Studi sul Cristianesimo Primitivo

Genitivo misterioso..?

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 10/7/2013, 10:55     +1   -1
Avatar

Celebrità

Group:
Administrator
Posts:
3,155
Reputation:
0
Location:
Roma

Status:


Una preghiera della liturgia di san Basilio a un certo punto dice (rivolto a Dio)

Εὐλόγησον τὸν στέφανον τοῦ ἐνιαυτοῦ τῆς χρηστότητός σου,

Lett. “benedici la corona dell’anno della tua bontà”

La "corona dell'anno" è il ciclo dell'anno agricolo, dunque si chiede una benedizione per l'agricoltura, ma la difficoltà non è questa. Il genitivo τῆς χρηστότητός a cosa si riferisce? In lavori passati anche io lo intesi, come altri, riferito al verbo: ti benedico della mia benedizione, dunque con un senso strumentale, donde le possibili versioni:

Parenti (Barberini 336): benedici nella tua bontà il ciclo di quest'anno
Io (GBXV): benedici nella tua bontà il ciclo dell'anno

Mi si pone però il problema se quella bontà non possa essere riferita all'anno. Il senso è oscuro: cosa sarebbe "l'anno della bontà"? Ma grammaticalmente è possibile e la versione slavonica recepisce il testo in maniera servile senza porsi il problema.

Insomma, di chi è questa χρηστότης?
 
Top
Hard-Rain
view post Posted on 10/7/2013, 13:05     +1   -1




Premesso che non conosco Basilio e quel tipo di greco, a orecchio io non avrei pensato all'uso strumentale ma a un genitivo, forse soggettivo (oppure un genitivo di specificazione?): "benedici la corona della tua bontà (cioè che deriva dalla tua bontà) dell'anno". Se però dici che l'uso del genitivo come complemento di mezzo/strumento è attestato non dovrebbe essere difficile dimostrarlo facendo qualche ricerca nell'autore e portandone delle evidenze. Se hai tempo, venerdì posso verificare nelle grammatiche se c'è qualcosa.
 
Top
view post Posted on 10/7/2013, 19:47     +1   -1
Avatar

Celebrità

Group:
Administrator
Posts:
3,155
Reputation:
0
Location:
Roma

Status:


CITAZIONE (Hard-Rain @ 10/7/2013, 14:05) 
Premesso che non conosco Basilio e quel tipo di greco, a orecchio io non avrei pensato all'uso strumentale ma a un genitivo, forse soggettivo (oppure un genitivo di specificazione?): "benedici la corona della tua bontà (cioè che deriva dalla tua bontà) dell'anno". Se però dici che l'uso del genitivo come complemento di mezzo/strumento è attestato non dovrebbe essere difficile dimostrarlo facendo qualche ricerca nell'autore e portandone delle evidenze. Se hai tempo, venerdì posso verificare nelle grammatiche se c'è qualcosa.

Se mi spieghi cosa cavolo significa "benedici la corona della tua bontà dell'anno" accetto volentieri il suggerimento
 
Top
Hard-Rain
view post Posted on 10/7/2013, 21:01     +1   -1




Da una frase piuttosto criptica non è che si possa capire un granchè, l'unica cosa che mi viene in mente come alternativa è che la bontà possa essere in relazione con la corona (cioè il ciclo degli anni) oppure, come hai supposto tu, che sia riferito all'anno. Se però pare attestato e/o diffuso quell'uso del genitivo come mezzo/strumento allora sarà pur facile rintracciare degli esempi in questo autore che potrebbero risolvere la questione. Ci sono?
 
Top
view post Posted on 11/7/2013, 08:36     +1   -1
Avatar

Celebrità

Group:
Administrator
Posts:
3,155
Reputation:
0
Location:
Roma

Status:


Mea culpa, ti do il contesto:


Il sacerdote prega sommessamente:
Ricordati, Signore, di tutti i vescovi ortodossi, che dispensano rettamente la tua parola di verità.
Ricordati, Signore, per la tua copiosa magnanimità, anche della mia indegnità: perdonami ogni mancanza volontaria e involontaria, e non distogliere a causa dei miei peccati la grazia del tuo santo Spirito dai doni presentati.
Ricordati, Signore, del presbiterato, del diaconato in Cristo e di ogni ordine sacerdotale, e non lasciare che nessuno di noi che siamo intorno al tuo santo altare abbia a vergognarsi.
Visitaci, Signore, nella tua bontà, manifestati a noi nella tua copiosa magnanimità. Donaci un clima temperato e favorevole, e alla terra piogge miti affinché porti frutto, benedici la corona dell’anno della tua bontà, fa’ cessare gli scismi delle chiese, spegni gli attacchi dei pagani, distruggi rapidamente il sorgere delle eresie con la potenza del tuo Santo Spirito. Ricevi tutti noi nel tuo regno, rendendoci figli della luce e figli del giorno. Donaci la tua pace e il tuo amore, Signore Dio nostro, infatti, ci hai dato ogni cosa.


Μνήσθητι, Κύριε, πάσης Ἐπισκοπῆς Ὀρθοδόξων, τῶν ὀρθοτομούντων τὸν λόγον τῆς σῆς ἀληθείας. Μνήσθητι, Κύριε, κατὰ τὸ πλῆθος τῶν οἰκτιρμῶν σου, καὶ τῆς ἐμῆς ἀναξιότητος, συγχώρησόν μοι πᾶν πλημμέλημα ἑκούσιόν τε καὶ ἀκούσιον, καὶ μὴ διὰ τὰς ἐμὰς ἁμαρτίας κωλύσῃς τὴν χάριν τοῦ Ἁγίου σου Πνεύματος ἀπὸ τῶν προκειμένων Δώρων. Μνήσθητι, Κύριε, τοῦ Πρεσβυτερίου, τῆς ἐν Χριστῷ Διακονίας, καὶ παντὸς ἱερατικοῦ Τάγματος, καὶ μηδένα ἡμῶν καταισχύνῃς τῶν κυκλούντων τὸ ἅγιόν σου θυσιαστήριον. Ἐπίσκεψαι ἡμᾶς ἐν τῇ χρηστότητί σου, Κύριε, ἐπιφάνηθι ἡμῖν ἐν τοῖς πλουσίοις σου οἰκτιρμοῖς, εὐκράτους καὶ ἐπωφελεῖς τοὺς ἀέρας ἡμῖν χάρισαι, ὄμβρους εἰρηνικοὺς τῇ γῇ πρὸς καρποφορίαν δώρησαι. Εὐλόγησον τὸν στέφανον τοῦ ἐνιαυτοῦ τῆς χρηστότητός σου, παῦσον τὰ σχίσματα τῶν Ἐκκλησιῶν, σβέσον τὰ φρυάγματα τῶν ἐθνῶν, τὰς τῶν αἱρέσεων ἐπαναστάσεις ταχέως κατάλυσον, τῇ δυνάμει τοῦ Ἁγίου σου Πνεύματος. Πάντας ἡμᾶς πρόσδεξαι εἰς τὴν βασιλείαν σου, υἱούς φωτὸς καὶ υἱοὺς ἡμέρας ἀναδείξας, τὴν σὴν εἰρήνην, καὶ τὴν σὴν ἀγάπην χάρισαι ἡμῖν, Κύριε ὁ Θεὸς ἡμῶν· πάντα γὰρ ἀπέδωκας ἡμῖν.


Ora ripeto la domanda:

Visto li contesto, che cavolo vorrebbe dire: "benedici la corona della tua bontà dell'anno" ?
 
Top
Hard-Rain
view post Posted on 11/7/2013, 10:55     +1   -1




Noto che:

1) "per la tua copiosa magnanimità" si basa su κατὰ + acc.vo, ma Basilio qui è indotto a farlo perchè Μνήσθητι va col genitivo e la frase sarebbe confusa se avesse usato due genitivi (sempre nell'ipotesi che il genitivo possa essere compl. di modo, mezzo, strumento o quant'altro possa essere);

2) "visitaci nella tua bontà" non usa il gen.vo ma ἐν τῇ χρηστότητί σου; idem poco dopo per "nella tua copiosa magnanimità" usa sempre ἐν + dativo; questi sono complementi di modo, ma potrebbero essere intesi anche come mezzo/strumento (εν + dat.vo riflette anche il semplice dativo di mezzo/strumento);

3) "con la potenza del tuo Santo Spirito" usa il tipicissimo dativo per il mezzo/strumento.

Qui altri casi di uso del genitivo come mezzo/strumento non ce ne sono, viceversa come da sopra usa il dativo e per il modo (che sconfina tranquillamente nel mezzo/strumento) usa εν + dat.vo (due volte) e c'è persino il κατα + acc.vo.

Vuoi per la mia ignoranza di questo uso del genitivo come mezzo/strumento (in tutta franchezza non l'ho mai sentito dire e non ricordo di averlo mai incontrato, limitatamente ai testi che ho letto io, ovviamente) vuoi per i casi di cui sopra, vuoi per la confusione e ambiguità davvero molto strana a fronte di un testo che per il resto è semplice, chiaro e con ben poche difficoltà sintattiche a me risulta sintatticamente più chiaro interpretarlo come abbiamo detto e come fa la versione slavonica "benedici la corona dell'anno della tua bontà" oppure come l'altra alternativa "benedici la corona della tua bontà dell'anno (o di quest'anno, come la trad. che leggo sopra?)".

Il significato di queste espressioni è oscuro, appunto resta non chiaro che cosa sia l'anno della bontà (di Dio) o, viceversa, che cosa sia la corona della bontà (di Dio) annuale (cioè dell'anno).

L'anno della bontà di Dio proprio non saprei che dire, non so se esista nel pensiero di Basilio un "anno di bontà". La "corona della bontà di Dio" potrebbe voler dire che questa corona (che tu mi dici corrispondere al ciclo dell'anno agricolo) è della bontà di Dio, cioè è un risultato della sua bontà (che avviene annualmente) (cioè εκ της χρηστοτητος σου).
 
Top
Saulnier
view post Posted on 11/7/2013, 14:31     +1   -1




CITAZIONE (Teodoro Studita @ 11/7/2013, 09:36) 
Εὐλόγησον τὸν στέφανον τοῦ ἐνιαυτοῦ τῆς χρηστότητός σου,

Ora ripeto la domanda:

Visto li contesto, che cavolo vorrebbe dire: "benedici la corona della tua bontà dell'anno" ?

Il senso è strumentale, si tratta banalmente di una citazione da Salmi 65,11 (Settanta) il greco vorrebbe rendere in una maniera piuttosto contorta l'espressione עִטַּרְתָּ שְׁנַת טוֹבָתֶךָ "Corona l'annata (cioè i raccolti) con la tua bontà"
 
Top
Hard-Rain
view post Posted on 11/7/2013, 14:37     +1   -1




Il salmo dice infatti: εὐλογήσεις τὸν στέφανον τοῦ ἐνιαυτοῦ τῆς χρηστότητός σου

perfetto, direi che si tratta proprio di una reminescenza biblica... che modo contorto di scrivere, comunque! Direi che il tutto è chiaro ora.
 
Top
view post Posted on 11/7/2013, 14:42     +1   -1
Avatar

Celebrità

Group:
Administrator
Posts:
3,155
Reputation:
0
Location:
Roma

Status:


Ecco, mi mancava il riferimento al salmo, accidenti.
Ora con l'ebraico si spiega tutto a perfezione.
Grazie mille
 
Top
8 replies since 10/7/2013, 10:55   155 views
  Share