Studi sul Cristianesimo Primitivo

Nicodemo, Giuseppe d'Arimatea e Lazzaro

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view post Posted on 18/2/2017, 16:45     +1   -1
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Intanto massimo rispetto per Santa Trofimena... sul fatto che Giuseppe d'Arimatea, Nicomede e Lazzaro siano state figure irrilevanti e marginali non ho motivi per crederlo
sempre sulla base del loro operato e sulla base dell'esperienza di risurrezione di Lazzaro.
Sulla questione sollevata in merito agli Atti degli Apostoli, ritengo che, sempre sulla base degli Atti, ci sia stata una Chiesa di riferimento, degli Apostoli, che era la Chiesa di Gerusalemme.
Ritengo che tale comunità fosse costituita all'inizio principalmente da giudei che quindi seguivano ancora le tradizioni giudaiche del tempo.
Che esistessero altri gruppi è risaputo .... già San Paolo ne parlava in diverse lettere ma non mi dilungherei su tale questione per non uscere fuoritema.
In merito a Lazzaro è interessante questo articolo:
http://sergiosbragia.blogspot.it/2013/05/e...se-lazzaro.html
 
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Lorenzo M
view post Posted on 18/2/2017, 18:14     +1   -1




CITAZIONE
Intanto massimo rispetto per Santa Trofimena...

Il punto di S. Trofimena era semplicemente il fatto che una canonizzazione di qualcuno non lo rende automaticamente importante (per non dire essenziale) nella storia della salvezza, e dunque, la considerata canonizzazione di Nicky, Jeppy e Lazzy ("avvenuta" comunque, ripeto, tempo dopo la stesura dei vangeli) non dice nulla sulla rilevanza di questi personaggi presso le comunità cristiane. Il medesimo discorso lo potremmo fare per i bimbi uccisi da Erode quando erano giunti i Magi (Mt 2): anche loro sono stati canonizzati (nella CCR sono venerati il 28/12, non so se anche la CCO li venera, credo di sì, forse Teodoro lo sa), eppure non credo che le prime comunità cristiane li considerassero rilevanti nella storia di Gesù: anzi, sono così irrilevanti che sono menzionati, neanche corposamente, se vogliamo, solo nel vangelo di Matteo, e nulla più. Almeno, Jeppy compare sia in Gv che nei sinottici.
CITAZIONE
sul fatto che Giuseppe d'Arimatea, Nicomede e Lazzaro siano state figure irrilevanti e marginali non ho motivi per crederlo
sempre sulla base del loro operato e sulla base dell'esperienza di risurrezione di Lazzaro.

Al contrario, noi non abbiamo motivo di credere che non furono figure marginali. Perdonami, ma perché i vangeli riserverebbero loro così poco spazio se le comunità in cui tali vangeli furono prodotti li reputavano così importanti? Tu parli di un loro "operato", ma non capisco quale sia il loro "operato":
1) Nicky aveva interrogato una volta Gesù, e lo aveva (molto debolmente) difeso dinanzi al Sinedrio una sola volta (Gv 3,1-21; 7,50-51), per poi collaborare alla sua sepoltura (Gv 19,39): nulla più, the end. Perché non dovrebbe essere una figura marginale, dato che, secondo il racconto di Gv, nel processo finale di Gesù non prende proprio la parola? Se si considera quanto poco sappiamo dei Dodici (alcuni sono solo menzionati per nome), non sorprende che uno come lui sia stato così poco considerato.
2) Jeppy era uno ricco che aveva sepolto Gesù - fine. Di ricchi ce n'erano, alcuni anche cristiani, dunque non c'è nulla di sorprendente nel suo "operato".
3) Lazzaro era risorto dai morti - molti erano stati risuscitati da Gesù. Perché Lazzaro dovrebbe avere maggiore importanza? A favore della tua idea posso anche ammettere che Lazzaro viene menzionato per nome, mentre altri no, però questo di per sé non è sufficiente, soprattutto considerato che di altri risuscitati conosciamo il nome di uno dei parenti (Giairo, v. Mc 5 e Lc 8). Dunque, perché Lazzaro si e gli altri no?
CITAZIONE
Sulla questione sollevata in merito agli Atti degli Apostoli, ritengo che, sempre sulla base degli Atti, ci sia stata una Chiesa di riferimento, degli Apostoli, che era la Chiesa di Gerusalemme.
Ritengo che tale comunità fosse costituita all'inizio principalmente da giudei che quindi seguivano ancora le tradizioni giudaiche del tempo.
Che esistessero altri gruppi è risaputo .... già San Paolo ne parlava in diverse lettere ma non mi dilungherei su tale questione per non uscere fuoritema.

Il problema è proprio questo, puoi dimostrare la storicità dello scenario dipinto in Atti? No, anzi, abbiamo motivo di credere che il quadro storico fosse diverso, con molte chiese diverse, ciascuna con la propria chiesa di riferimento, non un "sistema centralizzato" che aveva Gerusalemme al centro (v. WALTER BAUER, Orthodoxy and Heresy in Earliest Christianity).
CITAZIONE
In merito a Lazzaro è interessante questo articolo:
http://sergiosbragia.blogspot.it/2013/05/e...se-lazzaro.html

Il post sembra porre l'accento sul fatto che Gesù amasse Lazzaro... però mi sembra poco.
Detto ciò, bisogna notare quello che dice l'inizio di Gv 11:
5 Or Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro; 6 com'ebbe udito che egli era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dove si trovava. 7 Poi disse ai discepoli: «Torniamo in Giudea!» 8 I discepoli gli dissero: «Maestro, proprio adesso i Giudei cercavano di lapidarti, e tu vuoi tornare là?» 9 Gesù rispose: «Non vi sono dodici ore nel giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; 10 ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». 11 Così parlò; poi disse loro: «Il nostro amico Lazzaro si è addormentato; ma vado a svegliarlo». 12 Perciò i discepoli gli dissero: «Signore, se egli dorme, sarà salvo». 13 Or Gesù aveva parlato della morte di lui, ma essi pensarono che avesse parlato del dormire del sonno. 14 Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto, 15 e per voi mi rallegro di non essere stato là, affinché crediate; ma ora, andiamo da lui!» 16 Allora Tommaso, detto Didimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi, per morire con lui!»
Come si può notare, i discepoli e Gesù si trovano in un altro luogo: sembra dunque un po' un volo pindarico il fatto di attribuire a Lazzaro l'identità di discepolo amato. Non so, comunque, su questo non mi sono mai informato approfonditamente.

Per concludere, una volta ogni tanto voglio fare il mio dovere di moderatore, e reiterare l'invito di Architeutis a postare una tua presentazione nella sezione apposita.
 
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view post Posted on 20/2/2017, 08:27     +1   -1
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Pertanto questi tre personaggi sarebbero stati inseriti nei testi dei Vangeli per "esigenze narrative" visto che sono stati considerati irrilevanti?
Sono giudizi molto soggettivi.

Edited by feanor74 - 20/2/2017, 08:49
 
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Lorenzo M
view post Posted on 20/2/2017, 16:16     +1   -1




CITAZIONE (feanor74 @ 20/2/2017, 08:27) 
Pertanto questi tre personaggi sarebbero stati inseriti nei testi dei Vangeli per "esigenze narrative" visto che sono stati considerati irrilevanti?
Sono giudizi molto soggettivi.

Al di là del fatto che non sarebbe una gran sorpresa, non sarebbe più semplice ipotizzare che le tradizioni orali circolanti su questi personaggi, per lo meno per gli autori dei canonici, erano scarse, irrilevanti, o semplicemente non ne avevano sentite molte? Non comprendo questo bisogno di rendere per forza Nicky, Jeppy e Lazzy delle figure di primo piano nella storia evangelica. Perché Lazzy sì e la figlia di Giairo no?
 
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view post Posted on 20/2/2017, 18:29     +1   -1
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Il problema non è se questi personaggi siano irrilevanti o meno: in questi termini c'è il rischio di
finire in considerazioni del tutto soggettive.

Il problema è come mai dopo gli eventi della Passione non ci siano molte informazioni sul loro conto.
Ho dunque avanzato queste 4 ipotesi:
1) non sono mai esistiti
2) furono condannati a morte dal Sinedrio e con loro amici, parenti per cancellare questi personaggi dalla memoria storica
3) dopo gli eventi della Passione non fecero nulla degno di nota nonostante la forte esperienza di fede, l'incontro col Cristo
4) aiutarono e sostennero la prima comunità cristiana in modo discreto senza dare nell'occhio
esercitando la loro influenza in quanto membri del Sinedrio (Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea)

Non escludo a priori nessuna di queste ipotesi anche se su alcune ho già espresso la mia valutazione negativa
ma, sulla base delle informazioni che sto raccogliendo, propendo per l'ipotesi n. 4 che conferma la mia posizione
tradizionalista, che il Vangelo di Matteo sia stato scritto in ebraico grazie anche a scribi o dottori della legge,
in seno alla Chiesa di Gerusalemme.

Il Vangelo di Matteo doveva rappresentare per certi versi la nuova Torah, un nuovo testo sacro, scritto quindi in ebraico,
(dato costantemente ripetuto dalle più antiche fonti patristiche) da utilizzare soprattutto per la liturgia
(non a caso possiede una prosa ritmica e poetica).
Di fatto il Vangelo di Matteo, il più commentato di tutti i Vangeli, diventò il Vangelo ecclesiale per eccellenza.

In merito a Lazzaro, è un dato di fatto che Gesù provasse un particolare affetto per Lazzaro,
un affetto che forse non ha eguali nel Vangelo di Giovanni.

Più volte nel capitolo 11 di Giovanni si sottolinea questo profondo legame di amicizia tra Gesù e Lazzaro:

Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato»

Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei,
si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?».
Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!».Gesù scoppiò in pianto.
Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!»

Ecco dunque perchè Lazzaro ha secondo me un'importanza maggiore rispetto alla figlia di Giairo.

Qualche autore, che sostiene la tesi che il discepolo amato sia Lazzaro, tra l'altro fa coincidere
la figlia di Giairo con Lazzaro... ma su questo punto confesso di essere molto perplesso.

Edited by feanor74 - 20/2/2017, 18:57
 
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Lorenzo M
view post Posted on 20/2/2017, 19:07     +1   -1




Se questo è tutto il nocciolo della questione, allora semplicemente ti dico che per me la teoria 3 e la 1 sono le più valide.
Riguardo a Matteo, è un dato pressoché acquisito, anche se non dal 100% degli studiosi, che fu scritto in ebraico. Credo che Hard Rain ne sappia di più.
 
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view post Posted on 20/2/2017, 20:09     +1   -1
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Che prove hai a sostegno dell'ipotesi 1)?
 
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Lorenzo M
view post Posted on 20/2/2017, 22:28     +1   -1




Semplice: è quella che richiede meno prove. Non so se mi spiego.
 
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view post Posted on 21/2/2017, 08:27     +1   -1
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Bene. Quali sono le prove?
Ammesso che siano personaggi di fantasia, perchè gli evangelisti avrebbero inventato questi tre personaggi?
 
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Lorenzo M
view post Posted on 21/2/2017, 14:01     +1   -1




Probabilmente non li avrebbero inventati gli evangelisti. Probabilmente gli evangelisti avrebbero semplicemente messo per iscritto delle tradizioni orali.
Comunque la mia è semplicemente una ipotesi. E devo ammettere che propendo più per la 3 che per la 1. Detto ciò, va sottolineato che il racconto della resurrezione di Lazzaro è ritenuto da Meier storico, ed io concordo. Il punto è semplicemente che probabilmente le storie di contorno sui personaggi, e forse i loro nomi stessi, potrebbero essere inventati.
Detto ciò, c'è da considerare che il dialogo tra Gesù e Nicodemo, per come ci è stato tramandato, causa non pochi problemi nel ritradurlo in aramaico, giusto come esempio.
 
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Luis_
view post Posted on 21/2/2017, 15:08     +1   -1




I vangeli, ma anche gli altri scritti del NT, sono pieni di riferimenti a persone realmente esistite, o che hanno una fortissima probabilità di esserlo (i due Erode, Archelao, Pilato, Giovanni Battista, Giacomo, Coponio, Porcio Festo, Antonio Felice, ecc.), perché mai si dovrebbe dubitare dell'esistenza di Nicodemo, Giuseppe e Lazzaro? Per me è improbabile che per personaggi che hanno più o meno la stessa importanza alcuni siano reali ed altri inventati. Non ne vedo il motivo.
 
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Lorenzo M
view post Posted on 21/2/2017, 16:37     +1   -1




A parte il fatto che le figure citate sono ben più rilevanti e note ai lettori del tempo di Nicodemo, Lazzaro e Giuseppe, io non stavo affermando che di certo non sono esistiti. Tutta la mia affermazione consisteva nel dire che forse le figure di Nicodemo, Giuseppe e Lazzaro sono, nella loro "forma finale" (ovvero per come presentate nelle edizioni che abbiamo dei vangeli, se così si può dire), frutto di una serie di tradizioni orali che potrebbero aver aggiunto elementi non storici a questi individui. Detto ciò, è anche possibile che siano esistiti (per esempio, riferimenti a Giuseppe trovano conferma sia nei sinottici che in Gv, quindi hanno molteplice attestazione), ma magari avevano avuto un nome diverso, o una funzione diversa, o alcune delle loro azioni riportate nei vangeli non sono storiche.
Per fare un esempio che ho già citato, sembra difficile che il discorso tra Gesù e Nicodemo sia avvenuto così come riportato in Gv 3, perché alcune frasi sono assai difficili da ritradurre in aramaico. Detto ciò, nulla vieta di dire che probabilmente si sono davvero conosciuti. Magari Nicodemo non era un membro del sinedrio, o magari non si chiamava Nicodemo. Tutto quello che voglio puntualizzare è che queste tre figure sono abbastanza marginali nei canonici, e quindi gli autori dei canonici o conoscevano poche tradizioni orali su di loro, o ne conoscevano molte ma avevano scartato la maggior parte.
E se devo essere sincero, non ho ancora compreso quale sia il punto di tutta questa nostra discussione.
 
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Luis_
view post Posted on 21/2/2017, 18:19     +1   -1




CITAZIONE
A parte il fatto che le figure citate sono ben più rilevanti e note ai lettori del tempo

Non sono molto d'accordo. Perché mai un Porcio Festo o un Coponio dovrebbero essere più noti di due membri del Sinedrio? Anche i nomi dei due procuratori romani, al pari di quello dei sinedriti, potrebbero essere frutto di una serie di tradizioni orali (non dimentichiamo che, con ogni probabilità, G. Flavio scrisse Antichità giudaiche poco dopo i sinottici) e nonostante questo li riteniamo realmente esistiti.

CITAZIONE
E se devo essere sincero, non ho ancora compreso quale sia il punto di tutta questa nostra discussione.

A me sembra di capire che si vuole tentare di stabilire se Nicodemo, Giuseppe e Lazzaro possano aver davvero avuto parte nella composizione dei vangeli. E' ovvio che tutto ciò deve necessariamente dipendere da una loro altra probabilità di essere esistiti.
 
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Lorenzo M
view post Posted on 21/2/2017, 21:20     +1   -1




Se questa è tutta la questione, il mio parere è che una risposta definitiva sia impossibile.
 
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view post Posted on 22/2/2017, 09:46     +1   -1
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Si, come dice Luis, si vuole tentare di stabilire un collegamento tra Nocodemo, Giuseppe d'Arimatea, Lazzaro di Betania e la redazione dei vangeli.
Oltre a questi personaggi aggiungerei anche Mattia apostolo, che secondo la tradizione ortodossa fu allievo di Simeone il Vecchio, traduttore della Septuaginta.

Come ho già detto, non ho trovato prove di questo collegamento... solo qualche indizio.

Abbiamo tuttavia un Vangelo di Matteo che secondo Papia di Ierapoli fu scritto originariamente in ebraico (dato confermato dalla tradizione patristica)
e che presenta numerosi collegamenti all'Antico Testamento, e abbiamo alcuni discepoli (passati alla storia come discepoli nascosti di Gesù) ed un apostolo
che probabilmente conoscono molto bene l'ebraico e le scritture.

Mi sembra plausibile vedere dei collegamenti, delle connessioni...
E' plausibile anche secondo voi?

Edited by feanor74 - 22/2/2017, 16:30
 
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