Studi sul Cristianesimo Primitivo

Mauro Pesce: Gesu' non fondo' il cristianesimo, discontinuita' tra il maestro e la Chiesa

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Teodoro Studita
view post Posted on 23/1/2012, 09:10 by: Teodoro Studita     +1   -1
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In questo Pesce non è diverso da tanti (e qui forse si spiega la sua collaborazione con Augias) che, non comprendendo la fede, riducono l'intero fatto religioso ad un sistema normativo di tipo etico nel quale, per ovvie ragioni storiche, non riescono a far stare sotto lo stesso cappello il Gesù che conoscono (quello storico) e la Chiesa che conoscono (quella Cattolica, perlopiù), scatenando reazioni idiosincrasiche più in loro stessi, in realtà, che nella Chiesa.
Il punto, e su questo credo di pensarla come Weiss, è che il credente di tutti i tempi se ne infischia del Gesù storico, vuoi perché esso è un'astrazione dal profilo ancora mutevole (sebbene negli ultimi decenni sembra raggiunto un certo consensus almeno su qualche punto), vuoi perché la disciplina storica per i suoi propri princìpi, deve prescindere da ciò che Gesù era (piano metafisico) per concentrarsi su ciò che gli altri pensarono che fosse (piano fenomenico..?). Ora, questo potrebbe funzionare anche per il credente se questo secondo livello fosse inteso su piano ecclesiale, ma appena la storia si fa storia del dogma scattano di nuovo le allergie... è un gatto che si morde la coda (perché non sa che la coda è sua, diceva Gaber).
Se avete letto un paio di giorni fa l'intera pagina che il Corriere ha dato a Küng, si parlava della stessa cosa, e anche lui incomprensibilmente sembra essere stato affabulato da questa sindrome del ritorno al Gesù storico. Il problema è che, stanti le premesse di cui sopra, tornare al Gesù storico implica escludere a priori l'unico fatto rilevante per il credente, cioè che questo Gesù fosse Dio. Se Gesù non è anche Dio, non c'è alcun modo per risollevare la natura umana e ricongiungerla a quella divina, dunque non solo cade il cristianesimo ma cade proprio il fatto religioso tout-court: il cristiano diventa semplicemente un ammiratore del filosofo errante chiamato Gesù, che non è diverso dal fan di Brad Pitt (è solo più radical chic), ma non ha alcuna connotazione religiosa.
In conclusione, e solo a mio modesto parere, il "ritorno al Gesù storico" è, dal punto di vista religioso, un completo nonsense che annulla il fatto religioso appiattendolo fino a farlo sembrare poco meno di un habitus etico, laddove il cristiano diventa un "gesuano", un po' panirenico un po' sentimentalista scemo e, soprattutto, totalmente privo di contenuto.
 
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