Studi sul Cristianesimo Primitivo

Bart Ehrman - Gesù è davvero esistito?

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Talità kum
view post Posted on 4/11/2013, 19:34 by: Talità kum     +1   -1
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CITAZIONE (RocNy @ 29/10/2013, 00:48) 
c'è un altro passaggio che appare stimolante (posizione 5038 di 5583 su ebook - capitolo "Il problema della storicità di Gesù"):
"Il problema che pone Gesù, pertanto, è l'impossibilità di rimuoverlo dalla sua epoca e trapiantarlo nella nostra senza doverlo reinventare. Se lo reinventiamo, non è più il Gesù della storia, ma quello della nostra immaginazione, ...

Qui muovo una prima osservazione: Ehrman contrappone il "Gesù della storia" (cioé figura reale, monolitica e immutabile), a quello "reinventato dalla nostra immaginazione" che, di epoca in epoca, lo ripensa e lo traspone nella propria realtà.
Tuttavia, "tutti i nostri diversi Gesù storici altro non sono che approssimazioni, modelli artificiali che costruiamo nello sforzo di comprendere una serie di fenomeni e problemi storici (la genesi dei vangeli, la nascita del cristianesimo, la realtà del giudaismo d'epoca ellenistico-romana etc.). Ma tutto ciò che può pretendere ciascuna di queste ricostruzioni è solamente di essere più plausibile e convincente di quelle rivali. Il Gesù reale che visse, mangiò, camminò e morì 2000 anni fa, resta invece propriamente irraggiungibile. Il Gesù storico è un modello più o meno persuasivo del Gesù reale. Lo stato particolare delle fonti (documenti storici profondamente pervasi da prospettive di fede) consente solo di arrivare a risultati nel migliore dei casi probabili, ma sempre provvisori e rivedibili."

L'opinione che ho virgolettato non è mia, ma l'ho letta da qualche parte e l'ho ritenuta *eccellente*.


CITAZIONE
...una creazione mostruosa fabbricata per assolvere i nostri scopi, Non è così facile, tuttavia, spostare e cambiare Gesù. Oppone una forte resistenza. Rimane sempre nella sua epoca."

Anche in questo caso ho letto un'interessante opinione, che reputo non solo eccellente ma ancora di più, se possibile:
"benché il passato ci sia sempre e per definizione estraneo, non lo è però mai completamente, bensì ci tocca e ci raggiunge attraverso un'infinita catena di interpretazioni e mediazioni, che sarebbe assurdo considerare irrilevanti. Questo passato perpetuamente ricordato-reinterpretato-tramandato non ha minore dignità del suo punto d'origine, cioè del passato "wie es eigentlich gewesen". Ferma restando l'importanza imprescindibile dell'indagine critica e decostruttiva delle nostre varie memorie culturali, soprattutto quale antidoto alle ideologie, non è però possibile reclamare per l'esito di questa ricostruzione/decostruzione un'importanza automaticamente superiore a quella delle altre espressioni storiche e culturali che ne sono seguite. Il Gesù storico non può reclamare un'attenzione maggiore rispetto al Gesù dei vangeli, al Gesù dei credenti, al Gesù dei filosofi, al Gesù degli artisti, al Gesù dei romanzieri. Esso reclama semplicemente il proprio posto all'interno di quel campo complesso e irriducibile di sguardi sulla realtà che costituisce il mondo dell'uomo."

Tutto è stato quotato previa autorizzazione di chi lo ha scritto. Poiché condivido tutto alla lettera, ho preferito copia-incollare piuttosto che scrivere qualcosa di più brutto con il doppio della fatica. ^_^

Ciao!
Talità
 
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