Studi sul Cristianesimo Primitivo

Ireneo e l'età di Gesù: tradizioni orali legate agli apostoli?

« Older   Newer »
  Share  
framass88
view post Posted on 26/9/2011, 11:38     +1   -1




In Adversus Haereses (II XXII 5) Ireneo parla dell'età di Gesù, sostenendo che alla sua morte doveva avere almeno cinquant'anni, poiché era un maestro ed aveva dei discepoli. L'argomentazione in sé è alquanto debole, in verità, ma vi è un riferimento molto interessante a tradizioni orali legate ai discepoli di Giovanni evangelista e di altri apostoli imprecisati.
Vorrei avere un giudizio sulla genuinità del brano e su eventuali contributi allo studio delle tradizioni orali sulla vita di Gesù all'interno delle comunità cristiane d'Asia, fra I e II secolo.

Ecco il testo:
"Illi autem, ut figmentum suum de eo quod est scriptum vocare annum Domini acceptum affirment, dicunt uno anno eum praedicasse, et duodecimo mense passum, contra semetipsos obliti sunt, solventes ejus omne negotium, et magis necessariam, et magis honorabilem aetatem ejus auferentes, illam inquam provectiorem, in qua et docens praeerat universis. Quomodo enim habuit discipulos, si non docebat? Quomodo autem docebat, magistri aetatem non habens? Ad baptismum enim venit nondum qui triginta annos suppleverat, sed qui inciperet esse tanquam triginta annorum: (ita enim, qui ejus annos significavit Lucas, posuit: Jesus autem erat quasi incipiens triginta annorum, cum veniret ad baptismum,) et a baptismate uno tantum anno praedicavit; complens tricesimum annum passus est, adhuc juvenis exsistens, et qui necdum provectiorem haberet aetatem. Quia autem triginta annorum aetas prima indolis est juvenis, et extenditur usque ad quadragesimum annum, omnis quilibet confitebitur; a quadragesimo autem et quinquagesimo anno declinat jam in aetatem seniorem, quam habens Dominus noster docebat, sicut Evangelium et omnes seniores testantur, qui in Asia apud Johannem discipulum Domini convenerunt, id ipsum tradidisse eis Johannem. Permansit autem cum eis usque ad Trajani tempora. Quidam autem eorum noni, et testantur de huiusmodi relatione"

fonte della citazione:www.hypotyposeis.org/.../11/external-evidence-irenaeus.html (la ritenete attendibile?)
 
Top
view post Posted on 22/10/2011, 22:51     +1   -1
Avatar

Celebrità

Group:
Administrator
Posts:
3,155
Reputation:
0
Location:
Roma

Status:


Intervengo con molto ritardo a questo interessante topic. Il passo di Ireneo è molto forte, e prosegue insistendo sulla tradizionalità del dato dell'età di Gesù contro la (presunta) ignoranza di Tolomeo, che sosteneva che Gesù fosse morto a 31 anni.

Ometto la la diversa interpretazione che Ireneo offre del passo lucano sui 30 anni. Basti qui dire che secondo il testo greco la posizione della particella ὡσεί dopo ἀρχόμενος indica che Gesù era "intorno ai 30 anni", mentre Ireneo mette quasi prima di incipiens e dunque fa sì che i trenta ancora non li avesse compiuti.

Il fatto rilevante è però il richiamo ad una tradizione di cui Ireneo sembra essere l'unico testimone.Il verbo greco sotteso a tradidisse è conservato in Eusebio III, 23,2 ed è proprio quello tecnico della traditio: παραδιδόναι, ancor più significativo perché questa paradosis è sottolineata più volte. Prosegue infatti Ireneo:

Alcuni di loro videro non soltanto Giovanni ma anche altri apostoli, sentirono queste stesse cose da loro stessi e danno testimonianza di questo racconto. A chi si deve credere di più? A questi che sono tali o a Tolomeo che non ha mai visto gli apostoli, che non ha mai seguito le orme di un apostolo neppure in sogno?

Dunque il problema esiste e getta qualche ombra sulle fonti di Ireneo. Tempo permettendo mi riprometto di cercare di capirne di più, per il momento rilancio la discussione nella speranza che qualcuno voglia apportare qualche altra novità.
 
Top
1 replies since 26/9/2011, 11:38   344 views
  Share