Talità kum |
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| Ringrazio Elijah per il suo contributo ad una corretta impostazione della discussione, a mio modo di vedere viziata in principio da un'impostazione metodologicamente lacunosa sia in ambito filosofico che storico-critico.
Sono contento di vedere che "negazionista" alla fine si è dedicato alle buone letture, chiarendo (almeno a sé stesso, mi auguro) il Pesce-pensiero ed evitando di tracciare solchi troppo profondi tra Gesù e - per dirne uno - Paolo, comprendendo la difficoltà degli approfondimenti necessari ad affrontare la molteplicità dei "cristianesimi" delle origini, lo sviluppo storico degli avvenimenti che portarono al formarsi di una nuova religione e le problematiche legate all'utilizzo di certa terminologia ("fondatore del cristianesimo").
Nessuno credo voglia negare (certo non io) che vi siano differenze tra "Gesù" e l'odierna chiesa (quale semplice esempio - Gesù osservava il Sabato, per noi il giorno più importante è la domenica), in certi casi non serve neppure una profonda analisi storica, ma mi sembra quantomento superficiale esprimersi con esemplificazioni del tipo "il cristianesimo ha tradito Gesù (si/no)" quando, come dimostra Paolo, una certa cristologia si sviluppò all'interno dell'ebraismo stesso.
Ciao, Talità
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