lino85 |
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| Mi sembra proprio che mancasse una discussione apposita su questo testo che ormai mi risulta sia diventato un "classico" della Third Quest, purtroppo ormai fuori commercio in italiano. Mi sembrava di ricordare che uno di noi utenti, non so se Weiss o Hard, lo definiva "il più importante libro sul Gesù storico". Purtroppo io non l'ho ancora preso in mano, anche se prima o poi farò un salto nella biblioteca più vicina che lo possiede, mentre ho invece presente "Gesù: la verità storica" dello stesso autore che da quel che ho capito è un testo un po' meno approfondito del primo.
Volevo quindi sapere da qualcuno di voi che ha letto il testo in questione quali sono le tesi principali in esso contenute che hanno in un certo senso "rivoluzionato" la ricerca storica su Gesù come era fino a quel tempo e quali sono le argomentazioni che le sostengono. Mi domando anche se la formulazione di queste tesi (ritenute, ormai imprescindibili se non da accettare, almeno da considerare negli studi storici su Gesù) è avvenuta in un periodo così recente a causa della disponibilità di testi recenti prima non conosciuti come Qumran o altri manoscritti. Leggo inoltre che Sanders è uno dei fautori della "Nuova prospettiva su Paolo", ovvero il tema legato all'annosa questione se Paolo considerava il suo messaggio cristiano come un "superamento" di quello della legge giudaica, (con la relativo problema di eventuali interpretazioni supersessioniste quando non addirittura antigiudaiche e di come i cristiani dovevano rapportarsi con gli ebrei). Immagino che Sanders nel suo "Gesù il giudaismo" parli di ciò anche riguardo alla predicazione di Gesù riportata nei vangeli dove in Mt 5,17 Gesù affermava non di "abolire" ma di "portare compimento". Mi confermate che Sanders centra il libro su tale argomento e quali sono i commenti critici degli altri storici attuali sulla sua tesi su tale argomento?
Ciao.
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