Studi sul Cristianesimo Primitivo

Bart Ehrman - Gesù è davvero esistito?

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view post Posted on 16/10/2013, 15:42     +1   -1

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CITAZIONE
Aaah, tu vuoi la bombshell in a nutshell ! ^_^

Adoro i libri "in a nutshell" :D

(questo per esempio sono io che cerco di dirimere la questione Filone in a nutshell: http://akamaicovers.oreilly.com/images/9780596100292/lrg.jpg )

Domande sulla questione Filone:

Vorrei chiedere, nella mia profonda ignoranza della questione Filone-Paolo (che mi pare rilevante indipendentemente da cosa ci costruisce Carrier nella sua teoria), la valutazione di queste affermazioni.

Sono graditissime correzioni e bocciature :D

I.) Ci sono dei parallelismi piuttosto evidenti tra le caratteristiche della figura descritta da filone e le caratteristiche sovrannaturali del Gesù che Paolo descrive nelle sue lettere:

- Primogenito figlio di Dio
- Immagine celeste di Dio
- Agente della creazione
- Un arcangelo*

...Recently Richard Carrier appeared on the radio show out of the U.K. Unbelievable? Today. He mentioned in passing that Philo of Alexandria had already developed a theology in which he believed in a person named ‘Jesus’, an Archangel, who was the Logos, the High Priest, the Son of God...

*So che Ehrman proporrà nel suo nuovo libro che Gesù era inteso come un angelo di Dio da Paolo nelle lettere autentiche. Se prendiamo per buona la tesi di Ehrman, possiamo aggiungerlo alle "coincidenze".

II.) Le prove che Paolo consideri Gesù una persona realmente esistita sono schiaccianti. Se prendiamo però le qualità sovrannaturali di Gesù nel Vangelo di Marco o in alcuni speeches di Atti (che Ehrman considera la predicazione iniziale del movimento gesuano, es. Atti 2:22-24) vediamo che Paolo innalza Gesù a un livello superiore del "semplice" uomo-messia: Queste qualità sovrannaturali attribuite sono quindi una "creazione" di Paolo, sono talmente in linea con il pensiero ebraico che entrambi arrivano alle stesse conclusioni oppure Paolo si ispira a Filone? Mi sembra che l'ultima ipotesi non possa essere affatto esclusa così semplicemente (Anche se questo non vuol dire che sia quella giusta).

III.) Nel punto II affermo che certe qualità sovrannaturali attribuite da Paolo a Gesù non sono presenti nel Vangelo di Marco o comunque nel primissimo cristianesimo. Se Gesù fosse stato davvero una creazione a tavolino di un essere angelico da parte di Giacomo e Pietro, mi sembra ovvio che il Vangelo decisamente terreno di Marco non sarebbe mai nato o, se fosse nato per il presunto processo di euhemerization come dice Carrier, sarebbe arrivato già con un Gesù con tutte le caratteristiche che i cristiani avrebbero preso in prestito da Filone e che dovrebbe avere qualche minimo riferimento alla figura angelica da cui è partito. Invece abbiamo un Vangelo di Marco che ci presenta un Gesù con una cristologia inferiore e finisce per testimoniare l'indipendenza tra la fonte Paolo e la fonte Marco. Giocando pesantemente a sfavore delle tesi miticiste.

Euhemerization: una colossale balla di Carrier?

Inoltre, questo processo di euhemerization come funziona di preciso? Siamo sicuri che Carrier ci abbia visto giusto? :D

Una parola quindi su quello che ci viene venduto come una "pratica" assolutamente comune di prendere una divinità extraterrena e farla diventare terrena:

http://en.wikipedia.org/wiki/Euhemerism

Se ci informiamo usando anche solo Wikipedia, scopriamo che:

Euhemerism is a rationalizing method of interpretation, which treats mythological accounts as a reflection of historical events, or mythological characters as historical personages but which were shaped, exaggerated or altered by retelling and traditional mores. It was named for its creator Euhemerus.

Ma questa non è la storia di tutte le religioni tradizionali che partono da una figura umana reale e la modificano nel tempo fino ad arrivare a mitizzarla? Quindi il processo di Euhemerization semmai andrebbe usato (al contrario di come fa Carrier) per vedere l'umano dietro il mito, e infatti lo storico/pensatore "scettico" Euhemerus lo usa per dimostrare che persino Zeus discende da una persona realmente esistita!

Questo processo prevede che ci sia una persona umana dalle doti o dalla morale straordinaria successivamente innalzata a divina o semi-divina, un processo molto simile a quelli che subiranno Buddha, Maometto, Joseph Smith, Gesù e altri. Tutti personaggi realmente esistiti.

E infatti i padri della chiesa utilizzeranno questo tipo di argomenti CONTRO gli dei pagani (sempre Wikipedia):

Hostile to paganism, the early Christians, such as the Church Fathers, embraced euhemerism in attempt to undermine the validity of pagan Gods.[14] The usefulness of euhemerist views to early Christian apologists may be summed up in Clement of Alexandria's triumphant cry in Cohortatio ad gentes: "Those to whom you bow were once men like yourselves."[15]

Quindi carrier si inventa questo processo che non sappiamo nemmeno se si sia mai verificato e per spacciarlo come comune usa un'altro processo che invece si propone di dimostrare che ci sono persone reali dietro le leggende, tutto questo per spiegare l'INESISTENZA del personaggio storico alla base della leggenda? Se ho ragionato correttamente, questo è un esempio di confirmational bias da parte di Carrier che meriterebbe almeno un premio.

CITAZIONE
A conferma di ciò, presenta un'analogia tra Cristianesimo e Islam - paragonando Gesù all'angelo che parla a Maometto, mentre il Corano (che immagino vada paragonato ai Vangeli) è la testimonianza scritta dei contenuti delle conversazioni tra l'angelo e Maometto.
Stessa analogia è proposta con il Mormonismo, dove abbiamo l'angelo, J. Smith ed il libro dei Mormoni.

L'analogia secondo me c'è ed è potente, ma Gesù è "l'equivalente" di Maometto, Smith e "parla" con Dio come loro parlano con Gabriele o l'angelo Moroni (e con Gesù, Elia e chi più ne ha ne metta). In questo senso funziona. Per funzionare l'analogia di Carrier, dovremmo avere dei Vangeli con protagonista Pietro e Giacomo che trascrivono le parole o vengono guidati dall'angelo Gesù venuto dallo spazio dove è morto e risorto. Prima di fare analogie quindi sarebbe opportuno dimostrare l'improbabile teoria miticista.

E' vero che i cristiani poi crederanno di parlare davvero con l'aldilà e con Gesù grazie alla pratica della glossolalia citata spesso e volentieri negli atti, ma questo argomento non l'ho mai visto trattato con dovizia anzi viene piuttosto ignorato. Serebbe interessante sapere in che modo le profezie ottenute nella glossolalia hanno influenzato il cristianesimo.

Edited by Nirodh27 - 16/10/2013, 18:21
 
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Hard-Rain
view post Posted on 16/10/2013, 15:49     +1   -1




Sì ma ci rendiamo conto che un fatto storico è di per sè irripetibile e unico? Che cosa vuol dire che perchè la tendenza di una cosa è X, allora deve essere vero Y? Ma vi immaginate una causa in tribunale gestita con questi criteri dove porterebbe? Siccome oggi (purtroppo) molti mariti ammazzano le ex mogli per gelosia e altre cose, allora se trovo una donna uccisa l'ha ammazzata necessariamente suo marito? Le tendenze delle altre religioni o di altre vicende storiche hanno un peso molto relativo, a mio avviso. Possono dare delle idee, certamente, ma la teoria va validata con ben altre argomentazioni. O forse sono io ad essere troppo garantista, non so! :-)
 
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view post Posted on 16/10/2013, 16:17     +1   -1

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CITAZIONE (Hard-Rain @ 16/10/2013, 16:49) 
Sì ma ci rendiamo conto che un fatto storico è di per sè irripetibile e unico? Che cosa vuol dire che perchè la tendenza di una cosa è X, allora deve essere vero Y? Ma vi immaginate una causa in tribunale gestita con questi criteri dove porterebbe? Siccome oggi (purtroppo) molti mariti ammazzano le ex mogli per gelosia e altre cose, allora se trovo una donna uccisa l'ha ammazzata necessariamente suo marito? Le tendenze delle altre religioni o di altre vicende storiche hanno un peso molto relativo, a mio avviso. Possono dare delle idee, certamente, ma la teoria va validata con ben altre argomentazioni. O forse sono io ad essere troppo garantista, non so! :-)

L'argomentare per analogia (Correzione: l'analogia non è induttiva, è un'inferenza! Spero di non aver turbato nessuno :555.gif:) è una forma di ragionamento induttivo e può essere un modo molto debole di argomentare. Però può assumere molta forza, addirittura schiacciante, dipende tutto dalla forza e dal numero delle analogie e può essere usata perfino in tribunale. In ogni caso l'argomentare per analogia non porta mai certezza assoluta, quindi trarre la conclusione "deve essere Vero Y" è sempre sbagliato (a meno che x e y siano identici, ma allora non serve argomentare per analogia ^_^ ), può essere soltanto probabile.

Comunque anche se per quanto mi riguarda le analogie tra le religioni mi aiutano ad arrivare (insieme ad altre argomentazioni ovviamente!) a determinate conclusioni dal punto di vista personale, nel caso di Carrier tenevo solo a precisare che la sua analogia funziona solo se prima dimostra la sua improbabile teoria e trasforma Gesù in un Moroni qualsiasi, mentre l'analogia tra Gesù storico, Maometto e smith funziona benissimo (tutti personaggi storici, tutti dicevano di avere un rapporto personale con la propria divinità) se ci fidiamo della storiografia moderna. Quanto sia forte questa analogia di per se o per trarre altre conclusioni lo lascio ad ognuno.

Ciao!

Edited by Nirodh27 - 16/10/2013, 19:19
 
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lino85
view post Posted on 16/10/2013, 18:22     +1   -1




CITAZIONE (Nirodh27 @ 16/10/2013, 17:17) 
L'analogia è una forma di ragionamento induttivo, mi correggo, per inferenza :555.gif: e può essere un modo molto debole di argomentare. Però può assumere molta forza, addirittura schiacciante, dipende tutto dalla forza dell'analogia stessa e può essere usata perfino in tribunale. In ogni caso un'analogia non porta mai certezza assoluta, quindi trarre la conclusione "deve essere Vero Y" è sempre sbagliato.

Esatto, in effetti un ragionamento per analogia

http://en.wikipedia.org/wiki/Argument_from_analogy

risulta sia più debole di altri ragionamenti usati negli studi storici, mi risulta infatti che sia uno dei criteri meno usati dagli storici, forse proprio per la sua natura induttivistica, io lo userei solo nel caso in cui il numero di altri esempi con cui si può fare l'analogia è molto alto...

CITAZIONE (Nirodh27 @ 16/10/2013, 17:17) 
Comunque anche se per quanto mi riguarda le analogie tra le religioni mi aiutano ad arrivare (insieme ad altre argomentazioni ovviamente!) a determinate conclusioni dal punto di vista personale, nel caso di Carrier tenevo solo a precisare che la sua analogia funziona solo se prima dimostra la sua improbabile teoria e trasforma Gesù in un Moroni qualsiasi, mentre l'analogia tra Gesù storico, Maometto e smith funziona benissimo (tutti personaggi storici, tutti dicevano di avere un rapporto personale con la propria divinità) se ci fidiamo della storiografia moderna. Quanto sia forte questa analogia di per se o per trarre altre conclusioni lo lascio ad ognuno.

Ciao!

Io però preferirei valutare caso per caso, ovvero considerare uno per uno i vari detti ed eventi narrati dai vangeli e altri scritti dove Gesù viene esaltato in un certo modo, e soprattutto dare la precedenza ai criteri di molteplice attestazione, imbarazzo, ecc., e se non li superano allora si può valutare anche l'argomento per analogia. Comunque occorre ricordare che nelle lettere di Paolo precedenti a vangeli come quelli di Marco c'è spesso una cristologia molto alta (si pensi all'Inno della lettera ai Filippesi) e comunque anche in Marco ci sono segni di cristologia alta, penso a Mc 2,6-7

" Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?»."

nonché nella fonte Q (Mt 11,27, Lc 10,22)

"Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”

Dunque non sarei così tanto convinto di una Cristologia che si alza di "temperatura" man mano che passano gli anni, dai primi scritti cristiani come le lettere di Paolo fino al Vangelo di Giovanni.

Ciao.
 
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view post Posted on 17/10/2013, 09:11     +1   -1

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CITAZIONE (lino85 @ 16/10/2013, 19:22) 
risulta sia più debole di altri ragionamenti usati negli studi storici, mi risulta infatti che sia uno dei criteri meno usati dagli storici, forse proprio per la sua natura induttivistica, io lo userei solo nel caso in cui il numero di altri esempi con cui si può fare l'analogia è molto alto...

C'è da dire però che il metodo storico, mi correggano i professionisti, usa nel 99% dei casi il metodo induttivo e infatti il metodo storico ci fornisce una valutazione di tipo solamente probabilistico (estremamente/molto/poco/per nulla probabile). E per esempio il criterio di plausibilità storica di Theissen mi sembra che usi una sorta di argomento per analogia. E mi piacerebbe riflettere anche sugli altri, ma andremmo pesantemente off-topic.

CITAZIONE (lino85 @ 16/10/2013, 17:17) 
Dunque non sarei così tanto convinto di una Cristologia che si alza di "temperatura" man mano che passano gli anni, dai primi scritti cristiani come le lettere di Paolo fino al Vangelo di Giovanni.

Siamo in due ^_^ , anche se il fattore temporale non va tralasciato minimamente, la cristologia di Paolo (circa 50 d.c.) è (molto?) più alta di quella di Marco (circa 70 d.c.). Quindi non è solo una questione di tempo, ma anche di diverse comunità e di diversi leader e diversi sviluppi, sono d'accordo non sia "automatico" in senso stretto. E tuttavia, nonostante alcuni accenni di cristologia alta rimango convinto che Marco ci presenti un Gesù messia essenzialmente umano (e infatti è opinione comune tra gli storici, che usano Marco come fonte principale per darci il probabile Gesù storico, che la primissima predicazione intendesse Gesù come umano "adottato" al momento della resurrezione). Qui se non c'è già dovrei aprire un post sull'argomento "Marco e divinità di Gesù" per non distrarre dal topic principale. Magari a breve.

Ciao,
 
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view post Posted on 17/10/2013, 14:54     +1   -1
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Ciao, thread che si sviluppa in maniera molto interessante - ma si rischia di deragliare: che c'entra la Cristologia alta/bassa di Marco, Paolo e Giovanni?
Siete forse voi così forestieri in questo forum da non sapere che la teologia è l'anticamera del trash?? ;)

Non è importante l'argomento della "cristologia terrena" (qualunque cosa voglia dire??) di Marco per dimostrare che Gesù era considerato un essere in carne e ossa piuttosto che un angelo etereo - come ha riportato infatti MsNifelheim nel suo sunto di Ehrman, alcuni punti cardine della predicazione paolina in 1 Cor 15,3-5 sono la morte, la sepoltura, la resurrezione e le apparizioni di Gesù (a prescindere dalla cristologia alta o meno, o dalle influenze di Filone).
Idem per il vangelo di Marco, il cui fulcro è proprio il nucleo della passione.

Un inciso per Nirodh: non so cosa tu intenda esattamente per "cristologia terrena" di Marco, né cosa tu intenda per "messia essenzialmente umano" e si può probabilmente discutere (in un thread a parte!) sugli aspetti adozionisti, subordinazionisti, etc., ma di certo si può dire che anche per Marco Gesù era una figura con prerogative divine: basterebbe la teofania della trasfigurazione per chiarire immediamente, anche senza approfondite analisi del vangelo, che quel messia aveva un qual grado di prerogative divine (a proposito, ma l'hai letto il commentario che hai scaricato? ^_^ )
Il motivo per cui il vangelo di Marco viene preferito negli studi storici su Gesù non è la sua cristologia, bensì il fatto che è il vangelo più antico, dal quale hanno attinto Matteo e Luca. Quindi, data questa dipendenza testuale, Marco è per forza di cose meno gravato da materiale redazionale successivo.

Il punto di Ehrman tuttavia non richiede nessuna complicata analisi teologica, semplicemente sostiene che non vi fosse alcuna tradizione ebraica precedente al cristianesimo di un "messia (agente divino?)" che dovesse morire crocifisso per poi risorgere nella gloria. E questo è un argomento a favore del fatto che qualcuno doveva ben essere morto crocifisso per poter dare il "la" alla tradizione cristiana della passione (e ai differenti elaborati teologici per conferirle un significato).

Altra domanda di Nirodh: Paolo si ispira a Filone? Premesso che neanche questo punto ha strettamente a che vedere con il presente thread (l'argomento di Carter verteva su altro, e cioé una tradizione relativa a tal "Gesù") faccio notare quello che ha scritto Teo:
"diversi mesi fa ho pubblicato su Bibbia e Oriente un articolo che esamina tutte le occorrenze della figura del mediatore della creazione, sia in Filone che nelle fonti contemporanee a Paolo. BeO 248 (2011) Le fonti della dottrina del mediatore della creazione nell'Inno di Colossesi"
Quidi l'argomento è interessante e Teo si è reso disponibile a fornire il suo articolo.
La domanda si potrebbe estendere: esiste un rapporto tra il logos di Giovanni ed il logos di Filone? Siamo ampiamente OT per questo thread (=libro di Ehrman, storicità di Gesù, miticismo, etc.)

La prima differenza tra Gesù e gli angeli di Maometto e Smith, quindi, sta proprio nel fatto che Gesù era considerato un uomo in carne e ossa da tutte le fonti più autorevoli in nostro possesso - mentre Maometto e Smith non hanno mai affermato niente di diverso dall'aver avuto visioni angeliche. Il parallelo di Carter quindi si ferma già qui.
La differenza invece tra Gesù, Maometto e Smith (a parte che Gesù non ha scritto nulla) è che nessuno ha mai pensato - nel giro di pochi anni - che Maometto e Smith potessero essere in qualche modo divini, né che siedano a fianco di Dio, né che dovessero diventare oggetto di culto accanto a Dio.

QUOTE (Nirodh27 @ 16/10/2013, 16:42) 
Quindi carrier si inventa questo processo che non sappiamo nemmeno se si sia mai verificato e per spacciarlo come comune usa un'altro processo che invece si propone di dimostrare che ci sono persone reali dietro le leggende, tutto questo per spiegare l'INESISTENZA del personaggio storico alla base della leggenda? Se ho ragionato correttamente, questo è un esempio di confirmational bias da parte di Carrier che meriterebbe almeno un premio.

Bravo! gif
Nirodh 1 Carter 0

Ciao,
Talità

Edited by Talità kum - 17/10/2013, 16:16
 
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@Talità kum

Avrei bisogno di andare Off-topic per spiegare la mia posizione (Che non è semplicemente Gesù = uomo normale per l'evangelista Marco perchè sarebbe semplicemente sbagliata). Mi prometto di non toccare più l'argomento fino a quando non l'avrò esplicitato per bene e discusso con chi avrà la pazienza sul forum (Come commentario di Marco ho letto l'Oxford, quello gratuito che ho segnalato non ho ancora avuto il piacere e chissà se l'avrò mai visto che ora sono in tutt'altre letture affaccendato).
 
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view post Posted on 17/10/2013, 17:42     +1   -1
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QUOTE (Nirodh27 @ 17/10/2013, 17:38) 
@Talità kum

Mi prometto di non toccare più l'argomento fino a quando non l'avrò esplicitato per bene

Ma no, puoi trattarlo quando vuoi - solo che in questo thread è OT :)

QUOTE
Come commentario di Marco ho letto l'Oxford

Mi specifichi l'edizione per esteso? Grazie!

Ciao,
Talità
 
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view post Posted on 17/10/2013, 19:09     +1   -1
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Ho sentito la prima parte del carrettiere.
Devo dire che quest'uomo ha coraggio. Non accetterei una tale colluvie di demenzialità da uno studente, ma uno che propone questa roba (e con quale piglio dogmatico!) in ambiente universitario meriterebbe a mio modesto avviso di essere preso a pedate.
Il tutto poi è aggravato dalla camicia...
 
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view post Posted on 17/10/2013, 22:17     +1   -1

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CITAZIONE
Mi specifichi l'edizione per esteso? Grazie!

www.amazon.it/The-Gospels-Oxford-Bi...ible+commentary

Se serve posso fare anche di più... ma dovresti avere già tutto il necessario per... trovarlo da solo. Non ho metri di paragone con altri commentari, ma è stata davvero una lettura intensa, piena di informazioni e che consiglio a tutti.

CITAZIONE (Teodoro Studita @ 17/10/2013, 20:09) 
Ho sentito la prima parte del carrettiere.

Noto che nessuno riesce a guardarlo per 33 minuti in una botta sola.

Per la camicia la vostra è solo invidia. E comunque c'è una foto di Carrier decisamente più imbarazzante in giro, probabilmente un primo tentativo di dimostrare l'evemerismo. Ma non intendo legarla al mio nick su un forum pubblico neanche come collegamento :1221.gif: .

Edited by Nirodh27 - 18/10/2013, 07:59
 
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view post Posted on 18/10/2013, 01:06     +1   -1
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Bereshit

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CITAZIONE (Teodoro Studita @ 17/10/2013, 20:09) 
Ho sentito la prima parte del carrettiere.
Devo dire che quest'uomo ha coraggio. Non accetterei una tale colluvie di demenzialità da uno studente, ma uno che propone questa roba (e con quale piglio dogmatico!) in ambiente universitario meriterebbe a mio modesto avviso di essere preso a pedate.
Il tutto poi è aggravato dalla camicia...

Condivido pienamente :ph34r: :ph34r:
 
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RocNy
view post Posted on 29/10/2013, 00:48     +1   -1




Torno sul forum dopo molto. Talità mi ha consigliato la lettura del libro di cui si discute in questo thread; lo sto leggendo in questi giorni e per essere un libro divulgativo lo trovo interessante e di piacevole lettura. Ammetto che leggendo il thread non provo alcun desiderio di vedere il video, sarà per il terrore della camicia, pertanto vorrei limitarmi ad un paio di spunti sul punto originale del thread.

Sono rimasto colpito dalla perentorietà con cui Ehrman si pone di fronte alla domanda che dà il titolo al libro. Cito l'introduzione:
"Con questo libro, non mi aspetto di convincere nessun membro del fronte opposto. Spero invece di convincere chi è mosso dal desiderio sincero di sapere su quali basi sosteniamo che Gesù è esistito, un'affermazione, questa, che trova concordi tutti gli studiosi del mondo antico, del Nuovo Testamento, della classicità, delle origini cristiane del Nord America e, in generale, del mondo occidentale." .... "Come storico, penso che le prove siano impoprtanti. E così il passato. E per chi attribuisce valore alle prove e al passato, l'esame imparziale del caso porta a una conclusione inequivocabile: Gesù è davvero esistito. Non sarà stato il Gesù in cui crede vostra madre, il Gesù delle vetrate istoriate, il Gesù del Vaticano. Ma l'uomo è esistito e su di lui possiamo affermare alcune cose con relativa certezza."

Parlandone off-forum con Talità, c'è un altro passaggio che appare stimolante (posizione 5038 di 5583 su ebook - capitolo "Il problema della storicità di Gesù"):
"Il problema che pone Gesù, pertanto, è l'impossibilità di rimuoverlo dalla sua epoca e trapiantarlo nella nostra senza doverlo reinventare. Se lo reinventiamo, non è più il Gesù della storia, ma quello della nostra immaginazione, una creazione mostruosa fabbricata per assolvere i nostri scopi, Non è così facile, tuttavia, spostare e cambiare Gesù. Oppone una forte resistenza. Rimane sempre nella sua epoca."
 
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view post Posted on 4/11/2013, 19:34     +1   -1
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CITAZIONE (RocNy @ 29/10/2013, 00:48) 
c'è un altro passaggio che appare stimolante (posizione 5038 di 5583 su ebook - capitolo "Il problema della storicità di Gesù"):
"Il problema che pone Gesù, pertanto, è l'impossibilità di rimuoverlo dalla sua epoca e trapiantarlo nella nostra senza doverlo reinventare. Se lo reinventiamo, non è più il Gesù della storia, ma quello della nostra immaginazione, ...

Qui muovo una prima osservazione: Ehrman contrappone il "Gesù della storia" (cioé figura reale, monolitica e immutabile), a quello "reinventato dalla nostra immaginazione" che, di epoca in epoca, lo ripensa e lo traspone nella propria realtà.
Tuttavia, "tutti i nostri diversi Gesù storici altro non sono che approssimazioni, modelli artificiali che costruiamo nello sforzo di comprendere una serie di fenomeni e problemi storici (la genesi dei vangeli, la nascita del cristianesimo, la realtà del giudaismo d'epoca ellenistico-romana etc.). Ma tutto ciò che può pretendere ciascuna di queste ricostruzioni è solamente di essere più plausibile e convincente di quelle rivali. Il Gesù reale che visse, mangiò, camminò e morì 2000 anni fa, resta invece propriamente irraggiungibile. Il Gesù storico è un modello più o meno persuasivo del Gesù reale. Lo stato particolare delle fonti (documenti storici profondamente pervasi da prospettive di fede) consente solo di arrivare a risultati nel migliore dei casi probabili, ma sempre provvisori e rivedibili."

L'opinione che ho virgolettato non è mia, ma l'ho letta da qualche parte e l'ho ritenuta *eccellente*.


CITAZIONE
...una creazione mostruosa fabbricata per assolvere i nostri scopi, Non è così facile, tuttavia, spostare e cambiare Gesù. Oppone una forte resistenza. Rimane sempre nella sua epoca."

Anche in questo caso ho letto un'interessante opinione, che reputo non solo eccellente ma ancora di più, se possibile:
"benché il passato ci sia sempre e per definizione estraneo, non lo è però mai completamente, bensì ci tocca e ci raggiunge attraverso un'infinita catena di interpretazioni e mediazioni, che sarebbe assurdo considerare irrilevanti. Questo passato perpetuamente ricordato-reinterpretato-tramandato non ha minore dignità del suo punto d'origine, cioè del passato "wie es eigentlich gewesen". Ferma restando l'importanza imprescindibile dell'indagine critica e decostruttiva delle nostre varie memorie culturali, soprattutto quale antidoto alle ideologie, non è però possibile reclamare per l'esito di questa ricostruzione/decostruzione un'importanza automaticamente superiore a quella delle altre espressioni storiche e culturali che ne sono seguite. Il Gesù storico non può reclamare un'attenzione maggiore rispetto al Gesù dei vangeli, al Gesù dei credenti, al Gesù dei filosofi, al Gesù degli artisti, al Gesù dei romanzieri. Esso reclama semplicemente il proprio posto all'interno di quel campo complesso e irriducibile di sguardi sulla realtà che costituisce il mondo dell'uomo."

Tutto è stato quotato previa autorizzazione di chi lo ha scritto. Poiché condivido tutto alla lettera, ho preferito copia-incollare piuttosto che scrivere qualcosa di più brutto con il doppio della fatica. ^_^

Ciao!
Talità
 
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view post Posted on 4/11/2013, 20:03     +1   -1
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CITAZIONE (Talità kum @ 4/11/2013, 19:34) 
CITAZIONE (RocNy @ 29/10/2013, 00:48) 
c'è un altro passaggio che appare stimolante (posizione 5038 di 5583 su ebook - capitolo "Il problema della storicità di Gesù"):
"Il problema che pone Gesù, pertanto, è l'impossibilità di rimuoverlo dalla sua epoca e trapiantarlo nella nostra senza doverlo reinventare. Se lo reinventiamo, non è più il Gesù della storia, ma quello della nostra immaginazione, ...

Qui muovo una prima osservazione: Ehrman contrappone il "Gesù della storia" (cioé figura reale, monolitica e immutabile), a quello "reinventato dalla nostra immaginazione" che, di epoca in epoca, lo ripensa e lo traspone nella propria realtà.

mi sembra una semplificazione eccessiva. Gli esseri umani non sono monoblocchi ma presentano svariate sfaccettature e chiavi di lettura con cui si entra in contatto. Per questo Gesù era comunque "reinventato" dai suoi contemporanei nella stessa misura in cui noi "reinventiamo" i nostri conoscenti e amici, persino parenti e genitori. In questo senso il Gesù reale non esiste e non è mai esistito, è sempre esistito solamente il Gesù percepito, percepito dalla sua cerchia di seguaci e percepito da coloro che in qualche modo vi hanno avuto a che fare, magari solo per sentito dire. Dunque la questione è perché un persona suscita determinate percezioni e ricordi piuttosto che altri, così come riuscire a riconoscere l'affidabilità ricostruttiva di queste percezioni.


CITAZIONE
CITAZIONE
...una creazione mostruosa fabbricata per assolvere i nostri scopi, Non è così facile, tuttavia, spostare e cambiare Gesù. Oppone una forte resistenza. Rimane sempre nella sua epoca."

Anche in questo caso ho letto un'interessante opinione, che reputo non solo eccellente ma ancora di più, se possibile:
"benché il passato ci sia sempre e per definizione estraneo, non lo è però mai completamente, bensì ci tocca e ci raggiunge attraverso un'infinita catena di interpretazioni e mediazioni, che sarebbe assurdo considerare irrilevanti. Questo passato perpetuamente ricordato-reinterpretato-tramandato non ha minore dignità del suo punto d'origine, cioè del passato "wie es eigentlich gewesen". Ferma restando l'importanza imprescindibile dell'indagine critica e decostruttiva delle nostre varie memorie culturali, soprattutto quale antidoto alle ideologie, non è però possibile reclamare per l'esito di questa ricostruzione/decostruzione un'importanza automaticamente superiore a quella delle altre espressioni storiche e culturali che ne sono seguite. Il Gesù storico non può reclamare un'attenzione maggiore rispetto al Gesù dei vangeli, al Gesù dei credenti, al Gesù dei filosofi, al Gesù degli artisti, al Gesù dei romanzieri. Esso reclama semplicemente il proprio posto all'interno di quel campo complesso e irriducibile di sguardi sulla realtà che costituisce il mondo dell'uomo."

concordo e aggiungo che la dicotomia tra Gesù della storia e Gesù della fede (o altro), è già di per sé una reinvenzione in base a determinati immaginari interpretativi che hanno in sé (pre)determinati fini. Ovvero, il Gesù della storia esiste solo in quanto è stato Gesù della fede, e non in se stesso: pensare di riuscire a eviscerare il primo dal secondo è, a mio avviso, alquanto illusorio, per lo più lo si rende un "mostro" della nostra immaginazione.
 
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view post Posted on 11/11/2013, 16:43     +1   -1
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<<la posizione miticista non è considerata intellettualmente credibile nel mio campo (sto usando un eufemismo, dovreste sentire quello che la maggior parte dei miei amici * effettivamente * dice in proposito ....). Nessuno che io conosca personalmente (e conosco *molti * studiosi del Nuovo Testamento, Cristianesimo, e così via), la prende * in alcun modo * sul serio come valida prospettiva storica (questo include non solo cristiani ma anche ebrei, agnostici, atei ..), ed i miei colleghi a volte mi dicono che sto fornendo ai miticisti esattamente la credibilità che vanno cercando, per il semplice fatto di discutere con loro. E' un buon punto, e lo prendo sul serio..>>

Così recentemente Ehrman sul suo blog. E' il suo addio alla polemica "miticista" (in fondo, libro ormai pubblicato e dollaroni già in arrivo ^_^ ), addio che Ehrman giustifica con una seconda osservazione personale:

<<L'altro motivo per restare fuori dalla mischia è che alcuni miticisti sono semplicemente persone sgradevoli: meschine, arroganti, ingenerose e aggressive. Non mi piace granché dialogare con qualcuno che mi vuole tagliare la giugulare. Quindi, beh, non lo faccio. (Sembrano anche avere a disposizione tempo infinito e energie inesauribili per discutere punto dopo punto dopo punto dopo punto dopo punto.. Io, ahimè, non ce l’ho.)>>

Ciao,
Talità
 
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33 replies since 13/10/2013, 12:28   2248 views
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