Studi sul Cristianesimo Primitivo

Riti mitraici e sacrifici umani nell'antichità, Rapporti tra cristianesimo e paganesimo nel IV sec.

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damasceno
icon7  view post Posted on 16/2/2012, 15:12     +1   -1




Nella HISTORIA ECCLESIASTICA di Socrate Scolastico, al par III,2, PG LXVII, 380 si legge;
Della sommossa che avvenne ad Alessandria, su come fu trucidato Giorgio.
All'opposto, ora ricordiamo i fatti avvenuti riguardo alle Chiese durante lo stesso anno. Presso la grande città di Alessandria, avvenne che per la causa seguente sorgesse un tumulto; la città aveva un luogo deserto e abbandonato sin dai tempi più antichi e pieno di miolte immondizie, nel quale gli Elleni, in antico, usando compiere riti misyeriosi a Mitra, facevano sacrifici umani. Constantio aveva già da prima assegnato questo luogo alla Chiesa d'Alessandria in quanto era deserto. MaGiorgio, poichè desiderava farvi costruire una casa di preghiera ordinò che il luogo stesso fosse ripulito e purificato. Ed ecco che, durante le opulizie, venne trovata a gran profondità una fossa nella quale erano state nascoste le pratiche segrete degli Elleni; queste erano molti teschi d'uomini, di giovani e di anziani, i quali la ragione determinava e limitava che erano stati uccisi anticamente quando gli Elleni si valevano di vaticini ottenuti per mezzo di viscere e compivano offerte magiche, ingannando le anime con superstizioni. Certamente i Cristiani trovate queste testimonianze nel sacrario del Mitreo, fecero ogni sforzo per mostrare chiaramente a tutti quanto era avvenuto allo scopo di rendere oggetto di ludibrio i riti sacri degli Elleni. Allora essi portarono subito in processione i teschi, mostrandoli apertamente al popolo. Gli Elleni che erano ad Alessandria, vedendo questi e non sopportando il vituperio del fatto, si infiammarono d'ira; poi, facendo un'arma d'ogni cosa che capitasse loro, si scagliarono contro i Cristiani ed uccisero molti di loro per mezzo di ogni insidia; massacrarono alcuni colle spade ed altri con legni o con pietre; altri, amcora, strangolarono con delle funicelle.Alcuni di loro persino li crocefissero, infliggendo questa miorte a scopo di offesa alla sacra croce, ma, nella maggior parte, provocarono delle ferite. E allora, come suole avvenire in tali tumulti, non rispiarmiarono nemmeno i congiunti più stretti; ma anche l'amico colpì l'amico ed il fratello colpì il fratello ed i genitori i figli e si lanciarono ed uccisero l'un l'altro. Perciò anche i Crstiani desistettero dal ripulire e purificare il Mitreo; i pagani trascinarono Giorgio fuori dalla Chiesa e legatolo ad un cammello e dopo averlo fatto a pezzi lo trucidarono.
Era il primo anno dell'imperatore Giuliano, cioè il 361 d.C.
Ora la pratica dei sacrifici umani è ampiamente attestata nell'antichità, ne parla Plutarco TEMISTOCLE, poi nei MORALIA, De Superstitione 171b, poi ne parla Cesare nel De Bello Gallico VI; 16, perassno nella Bibbia troviamo unn caso, Giudici IX, 30-40, ecc.
Ora io mi domando questo passo riportato è un dato importante nei rapperti tra cristianesimo nascente e paganesimo; io non ho trovato sui libri da me esaminati nessun accenno ad esso vi è forse in commerciio qualche libro che analizzi il fatto o siamo nel buio più completo?
 
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view post Posted on 16/2/2012, 17:31     +1   -1
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Si tratta di temi studiati da molti anni ormai, già con esiti molto positivi. Una lettura agile dove puoi trovare altra bibliografia (non più aggiornatissimo ma comunque ancora attuale) è questo: http://yalepress.yale.edu/book.asp?isbn=9780300080773

Ti invito poi a fare il post di presentazione, nella sezione apposita, come da regolamento.
Ciao,
 
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view post Posted on 16/2/2012, 18:10     +1   -1
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QUOTE (damasceno @ 16/2/2012, 15:12) 
Nella HISTORIA ECCLESIASTICA di Socrate Scolastico, al par III,2, PG LXVII, 380 si legge;
Della sommossa che avvenne ad Alessandria, su come fu trucidato Giorgio.

Giorgio chi?
Rinnovo l'invito di Teo ad una presentazione nell'apposita sezione.

Grazie, ciao
Talità
 
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view post Posted on 16/2/2012, 18:21     +1   -1
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Decanonizzato dalla chiesa cattolica, se non erro, peraltro.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 16/2/2012, 18:52     +1   -1




Per il citato passaggio di Plutarco (de superstitione, 13) ti riporto brano e commenti:

[13] Non sarebbe dunque stato meglio che quei Galli (1) e Sciti (2) non avessero avuto del tutto concezione (εννοια) degli dèi, né immaginazione (φαντασια) né conoscenza/tradizione/storia (ιστορια), piuttosto che credere che (gli dèi) gioiscono per il sangue di esseri umani sgozzati (ptc. m./p. di σφαττω) e (che gli dèi) ritengono che questo sia il rito e l’offerta sacrificale perfetta in assoluto? Non sarebbe stato utile ai Cartaginesi aver ricevuto (un) Crizia o (un) Diagora (3) (come) legislatore (νομοθετης) dall’inizio, (così da) non credere in nessun essere soprannaturale né in nessun dio, piuttosto che offrire in sacrificio (agli dèi) quei tali (sacrifici) che erano soliti offrire al (dio) Crono? (4) Non come dice Empedocle, prendendosela (ptc. m./p. di καθαπτω + gen.vo) con quelli che offrono in sacrificio gli animali “(un) padre, pregando, sgozza (un) figlio che ha cambiato l’aspetto, che gran follia!” (5), ma (addirittura), visti e riconosciuti essi stessi i loro figli, (li) offrivano in sacrificio e quelli che non avevano figli, comprando (ptc. di ωνεομαι) dei bambini dai poveri, (li) trucidavano proprio come agnelli od uccellini e la (loro) madre era presente (v. παριστημι) (al rito sacrificale) senza intenerirsi né emettere un lamento. Qualora, poi, si fosse lamentata (ott.vo di στεναζω) oppure avesse pianto (ott.vo di δακρυω), sarebbe stata privata della ricompensa (6) e il bambino sarebbe stato ugualmente offerto in sacrificio [mentre] (il luogo) tutto (intorno) davanti alla statua (αγαλμα) sarebbe stato riempito del frastuono dei presenti che accompagnavano con l’aulo e suonavano i timpani (durante il sacrificio) in modo che (ενεκα του + inf.to) il grido (η βοη) dei lamenti (della madre) non fosse udibile. Se certi Tifoni oppure Giganti avessero comandato (v. αρχω + gen.vo) su di noi dopo aver scacciato gli dèi, per quali sacrifici si sarebbero rallegrati (7) o quali altri riti religiosi avrebbero richiesto? Amestri, la moglie di Serse, seppellì vivi dodici esseri umani (8) in onore dell’Ade, per sé stessa (9): quell’Ade che Platone dice (10) essere amico del genere umano, saggio e ricco, che controlla/trattiene (v. κατεχω) gli animi mediante la persuasione e il ragionamento, da essere chiamato Ade. Ma Senofane, filosofo della natura (= φυσικος), vedendo gli Egiziani che si percuotono durante le (loro) festività e si lamentano, ricordò (v. ὑπομιμνήσκω) (a loro) opportunamente: “Se costoro”, dice, “sono dèi, non piangete per loro; se invece sono esseri umani, non offrite sacrifici per loro” (11).

Note

(1) Cfr. Cesare, de bello gallico, VI.16 e Strabone, IV.4.5.
(2) Cfr. Erodoto, IV.70-72.
(3) Crizia (460-403 a.C., ateniese, leader dei trenta tiranni) e Diagora di Milo (vissuto nel V sec. a.C.) erano famosi atei dell’antichità. Cfr. Sesto Empirico, adversus mathematicos, IX.54; Plutarco, Moralia, 880D, 1075A.
(4) Plutarco afferma che la pratica fu fatta terminare nel 480 a.C. da Gelone, tiranno di Siracusa, dopo la sua vittoria sui Cartaginesi (Moralia 175A e 522A) ma Diodoro Siculo afferma che la pratica fu successivamente reintrodotta (XX, 14). Κρονος è l’equivalente greco del dio fenicio El (in ebraico Moloc o Baal), cfr. G. F. Moore in the Journal of Biblical Lit. XVI (1897), p. 161.
(5) Diels, Fragmente der Vorsokratiker, I p. 275.
(6) La parola “τιμή” ha moltissimi significati, la resa con “ricompensa” è motivata dal fatto che poco sopra è detto che questi bambini venivano acquistati dai cittadini più poveri per essere offerti in sacrificio: M. Adriani traduce con “il prezzo del venduto figliuolo” e F. Cole Babbit con “the money”.
(7) Hyperbaton, ποίαις ἂν ἣδοντο θυσίαις.
(8) Hyperbaton, δώδεκα κατώρυξεν ἀνθρώπους.
(9) Cfr. Erodoto, VII, 114 (dove però le persone sacrificate sono quattordici); si veda anche III, 35.
(10) Probabilmente Plutarco si riferisce a Crat., pp. 403A-404B.
(11) Il λογιον è citato anche in Moralia, 379B e 763C, e ci si riferisce ad esso anche in 228E. Cfr. anche Aristotele, Retorica, II, 23 e 27. Senofane (570-475 a.C.) è famoso per aver criticato la concezione antropomorfa degli dèi descritti da Omero e da Esiodo nei loro poemi, nonché la religione tradizionale dei suoi tempi.

P.S.: il tema del de superstitione è che l'ateismo è preferibile alla superstizione. La superstizione che intende Plutarco (δεισιδαιμονια) non ha esattamente lo stesso senso che intendiamo noi oggi, ma è qualcosa di ancora peggiore, riguarda il terrore che deriva dal soprannaturale e che fa compiere azioni insensate, come appunto i sacrifici umani. Plutarco era un uomo religioso ed ebbe anche incarichi sacerdotali, ma conclude che se si deve scadere in quel genere di superstizione, allora è meglio scegliere il male minore dell'ateismo, che egli non ammette ma considera comunque preferibile alla superstizione.
 
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view post Posted on 16/2/2012, 18:59     +1   -1
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QUOTE (Teodoro Studita @ 16/2/2012, 18:21) 
Decanonizzato dalla chiesa cattolica, se non erro, peraltro.

Dipende dal Giorgio di cui si parla. Quello di cui ci parla Socrate Scolastico nel passo quotato dal forumista "damasceno" non credo sia mai stato santo per nessuno ...

Ciao
Talità



 
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damasceno
view post Posted on 17/2/2012, 06:48     +1   -1




Concordo che il tema del De Supestitione di Plutarcp non sono i sacrifici umani, però egli ne attesta l'esistenza, come la nota 1 riporta il testo da me citato di Cesare, De Bello Gallico VI, 16, per cui la loro esistenza al tempo del Cristianesimo primitivo è attestata ed è questo quellio che io volevo dire.
Ora ho visto il libro L'INTOLLERANZA CRISTIANA NEI CONFRONTI DEI PAGANI. a cura di Pier Franco Beatrice EDB Bologna 2008 come si possono tollerare sacrifici umani?, dunque già il titolo mi dice che non analizzail problema.
Quanto al libro consiglòiatomi, leggo nell'introduzione su internet;
The slaughter of animals for religious feasts, the tinkling of bells to ward off evil during holy rites, the custom of dancing in religious services
Non parla di slaughter of men and women. Quindi non risolve il problema.
NOn importa molto se Giorgio sia stato creato santo dalla Chiesa Cattolioca, in altre parti della HISTORIA ECCLESIASTICA Socrate Scholastico informa che gli sono state intitolate Chiese.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 17/2/2012, 08:29     +1   -1




QUOTE
Concordo che il tema del De Supestitione di Plutarcp non sono i sacrifici umani, però egli ne attesta l'esistenza, come la nota 1 riporta il testo da me citato di Cesare, De Bello Gallico VI, 16, per cui la loro esistenza al tempo del Cristianesimo primitivo è attestata ed è questo quellio che io volevo dire.

Plutarco, se non ho tradotto male all'epoca in cui mi sono interessato al de superstitione, parla di sacrifici umani avvenuti secoli prima e per giunta non riguardanti popolaziomi greche. Parla dei Galli e degli Sciti e i commentatori riferiscono queste notizie ad Erodoto, così come i fatti Cartaginesi sono di secoli prima. L'episodio di Amestri, oltre ad essere un fatto isolato più che una pratica usuale, avvenne secoli prima in contesto persiano. Quindi non si tratta di sacrifici umani che avvenivano al tempo del cristianesimo o contemporanei al periodo i cui visse Plutarco (45-120 d.C. circa). Per quanto riguarda i Galli, sarebbe interessante rileggere il passo del de bello gallico per vedere se Cesare parla di sacrifici in voga nell'epoca in cui scriveva oppure se si riferisce a fatti più antichi o dei quali sentì dire. Anche Plutarco fa riferimento ai Galli ma non è possibile capire a che periodo alluda e l'edizione che ho usato per la traduzione rimanda al de bello gallico oltre che a Strabone.

Edited by Hard-Rain - 17/2/2012, 09:14
 
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view post Posted on 17/2/2012, 09:27     +1   -1
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I sacrifici umani non erano affatto sconosciuti nelle culture dei popoli indeuropei: per quanto riguarda il mondo greco ci sono precise allusioni sia nei poemi omerici (ad esempio nel libro XIII dell’ Iliade, in cui si parla di uomini sacrificati nel corso dei funerali di Patroclo), sia in alcuni racconti mi-tici, come ad esempio in quello del Minotauro, il mostro mezzo uomo e mezzo toro racchiuso nel labirinto dell'isola di Creta, a cui Atene doveva ogni nove anni mandare l’orrendo tributo di sette ragazzi e sette ragazze perché se ne cibasse, finché Teseo, con l’aiuto di Arianna, non riuscì ad ucciderlo.
Precise allusioni a sacrifici umani si hanno nell’ Eneide: nel libro X (vv. 517-518) Enea getta sul rogo funebre di Pallante otto giovani prigionieri "da immolare alle ombre". A Roma i sacrifici di vittime umane non erano affatto sconosciuti e vennero praticati sino alla fine del II secolo a.C.: nel 226 a.C. ad esempio, per parare una grave minaccia che pareva incombere sulla città, una coppia di Greci ed una di Galli furono sepolte vive e la crudele cerimonia venne ripetuta nel 216 a.C. dopo la sconfitta subita a Canne per opera di Annibale. Solo nel 97 a.C. un senatoconsulto vietò i sacrifici umani.
All'epoca in cui il culto di Mitra arrivò nell'Impero, essi non erano più possibili, sicché attribuire sacrifici di tal fatta ad un luogo di culto mitriaco appare quanto meno improbabile.

Ad maiora
 
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view post Posted on 17/2/2012, 10:07     +1   -1
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QUOTE (damasceno @ 17/2/2012, 06:48) 
NOn importa molto se Giorgio sia stato creato santo dalla Chiesa Cattolioca,

Mah, se intitoli un thread "SAN GIORGIO" allora ci si aspetta che abbia qualche importanza.
Così come intitolando un thread "San Francesco" ci aspetterebbe di parlare di San Francesco, e non di un certo Francesco che forse non è neppure santo.

Soprattutto, l'argomento della discussione sembra essere OT rispetto al titolo (o viceversa): si sta infatti parlando di sacrifici umani e di rapporti tra cristianesimo e paganesimo.

Ho quindi modificato il titolo del thread rendendolo più adeguato all'oggetto della discussione... Ho comunque mantenuto l'originale faccina infuriata! ^_^

Ciao,
Talità

Edited by Talità kum - 17/2/2012, 10:13
 
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damasceno
view post Posted on 17/2/2012, 10:13     +1   -1




Voglio, per concludere, ricordare la reazione dei pagani alla processione dei cristiani coi teschi, se si fosse trattatato di pratiche avennute secoli prima, poi cadute in disuso, tale reazione non vi sarebbe stata, non vi sarebberoo state crocifissioni come pure il martirio di (San) Giorgio. Questa è la prova che tali atti erano in vigore ancora a quei tempi.
 
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view post Posted on 17/2/2012, 10:20     +1   -1
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QUOTE (damasceno @ 17/2/2012, 10:13) 
se si fosse trattatato di pratiche avennute secoli prima, poi cadute in disuso, tale reazione non vi sarebbe stata,

Non credo, ritengo invece che essere oggetto di un falsa accusa (e cioè di offrire sacrifici umani, quando invece tale pratica non era in uso) sarebbe certamente un ottimo motivo per arrabbiarsi.

QUOTE
non vi sarebberoo state crocifissioni come pure il martirio di (San) Giorgio. Questa è la prova che tali atti erano in vigore ancora a quei tempi.

E perché la testimonianza di Socrate Scolastico dovrebbe essere accettata acriticamente?

Ciao,
Talità
 
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Hard-Rain
view post Posted on 17/2/2012, 14:16     +1   -1




QUOTE
Questa è la prova che tali atti erano in vigore ancora a quei tempi.

Io dico solo che questo non lo si può certo evincere dal passaggio di Plutarco, che riporta solo episodi remoti e per giunta non riguardanti nè Greci nè Romani. Anzi, dirò di più: se Plutarco, persona certamente bene informata sulle pratiche religiose per aver scritto egli stesso trattati a carattere religioso e per essere stato sacerdote, avesse saputo che al suo tempo qualcuno, per motivi religiosi, eseguiva dei sacrifici umani, non avrebbe avuto bisogno di far riferimento, appunto, a questi antichissimi episodi. Quindi: sacrifici umani molto tempo prima di Plutarco sì, sacrifici umani nel periodo di Plutarco, quindi a cavallo tra il I e il II secolo d.C., no o quantomeno non è certo il de supersititone a provarlo. Aggiungo anche che se tra il I e il III secolo d.C. fosse stata pratica nota eseguire dei riti con sacrifici di persone nell'ambiente greco-romano allora verosimilmente avremmo avuto menzione di questo costume nelle varie apologie cristiane contro il paganesimo e non soltando in un testo come quello di Socrate scolastico. Per quanto concerne poi il presunto ritrovamento di ossa da parte di Cristiani, in generale, quando si fanno simili ritrovamenti, occorrono indagini approfondite ed esami sulle ossa e sui teschi prima di concludere con una certa sicurezza che si tratta di sacrifici umani. Infatti, vi sono numerose polemiche tra gli archeologici circa il fatto che le ossa ritrovate in alcuni centri cartaginesi e fenici provengano proprio da cimiteri di bambini sacrificati a Crono o alle altre divinità, come sostengono le fonti classiche (una delle quali è proprio quella di Plutarco).

Edited by Hard-Rain - 17/2/2012, 16:44
 
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damasceno
icon7  view post Posted on 20/2/2012, 07:37     +1   -1




Ecco il testo di Cesare DE BELLO GALLICO VI; 16:
[16] Natio est omnis Gallorum admodum dedita religionibus, atque ob eam causam, qui sunt adfecti gravioribus morbis quique in proeliis periculisque versantur, aut pro victimis homines immolant aut se immolaturos vovent administrisque ad ea sacrificia druidibus utuntur, quod, pro vita hominis nisi hominis vita reddatur, non posse deorum immortalium numen placari arbitrantur, publiceque eiusdem generis habent instituta sacrificia. Alii immani magnitudine simulacra habent, quorum contexta viminibus membra vivis hominibus complent; quibus succensis circumventi flamma exanimantur homines. Supplicia eorum qui in furto aut in latrocinio aut aliqua noxia sint comprehensi gratiora dis immortalibus esse arbitrantur; sed, cum eius generis copia defecit, etiam ad innocentium supplicia descendunt.
Dal sito www.thelatinlibrary.com/caesar/gall6.shtml#16
Come si vede è al presente, quindi in vigore al momento in cui Cesare scrive. I sacrifici umani non erano cessati in una remota antichità prestosica ma erano ancora ben prersenti.
 
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view post Posted on 20/2/2012, 10:09     +1   -1
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QUOTE (damasceno @ 20/2/2012, 07:37) 
Come si vede è al presente, quindi in vigore al momento in cui Cesare scrive. I sacrifici umani non erano cessati in una remota antichità prestosica ma erano ancora ben prersenti.

Diciamo che finora siamo arrivati al I secolo a.C., e in particolare Roma (secondo quanto riportato da Polymetis) vietò tali sacrifici nel 97 a.C.
Al tempo quindi dell'arrivo e della diffusione del culto mitraico in Roma, tali sacrifici erano già vietati.

E per arrivare al periodo di cui ci parla Socrate Scolastico mancano ancora quattro secoli.

Ciao,
Talità


 
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