Talità kum |
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| CITAZIONE (Simone Emili @ 26/2/2016, 13:06) Sono d'accordo. Ma i primi ad applicare una metodologia scorretta sono quegli storici che attribuiscono le apparizioni di Gesù a stati di alterazione psichica, senza prima sincerarsi presso la letteratura di settore se questi stati di alterazione sono plausibili nel caso specifico della Resurrezione. Gli storici preferiscono in generale non affermare nulla circa la natura profonda dei miracoli e delle apparizioni del risorto, ci mancherebbe. Essi non possono essere confermate né smentite dalle fonti a nostra disposizione, essendo il trascendente poco aperto al metodo scientifico. Piuttosto si fanno ipotesi, quindi c'è chi ipotizza una cosa e chi ne ipotizza un'altra. La storia considera probabile un avvenimento se è plausibile, se ve n'é traccia altrove, etc. Quindi la resurrezione di Gesù, se reale, rappresenterebbe un fatto unico e da un punto di vista del criterio storico si becca una bassa quota di probabilità in quanto non corroborabile (neologismo) da altri dati storici. Ciao, Talità
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