsso degli apocrifi nell'evoluzione del culto mariano (è stato importante l'influsso sul dogma della verginità del protovangelo di giacomo)... qualcuno ne sa qualcosa?"

Personalmente concordo sul fatto che Erbetta si faccia preferire a Moraldi (la cui bibliografia tuttavia può tenere impegnato chiunque per diversi mesi ^_^ ).

Ciao
Talità
 
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Eutiche
view post Posted on 11/7/2011, 14:23     +1   -1




QUOTE (Talità kum @ 11/7/2011, 10:43) 
A quanto capisco tale libro discute del Transitus e delle relative testimonianze patristiche. In linea di principio questo ha poco a che vedere con quanto hai chiesto nel tuo post, in cui scrivi:

Il libro analizza anche l'influsso degli apocrifi sul dogma... è perfetto. Questo l'indice:

PARTE PRIMA
Considerazioni preliminari sugli apocrifi assunzionisti
CAPITOLO I Linee introduttive
CAPITOLO II
La grande famiglia degli apocrifi assunzionisti
CAPITOLO III
I Padri della Chiesa e il mistero dell’assunzione di Maria
PARTE SECONDA
Rilettura guidata dei documenti apocrifi assunzionisti
PRIMA SEZIONE
Rilettura del Transitus R della famiglia “palma dell’albero della vita”
SECONDA SEZIONE
Rilettura della Dormizione dello Pseudo Giovanni della famiglia “Betlemme”
TERZA SEZIONE
Viaggio nell’aldilà e intercessione di Maria
PARTE TERZA
Linee riassuntive e conclusive
CAPITOLO I
Note dominanti della letteratura apocrifa assunzionista
CAPITOLO II
La sorte finale della Madre del Signore
CAPITOLO III
Segmenti mariologici dei Transitus
CAPITOLO IV
Apocrifi ed Omileti (sec. VII-VIII ) a confronto
EPILOGO

Edited by Talità kum - 11/7/2011, 16:49
 
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kentum
view post Posted on 2/8/2011, 14:01     +1   -1




Bella la discussione.

Dico la mia, a caldo.

Quando pensiamo a Maria di Nazaret spesso, automaticamente, vediamo con la mente la " Madonna " - mea domina - gloriosa, regina incoronata, definita dai dogmi.

Maria di Nazaret, l'umile ancella, certamente non poteva apparire così, nemmeno ai contemporanei più affezionati.
Era una donna stimata per la sua pietà e per essere, evidentemente, la madre carnale di Gesù; una donna che non faceva niente di miracoloso: l'equivalente di quelle che noi, con ammirazione o rimpianto, definiamo " sante donne" per il loro esempio e la loro testimonianza di fede.

Solo la successiva riflessione teologica ha progressivamente condotto, secondo me, a comprendere e venerare quanto vi era di implicito nei pochi passi del vangelo e nella testimonianza trasmessa dalla prima generazione dei discepoli di Cristo, rendendolo esplicito e inquadrandolo nella complessiva economia della salvezza. Così come è avvenuto per altre verità della fede Cristiana. Così avviene anche nelle scienze esatte ove da un teorema accettato si traggono successivamente corollari spesso importantissimi.

Potrei dire che la venerazione di Maria si afferma quando la chiesa non è più abbagliata, choccata ed esaltata dalla luce della risurrezione, ma ha preso coscienza piena di sè meditando ed elaborando progressivamente la predicazioen delle prime generazioni.

Da aggiungere, a livello popolare, l'indubbia attrazione verso colei che poteva parlare al cuore come la grande dea madre dei pagani le cui statue sparivano per lasciare il posto ad una nuova intermediaria, legittimamente venerabile e più credibile.

Così mi pare.
 
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view post Posted on 2/8/2011, 19:17     +1   -1
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Non ho idea di quale sia la pertinenza di questo intervento con la discussione, che stava parlando degli influssi sul dogma delle fonti apocrife.
Quanto alle tue discutibili ipotesi su Maria, l'idea di un travaso degli attributi delle dee mediterranee nel culto mariano, che tanto aveva abbagliato la storia delle religioni nell'ottocento, è stata demolita da decenni, e ormai giustamente ci si vergogna di dire simili enormità quasi quanto ci si vergogna di dire che la Trinità è copiata dalle triadi babilonesi e l'eucaristia dalle teofagie dei culti misterici. Siffatto comparativismo selvaggio, che non ha più cittadinanza nel mondo accademico da decenni, resiste però in alcune enclavi dilettantesche, tra cui la rete è la maggiore. Resiste cioè presso quegli utenti privi di metodo storico e di conoscenze antichistiche che permetterebbero loro di verificare le fonti.
Quanto alla "Grande Dea Madre" dei pagani, su cui le pubblicazioni di mummie come Bachofen, Robert Graves, e compagnia cantante hanno versato fiumi di inchiostro, s'è rivelata una figura allucinatoria al pari dell'ipotesi del matriarcato, a cui infatti oggi non crede più nessuno. Se qualcuno vi parla di una triplice Dea, giovane, donna e anziana, impersonificata magari da Kore, Demetra ed Ecate, potete tranquillamente controllare se è stato scritto dopo gli anni ottanta, e, nel qual caso, sapeste con certezza che è opera di una persona indegna di fiducia e dunque meritevole di essere buttato in un caminetto. Potete altresì buttare nel caminetto qualunque libro abbia in bibliografia i testi dell'archeologa Marija Gimbutas, a meno che ovviamente il testo non sia scritto da un non-specialista in archeologia, nel qual caso possiamo perdonargli la leggerezza d'aver preso in considerazione la studiosa lituana.


Ad maiora
 
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kentum
view post Posted on 2/8/2011, 20:29     +1   -1




Conosci le litanie della madonna ?
Sei mai stata in mezzo ad un gruppo di donne in pellegrinaggio a qualche tempio mariano ascoltando le prediche mirate dei sacerdoti ?
Hai ascoltato le loro preghiere ?
Sai quante madonne sono venerate nella sola italia e come ognuna sia specializzata in un rimedio?


Si, lo sai sicuramente. Ergo non perderti in riferimenti a scritti che ignoro avendo avuto di meglio da leggere.

La sociologia, pure quella religiosa, è anche esperienza. Io ne ho tanta. Nel pericolo e nel dolore sale quasi sempre l'invocazione "" mammma mia" o "madonna santa".

L'approccio delle masse popolari, per secoli, in piena era cristiana, ancora paganeggianti, al culto mariano è tutt'altro che estraneo all'antico amore per " la dea madre", la dea della famiglia, fecondità ( non solo nè prevalentemente mediterranee) etc. La chiesa, con pratico intuito pastorale, essendone pienamente cosciente e preoccupata, ha piegato, come in tanti altri casi, le predisposizioni antiche alla nuova religione adattando ed indirizzando, ad un tempo, la fede antica verso quella cristiana. Ed oggi continua a farlo.

Ben altro, ovviamente, deve dirisi con riferimento alle enunciazioni ( dogmatiche) elaborate e proposte dal magistero della chiesa come emerge pacificamente dal mio precedente intervento il cui scopo era quello di dire la mia sull'apparentemente tardiva affermazione del culto mariano nella chiesa dei primi secoli.

Un modesto consiglio: anche nelle reprimende, infondate peraltro, mai troppo zelo, mi raccomando. Qui non ricorre il caso, non ci sono i presupposti.

La cultura, senza umiltà, non è credibile: può sembrare perfino spocchia.

 
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view post Posted on 2/8/2011, 21:54     +1   -1
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In effetti trovo la tua reazione, poly, un po' esagerata. A rigore kentum non ha fatto comparativismo selvaggio, e che in ogni ambito cultuale (ivi compreso quello mariano) nel difficile trapasso tra paganesimo e cristianesimo un certo chiodo-scaccia-chiodo è indubitabilmente osservabile, senza da questo dover per forza trarre causalità indebite. Pur ritenendo anch'io poco o pochissimo pertinenti alcune osservazioni (come la "specializzazione" delle madonne contemporanee... questo non ci interessa) penso invece che nella sostanza il primo post di kentum si possa condividere, anche se alcune attestazioni di evidente interesse (che di certo allude a un culto) mariano sono già in epoca sub-apostolica (vedasi il proto-Gc, ad esempio) e dunque in epoca non poi così tarda...
 
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view post Posted on 3/8/2011, 01:01     +1   -1
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Vedete, io ho due hobby, la distruzione dei Testimoni di Geova e la distruzione dei neo-pagani, i cosiddetti wiccan.. L'argomento mi ha a lungo interessato criticamente in passato...
Godo immensamente nel dimostrare loro, agli adoratori della Grande Madre, sedicenti continuatori di una sorta di culto pan-mediterraneo antichissimo di cui le varie dee sarebbero solo specializzazioni, che questa idea è per l'appunto un cliché accademico di decenni fa, demolito dalla più recente storia delle religioni del mondo classico, e su questo ho anche scritto qualcosa allorché ho commentato l'Inno alla Madre degli Dèi dell'imperatore Giuliano.

La sociologia nella storia delle religioni va usata con le dovute cautele antichistiche... Si rischia altrimenti di fare come quei folli che pensano di provare che l'iconografia della Madonna col bambino in braccio venga da Iside che tiene in braccio Horus...
Il problema è che questi fenomeni si sviluppano indipendentemente, senza alcun bisogno di trasmissioni e di contagi, e questo perché banalmente ovunque le madri tengono i figli in braccio. Allo stesso modo, che i fedeli vedano nella figura femminile di Maria una madre, non implica alcun collegamento col paganesimo. Il medesimo fenomeno si sarebbe creato anche se non ci fosse stato alcun paganesimo prima del cristianesimo, come inevitabile conseguenza del fatto che Maria è l'unica figura femminile di rilievo del "pantheon" cristiano, e dunque chi cerca in lei rifugio, la vede in modo materno.
E con questo non voglio tuttavia sposare altri deliri, come quelli di Jung, il quale sosteneva che Maria fu trasformata in una sorta di dea per fare da contraltare al principio maschile di dio Padre. Ovviamente queste spiegazioni psicanalitiche, proprio perché semplici ed intuitive, hanno grandemente attecchito, ma in esse si manifesta null'altro se non l' incapacità di sopportare la complessità dei fenomeni storici da parte di alcune deboli mente, che dunque hanno bisogno di ricorrere a questi riduzionismi per spiegarsi il culto mariano. Invece di ricorrere a Maria sotto la croce che diventa Madre del credente modello, il discepolo prediletto, si preferisce correre dietro alla psicanalisi e ai suoi deliri astorici, e magari mettersi a studiare le processioni mariani con categorie prese da quell'altro antopologo che giocò a fare l'antichista, De Martino, vedendo in ogni prefica siciliana il corrispettivo moderno dei pianti rituali antichi, e nel planctus Mariae il corrispettivo medievale delle persiane di Eschilo che si strappano i capelli per la fallita spedizione... Se c'è una cosa certa, è che nella ricerca storica su Maria si sono accatastate un cumulo di banalità psicanalitiche, antropologiche e sociologiche che, proprio perché elaborate da non antichisti, sono grossolani esempi di comparazioni indebite, senza alcuna reale relazione filogenetica, un po' come quelli che farneticano della simbologia del Cristo come luce presa da Mitra.
Quindi, da capo, lasciamo perdere la sociologia, e torniamo ai testi antichi, altrimenti finirete per vedere in ogni buco il simbolo di una vagina come quale antropologo moderno... Bisogna buttare nel caminetto tutti i libri che vedono in ogni campo arato tre volte un misterioso simbolo della fantomatica Dea, in ogni falò il residuo di una festa celtica, nell'albero di Natale il ceppo di Yule, nella Madonna la reincarnazione di Cibele, nel concepimento di Gesù una fecondazione divina da modello teogamico con lo Spirito Santo che sostituisce la pioggia dorate di Zeus, e compagnia cantante...

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kentum
view post Posted on 3/8/2011, 08:23     +1   -1




Polymetis,
lascia stare i tuoi "chiodi", i testi dei maestri del nulla che tu citi e che io "nobilmente" disdegno, i tests psicologici "sessisti" e tanta altra cianfrusaglia di psicanalisti, psicologi, sociologi con problemi sessuali etc. Nella vita ne ho incontrati davvero pochi di questi " scienziati" che potessero dirsi psicologicamente non disturbati, e non solo a parer mio. Ma scrivono libri .... e, prendendola in positivo, si potrebbe anche dire che il mondo è bello perchè vario. Però ...

Sciogli le vele e vai con fiducia verso l'alto mare aperto stando attenta a quello che dicono i tuoi interlocutori sanza farti deviare dal timore tuo per quanto possano pensare e, magari, nemmeno immaginano.

Per quanto mi riguarda, de hoc satis. Credevo meglio. Il discorso è chiuso.
Ciao..

 
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rocny_24
view post Posted on 3/8/2011, 10:42     +1   -1




CITAZIONE
kentum
Conosci le litanie della madonna ?
Sei mai stata in mezzo ad un gruppo di donne in pellegrinaggio a qualche tempio mariano ascoltando le prediche mirate dei sacerdoti ?
Hai ascoltato le loro preghiere ?
Sai quante madonne sono venerate nella sola italia e come ognuna sia specializzata in un rimedio?

scusa kentum trovo che questo approccio sia decisamente superficiale e banalizzante.
Non puoi parlare delle litanie soltanto dal punto di vista dell'uso semplificativo che ne viene fatto in certe situazioni ed ambiti.
Mio nonno conosceva solo il Rosario come forma di preghiera cristologica e non oserei MAI accusarlo di venerare una sorta di dea pagana. La sua fede autenticamente cristiana era certamente più profonda e sincera di molti teologi o "sapienti" contemporanei. E anche della mia.

se vuoi affrontare la questione del culto mariano moderno, partiamo ad esempio dalla lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae di Giovanni Paolo II che esprime tra l'altro l'ultima posizione ufficiale della Chiesa Cattolica che tu citi.

http://www.vatican.va/holy_father/john_pau...-mariae_it.html

pace e bene
 
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view post Posted on 7/8/2011, 00:19     +1   -1

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Il culto della terra, ovvero della fertilita,’ ovvero della dea madre, ovvero, della “donna”e’ un culto antichissimo e precede di millenni il cristianesimo.
Come asserisce Yung gli elementi psicologici del culto della donna trovarono posto nella venerazione di Maria.
Il culto collettivo di Maria ,continua,Yung, che esprime la relazione spirituale con la donna fini per svalorizzare l’immagine della donna reale, che nei secoli divenne sempre di piu’ un essere inferiore .
E mentre Maria accedeva sempre piu’ al titolo di Dea, la donna reale veniva sempre più degradata ad essere demoniaco e perseguitata come strega.
Ora, sappiamo che la spiritualizzazione e’ sempre una forma di repressione della libido che altrimenti ,dice sempre Yung,si sposterebbe nella sessualità.
In quest’ultimo caso,parte della libido si sublima nella spiritualizzazione ma inevitabilmente una parte ricade nell’inconscio dove da vita a immagini, che nel caso specifico sono quelle del VASO ovvero nel simbolo erotico per eccellenza:l’UTERO ovvero l’utero di Maria.
Ecco come viene definita la Madonna nelle litanie Lauretane:Vaso spirituale,Vaso onorabile,Vaso insigne di devozione.
S Agostino e Tertulliano paragonano Maria alla terra immacolata a un campo non coltivato.
Atri titoli ,come per esempio “giardino recinto” e “fontana sigillata” anche essi di forte significato erotico venivano ricavati dal cantico dei cantici.
Pertanto ,il culto di Maria non e’ altro che il culto della donna in generale ,ovvero il risultato di un desiderio erotico sublimato e spiritualizzato nel simbolo di Maria vergine e controbilanciato dall’odio verso tutte le altre donne.
Questo fu il tratto distintivo dei padri della chiesa :adorazione della donna celeste ,ovvero della donna per eccellenza ,e disprezzo per quella reale.
L’energia sessuale non indirizzata alla donna reale si indirizzò sublimata verso quella celeste , e i titoli di cui sopra non lasciano dubbi !
Ora se vogliamo distruggere il paganesimo,come asserisce un certo Poly,bisogna partire dal cristianesimo ,che di cristianesimo non ha proprio nulla!

Un saluto a tutti











 
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view post Posted on 7/8/2011, 07:49     +1   -1
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Jung, casomai...
 
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view post Posted on 7/8/2011, 09:26     +1   -1
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E' bello leggere psicanalitiche del tutto gratuite che, ovviamente, come ogni flatus vocis di questo genere sono prive di dimostrazione, perché si basano su concetti come "libido", "inconscio" ecc. che fanno parte della costellazione mentale post-freudiana e non hanno alcuna corrispondenza reale. E' il genere di conoscenza che Popper definiva "non scientifica" perché basata su ragionamenti non falsificabili per definizione (e il falsificazionismo popperiano, discutibile in vari casi, non lo è qui).
Se non si può né dimostrare né negare cose come la sublimazione, in quanto non c'è alcun metro scientifico per misurare una cosa del genere, così come non ve ne sono per accedere al fantomatico "inconscio" degli psicanalisti, si possono però demolire i presupposti storici di una tesi, quelli sì discutibili.
La definizione degli esseri umani come "vasi" non viene da alcun culto della madre terra o da alcuna teogamia pagana, ma dal lessico paolino (2 Tm, 2, 20; Rm 9, 21) e dal racconto lucano in cui Maria concepisce ad opera dello Spirito Santo. I Padri della Chiesa hanno dunque trovato all'interno della propria tradizione cristiana i testi mariani, e non fuori di essa. E' il caso di rammentare poi che il fatto che Maria concepisca per opera dello Spirito Santo non deve essere confrontato, come alcuni storici delle religioni fecero nell'ottocento, con le teogamie dei pagani, quelle in cui una divinità maschile ne feconda una femminile. Lo Spirito Santo infatti in ebraico è femminile, e in greco, lingua dei Vangeli, è di genere neutro. Sicché è solo un puro caso che Spirito in italiano sia maschile e colleghi la nostra fantasia ad una fecondazione.
 
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volontà di potenza
view post Posted on 12/8/2011, 17:20     +1   -1




CITAZIONE (Polymetis @ 7/8/2011, 10:26) 
E' bello leggere psicanalitiche del tutto gratuite che, ovviamente, come ogni flatus vocis di questo genere sono prive di dimostrazione, perché si basano su concetti come "libido", "inconscio" ecc.

Non so come sei messo a neuroscienze, ma di "inconscio" parlano senza smentita scienziati premi nobel come Edelmann; Damasio neurologo e neurobiologo, etc.
Quanto a cose "prive di dimostrazione" ti suicidi da te stesso: la fede è per eccellenza l'indimostrabile sì che, su questo terreno i dogmi su Maria fanno la stessa fine dell'inconscio e della libido...

Hola
 
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view post Posted on 12/8/2011, 18:02     +1   -1
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CITAZIONE
"Non so come sei messo a neuroscienze, ma di "inconscio" parlano senza smentita scienziati premi nobel come Edelmann; Damasio neurologo e neurobiologo, etc."

L'inconscio non è una categoria fisica, ma psicodinamica, quindi le neuroscienze non hanno un emerito nulla da dire sulla questione.
Esso è entrato a far parte del modo di parlare della nostra società esattamente come 400 anni fa era ovvio parlare di "anima", ma sono concetti che non hanno una precisa base fisica.
Noi usiamo dei termini etichetta, che in realtà sono semplificatori, e che sotto di sé racchiudono fenomeni diversi, e tuttavia nessuno si fa problemi perché ormai sono nel nostro lessico. Parole come "pensiero", "memoria", sono categorie umane, di cui spesso si fatica a trovare una base fisica proprio perché quello che stiamo cercando non esiste, essendo un nome generico che racchiude in sé fenomeni diversi. Così è avvenuto con la cosiddetta "memoria" ad esempio, un concetto che tutti danno per scontato, ma che in realtà è un nome raggruppante sotto di sé funzioni che il cervello svolge in maniere diverse. E' per questo che l'attuale teoria della plasticità sinaptica ancora oggi non riesce a spiegare compiutamente cosa sia la memoria, e il motivo è che, come molti hanno sottolineato, la memoria non esiste.


CITAZIONE
"Quanto a cose "prive di dimostrazione" ti suicidi da te stesso: la fede è per eccellenza l'indimostrabile sì che, su questo terreno i dogmi su Maria fanno la stessa fine dell'inconscio e della libido..."

Io non sto parlando della fede in Maria come essere sovrannaturale ma dell'ipotesi, che invece rientra nel campo degli studi storici, e dunque del concreto, di una derivazioni dei dogmi mariani dai culti delle dee mediterranee. Ergo, da capo, io non posso sapere se Maria sia rimasta sempre vergine, però posso verificare storicamente se questa idea di una vergine che partorisce prole è presente in altre religioni, e, dopo averlo verificato, posso passare a verificare se è avvenuta una trasmissione di idee dal gruppo A al gruppo B.
Come ricorda Ginzburg infatti, l'isomorfismo, cioè le somiglianze, non bastano a fondare una genealogia, cioè a provare una derivazione storica tra due idee.
Sicché, da capo, non ho fatto nessun autogol nel discorso con nochiesa, perché verificare se nei dogmi mariani ci siano derivazioni pagana non implica alcuna fede o assenza di fede, essendo un procedimento storico che può anche far senza l'ipotesi del sovrannaturale.

 
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