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| Se uno si attenesse ai lessici si potrebbe affermare che l’uno indichi "deità" (cioè l’essere Dio), l’altro "divinità" (l'avere caratteri divini; DENT, 1620). In realtà io sarei meno dogmatico. Gli autori sono diversi, gli usi pure e i confini semantici assi sfumati e parzialmente sovrapposti. Quindi la mia risposta è SI, e anche NO.
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