CITAZIONE
Sant'Atanasio ha scritto: "Al sepolcro vuoto però è seguito molto altro, ovvero le apparizioni. Se è vero, e lo è, che la storia non può dirci cosa fossero quelle apparizioni esattamente (dal momento che la storia ragiona "etsi deus non daretur") è altrettanto vero che può dirci se la convinzione di aver visto il Cristo risorto da parte dei discepoli fosse una leggenda sorta tardivamente per motivi apologetici oppure il motivo fondante del cristianesimo.
E oggi la storia ci dice che è la seconda opzione quella giusta"
Grazie Atanasio (anche se secondo me per Aldo era sufficiente che arrivasse a comprendere i punti basilari elementari del lavoro storico. Che poi capisca anche questo secondo passaggio intellettuale che tu sottolinei....non ci spero più di tanto. Troppo accecato da ideologia, purtroppo).
A questo aggiungo un'osservazione sul metodo storico scientifico.
O meglio, faccio un'ipotesi, racconto una storiella
(Tanto questo topic è un pochino Trash già dall'apertura, ma lasciatelo vi prego! Forse qualcosa può insegnare....).
Poniamo che OGGI avvenga che una persona particolarmente carismatica la quale già aveva fondato in precedenza un gruppo di preghiera (di qualsiasi credo o credenza) incorra in un incidente e finisca in ospedale, in sala operatoria, in gravissime condizioni. Monitoraggio costante, sotto osservazione umana e tecnologica continuativa. Più "certificato" di così non si può.
Poniamo che questa persona muoia in quel contesto. Zero attività vegetativa e cerebrale. Poniamo che passino i minuti (ora non li ricordo) perché si dichiari ufficialmente il paziente morto. E poniamo che un paio di minuti dopo o anche 10 minuti dopo, prima che si staccassero tutti i fili e monitoraggi, riprenda una certa attività cerebrale, e cardiaca. Segue rianimazione e questo qua "risuscita".
Ora, credo che sia chiaro a tutti che nella cartella clinica di dimissione dall'ospedale non figurerà MAI il termine "resurrezione", ma solamente termini come: "arresto cardiaco", "rianimazione", eccetera - anche se i medici fossero completamente consapevoli dell'eccezionalità dell'evento, in termini statistici, a cui hanno assistito e di cui hanno le prove. Le stesse parole/terminologie verrebbero usate se il paziente morto avesse soggiornato un paio di giorni in obitorio.
Motivo: ci troviamo in ambito SCIENTIFICO. E il compito della Scienza NON è classificare o certificare categorie soprannaturali, anche qualora vi s'imbattesse o avesse il dubbio di esservisi imbattuta. Tutt'al più la Scienza si esprimerà affermando "evento non spiegabile secondo le attuali conoscenze" oppure "evento di cui non si conoscono le cause" o "evento di cui non si è riusciti a risalire alle cause cliniche".
Continuo con la mia storiella.
Ipotizziamo che la persona "risuscitata" in sala operatoria racconti l'accaduto e che il gruppo di preghiera diventi un grande movimento religioso a seguito del leader "risuscitato".
Passano gli anni e gli Storici delle Religioni ad un certo punto se ne occupano.
Ecco, questi storici, GIUSTAMENTE E CORRETTAMENTE, non scriveranno mai sui libri "questo movimento nacque a seguito della resurrezione del leader" BENSÌ scriveranno "questo movimento nacque a seguito di un leader carismatico i cui seguaci ritenevano che fosse risorto miracolosamente dopo un grave incidente".
Tutto ciò per dire che i miticisti (quei pochi che ci sono ancora in giro) si basano su convinzioni personali ed intellettuali totalmente errate.
Così come la Scienza non può certificare il soprannaturale, nemmeno può negare una realtà soprannaturale (laddove non ci sono altre spiegazioni ragionevoli-scientifiche e laddove non s'intervenga di diritto su superstizioni dannose per la salute fisica e mentale) - perché il suo campo d'indagine è un altro. Semplicemente NON gli compete di pronunciarsi in campo di Fede.
Quando ci fosse un'invasione di campo (da parte di sedicente "scienza" e sedicente "accademia") e questa invasione non fosse "spalmata" a 360 gradi su tutte le realtà religiose (vedi tavole incise da dita divine, sostanze alimentari che piovono dal cielo per 40 anni, colonne di fuoco che fanno da guide nel deserto, asceti indiani che non mangiano, non bevono, non respirano, e materializzano vari oggetti "col pensiero", credenze di presunti paradisi delle vergini per i suicidi, and so on) ma questa invasione di "scienza" si concentrasse solo sul cristianesimo: ci troveremmo in piena azione politica-culturale anticristiana. (per molto meno oggi si viene definiti "antisemiti", e sacrosantamente dico io!).
Tutto questo può raggiungere limiti intollerabili in una società laica che si vanta di lasciare libertà di religione e di coscienza. (Già oggi certe intolleranze idiote si ripercuotono sui bambini che frequentano il catechismo parrocchiale cattolico. Ma niente paura, ci sto io, e tanti altri, a formargli le ossa ai piccolini
)
Le domande, gli interrogativi, le indagini scientifiche, anche MOLTO spinte, e per così dire "dissacratorie", pienamente realistiche, sono secondo me auspicabili e PIÙ che benvenute. In ottica neutrale.
Ciò che non è tollerabile, secondo me, è l'atteggiamento di disprezzo, di scherno e di odio verso il cristianesimo che spesso traspare da alcuni movimenti "culturali" - atteggiamento che contribuisce a creare un clima sociale conflittuale, sempre teso, sempre "contro" qualcuno. Le persecuzioni e i genocidi del passato (sia a danno degli ebrei che dei cristiani) ma anche le stragi del presente dovrebbero insegnarci qualcosa.....dovrebbero....
Se la Scienza vuole essere un pilastro del progresso umano: beh, che lo sia.
E dunque non tolleri le intolleranze - scusate il necessario gioco di parole. Non tolleri il disprezzo (ad opera di perfetti ignoranti) verso le basi culturali europee.
O almeno: che chi fa scienza e storia evidenzi sempre, puntualmente, queste becere intolleranze e atteggiamenti ideologici che, primariamente, offuscano il vero lavoro storico scientifico. Oltre che costituire danno culturale e sociale.
Grazie.