Senza temere le bastonature di
Teodoro, dico la mia.
Mi sembra che in sostanza ci sia un passo in una preghiera molto importante
CITAZIONE
ancora ti offriamo questo servizio razionale per quelli che riposano nella fede, progenitori, padri, patriarchi, profeti, apostoli, predicatori, evangelisti, martiri, confessori, asceti, e per ogni spirito giusto che ha compiuto la sua vita nella fede.
In modo particolare per la tuttasanta, purissima, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra, Madre di Dio e semprevergine Maria.
che ha ricevuto tre interpretazioni:
- da
R Taft e dalla maggioranza degli studiosi moderni: la Chiesa del primo millennio "
pregava per Maria e per i santi con le medesime parole che si usano per il nonno e la nonna"
- da
Nicola Cabasilas nel Commento della Divina Liturgia: "Quindi commemora tutta l'assemblea dei santi. Essi sono il motivo per cui la Chiesa rende grazie a Dio. E' per loro che offre
un sacrificio spirituale di ringraziamento; soprattutto è per la santa Madre di Dio, che sorpassa tutti gli altri in santità. Questo è il motivo per cui il sacerdote non chiede nulla in favore dei santi; piuttosto, egli chiede che possa essere assistito da loro nelle sue preghiere."
- dal
vescovo George Wagner (citato da A Kniazeff, La Madre di Dio nella Chiesa Ortodossa: citazione che sarebbe meglio verificare...): la preghiera includerebbe in questa offerta del sacrificio di Cristo anche il beneficio che da esso quotidianamente possono ricavare
come glorificazione i santi, non esclusa la santa Madre di Dio.
Cabasilas non aveva però a disposizione i metodi e gli strumenti della critica moderna.
Rimangono le opinioni di Taft e di Wagner, tra le quali non saprei quale scegliere: forse Taft, perchè
difficiliore (e perchè espressa in termine squisitamente tecnici: “per il nonno e la nonna”
).
Tutta la discussione sulla preparazione storico-liturgica di Jesùs Castellano Cervera mi sembra poco pertinente: egli si limita a citare i due autori: eventualmente sarebbe meglio, per chi ha la possibilità, controllare le due citazioni: non si sa mai...
Ma quello che non capisco è
il salto logico
nell’affermazione:
CITAZIONE
la Chiesa del primo millennio "pregava per Maria e per i santi con le medesime parole che si usano per il nonno e la nonna".
Tutta la Chiesa?
Non sarebbe più corretto dire che un testo importante, ma isolato, risalente al primo millennio sembra presupporre una preghiera per Maria, in un passo di discussa interpretazione?
A meno che nelle opere di Taft non siano presentati altri testi che testimonino la diffusione di simili espressioni. Chi ha la possibilità ci riferisca, se ha tempo e voglia.
Sarebbe anche interessante sapere se Cabasilas sia il primo a sentire il disagio che il testo provoca alla nostra teologia o se opere precedenti e contemporanee abbiano cercato anch’esse di smussarlo.
Scusate l’intrusione.
Edited by Paolo Agostino Bonaventura - 31/8/2012, 11:51