Studi sul Cristianesimo Primitivo

Esistenza storica di Gesù, storici negazionisti

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Beliél
view post Posted on 22/11/2012, 04:23     +1   -1




CITAZIONE (Talità kum @ 28/4/2011, 21:07) 
Sappiamo che qualunque questione legata alla non-esistenza storica di Gesù è ampiamente snobbata in ambito accademico (ivi compresi studiosi atei, agnostici e non cristiani), ed a negare l’esistenza storica di Gesù sono piuttosto pseudo-studiosi, sedicenti esperti, atei incalliti e dilettanti allo sbaraglio.

C'è poco da stupirsi se consideriamo che per negare l'esistenza storica del Cristo neotestamentario questi personaggi ricorrono a pseudo analisi filologiche condotte sulle testimonianze extratestamentarie senza avere un minimo approccio conoscitivo sull'argomento.

CITAZIONE (JohannesWeiss @ 28/4/2011, 22:58) 
qualcosa del tipo: forse è esistito, ma ciò che abbiamo tra le mani è solo il suo mito

Affermazione che rappresenta in sintesi la mia panoramica di pensiero: negarne in assoluto l’esistenza storica è errato allo stesso modo dell’affermarne la storicità in maniera preconcetta e del tutto aprioristica.
Ad esempio non posso accettare che taluni storici considerini esorcismi demoniaci, guarigioni miracolose o esperienze di risurrezione (vedasi, verbi gratia, il riferimento a Paula Fredriksen riportato da Talità) come tratti peculiari del Cristo storico.

CITAZIONE (Lucifero ~Sapere Aude~ @ 23/5/2011, 19:43) 
CITAZIONE
Chiedo semplicemente questo, senza raccontare tutto il lungo background della richiesta, se esiste una prova definitiva dell'esistenza di Gesù, qualcosa che nessuno possa negare senza negare l'esistenza della prova stessa.

Mah, forse, in ultima analisi, tra i tanti elementi, tra analisi e controanalisi storiche, filologiche, linguistiche, etc., potrebbe essere questo : "così egli convocò il Sinedrio a giudizio e vi condusse il fratello di Gesù, detto il Cristo, il cui nome era Giacomo, ed alcuni altri". (Antichità Giudaiche, XX,9,1)

Su perchè questo passaggio sia autentico e perchè per negare il riferimento a Gesù bisogna per forza negare l'autenticità del passaggio, ho trovato interessanti le argomentazioni presentate da Hard-Rain sul passo (dove sono presi dettagliatamente sia i pro che i contro a favore di questa o quella tesi):
https://digilander.libero.it/Hard_Rain/stor...assaggio_20.9.1

Saluti

Mi permetto di dissentire nel considerare il riferimento ad Ant. 20.9.1 come una prova definitiva dell'esistenza storica di Gesù. Con ciò vorrei puntualizzare che non ritengo tale paragrafo oggetto di interpolazione.
L'interessante disamina di Hard-Rain ha confermato la mia analisi filologica in proposito.
Un piccolo commento ancora (data la tarda ora) sull'articolo di Ehrman.

CITAZIONE
In una società in cui alcuni ancora affermano che l'Olocausto non è avvenuto, e alcuni affermano che il presidente americano è, nei fatti, un musulmano nato in terra straniera, è forse una sorpresa apprendere che la più grande figura nella storia della civiltà occidentale, l'uomo su cui la più potente e influente istituzione sociale, politica, economica, culturale e religiosa nel mondo – la Chiesa cristiana - è stata costruita, l'uomo adorato, letteralmente, da miliardi di persone oggi – sorprende forse sentir dire che Gesù non è mai neppure esistito?

Per un giovane appassionato di storia come me (i cui interessi variano dalle prime fasi del periodo protodinastico all'età classica) mosso esclusivamente da una infinità curiosità personale e intenzionato, un giorno, a divenire un serio studioso accademico di filologia semitica e classica, interessato alla problematica del Cristo storico, di cui ritengo probabile ma non certa l'esistenza, fa un po' male vedersi accostato a delinquenti di tal genere e tipo. La mia indole di curioso mi spinge - aihmè! - prima di addentrarmi nella questione del "who was Jesus?", a soffermarmi un gradino prima, ovvero alla questione "did Jesus exist?"; perché, insistendo sul concetto, non sarebbe nella mia indole dare per scontato l'esistenza storica di un personaggio così enigmatico e, per certi versi, anche così "fantasioso", affermandone la storicità in maniera del tutto aprioristica, senza prima essermene informato sulla effettiva esistenza storica.
Non per fare sgarbo ad alcuno, ma se le testimonianze storiografiche avessero riportato che anche Cesare avesse camminato sulle acque, mi sarei sentito legittimato a certificarmi effettivamente anche della sua stessa esistenza storica.
Si tratta semplicemente di affrontare la questione un gradino per volta, senza dare nulla aprioristicamente per scontato.

CITAZIONE
Questa è l'affermazione fatta da un piccolo gruppo, in crescita, di scrittori (regolarmente pubblicati), blogger e malati di Internet che si fanno chiamare “miticisti”. Questo gruppo insolitamente rumoroso sostiene che Gesù è un mito inventato per nefasti (o altruistici) scopi dai primi cristiani, i quali hanno modellato il loro salvatore lungo le linee di uomini-dei pagani i quali, si sostiene, sono anch’essi nati da una vergine il 25 dicembre, hanno operato miracoli, sono morti per l’espiazione dei peccati e sono stati poi risuscitati dai morti.
Pochi di questi “miticisti” sono in realtà studiosi formati in storia antica, religione, studi biblici o qualsiasi settore affine, per non parlare delle lingue antiche (!), materie che si suppone siano importanti per chiunque voglia dire qualcosa con un certo grado di autorità riguardo ad un rabbi ebreo (presumibilmente) vissuto nella Palestina del primo secolo.

Concordo pienamente con Ehrman.

CITAZIONE
Ci sono un paio di eccezioni: fra le centinaia - migliaia? – di “miticisti”, due (che io sappia) in realtà hanno un Ph.D. tra le proprie credenziali nei rispettivi settori di studio. Ma anche tenendo conto di questi, non c'è un solo “miticista” che insegni Nuovo Testamento o Cristianesimo Primitivo in qualsiasi ente accreditato di istruzione superiore nel mondo occidentale. E non c'è da meravigliarsi del perché. Questi punti di vista sono così estremi e così poco convincenti per il 99,99 % dei veri esperti, che la probabilità di ottenere un posto da insegnante in un istituto (serio) di studi religiosi è la stessa che ha un creazionista dei sei giorni di venire assunto in un istituto (serio) di biologia.

Potrei sbagliarmi senza dubbio, ma il parere che mi sono fatto è che una eccessiva (giusta) presa di posizione della comunità accademica nei confronti di questi personaggi poco affidabili abbia prodotto una (altresì eccessiva) "reazione uguale e contraria". A mio parere ci sono due ipotesi, nessuna da escludere a priori, entrambi per certi versi ugualmente valide: l'esistenza storica di Gesù e la sua inesistenza. Entrambe hanno i loro pro e contro.

CITAZIONE
Perché allora il movimento “miticista” è in crescita, con sostenitori molto sicuri delle loro opinioni, i quali contestano il fatto che Gesù sia realmente esistito? Il motivo, in buona parte, è che questi negazionisti di Gesù sono allo stesso tempo contestatori della religione: una categoria di persone oggi molto in voga. E quale modo migliore per diffamare la religione della stragrande maggioranza delle persone nel mondo occidentale (che rimane, nonostante tutto, prevalentemente cristiana), se non quello di affermare che il fondatore storico della loro religione è in realtà il frutto della fantasia dei suoi seguaci ?

Completamente d'accordo con Ehrman. Anche questo ha contribuito a rendere "malvista" l'ipotesi di un Gesù non storico. Anche se, sopratutto, sono stati i lapalissiani errori storici sui quali tali studiosi hanno basato la loro tesi a renderla poco credibile (a mio parere).


CITAZIONE
Questo punto di vista, però, crolla sulle sue stesse premesse. La realtà – buona o cattiva che sia - è che Gesù è un personaggio reale.

Posizione presa a priori che non rende merito a un atteggiamento asettico e distaccato necessario per lo studio della storia antica.
Modificherei la frase in questo modo: "La realtà - buona o cattiva che sia - è che le loro tesi si basano su fondamenta sbagliate a causa della loro scarsa conoscenza in materia."

CITAZIONE
E’ vero che Gesù non è menzionato in nessuna fonte storica romana del suo tempo.Questo, tuttavia, ben difficilmente può essere un argomento contro la sua esistenza, poiché queste stesse fonti non menzionano quasi nessuno del tempo e luogo di Gesù. Non menzionano nemmeno il famoso storico ebreo Giuseppe Flavio né, fatto ancora più singolare, la figura più potente e importante di quei giorni, Ponzio Pilato.

Concordo con Ehrman, bisogna distinguere "l'assenza di prove" dalle "prove d'assenza".

CITAZIONE
E' anche vero che le nostre migliori fonti su Gesù, i Vangeli, sono ricche di problemi. Questi testi sono stati scritti decenni dopo la vita di Gesù' da autori “di parte”, che sono in contrasto tra loro su diversi dettagli. Ma gli storici non possono rigettare le fonti semplicemente perché sono di parte. Potremmo non fidarci delle opinioni di Rush Limbaugh su Sandra Fluke, ma certamente forniscono la prova che Sandra Fluke esiste.

La questione non è se le fonti siano tendenziose, ma se fonti tendenziose possano essere utilizzate per fornire informazioni attendibili storicamente, una volta che la “pula” tendenziosa viene separata dal “grano” storico. E gli storici hanno escogitato dei metodi per fare questo.

Per quanto riguarda Gesù, abbiamo numerosi resoconti indipendenti della sua vita nelle fonti che si trovano dietro i Vangeli (e gli scritti di Paolo) - fonti che hanno avuto origine nella lingua madre di Gesù’, l’aramaico, e che possono essere datate entro appena un anno o due dalla sua vita (prima che la religione si muovesse a convertire in massa i pagani). Fonti storiche del genere sono piuttosto sorprendenti per una figura antica di qualsiasi tipo.

Concordo pienamente. Per questo ritengo i documenti neotestamentari la prova più grande dell'esistenza storica di Gesù (con questo rispondo alla domanda di Lycanthropos).

CITAZIONE
Inoltre, abbiamo scritti piuttosto ampi di un autore del primo secolo, Paolo, che ha acquisito le sue informazioni entro un paio di anni dalla morte di Gesù, e che in effetti conosceva in prima persona il discepolo più vicino a Gesù', Pietro, e suo fratello Giacomo. Se Gesù non fosse esistito, si presume che suo fratello ne sarebbe stato al corrente. :B):

Perdonate la mia grandissima ignorantia, quali sarebbero questi "scritti piuttosto ampi" di Paolo? :shifty:

CITAZIONE
Inoltre, l'affermazione che Gesù sia una semplice invenzione fa acqua da ogni parte. I presunti paralleli tra Gesù ed un Salvatore “pagano”, nella maggior parte dei casi risiedono nella fantasia moderna: non abbiamo resoconti di nessun altro che sia nato da una vergine e morto per l’espiazione dei peccati, e successivamente risuscitato dai morti (nonostante quello che sostengono ad nauseam i sensazionalisti nella loro propaganda).

Se l'affermazione che Gesù sia un semplice invenzione è basata su questa stupida teoria è palese che faccia "acqua da tutte le parti".

CITAZIONE
Inoltre, gli aspetti della storia di Gesù semplicemente non potrebbero essere stati inventati da chi avesse voluto costruire un nuovo Salvatore. I primi seguaci di Gesù sostenevano infatti che egli fosse un messia crocifisso. Ma prima del cristianesimo non c'è mai stato nessun ebreo, di alcun tipo, che pensasse che ci sarebbe stato un futuro Messia crocifisso. Il Messia doveva essere una figura di grandezza e potere tali da rovesciare il nemico: chi avesse voluto inventare un Messia, lo avrebbe inventato in questo modo.

Questa, invece, è una critica degna di essere discussa. L'ipotesi di un Cristo non storico necessita di una spiegazione sulla presunta costruzione di questo messia. Gli arpiolidi argomentano (a mio parere erroneamente) che la figura di Gesù derivi da un archetipo: il fantomatico Giovanni di Gamala. A meno che non "saltino fuori" delle serie documentazioni storiografiche o numismatiche in proposito, che attestino il suo regno in quel determinato periodo storico, non esistono attestazioni storiche della sua esistenza. Più semplice è sostenere a questo punto l'ipotesi dell'esistenza storica di Gesù (di cui ci sono, sicuramente, più testimonianze storiche di "Giovanni").

CITAZIONE
Si può decidere di entrare in sintonia con gli obiettivi dei nostri contestatori, moderni e post-moderni, della religione (o anche no). Ma sicuramente il modo migliore per promuovere un tale ordine del giorno non è quello di negare ciò che praticamente tutti gli storici equilibrati del pianeta - cristiani, ebrei, musulmani, pagani, agnostici, atei, chi più ne ha più ne metta – hanno concluso basandosi su una serie di convincenti prove storiche.

D'accordo su tutto tranne sul valore di quelle "convincenti prove storiche", che a mio parere vanno rivalutate.

CITAZIONE
Che ci piaccia o no, Gesù certamente è esistito.

Affermazione che spero sia provocatoria perché certezze assolute è impossibile averne in questo ambito di storia.

CITAZIONE (-Waylander- @ 21/5/2012, 19:49) 
E per fare il paio beccatevi questo

www.bibbia-alieni.it/?tag=alessio-de-angelis

Non solo Gesù non è mai esistito, ma neppure gli apostoli. Ed hanno le prove!
Per questo il cristianesimo sta per finire... :ph34r:

:alienff: Paura eh? :126.gif:

Al contrario di quanto si pensi, nella conferenza linkata il mio scopo era proprio quello di dimostrare che una assenza di prove non determina consequenzialmente una prova d'assenza. Inoltre il titolo del libro, scritto a 15 anni e di cui non condivido più pienamente le argomentazioni, non è stato da me deciso e anzi contestato.

Con questo spero di aver vagamente riassunto la mia posizione.

Ad maiorem dei gloriam
Beliel
 
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view post Posted on 22/11/2012, 12:39     +1   -1

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CITAZIONE (Beliél @ 22/11/2012, 04:23)
Affermazione che rappresenta in sintesi la mia panoramica di pensiero: negarne in assoluto l’esistenza storica è errato allo stesso modo dell’affermarne la storicità in maniera preconcetta e del tutto aprioristica.

Ad esempio non posso accettare che taluni storici considerini esorcismi demoniaci, guarigioni miracolose o esperienze di risurrezione (vedasi, verbi gratia, il riferimento a Paula Fredriksen riportato da Talità) come tratti peculiari del Cristo storico.

Nonostante anche io pensi che i vangeli contengano invenzioni letterarie, fatti non accaduti ed esagerazioni varie, non credo che il trio Esorcismi, Guarigioni, Esperienze di resurrezione sia tra i fatti storicamente contestabili.

Esorcismi:

Gli esorcismi vengono fatti ancora oggi, ovviamente dopo averne visti ed essermi informato ho raggiunto la conclusione che siano solo malattie mentali, ma che Gesù (come molti altri del suo tempo come ampiamente documentato) sia andato in giro a farne è assolutamente plausibile.

Chiaramente è un altro discorso affermare come storici i demoni che riconoscono Gesù nei sinottici o che gli esorcismi si siano svolti come li raccontano gli evangelisti, quelle sono probabilmente invenzione letteraria o un esagerazione. Ma ovviamente la Fredriksen si guarda bene dall'affermare una cosa del genere.

Guarigioni:

Qui il discorso si fa più complicato. Anche se non possiamo credere a tutte le storie dei vangeli sinottici (Giovanni per quanto mi riguarda è un testo teologico) come vengono raccontate, ci sono esempi vicinissimi ai giorni nostri di persone che pensavano di saper guarire le persone e di persone che giurano e dichiarano di essere state guarite.

Gli esempi tra i santoni orientali o i vari mistici cristiani si sprecano, la gente va per essere guarita e OGNI TANTO ne esce guarita, ovviamente in base all'imperscrutabile volere di Dio o alla purezza della propria fede.

Se leggete alcune biografie del "guru" indiano Krishamurti (io l'ho fatto XD) morto solo 26 anni fa troverete una persona davvero convinta di avere questo potere che ogni tanto gli veniva concesso e migliaia di persone che andavano da lui per provare a farsi guarire.

Alcune di queste persone guarite hanno scritto persino un libro (Esempio: www.scribd.com/doc/17686776/On-An-E...y-Vimala-Thakar) sulla propria esperienza di Guarigione. Ovviamente Krishnamurti non riusciva sempre a guarire la persona, ma a volte riusciva e la voce si diffondeva e sempre più persone andavano da lui. Chi non veniva guarito se ne andava e spariva, ma chi veniva guarito faceva di tutto per dirlo in giro (Krishnamurti as I knew him).

Questi sono fatti estremamente documentati e nonostante fossimo già in un epoca multimediale le voci si sono diffuse e la credenza era fermamente radicata nelle persone che lo seguivano e persino in Krishnamurti stesso! (con differenze tra i vari periodi della sua vita)

A meno che non vogliamo pensare che Krishnamurti avesse dei poteri forniti discrezionalmente da qualcun'altro, questa è una buona testimonianza di come, con un po' di creduloneria e ricordando solo i successi ottenuti che possono essere attribuiti al caso, alla guarigione che ci sarebbe stata comunque o a malattie immaginarie psicosomatiche con annessa guarigione immaginaria, si possa diffondere l'idea che una persona abbia capacità di guarigione sovrannaturali.

Immaginiamoci com'era la situazione 2000 anni fa quando tutte le persone credevano nel sovrannaturale. E immaginiamo cosa potevano raccontare i cristiani convinti che Gesù fosse il figlio di Dio sulle sue capacità.

Per quanto riguarda i fallimenti, anche Gesù ogni tanto deve avere avuto dei problemi simili e non deve essere stato sempre infallibile, ne troviamo traccia in Marco 6:5

And because of their unbelief, he couldn't do any miracles among them except to place his hands on a few sick people and heal them.

Quindi penso che Gesù abbia davvero "causato" qualche guarigione di cui poi si è sparsa la voce, mentre altri possono essere racconti di miracoli dopo la sua morte che i fedeli hanno attribuito a Gesù e altri ancora sono semplici invenzioni con significato teologico (Acqua in vino, Resurrezione di Lazzaro) o esagerazioni dovute a vari passaggi verbali tra persone di lingua e cultura diversa.

Inoltre la tradizione della bibbia è piena di persone in grado di guarire grazie al potere di Dio, se Gesù si vedeva come un profeta o come il messia in buona fede può essersi convinto di esserne in grado rafforzando la sua convinzione. O ancora. Se le persone si convincevano tramite le sue parole che fosse un profeta, automaticamente associavano a lui dei poteri simili a quelli di Elia e andavano da lui non diversamente da come oggi si va a Fatima o in alcuni luoghi in India. Tanti affermano di essere guariti miracolosamente anche quando la spiegazione è razionale.

Esperienze di resurrezione

Sulle esperienze post resurrezione avrei ancora meno dubbi. Con tutto il rispetto per i discepoli di Gesù, non stiamo parlando dei membri della Royal Society, ma di persone umili e non educate per la quale il sovrannaturale era reale come l'aria che respiriamo, che erano convinte che il mondo dovesse finire a breve in base a un libro e a rivelazioni divine, che avevano abbandonato i loro averi per seguire un profeta apocalittico itinerante, che poi praticheranno cose come la glossolalia ecc.. Per ogni uomo che ha una visione ci sono 100 persone pronte a crederla vera sulla sola base della testimonianza e delle proprie convinzioni personali.

When the brain perceives things that are not really there, we call them hallucinations. They can be seen, heard, or even felt, and they occur in a wide range of neurological conditions – migraine, epilepsy, blindness – and of course after taking hallucinogenic drugs.

Le allucinazioni sono all'ordine del giorno, vedove hanno visto il loro marito morto che ha parlato con loro e le ha consolate. Sempre Krishnamurti ebbe delle allucinazioni del Buddha in meditazione, Olivier Sacks nel suo nuovo libro "Hallucinations" (che consiglio a tutti, molto divertente oltre che informativo) si è messo a parlare con un ragno gigante di filosofia analitica e le allucinazioni sensoriali realistiche sono un fenomeno talmente documentato che sinceramente mi pare il meno improbabile di tutti! Un neurochirurgo sta vendendo (è uscito da pochissimo) un libro dicendo di essere stato durante il coma in paradiso e volava su una farfalla gigante. E' probabilmente in buona fede e lo è sicurmente molta gente che è convinta che questa testimonianza sia una prova a favore dell'oltretomba. E nell'ambito religioso sono ancora più frequenti e ricevono grande attenzione (se. Non so se hai mai meditato intensamente, ma possono succedere cose incredibili. Però sono solo stati mentali alterati, se non si vuole credere in qualcosa di ulteriore.

Un esempio carino: http://mindhacks.com/2012/09/12/hallucinat...d-by-lightning/

Non voglio dire che i miracoli sono necessariamente impossibili, ma che è più probabile una spiegazione razionale e che storicamente è quantomeno probabile che gli esorcismi, le "guarigioni" e le esperienze di Gesù risorto abbiano un fondo di verità.

Edited by Nirodh27 - 22/11/2012, 17:21
 
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view post Posted on 22/11/2012, 13:14     +1   -1
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QUOTE (Beliél @ 22/11/2012, 04:23) 
Perdonate la mia grandissima ignorantia, quali sarebbero questi "scritti piuttosto ampi" di Paolo? :shifty:

Le sue lettere, che contengono sia materiale "paolino" che tradizioni ed inni pre-paolini.

Pur avendo letto con cura il tuo lungo post, ammetto di non aver compreso a fondo la tua posizione in merito alla storicità di Gesù.
Capisco che prendi le distanze dallo scetticismo basato su argomenti "non scientifici" e dal miticismo (es. arpiolide) privo di una proposta alternativa storicamente accettabile. Diffidi anche dell'argomentum ex silentio.

Non ho tuttavia capito se tu abbia qualche posizione assertiva da proporre, oppure se ti fermi sulla soglia dell'agnosticismo storico, come si potrebbe evincere dalla tua affermazione: "certezze assolute è impossibile averne in questo ambito di storia".

Ciao,
Talità
 
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lino85
view post Posted on 22/11/2012, 16:36     +1   -1




CITAZIONE (Nirodh27 @ 22/11/2012, 12:39) 
Guarigioni:

Qui il discorso si fa più complicato. Anche se non possiamo credere a tutte le storie dei vangeli sinottici (Giovanni per quanto mi riguarda è un testo teologico) come vengono raccontate, ci sono esempi vicinissimi ai giorni nostri di persone che pensavano di saper guarire le persone e di persone che giurano e dichiarano di essere state guarite.

CITAZIONE (Nirodh27 @ 22/11/2012, 12:39) 
A meno che non vogliamo pensare che Krishnamurti avesse dei poteri forniti discrezionalmente da qualcun'altro, questa è una buona testimonianza di come, con un po' di creduloneria e ricordando solo i successi ottenuti che possono essere attribuiti al caso, alla guarigione che ci sarebbe stata comunque o a malattie immaginarie psicosomatiche con annessa guarigione immaginaria, si possa diffondere l'idea che una persona abbia capacità di guarigione sovrannaturali.

Immaginiamoci com'era la situazione 2000 anni fa quando tutte le persone credevano nel sovrannaturale. E immaginiamo cosa potevano raccontare i cristiani convinti che Gesù fosse il figlio di Dio sulle sue capacità.

Per quanto riguarda i fallimenti, anche Gesù ogni tanto deve avere avuto dei problemi simili e non deve essere stato sempre infallibile, ne troviamo traccia in Marco 6:5

And because of their unbelief, he couldn't do any miracles among them except to place his hands on a few sick people and heal them.

Quindi penso che Gesù abbia davvero "causato" qualche guarigione di cui poi si è sparsa la voce, mentre altri possono essere racconti di miracoli dopo la sua morte che i fedeli hanno attribuito a Gesù e altri ancora sono semplici invenzioni con significato teologico (Acqua in vino, Resurrezione di Lazzaro) o esagerazioni dovute a vari passaggi verbali tra persone di lingua e cultura diversa.

Inoltre la tradizione della bibbia è piena di persone in grado di guarire grazie al potere di Dio, se Gesù si vedeva come un profeta o come il messia in buona fede può essersi convinto di esserne in grado rafforzando la sua convinzione. O ancora. Se le persone si convincevano tramite le sue parole che fosse un profeta, automaticamente associavano a lui dei poteri simili a quelli di Elia e andavano da lui non diversamente da come oggi si va a Fatima o in alcuni luoghi in India. Tanti affermano di essere guariti miracolosamente anche quando la spiegazione è razionale.

CITAZIONE (Nirodh27 @ 22/11/2012, 12:39) 
Esperienze di resurrezione

Sulle esperienze post resurrezione avrei ancora meno dubbi. Con tutto il rispetto per i discepoli di Gesù, non stiamo parlando dei membri della Royal Society, ma di persone umili e non educate per la quale il sovrannaturale era reale come l'aria che respiriamo, che erano convinte che il mondo dovesse finire a breve in base a un libro e a rivelazioni divine, che avevano abbandonato i loro averi per seguire un profeta apocalittico itinerante, che poi praticheranno cose come la glossolalia ecc.. Per ogni uomo che ha una visione ci sono 100 persone pronte a crederla vera sulla sola base della testimonianza e delle proprie convinzioni personali.

Sulla credenza nei miracoli tra i cristiani dei primi secoli (ad essere precisi, non quelli del primo secolo ma quelli dei secoli subito seguenti della tarda antichità) si può leggere qualcosa qui:

http://books.google.it/books?id=0h9Wl3RZDq...iracoli&f=false

dove peraltro si fa notare che vari cristiani non dubitavano della presenza di miracoli anche nel mondo pagano. Viene mostrato un esempio tratto da Eusebio che riteneva autentici i miracoli attribuiti ad Apollonio di Tiana, tuttavia riteneva tali miracoli opere demoniache di magia e viene riportata anche la testimonianza di Sofronio di una modalità di ricevere miracoli che era derivata direttamente da quelle legate al culto pagano di Asclepio, segno che i cristiani non ritenevano che il vero dio non fosse libero di intervenire anche in ambienti pagani.

Aggiungo un'altra curiosità: esistevano anche cristiani che, anche se si fosse dimostrato a loro che i miracoli si potessero spiegare con normalissime leggi di natura, essi comunque avrebbero comunque continuato a ritenerli miracoli, perchè per essi i miracoli erano ritenuti eventi contrari non alle leggi di natura, ma contrari alla comprensione delle leggi di natura che hanno i suoi testimoni nel momento in cui accadono. ecco qui cosa scriveva Agostino nella Città di Dio (XXI, 8, 2):

CITAZIONE
V'è nell'opera di Marco Varrone, intitolata La razza del popolo romano, un brano che citerò qui con le medesime parole del testo: Nel cielo, dice, si manifestò un meraviglioso portento; difatti Castore scrive che nella molto luminosa stella di Venere, che Plauto chiama astro della sera, e Omero, definendola bellissima, stella della sera, si manifestò un portento così grande al punto che mutò colore, grandezza, forma, corso, ed è un fatto che né prima né poi avvenne. Adrasto di Cizico e Dione di Napoli, famosi astronomi, affermavano che l'evento si ebbe sotto il re Ogige. Varrone, grande scrittore, certamente non lo avrebbe considerato portento se non l'avesse ritenuto contro natura. Noi infatti pensiamo che tutti i portenti siano contro natura, ma in verità non lo sono. Non può essere contro natura ciò che avviene per la volontà di Dio, perché la volontà dell'eccelso Creatore è la natura di qualsiasi essere creato. Il portento dunque non avviene contro natura ma contro quella natura che a noi si manifesta. Difatti non si può calcolare il gran numero di portenti che è contenuto nella storia dei popoli. Ma ora rivolgiamo l'attenzione a un solo caso che attiene all'argomento di cui stiamo trattando. Ora nessun essere è stato così ordinato dall'Autore dell'ordine naturale del cielo e della terra come il sommamente ordinato corso delle stelle, ratificato anche da leggi così stabili e fisse. Tuttavia quando Egli, che regge con supremo dominio e ordine il creato, ha voluto, una stella, molto nota fra le altre per grandezza e splendore, ha mutato il colore, la grandezza, la forma e, quel che meraviglia maggiormente, l'ordine e la legge del proprio corso. Il fatto certamente pose in crisi, se già vi erano, le leggi degli astronomi, che essi conservano in formule quasi con calcolo infallibile sul passato e sull'avvenire degli astri e, conformandosi a queste leggi, hanno osato dire che quel che è avvenuto del pianeta di Venere né prima né dopo è avvenuto. Ma noi nei libri della Bibbia leggiamo che perfino il sole si è fermato quando lo chiese da Dio Signore il santo uomo Giosuè di Nave fino a quando la vittoria pose fine alla battaglia in corso; e che tornò indietro affinché i quindici anni di vita in più, assegnati al re Ezechia, fossero simboleggiati con questo prodigio aggiunto alla promessa di Dio.

In effetti sarebbe interessante conoscere studi approfonditi su quale valore davano i primi cristiani ai miracoli in cui loro credevano, al rapporto che avevano con i miracoli creduti nel mondo pagano e come venivano pensati in legame al fatto che l'uomo ha una limitata conoscenza dei fenomeni naturali.

Ciao.

Edited by lino85 - 22/11/2012, 16:38
 
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view post Posted on 22/11/2012, 16:37     +1   -1
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Caro Beliel,
Sull'esistenza del Gesù storico (attenzione non il "Cristo storico", come scrivi, espressione che non ha senso) non può sussistere alcun dubbio. Altra cosa, ovviamente, è connotare questo Gesù. Come scriveva Nirodh27 non possiamo sapere se (e come) questo Gesù compì miracoli di vario genere, né tantomeno se resuscitò. Ma che sia esistito un rabbì galileo di nome Gesù a seguito della cui morte sorse il gruppo che abitualmente denominiamo "cristiani" non può esserci alcun dubbio, penso si possa asserirlo nella più grande tranquillità forti dei risultati dell'ultimo secolo di studi.
Naturalmente qualcuno potrebbe chiedersi cosa rimane se togliamo tutti gli elementi ritenuti dubbi in questa ricostruzione, sia tra i loghia che tra i pragmata. Probabilmente poco, di certo nulla di sufficiente a fondarci sopra una religione, ma questo è evidentemente un altro discorso che qui non ci può e non ci deve interessare.
 
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Iulianus
view post Posted on 15/8/2013, 09:13     +1   -1




Mi sembra di poter osservare, da dilettante, che le uniche testimonianze storiche dell'esistenza del Gesù dei Vangeli siano unicamente gli scritti neotestamentari essendo i vari Svetonio, Tacito e Plinio decisamente insufficienti se non addirittura fuori contesto e, soprattutto Plinio, addirittura contro (altro il discorso per Giuseppe Flavio e per il suo Testimonium, che considero veritiero anche se pesantemente interpolato). Le fonti storiche al momento, e ribadisco al momento, mi sembrano inesistenti al di fuori di quelle neotestamentarie; il problema è quale valore storico attribuire al Nuovo Testamento. Personalmente sono portato a non considerarle come fonti storiche, al più come "storielle" (con tutto il rispetto) adattate posteriormente ad un personaggio realmente esistito ma che con il Gesù dei Vangeli ha avuto si a che fare, ma che non era il Gesù evangelico. Giovanni di Gamala? No. Su questo Giovanni il Galileo le fonti storiche sono forse un po' più precise ma da qui a porre l'identificazione con il Nazareno ce ne corre.
Discorso introduttivo il mio, sicuramente ritornerò in argomento.
 
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view post Posted on 19/8/2013, 08:17     +1   -1

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Ciao

Ma se consideri il Testimonium veritiero almeno in parte, ecco che una testimonianza che va oltre gli scritti neotestamentari c'è ed è anche "pesante", visto che è uno storico dell'epoca non cristiano.

Che l'impero romano poi si accorgesse di un predicatore che parlava in aramaico in zone rurali della Palestina è davvero pretendere troppo :) . Certo, se gli eventi incredibili e miracolosi del NT (parlo specialmente di Giovanni - e aggiungo Matteo) si fossero veramente avverati probabilmente ci si aspetterebbe un impatto sulla storia molto diverso, "da subito", ma credo che il 90% degli storici ammetta che i Vangeli (in diversa misura) contengano esagerazioni di ogni sorta sulle imprese di Gesù (esagerazioni che saranno ancor più marcate in apocrifi e nelle gesta degli apostoli). L'impero si è accorto di lui dopo, quando il culto sulla persona di Gesù si è diffuso, per motivi che sono stati analizzati in altri topic. Da notare che comunque all'epoca nessuno degli oppositori del cristianesimo ha mai cercato di confutare l'esistenza della persona Gesù.

Dare un giudizio globale sul NT è impossibile, in quanto composto da scritti molto diversi tra loro.

Anche se è possibile vedere i vangeli come letteratura e mito con l'obiettivo di convertire e ispirare (in diverse "gradazioni", es Marco è molto differente da Giovanni e non può essere visto come semplice "storiella" teologica, ma qualcosa di più vicino alla "biografia", sebbene con canoni molto diversi rispetto a quelli che intendiamo noi oggi e mischiato a profondi interessi religiosi), non è assolutamente possibile valutare in questo modo le lettere di Paolo (quelle autentiche ovviamente) e la testimonianza dell'apostolo di aver conosciuto Pietro e i fratelli di Gesù è una prova storica reale difficile da confutare.

Aggiunta:

Inoltre il "Gesù evangelico" è difficile da costruire e in verità non è particolarmente utile se vogliamo conoscere il Gesù storico (ma è importantissimo se vogliamo conoscere l'evoluzione della teologia e della narrazione cristiana). Chiaro che una distanza tra i due può portare a riflessioni, ma qui si entra nel campo della Fede e dell'appartenenza religiosa.

I quattro Gesù presentati dai Vangeli sono spesso diversi tra di loro, e a volte la distanza è davvero notevole, basta guardare Marco vs Giovanni, spesso sembrano due personaggi differenti con un messaggio differente. IL Gesù evangelico è un mix creato dai cristiani nei secoli successivi. Se vogliamo parlare del Gesù storico, bisogna avere chiaro il fatto che i quattro Vangeli non sono stati scritti con l'intento di essere un'opera unitaria ed è importante saperli valutare nella loro singolarità.

Riciao e benvenuto nel forum,

Nirodh

Edited by Nirodh27 - 19/8/2013, 10:40
 
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view post Posted on 19/8/2013, 10:34     +1   -1
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I vangeli non sono "testi storici" tout-court, presentano piuttosto una rilettura teologica (e ogni vangelo ha la propria) di avvenimenti del passato. Gli storici cercano di ricostruire la figura storica di Gesù isolando i possibili nuclei storici nelle narrazioni evangeliche. Ciò viene fatto applicando un metodo storico scientifico che comprende l'analisi critica dei testi (canonici ed extra canonici), l'analisi del contesto storico, geografico e culturale, considerazioni di carattere antropologico, linguistico e religioso (ad es. la tradizione biblica veterotestamentaria ed intertestamentaria).
Sicuramente un primo, necessario approccio alla materia può essere ancora rappresentato dall'intramontabile "Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico" di JP Meier (Queriniana, Vol. I). In ogni caso puoi trovare abbondante bibliografia cercando sul forum.

Per quel che riguarda l'ipotesi "Gesù non è mai esistito", che non ha mai riscosso grande successo in ambito accademico dal diciannovesimo secolo ad oggi, potresti trovare interessanti i seguenti titoli:
"Did Jesus Exist?", HarperOne (Marzo 19, 2013) di Bart Ehrman
"Jesus Outside the New Testament: An Introduction to the Ancient Evidence" di Robert E. Van Voorst (B. Eerdmans Publishing, Marzo 2000)
Quest'ultimo anche disponibile su Google Books, cliccando QUI.

Ciao, a presto
Talità
 
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Iulianus
view post Posted on 19/8/2013, 11:15     +1   -1




CITAZIONE (Nirodh27 @ 19/8/2013, 09:17) 
Ciao

Ma se consideri il Testimonium veritiero almeno in parte, ecco che una testimonianza che va oltre gli scritti neotestamentari c'è ed è anche "pesante", visto che è uno storico dell'epoca non cristiano.

Certo, veritiero, ma pesantemente manipolato. Ribadisco che la figura nel nazareno è storica, mentre assai meno storica è la figura del Gesù dei vangeli.
 
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Apulus Cunctator
view post Posted on 27/5/2015, 17:11     +1   -1




Per quanto io non voglia sostenere nessuna tesi, perché poi incomberebbe su di me l'onere della prova, faccio notare che le sole fonti dirette che parlano di Gesù sono un testo che possiamo solo postulare, Q, e Marco, che scrive quarant'anni dopo i presunti fatti, a Roma.
Matteo e Luca si basano su questi due.
Alla fine l'unica "prova" dell'esistenza storica di Gesù è questa:

"Anano [...] convocò i giudici del Sinedrio e introdusse davanti a loro un uomo di nome Giacomo, fratello di Gesù, che era soprannominato Cristo, e certi altri, con l'accusa di avere trasgredito la Legge, e li consegnò perché fossero lapidate"

(Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche, xx.200)

Il Testimonium è interpolato e Dio solo sa cosa ci fosse scritto in origine, il resto non può essere considerato una fonte diretta.
Tacito, Plinio e Girolamo non parlano di Gesù ma dei cristiani, i quali sono sì un fatto storico, ma anche gli indù lo sono.
 
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Kerigmatico
view post Posted on 27/5/2015, 20:02     +1   -1




CITAZIONE (Apulus Cunctator @ 27/5/2015, 18:11) 
Per quanto io non voglia sostenere nessuna tesi, perché poi incomberebbe su di me l'onere della prova, faccio notare che le sole fonti dirette che parlano di Gesù sono un testo che possiamo solo postulare, Q, e Marco, che scrive quarant'anni dopo i presunti fatti, a Roma.
Matteo e Luca si basano su questi due.
Alla fine l'unica "prova" dell'esistenza storica di Gesù è questa:

"Anano [...] convocò i giudici del Sinedrio e introdusse davanti a loro un uomo di nome Giacomo, fratello di Gesù, che era soprannominato Cristo, e certi altri, con l'accusa di avere trasgredito la Legge, e li consegnò perché fossero lapidate"

(Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche, xx.200)

Il Testimonium è interpolato e Dio solo sa cosa ci fosse scritto in origine, il resto non può essere considerato una fonte diretta.
Tacito, Plinio e Girolamo non parlano di Gesù ma dei cristiani, i quali sono sì un fatto storico, ma anche gli indù lo sono.

Shlomo Pines ho trovato il Testimoniun flavianum originale.

Riferimenti a Gesù sono presenti in alcuni passi delle Antichità giudaiche, un'opera scritta dallo storico ebreo Giuseppe Flavio (c.37 - c.100) nel 93 e dedicata alla storia del popolo ebraico dalle origini fino al 66. Nel testo tramandato ci sono tre riferimenti a Gesù e ai cristiani: il primo riguarda la morte di Giovanni Battista (XVIII, 116-119); il secondo la morte di Giacomo il Giusto, che Flavio Giuseppe qualifica come «fratello di Gesù chiamato il Cristo» (XX, 200); il terzo, il più noto, è conosciuto come Testimonium Flavianum (XVIII, 63-64).

In particolare il secondo brano recita:

« Così (il sommo sacerdote Anano) convocò i giudici del Sinedrio e introdusse davanti a loro un uomo di nome Giacomo, fratello di Gesù, che era soprannominato Cristo, e certi altri, con l'accusa di avere trasgredito la Legge, e li consegnò perché fossero lapidati. »
(Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche, XX, 200)
Il testo, che contiene alcune informazioni sintetiche su Gesù (il nome, il titolo con cui era conosciuto, il nome e la sorte di un suo fratello), si presenta come genuino e non pone particolari problemi agli storici. Più complessa è invece la valutazione del terzo brano, noto appunto come Testimonium Flavianum, che afferma:

« Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, se pure bisogna chiamarlo uomo: era infatti autore di opere straordinarie, maestro di uomini che accolgono con piacere la verità, e attirò a sé molti Giudei, e anche molti dei greci. Questi era il Cristo. E quando Pilato, per denunzia degli uomini notabili fra noi, lo punì di croce, non cessarono coloro che da principio lo avevano amato. Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente vivo, avendo già annunziato i divini profeti queste e migliaia d'altre meraviglie riguardo a lui. Ancor oggi non è venuta meno la tribù di quelli che, da costui, sono chiamati Cristiani. »
(Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, XVIII, 63-64. In corsivo i principali passi che potrebbero essere stati aggiunti successivamente al testo originale)
Su questo terzo passo, il Testimonium Flavianum, il giudizio degli studiosi è da tempo molto vario[2]. Molti studiosi ritengono che il testo sia stato rielaborato da copisti medioevali inserendo alcune note, in particolare sulla natura divina di Gesù e sulla sua risurrezione, in modo da allineare il contenuto con l'insegnamento della Chiesa[3]. Alcuni studiosi lo ritengono comunque integralmente autentico[4] o al contrario interamente oggetto di interpolazione[5]. Nei primi anni settanta però, grazie agli studi del filologo ebreo Shlomo Pines, professore all'Università di Gerusalemme, è stata trovata la forma originaria del Testimonium Flavianum, una forma diversa, contestualizzata all'interno della "Storia Universale " di Agapio di Ierapoli, un vescovo e storico di lingua araba vissuto nel X secolo:

« Egli afferma nei trattati che ha scritto sul governo dei Giudei: «In questo tempo viveva un uomo saggio che si chiamava Gesù, e la sua condotta era irreprensibile, ed era conosciuto come un uomo virtuoso. E molti fra i Giudei e le altre nazioni divennero suoi discepoli. Pilato lo condannò a essere crocifisso e morire. E quelli che erano divenuti suoi discepoli non abbandonarono la propria lealtà per lui. Essi raccontarono che egli era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione, e che egli era vivo. Di conseguenza essi credevano che egli fosse il Messia, di cui i Profeti avevano raccontato le meraviglie». »
(Traduzione di Shlomo Pines, citata da J.D. Crossan.)
Tale citazione del Testimonium, non edulcorata e non interpolata, evidenzia come Giuseppe Flavio, senza entrare nel merito della divinità di Gesù, ne parli come personaggio storico realmente esistito[6].

E comunque le fonti su Gesù sono more di più rispetto al solo Testimoniun flavianum

http://www.uccronline.it/2015/04/19/le-tes...su-di-nazareth/
 
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Saulnier
view post Posted on 28/5/2015, 09:24     +1   +1   -1




CITAZIONE (Kerigmatico @ 27/5/2015, 21:02) 
Shlomo Pines ho trovato il Testimoniun flavianum originale.

La questione in realta' e' molto piu' complessa.

Ne' Agapio (versione araba) ne' Michele il Siriano conoscono le opere di Flavio Giuseppe. La loro source dovrebbe essere la versione siriaca della Historia Ecclesiastica di Eusebio (per tutto questo si vedano gli importanti lavori della Whealey).

La questione dunque non e' tanto quale fosse il Testimonium nello scritto originale di Giuseppe, ma come fosse lo stesso Testimonium nello scritto originale di Eusebio, il che naturalmente e' tutto un altro paio di maniche.
 
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Apulus Cunctator
view post Posted on 28/5/2015, 15:25     +1   -1




CITAZIONE
Su questo terzo passo, il Testimonium Flavianum, il giudizio degli studiosi è da tempo molto vario[2]. Molti studiosi ritengono che il testo sia stato rielaborato da copisti medioevali inserendo alcune note, in particolare sulla natura divina di Gesù e sulla sua risurrezione, in modo da allineare il contenuto con l'insegnamento della Chiesa[3]. Alcuni studiosi lo ritengono comunque integralmente autentico[4] o al contrario interamente oggetto di interpolazione[5]. Nei primi anni settanta però, grazie agli studi del filologo ebreo Shlomo Pines, professore all'Università di Gerusalemme, è stata trovata la forma originaria del Testimonium Flavianum, una forma diversa, contestualizzata all'interno della "Storia Universale " di Agapio di Ierapoli, un vescovo e storico di lingua araba vissuto nel X secolo:

« Egli afferma nei trattati che ha scritto sul governo dei Giudei: «In questo tempo viveva un uomo saggio che si chiamava Gesù, e la sua condotta era irreprensibile, ed era conosciuto come un uomo virtuoso. E molti fra i Giudei e le altre nazioni divennero suoi discepoli. Pilato lo condannò a essere crocifisso e morire. E quelli che erano divenuti suoi discepoli non abbandonarono la propria lealtà per lui. Essi raccontarono che egli era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione, e che egli era vivo. Di conseguenza essi credevano che egli fosse il Messia, di cui i Profeti avevano raccontato le meraviglie». »
(Traduzione di Shlomo Pines, citata da J.D. Crossan.)
Tale citazione del Testimonium, non edulcorata e non interpolata, evidenzia come Giuseppe Flavio, senza entrare nel merito della divinità di Gesù, ne parli come personaggio storico realmente esistito[6].

Guarda che è sbagliata la traduzione: Molti fra i Giudei e i Greci divennero suoi discepoli.
Inoltre, può darsi che Giuseppe, che scrive dopo il 90 CE, retroproietti quella che era l'opinione (la fede) dei cristiani dei suoi tempi sulla vita di Gesù, cristiani che è provato abbia conosciuto.
Infine, che il Testimonium sia un'interpolazione non è seriamente smentibile proprio per la lana grossa dell'operazione, visibile a occhio nudo.
Verrebbe da chiedersi: l'interpolatore era il più scemo tra tutti gli scemi tra gli interpolatori oppure si è trovato di fronte a un giudizio negativo su Gesù e ha dovuto agire con la mano pesante? Cioè: è un'interpolazione oppure un ribaltamento? Ma lasciamo perdere le supposizioni.

Il Testimonium non è attendibile. Resta il passo su Giacomo e basta, quod erat demonstrandum.
Le altre superprove quali sarebbero?
 
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Kerigmatico
view post Posted on 29/5/2015, 01:16     +1   -1




No, la versione ritrovata da Shlomo PInes e' autentica e non interpolata, e ci permette appunto di conoscere il Testimonium originale.

Quella precedente invece lo era, ed è ricnosciuta da tutti. Il ritrovamento di Shlomo PInes, al contrario, ci ha fatto conoscere la forma autentica del Testimoniun, senza interpolazioni. Dire quindi che non è attendibile e' completamente arbitrario.

Il Testimonium che abbiamo conosciuto per secoli era interpolato, quello ritrovato da PInes no.
Ovviamente mi riferisco a quanto dicono gli accademici, oensare che siano tutti in malafede e' assurdo.

Poi c'è l'iscrizione di Nazareth, riconosciuta come autentica.
http://it.m.wikipedia.org/wiki/Iscrizione_di_Nazaret

Altre prove? Ce ne sono a volontà, NON è un caso se nessun accademico serio metta in dubbio l'esistenza di Cristo, che è riconosciuta da più del 99 per cento degli storici che non si siano laureati al Cepu :rolleyes: .
www.uccronline.it/2015/04/19/le-tes...su-di-nazareth/

Se mettiamo in dubbio Cristo possiamo mettere in dubbio il 99,99 per cento dei personaggi dell'antichità.
Chi lo mette in dubbio la fa solo per motivi ideologici, negli ultimi 300 anni la Bibbia e' stata messa sotto un fuoco incrociato senza precedenti per dimostrarne la falsita', ma grazie anche ai rotoli di Qumran le cose sono andate diversamente.

Senza contare tutti i ritrovamenti archeologici, che confermano moltissimi fatti sia dell'antico che del Nuovo Testamento :rolleyes: .

E infatti si vede gente come Cascioli o Alessandro De Angelis, che fine ha fatto.



CITAZIONE (Talità kum @ 19/8/2013, 11:34) 
I vangeli non sono "testi storici" tout-court, presentano piuttosto una rilettura teologica (e ogni vangelo ha la propria) di avvenimenti del passato.

Ovviamente gli storici non possono provare i miracoli, ma ciò non significa che non siano avvenuti.
Oggi sappiamo con certezza i principali avvenimenti della vita di Gesù, come il battesimo, l'ultima cena, la crocifissione ecc.

La resurrezione e i suoi miracoli non è provabile storicamente, ma sarebbe ben strano che gli apostoli avessero trafugato il corpo di Cristo e poi si siano fatti trucidare per una menzogna.
Già, perché il sepolcro vuoto e' un fatto. Quindi o Cristo e' risorto oppure è stato trafugato. Ma chi si farebbe trucidare per una menzogna che sa essere tale? Inoltre gli apostoli hanno scritto che sono state delle donne le prime testimoni. Se avessero inventato tutto gli apostoli non avrebbero MAI indicato delle donne come testimoni, per il semplice fatto che non erano considerate giuridicamente attendibili.

Infatti, il prof William Lane Craig, noto filosofo analitico, sotiene che vi sia una certezza morale per la resurrezione di Gesù che si basa sull’esperienza personale (approccio esperienziale) dell’incontro con Lui tramite il dono della fede, ma che esista anche un sostegno storico che porta a guardare alla resurrezione di Gesù come la miglior spiegazione (dunque potremmo dire una “prova indiretta”) di quattro eventi ben definiti nella storia di Gesù, giudicati altamente attendibili storicamente dalla comunità scientifica. Ecco i quattro eventi:

1) La sepoltura di Gesù: è riferita da numerose fonti indipendenti (i quattro Vangeli, tra cui il materiale utilizzato da Marco che secondo Rudolf Pesch risale a sette anni dalla crocifissione di Gesù e proviene da testimonianze oculari, diverse lettere di Paolo, scritte prima dei Vangeli e ancora più vicine ai fatti, e l’apocrifo Vangelo di Pietro) e ciò è un elemento di autenticità sulla base del criterio della molteplice attestazione. Inoltre, la sepoltura di Gesù per mezzo di Giuseppe d’Arimatea, membro del Sinedrio ebraico, risulta attendibile poiché soddisfa il cosiddetto criterio dell’imbarazzo: come ha spiegato lo studioso Raymond Edward Brown (in “The Death of the Messiah”, 2 vols., Garden City 1994, p.1240-1). La sepoltura di Gesù grazie a Giuseppe d’Arimatea è “molto probabile” dal momento che è “inspiegabile” come dei membri della chiesa primitiva potessero valorizzare tanto un membro del Sinedrio ebreo, avendo verso di loro una comprensibile ostilità (erano gli artefici della morte di Gesù). Per questi e altri motivi il compianto John At Robinson dell’Università di Cambridge, la sepoltura di Gesù nella tomba è «uno dei fatti più antichi e meglio attestati su Gesù» (“The Human Face of God”, Westminster 1973, p. 131)

2) La tomba trovata vuota: la domenica dopo la crocifissione, la tomba di Gesù fu trovata vuota da un gruppo di donne. Anche questo fatto soddisfa il criterio della molteplice attestazione essendo attestato da diverse fonti indipendenti (Vangelo di Matteo, Marco e Giovanni, e Atti degli Apostoli 2,29 e 13,29). Inoltre, il fatto che le protagoniste del ritrovamento della tomba vuota siano delle donne, allora considerate prive di qualunque autorità (perfino nei tribunali ebraici) avvalora l’autenticità del racconto, soddisfacendo il criterio dell’imbarazzo. Così lo studioso austriaco Jacob Kremer ha affermato: «di gran lunga la maggior parte degli esegeti considera affidabili le dichiarazioni bibliche relative al sepolcro vuoto» (“Die Osterevangelien–Geschichten um Geschichte”, Katholisches Bibelwerk, 1977, pp. 49-50).

3) Apparizioni di Gesù dopo la morte: in diverse occasioni e in varie circostanze numerosi individui e gruppi di persone differenti dicono di aver sperimentato apparizioni di Gesù dopo la sua morte. Paolo spesso cita questi eventi nelle sue lettere, considerando che sono state scritte vicine agli eventi e tenendo conto la sua conoscenza persona con le persone coinvolte, queste apparizioni non possono essere liquidate come semplici leggende. Oltretutto esse sono presenti in diverse fonti indipendenti, soddisfacendo il criterio della molteplice attestazione (l’apparizione a Pietro è attestata da Luca e Paolo; l’apparizione ai Dodici è attestata da Luca, Giovanni e Paolo; l’apparizione alle donne è attestata da Matteo e Giovanni, ecc.) Il critico tedesco del Nuovo Testamento, scettico, Gerd Lüdemann, ha concluso: «Può essere preso come storicamente certo che Pietro e i discepoli abbiano avuto esperienze dopo la morte di Gesù in cui egli apparve loro come il Cristo risorto» (“What Really Happened to Jesus?”, Westminster John Knox Press 1995, p.8).

4) Il cambiamento radicale dell’atteggiamento dei discepoli: dopo la loro fuga impaurita al momento della crocifissione di Gesù, i discepoli hanno improvvisamente e sinceramente creduto che Egli era risorto dai morti, nonostante la loro ebraica predisposizione contraria. Tanto che improvvisamente furono disposti perfino a morire per la verità di questa convinzione. L’eminente studioso britannico NT Wright ha perciò affermato: «Questo è il motivo per cui, come storico, non riesco a spiegare l’ascesa del cristianesimo primitivo a meno che Gesù sia risorto, lasciando una tomba vuota dietro di lui». (“The New Unimproved Jesus”, Christianity Today, 13/09/1993).


Riporto la versione priva di interpolazione del Testimonium flavianum

CITAZIONE

Egli afferma nei trattati che ha scritto sul governo dei Giudei: «In questo tempo viveva un uomo saggio che si chiamava Gesù, e la sua condotta era irreprensibile, ed era conosciuto come un uomo virtuoso. E molti fra i Giudei e le altre nazioni divennero suoi discepoli. Pilato lo condannò a essere crocifisso e morire. E quelli che erano divenuti suoi discepoli non abbandonarono la propria lealtà per lui. Essi raccontarono che egli era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione, e che egli era vivo. Di conseguenza essi credevano che egli fosse il Messia, di cui i Profeti avevano raccontato le meraviglie». »
(Traduzione di Shlomo Pines, citata da J.D. Crossan)
CITAZIONE

Vale anche la pena ricorda che, se nel Testimonium classico si è davvero trattato di manipolazione, in tutti i manoscritti dell'opera di Giuseppe Flavio pervenuti il Testimonium Flavianum è presente. Non è stata ancora reperita una sua opera in cui esso mancasse del tutto.

Sopratutto, cosa più importante, in OGNI versione del Testimonium, comunque, la notizia principale non manca mai: quella della presunta risurrezione di questo Gesù.

Posto ancora anche il link che ho messo con le altre prove extrabibliche dell'esitenza di Gesù.

www.uccronline.it/2015/04/19/le-tes...su-di-nazareth/

Sul Santo Sepolcro

www.uccronline.it/2012/06/04/larche...ro-e-autentico/

Sul Vangelo di Marco

www.uccronline.it/2014/01/08/il-van...anza-di-pietro/

Insomma, potrei andare avanti ore. Gli scettici si sono scelti un compito impossibile :rolleyes: .
Se il Corano e la figura di MAOMETTO fosse stata sottoposta alla stessa vivisezione razionalista e miscredente allo scopo di distruggerne l'autenticità, sarei proprio curioso di vedere cosa ne sarebbe rimasto :rolleyes: .
 
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Apulus Cunctator
view post Posted on 29/5/2015, 08:02     +1   -1




mi hai convinto. Impossibile non vedere.

Tuttavia, se nella notte il Demonio o il Razionalismo mi tenteranno, e io dovessi cedere loro senza opporre resistenza alcuna, finirò poi inevitabilmente per esporre le crepe di tanta evidenza.
Soprattutto la lapide, che prima mi sembrava un banale decreto contro i tombaroli, ora si staglia, prova tra le prove. Game over.

Quanto a Maometto, che dirti... da piccolo non mi hanno tediato con Maometto, per cui sono meno sensibile.

ciao, a domani
 
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64 replies since 28/4/2011, 21:07   5408 views
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