Studi sul Cristianesimo Primitivo

Simboli cristiani sulle monete dell'Impero romano

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Matteo4491
view post Posted on 2/9/2013, 18:52     +1   -1




Nella monetazione romana post 313, data dell'editto di Milano, sotto l'impero di Costantino, cominciano a comparire alcuni simboli riconducibili al Cristianesimo.
Più precisamente, i simboli certamente cristiani sono due: il monogramma IX ed il Chi-rho (Cristogramma o Chrismon). In particolare, sembrerebbe che dal 313 al 330 sia individuabile sulle monete soltanto il monogramma IX, mentre il Chi-rho comparirebbe successivamente.

Posto alcuni esempi.





Successivamente, compare anche il Chi-rho. La prima comparsa di questo simbolo è quella del medaglione di Ticinum (il Chi-rho compare sull'elmo), sul quale però sono stati mossi nel corso degli anni alcuni dubbi.

Tra le altre monete troviamo le tipologie commemorative di Costantinopoli, Vrbs Roma, Gloria exercitus. Le tipologie con simboli cristiani continuano ed aumentano anche e soprattutto con i figli di Costantino e con tutti i successori.

Con Costantino la tipologia più importante è senza dubbio la rara Spes Pvblica.



Costantinus 307-337 AD. AE Follis (2.97 gm). Struck 337 AD. Constantinople mint.
CONSTANTI-NVS MAX AVG, laureate head right
SPES PVBLICA across field, labarum, with three medallions on drapery and crowned by a christogram, spearing serpent. CONS in exergue.
RIC VII 19.
According to RIC, this famous reverse type represents the defeat of tyranny by the death of Licinius. Yet, the scene also has powerful Christian imagery in that it allegorically portrays the power of Christianity over evil.

Ma come detto, ci sono tanti altri esempi, tra cui:



Però, non tutti i simboli sono chiari ed inequivocabili. Esistono alcuni simboli che credo meritino un po' di attenzione. Si tratta in particolare di alcune croci comparse specialmente su monete della zecca di Ticinum. E credo che questo sia un indizio importante per capire se siano effettivamente croci cristiane o semplici segni di zecca.

A sfavore dell'ipotesi cristiana c'è il fatto che sono croci greche; già conosciute da molto tempo ed utilizzate come segni decorativi.
Inoltre sembra che raramente la croce greca sia utilizzata come simbolo del Cristianesimo.
Ancora, ho letto che la croce, intesa come la intendiamo noi oggi, era utilizzata come simbolo di infamia...

Vi mostro le monete in questione, sulle quali mi piacerebbe avere un vostro parere, senza che vi confonda con ipotesi strampalate :)


Croce nel frontone.


Croce nel campo a sinistra della figura nel retro.


Croce nell'altare.


Croce nel campo a destra di Marte.


Croce nel campo a sinistra del Sole.

Quindi oltre al monogramma IX ed al Chi-rho ci sono anche queste croci, dubbie.
L'utilizzo della croce però non è sempre dubbio. Ad Aquileia troviamo anche questi due esempi:


Croce patente o greca tra i due soldati.


Croce ansata tra i due soldati.




Cosa ne pensate dell'utilizzo delle croci nelle monete della zecca di Ticinum?
E' un simbolo effettivamente utilizzato dai cristiani in quel periodo?

Spero di non avervi annoiato troppo.

Grazie,
Matteo :)

L'allegato inviato per ultimo è un errore, ma non riesco a rimediare :)

Attached Image: Monogramma IX Costantino II Ticinum

Monogramma IX Costantino II Ticinum

 
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view post Posted on 4/9/2013, 10:55     +1   -1
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Sul tipo dell'altare (RIC VII Tic 86) c'è da ritenere a mio avviso che questa croce sia un elemento poco più che ornamentale, per almano due ragioni:

1) Se si fosse trattato di un preciso programma di propaganda attraverso uno studiato uso di simboli, la croce non sarebbe stata così dissimulata, e la si sarebbe ritrovata su un numero enormemente maggiore di tipi monetali,
2) Tutti i tipi monetali dello stesso gruppo raffigurano sull'ara un'altra forma: perlopiù una ruota, o una specie di clessidra, oppure l'ara è totalmente anepigrafe.

(Si veda a questo proposito J.R. Cayon, Compendio de las moneda del Imperio Romano, III, 2238. Per tutte le altre citazioni il catalogo di riferimento è il classico RIC = The Roman imperial coinage / by Harold Mattingly, M. A. and Edward A. Sydenham, M. A. ; [poi] C. H. V. Sutherland, M.A, Spink e Son Eds., London 10 Voll, 1984-1994)

Si deve, dunque, concludere a fortiori che questa croce non sia un simbolo cristiano, ma un elemento decorativo o comunque non significativo.

Quanto a quella di Aquileia non si tratta di Costantino, ma del figlio Costantino II

Constantine II, AE3, 334-September 335, Aquileia
CONSTANTINVS IVN NOB C
Laureate, cuirassed bust right
GLOR_IA EXERC_ITVS
Two soldiers standing facing one another, each holding reversed spear in outer hand and resting inner hand on shield set on ground, two standards between them Christ cross in middle field
AQP in exergue
16mm, 2.32g
RIC VII, 125 (R4)

Qui sembra proprio una croce cristiana, ma attenzione: nel tipo simile (c.128 RIC 382) tra i due stendardi può comparire in alternativa alla croce anche la palma o una mezzaluna, sicché anche qui un po' di prudenza è d'obbligo
 
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Matteo4491
view post Posted on 4/9/2013, 13:54     +1   -1




Grazie della risposta Teodoro saudita. Per questo argomento la prudenza è necessaria.
Io sono dell'idea che almeno nel periodo di Costantino I, gli unici simboli cristiani possano essere il monogramma IX e il chi rho.
Le croci che si vedono nell'altare o vicino alla rappresentazione del Sole lasciano molti dubbi; e l'unico indizio che potrebbe far propendere per un'interpretazione in chiave cristiana, è il fatto che sono state coniate proprio a Ticinum.

Quindi mi sembra di capire che il simbolo della croce sulle monete di Costantino I non sia utilizzato in chiave cristiana?
Delle monete che ho postato, l'unica croce che, sbilanciandomi, definirei Cristiana è quella nella moneta di Helena: cosa ne pensi?

Nelle monete dei figli di Costantino, invece, qualche moneta con la croce cristiana appare.
La moneta di Costantino II, che per sbaglio ho anticipato, è un esempio. Ci sono diverse ipotesi a favore della cristianità del simbolo che sono state riassunte in questa discussione al post numero 10 www.lamoneta.it/topic/106375-simbol...us-di-aquileia/.

Di croci ce ne sono altre anche per Costanzo II:



Qui mi posi un altro quesito: il criterio con cui gli incisori scegliessero tra un chi rho e diversi tipi di croci. Ho pensato ad una questione geografica di diffusione del simbolo, ma non è stata un'ipotesi valida.

Si potrebbe pensare dunque che la croce sulle monete (romane) sia arrivata soltanto dopo Costantino I? E che tutte quelle viste prima (le croci di Ticinum, per intenderci) siano soltanto segni decorativi?

Grazie della partecipazione a questa discussione :)

PS: ho letto di un tuo messaggio in cui parlavi di aver condotto una ricerca sulla prima croce cristiana, sfatando il mito di Axum. Mi piacerebbe saperne di più :)
 
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view post Posted on 4/9/2013, 15:13     +1   -1
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CITAZIONE (Matteo4491 @ 4/9/2013, 14:54) 
Grazie della risposta Teodoro saudita.

:o:

CITAZIONE
Io sono dell'idea che almeno nel periodo di Costantino I, gli unici simboli cristiani possano essere il monogramma IX e il chi rho.
Le croci che si vedono nell'altare o vicino alla rappresentazione del Sole lasciano molti dubbi; e l'unico indizio che potrebbe far propendere per un'interpretazione in chiave cristiana, è il fatto che sono state coniate proprio a Ticinum.

Quindi mi sembra di capire che il simbolo della croce sulle monete di Costantino I non sia utilizzato in chiave cristiana?
Delle monete che ho postato, l'unica croce che, sbilanciandomi, definirei Cristiana è quella nella moneta di Helena: cosa ne pensi?

Sono d'accordo con te

CITAZIONE
Nelle monete dei figli di Costantino, invece, qualche moneta con la croce cristiana appare.
La moneta di Costantino II, che per sbaglio ho anticipato, è un esempio.

Non ne sono sicuro al 100%. Infatti esiste un tipo pressoché identico nella monetazione di Costantino I e se decidiamo che in quel caso non è una croce cristiana ma – ad esempio – un segno di zecca o un elemento decorativo, siamo costretti ad ammettere la stessa cosa per il tipo di Costantino II

CITAZIONE
Di croci ce ne sono altre anche per Costanzo II:

Qui si, ma la cosa non è più interessante.

CITAZIONE
Qui mi posi un altro quesito: il criterio con cui gli incisori scegliessero tra un chi rho e diversi tipi di croci. Ho pensato ad una questione geografica di diffusione del simbolo, ma non è stata un'ipotesi valida.

Non ne ho idea.

CITAZIONE
Si potrebbe pensare dunque che la croce sulle monete (romane) sia arrivata soltanto dopo Costantino I? E che tutte quelle viste prima (le croci di Ticinum, per intenderci) siano soltanto segni decorativi?

Sicuramente dopo Costantino (la storia del follis di Massenzio mi pare proprio marziana). Certo, è difficile escludere che alcune zecche avessero fatto "di testa loro", ma resta che nella prima metà del IV secolo la croce non è molto usata per i noti motivi (la crocifissione sarà abolita solo molti decenni dopo), sicché propendo di più per croci non cristiane.

CITAZIONE
PS: ho letto di un tuo messaggio in cui parlavi di aver condotto una ricerca sulla prima croce cristiana, sfatando il mito di Axum. Mi piacerebbe saperne di più :)

Nulla di che, più che altro ho parlato di un ΟΥΣΑΝΑΣ che batte una moneta del tutto analoga al tipo di Ezana con la croce in esergo. Si tratterebbe del re che la tradizione etiope chiama Ella Allada/Ella Amida in cui si colloca il famoso episodio di Edesio e Frumenzio riportato di Rufino. Ella Amida, che avrebbe regnato tra il 320 e il 333 con il nome di Ousanas, è il predecessore (il fratello maggiore?) di Ezanas, sicché spetterebbe a lui – semmai – il primato della croce.
 
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Matteo4491
view post Posted on 4/9/2013, 16:35     +1   -1




Perdona l'errore, ma ho scritto con un tablet. La funzione "autocorrezione" non mi è stata d'aiuto! :)

Ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato. Posso dire di essere riuscito a riordinarmi un po' le idee grazie al tuo aiuto.

L'ultima curiosità che mi rimane è quella dei diversi tipi di croce che si vedranno sulle monete degli imperatori successivi a Costantino (come nelle monete di Costanzo che ho allegato, ma anche e soprattutto nelle dinastie di Valentiniano e Teodosio dove compaiono molti "nuovi" simboli). Mi piacerebbe capire quali sono i motivi che hanno portato gli incisori a scegliere per un simbolo piuttosto che un altro.
Ma devo ancora condurre delle ricerche e potrei dire soltanto altre inesattezze.

Mi piacerebbe poter usare questa discussione anche in futuro per discutere di altri simboli.

Mi ha fatto davvero piacere questa conversazione. Grazie anche per le notizie su Axum ;)

A presto,
Matteo :)
 
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view post Posted on 9/9/2013, 19:08     +1   -1
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A quanto detto aggiungo che una copiosa bibliografia sull'argomento si può trovare in L.Travaiani, La croce sulle monete da Costantino alla fine del medioevo, in La Croce. Iconografia e Interpretazione, Elio de Rosa editore, Roma, 2007, Vol.II, pp.36-40
 
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Matteo4491
view post Posted on 15/9/2013, 11:10     +1   -1




Grazie della segnalazione. Sembra un testo interessante.
 
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view post Posted on 15/9/2013, 17:05     +1   -1
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CITAZIONE (Matteo4491 @ 15/9/2013, 12:10) 
Grazie della segnalazione. Sembra un testo interessante.

Onestamente non dice chissà quali sconvolgenti novità, ma ha una bibliografia piuttosto completa sul tema.
In ogni modo questo thread mi ha spinto a rimettere insieme materiali vecchi e nuovi. Ne parlerò a Milano lunedì 23, al congresso "Letture Ambrosiane".
 
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Matteo4491
view post Posted on 16/9/2013, 11:00     +1   -1




Sono contento che in qualche modo ti abbia fatto piacere partecipare alla discussione.
Ci sarà qualche resoconto cartaceo od on line del congresso?
 
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8 replies since 2/9/2013, 18:51   2010 views
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