Hard-Rain |
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| Ho letto lo Schurer, che difende il 4 a.C. Che dire? Non ha tutti i torti. In effetti dai libri XVII e XVIII non si riesce ad andare a prima del 4 a.C. come inizio dei regni di Archelao, Filippo e Antipa (per questi ultimi si dovrebbe più giustamente parlare di tetrarchie) e le evidenze archeologiche (essenzialmente monete ebraiche) concordano con questo dato, almeno rispetto a quanto era noto ai suoi tempi (fine XIX secolo). Schurer fa tornare i conti con le apparenti incongruenze di altri passaggi di Ant. Giud., in particolare con quello che fa riferimento ad Azio (settembre del 31 a.C.), una data piuttosto nota in quel periodo, supponendo che nel contare un anno di regno Flavio Giuseppe abbai seguito l'uso ebraico di cui in Rosh Hashana (noto trattato rabbinico compreso nel Talmud). Questo trattato prescrive di contare gli anni a partire dal 1° giorno del mese di Nisan (il mese della Pasqua, che cadeva tipicamente in marzo-aprile) invece che in senso assouto. Così un re che fosse entrato in carica ad esempio il mese prima di Nisan, il 1° di Nisan, lo si sarebbe detto in carica da un anno, anche se in concreto regnava solo da un mese o da pochi giorni. Con questa regola, che si dovrebbe usare solo per i re ebrei, stando a Rosh Hashana, lo Schurerer pretende di conciliare tutte le incongruenze. Leggerò con più attenzione, ma il senso è questo. In internet ci sono moltissimi articoli, quasi tutti dilettanstici, che tentano di opporsi al 4 a.C. (moltissimi puntano all'1 a.C.), quelli che ho visto io non si pongono il problema di come Flavio Giuseppe poteva computare gli anni di regno dei sovrani, i loro metodi sembrano anche convincenti con questo specifico problema, tuttavia non tengono conto del fatto che i tre eredi di Erode non possono aver regnato dopo il 4 a.C. e che se li applichiamo ad altri passaggi, otteniamo altre incongruenze.
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