CITAZIONE (Talità kum @ 28/4/2011, 21:07)
Sappiamo che qualunque questione legata alla non-esistenza storica di Gesù è ampiamente snobbata in ambito accademico (ivi compresi studiosi atei, agnostici e non cristiani), ed a negare l’esistenza storica di Gesù sono piuttosto pseudo-studiosi, sedicenti esperti, atei incalliti e dilettanti allo sbaraglio.
C'è poco da stupirsi se consideriamo che per negare l'esistenza storica del Cristo neotestamentario questi personaggi ricorrono a pseudo analisi filologiche condotte sulle testimonianze extratestamentarie senza avere un minimo approccio conoscitivo sull'argomento.
CITAZIONE (JohannesWeiss @ 28/4/2011, 22:58)
qualcosa del tipo: forse è esistito, ma ciò che abbiamo tra le mani è solo il suo mito
Affermazione che rappresenta in sintesi la mia panoramica di pensiero: negarne in assoluto l’esistenza storica è errato allo stesso modo dell’affermarne la storicità in maniera preconcetta e del tutto aprioristica.
Ad esempio non posso accettare che taluni storici considerini esorcismi demoniaci, guarigioni miracolose o esperienze di risurrezione (vedasi,
verbi gratia, il riferimento a Paula Fredriksen riportato da Talità) come tratti peculiari del Cristo storico.
CITAZIONE (Lucifero ~Sapere Aude~ @ 23/5/2011, 19:43)
CITAZIONE
Chiedo semplicemente questo, senza raccontare tutto il lungo background della richiesta, se esiste una prova definitiva dell'esistenza di Gesù, qualcosa che nessuno possa negare senza negare l'esistenza della prova stessa.
Mah, forse, in ultima analisi, tra i tanti elementi, tra analisi e controanalisi storiche, filologiche, linguistiche, etc., potrebbe essere questo : "così egli convocò il Sinedrio a giudizio e vi condusse il fratello di Gesù, detto il Cristo, il cui nome era Giacomo, ed alcuni altri". (Antichità Giudaiche, XX,9,1)
Su perchè questo passaggio sia autentico e perchè per negare il riferimento a Gesù bisogna per forza negare l'autenticità del passaggio, ho trovato interessanti le argomentazioni presentate da Hard-Rain sul passo (dove sono presi dettagliatamente sia i pro che i contro a favore di questa o quella tesi):
https://digilander.libero.it/Hard_Rain/stor...assaggio_20.9.1Saluti
Mi permetto di dissentire nel considerare il riferimento ad Ant. 20.9.1 come una prova definitiva dell'esistenza storica di Gesù. Con ciò vorrei puntualizzare che non ritengo tale paragrafo oggetto di interpolazione.
L'interessante disamina di Hard-Rain ha confermato la mia analisi filologica in proposito.
Un piccolo commento ancora (data la tarda ora) sull'articolo di Ehrman.
CITAZIONE
In una società in cui alcuni ancora affermano che l'Olocausto non è avvenuto, e alcuni affermano che il presidente americano è, nei fatti, un musulmano nato in terra straniera, è forse una sorpresa apprendere che la più grande figura nella storia della civiltà occidentale, l'uomo su cui la più potente e influente istituzione sociale, politica, economica, culturale e religiosa nel mondo – la Chiesa cristiana - è stata costruita, l'uomo adorato, letteralmente, da miliardi di persone oggi – sorprende forse sentir dire che Gesù non è mai neppure esistito?
Per un giovane appassionato di storia come me (i cui interessi variano dalle prime fasi del periodo protodinastico all'età classica) mosso esclusivamente da una infinità curiosità personale e intenzionato, un giorno, a divenire un serio studioso accademico di filologia semitica e classica, interessato alla problematica del Cristo storico, di cui ritengo probabile ma non certa l'esistenza, fa un po' male vedersi accostato a delinquenti di tal genere e tipo. La mia indole di curioso mi spinge - aihmè! - prima di addentrarmi nella questione del "who was Jesus?", a soffermarmi un gradino prima, ovvero alla questione "did Jesus exist?"; perché, insistendo sul concetto, non sarebbe nella mia indole dare per scontato l'esistenza storica di un personaggio così enigmatico e, per certi versi, anche così "fantasioso", affermandone la storicità in maniera del tutto aprioristica, senza prima essermene informato sulla effettiva esistenza storica.
Non per fare sgarbo ad alcuno, ma se le testimonianze storiografiche avessero riportato che anche Cesare avesse camminato sulle acque, mi sarei sentito legittimato a certificarmi effettivamente anche della sua stessa esistenza storica.
Si tratta semplicemente di affrontare la questione un gradino per volta, senza dare nulla aprioristicamente per scontato.
CITAZIONE
Questa è l'affermazione fatta da un piccolo gruppo, in crescita, di scrittori (regolarmente pubblicati), blogger e malati di Internet che si fanno chiamare “miticisti”. Questo gruppo insolitamente rumoroso sostiene che Gesù è un mito inventato per nefasti (o altruistici) scopi dai primi cristiani, i quali hanno modellato il loro salvatore lungo le linee di uomini-dei pagani i quali, si sostiene, sono anch’essi nati da una vergine il 25 dicembre, hanno operato miracoli, sono morti per l’espiazione dei peccati e sono stati poi risuscitati dai morti.
Pochi di questi “miticisti” sono in realtà studiosi formati in storia antica, religione, studi biblici o qualsiasi settore affine, per non parlare delle lingue antiche (!), materie che si suppone siano importanti per chiunque voglia dire qualcosa con un certo grado di autorità riguardo ad un rabbi ebreo (presumibilmente) vissuto nella Palestina del primo secolo.
Concordo pienamente con Ehrman.
CITAZIONE
Ci sono un paio di eccezioni: fra le centinaia - migliaia? – di “miticisti”, due (che io sappia) in realtà hanno un Ph.D. tra le proprie credenziali nei rispettivi settori di studio. Ma anche tenendo conto di questi, non c'è un solo “miticista” che insegni Nuovo Testamento o Cristianesimo Primitivo in qualsiasi ente accreditato di istruzione superiore nel mondo occidentale. E non c'è da meravigliarsi del perché. Questi punti di vista sono così estremi e così poco convincenti per il 99,99 % dei veri esperti, che la probabilità di ottenere un posto da insegnante in un istituto (serio) di studi religiosi è la stessa che ha un creazionista dei sei giorni di venire assunto in un istituto (serio) di biologia.
Potrei sbagliarmi senza dubbio, ma il parere che mi sono fatto è che una eccessiva (giusta) presa di posizione della comunità accademica nei confronti di questi personaggi poco affidabili abbia prodotto una (altresì eccessiva) "reazione uguale e contraria". A mio parere ci sono due ipotesi, nessuna da escludere
a priori, entrambi per certi versi ugualmente valide: l'esistenza storica di Gesù e la sua inesistenza. Entrambe hanno i loro pro e contro.
CITAZIONE
Perché allora il movimento “miticista” è in crescita, con sostenitori molto sicuri delle loro opinioni, i quali contestano il fatto che Gesù sia realmente esistito? Il motivo, in buona parte, è che questi negazionisti di Gesù sono allo stesso tempo contestatori della religione: una categoria di persone oggi molto in voga. E quale modo migliore per diffamare la religione della stragrande maggioranza delle persone nel mondo occidentale (che rimane, nonostante tutto, prevalentemente cristiana), se non quello di affermare che il fondatore storico della loro religione è in realtà il frutto della fantasia dei suoi seguaci ?
Completamente d'accordo con Ehrman. Anche questo ha contribuito a rendere "malvista" l'ipotesi di un Gesù non storico. Anche se, sopratutto, sono stati i lapalissiani errori storici sui quali tali studiosi hanno basato la loro tesi a renderla poco credibile (a mio parere).
CITAZIONE
Questo punto di vista, però, crolla sulle sue stesse premesse. La realtà – buona o cattiva che sia - è che Gesù è un personaggio reale.
Posizione presa
a priori che non rende merito a un atteggiamento asettico e distaccato necessario per lo studio della storia antica.
Modificherei la frase in questo modo: "La realtà - buona o cattiva che sia - è che le loro tesi si basano su fondamenta sbagliate
a causa della loro scarsa conoscenza in materia."
CITAZIONE
E’ vero che Gesù non è menzionato in nessuna fonte storica romana del suo tempo.Questo, tuttavia, ben difficilmente può essere un argomento contro la sua esistenza, poiché queste stesse fonti non menzionano quasi nessuno del tempo e luogo di Gesù. Non menzionano nemmeno il famoso storico ebreo Giuseppe Flavio né, fatto ancora più singolare, la figura più potente e importante di quei giorni, Ponzio Pilato.
Concordo con Ehrman, bisogna distinguere "l'assenza di prove" dalle "prove d'assenza".
CITAZIONE
E' anche vero che le nostre migliori fonti su Gesù, i Vangeli, sono ricche di problemi. Questi testi sono stati scritti decenni dopo la vita di Gesù' da autori “di parte”, che sono in contrasto tra loro su diversi dettagli. Ma gli storici non possono rigettare le fonti semplicemente perché sono di parte. Potremmo non fidarci delle opinioni di Rush Limbaugh su Sandra Fluke, ma certamente forniscono la prova che Sandra Fluke esiste.
La questione non è se le fonti siano tendenziose, ma se fonti tendenziose possano essere utilizzate per fornire informazioni attendibili storicamente, una volta che la “pula” tendenziosa viene separata dal “grano” storico. E gli storici hanno escogitato dei metodi per fare questo.
Per quanto riguarda Gesù, abbiamo numerosi resoconti indipendenti della sua vita nelle fonti che si trovano dietro i Vangeli (e gli scritti di Paolo) - fonti che hanno avuto origine nella lingua madre di Gesù’, l’aramaico, e che possono essere datate entro appena un anno o due dalla sua vita (prima che la religione si muovesse a convertire in massa i pagani). Fonti storiche del genere sono piuttosto sorprendenti per una figura antica di qualsiasi tipo.
Concordo pienamente. Per questo ritengo i documenti neotestamentari la prova più grande dell'esistenza storica di Gesù (con questo rispondo alla domanda di Lycanthropos).
CITAZIONE
Inoltre, abbiamo scritti piuttosto ampi di un autore del primo secolo, Paolo, che ha acquisito le sue informazioni entro un paio di anni dalla morte di Gesù, e che in effetti conosceva in prima persona il discepolo più vicino a Gesù', Pietro, e suo fratello Giacomo. Se Gesù non fosse esistito, si presume che suo fratello ne sarebbe stato al corrente.
Perdonate la mia grandissima
ignorantia, quali sarebbero questi "scritti piuttosto ampi" di Paolo?
CITAZIONE
Inoltre, l'affermazione che Gesù sia una semplice invenzione fa acqua da ogni parte. I presunti paralleli tra Gesù ed un Salvatore “pagano”, nella maggior parte dei casi risiedono nella fantasia moderna: non abbiamo resoconti di nessun altro che sia nato da una vergine e morto per l’espiazione dei peccati, e successivamente risuscitato dai morti (nonostante quello che sostengono ad nauseam i sensazionalisti nella loro propaganda).
Se l'affermazione che Gesù sia un semplice invenzione è basata su questa stupida teoria è palese che faccia "acqua da tutte le parti".
CITAZIONE
Inoltre, gli aspetti della storia di Gesù semplicemente non potrebbero essere stati inventati da chi avesse voluto costruire un nuovo Salvatore. I primi seguaci di Gesù sostenevano infatti che egli fosse un messia crocifisso. Ma prima del cristianesimo non c'è mai stato nessun ebreo, di alcun tipo, che pensasse che ci sarebbe stato un futuro Messia crocifisso. Il Messia doveva essere una figura di grandezza e potere tali da rovesciare il nemico: chi avesse voluto inventare un Messia, lo avrebbe inventato in questo modo.
Questa, invece, è una critica degna di essere discussa. L'ipotesi di un Cristo non storico necessita di una spiegazione sulla presunta costruzione di questo messia. Gli arpiolidi argomentano (a mio parere erroneamente) che la figura di Gesù derivi da un archetipo: il fantomatico Giovanni di Gamala. A meno che non "saltino fuori" delle serie documentazioni storiografiche o numismatiche in proposito, che attestino il suo regno in quel determinato periodo storico, non esistono attestazioni storiche della sua esistenza. Più semplice è sostenere a questo punto l'ipotesi dell'esistenza storica di Gesù (di cui ci sono, sicuramente, più testimonianze storiche di "Giovanni").
CITAZIONE
Si può decidere di entrare in sintonia con gli obiettivi dei nostri contestatori, moderni e post-moderni, della religione (o anche no). Ma sicuramente il modo migliore per promuovere un tale ordine del giorno non è quello di negare ciò che praticamente tutti gli storici equilibrati del pianeta - cristiani, ebrei, musulmani, pagani, agnostici, atei, chi più ne ha più ne metta – hanno concluso basandosi su una serie di convincenti prove storiche.
D'accordo su tutto tranne sul valore di quelle "convincenti prove storiche", che a mio parere vanno rivalutate.
CITAZIONE
Che ci piaccia o no, Gesù certamente è esistito.
Affermazione che spero sia provocatoria perché certezze assolute è impossibile averne in questo ambito di storia.
CITAZIONE (-Waylander- @ 21/5/2012, 19:49)
Al contrario di quanto si pensi, nella conferenza linkata il mio scopo era proprio quello di dimostrare che una
assenza di prove non determina consequenzialmente una
prova d'assenza. Inoltre il titolo del libro, scritto a 15 anni e di cui non condivido più pienamente le argomentazioni, non è stato da me deciso e anzi contestato.
Con questo spero di aver vagamente riassunto la mia posizione.
Ad maiorem dei gloriamBeliel