CITAZIONE
"Bene precisarlo. Il libro di Stickler, come già quest'altro appena citato, è a mio modestissimo avviso il classico esempio
di storiografia malata che cerca ovunque le prove di una tesi che ha già nel cassetto prima di cominciare, e se non trova nulla non esita a falsificare le fonti o a ricorrere a fonti già falsificate in antico (come le decretali pesudo-isidoriane)"
E' un'accusa non da poco, perché non essere d'accordo con la tesi di un autore è ben diverso dall'accusarlo di falsificazione. A questo proposito mi preme dire due cose:
1)Quali "falsificazioni" di fonti operate da Stickler avresti trovato? Interpretare differentemente una fonte, se questa è riportata in integralità, non significa falsificarla.
2)Non ho memoria di alcuna menzione nel testo di Stickler delle decretali pseudo-isodoriane.
CITAZIONE
"Chiunque abbia studiato la questione del celibato ecclesiastico senza essere schierato ha concluso che è nella sostanza (cioè nella sua obbligatorietà, non nella sua esistenza) una innovazione della riforma gregoriana. L'origine apostolica del celibato ecclesiastico è una balla galattica."
I due autori in questione, comunque, non ritengono che sia il celibato ad essere apostolico, bensì la continenza del ministro di culto dopo l'ordinazione.
CITAZIONE
"Entrambi gli autori di cui sopra sono ecclesiastici, prendono (prendeva, nel caso di Stickler†) uno stipendio dalla Santa Sede alla fine di ogni mese, senza contare il fatto che i gesuiti ricevono cattedre negli atenei pontifici in ragione di quanto sono allineati alle posizioni della Santa Sede, e questo non è certo un mistero"
Mah... I gesuiti, come tutto il resto del clero afferente ad un ordine religioso, non hanno alcuno stipendio. Sono i preti diocesani che hanno un compenso mensile, ma se fai parte di un ordine, questo non avviene.
E comunque, se anche fosse stato così, non sarebbe il Vaticano a stipendiare questi preti. Nessun prete infatti è un dipendente del Vaticano, neppure quelli diocesani. Non esiste alcun legame giuridico tra la santa sede ed un prete di Milano. Questo è stato appurato in sede processuale anche recentemente, quando qualche furbone ha cercato di rivalersi sul Vaticano per i crimini di pedofilia dei parroci, che invece sono dipendenti delle diocesi.
Inoltre, il mondo è pieno di preti cattolici che scrivono letteralmente quello che vogliono sul celibato, e non c'è nessuna imposizione dogmatica nel doverlo ritenere buono, o antico. Anzi direi che ho sempre visto religiosi sostenere ambo le tesi, anche vescovi e cardinali. La libertà di ricerca in quest'ambito è assoluta in casa cattolica.
Ad maiora