Studi sul Cristianesimo Primitivo

Posts written by Polymetis

view post Posted: 14/12/2012, 16:17     Significato di "generazione" (γενεα) - Filologia, Linguistica & Paleografia dei testi cristiani
Forse gli evangelisti non hanno inventato quelle parole di Gesù, e le hanno riportate in nome di una fedeltà al maestro, pur rendendosi conto che non s'erano avverate, o forse davano una lettura allegorica di quei passi che permetteva loro di vederli già realizzati nell'epoca in cui essi vivevano ed una generazione era già trascorsa.
L'altra ipotesi è che questi testi siano effettivamente più antichi dell'estinguersi della generazione che vide la crocifissione di Gesù.
I Testimoni di Geova com'è noto, facendo partire il computo della generazione dal 1914, interpretavano il passo dicendo che la fine sarebbe venuta prima che fosse morta l'ultima persona che vide il 1914. Generazione per loro indicava cioè tutto lo spazio della vita delle persone che nel 1914 erano già nate.
view post Posted: 10/12/2012, 11:26     Messa ortodossa - Liturgia
Nelle Chiese ortodosse un uomo sposato può diventare prete, ma un prete, ordinato da celibe, non può più sposarsi dopo l’ordinazione.
Se però possa esistere questo secondo caso, cioè di un prete che diventa tale prima di sposarsi, non ne ho idea (eccezion fatta per i monaci, ovviamente).
Teo ti saprà dire di più, è il suo campo, e abbiamo la fortuna di averlo qui.
view post Posted: 10/12/2012, 10:58     Messa ortodossa - Liturgia
CITAZIONE
"poiché non c’è il sacramento della “comunione” come nella chiesa cattolica e tutti possono partecipare all’eucaristia se sono stati battezzati (appena nati)."

Se non erro c'è, ma lo danno insieme al battesimo, così come danno al battesimo anche la cresima.

CITAZIONE
" il prete ortodosso può sposarsi (grossa differenza con quello cattolico),"

Non è proprio così: prima l'uomo si sposa, e poi si ordina. Non è l'ordinato che si sposa, è lo sposato che viene ordinato.
I vescovi invece sono presi dai monaci, quindi sono celibi.
view post Posted: 23/11/2012, 14:49     I chrestiani prima dei cristiani? - Storia del Cristianesimo
Way, in riferimento al titolo del capitoletto "un articolo affatto originale", volevo dirti che, contrariamente a quello che crede mezzo mondo, "affatto" vuol dire" certamente"\"del tutto", quindi tu hai scritto "un articolo del tutto originale". Era forse un titolo ironico?
view post Posted: 22/11/2012, 13:20     Greco: problema con un passaggio di ELIO ARISTIDE - Filologia, Linguistica & Paleografia dei testi cristiani
CITAZIONE
“Ζεὺς μὲν, ὅτι αὐτῷ τῆς οἰκουμένης καλοῦ, φασὶν, ἔργου καλῶς ἐπιμέλεσθε

Questa frase non è ovvia, ἐπιμέλεσθε (lett. “(voi) vi prendete cura”) richiede solitamente il gen.vo, qui ne abbiamo due e c’è di mezzo un φασὶν che rompe l’andamento sintattico della frase. Inoltre non è chiaro il senso del pronome αὐτῷ: sicuramente si riferisce a Zeus, ma che valore ha? Dativo di vantaggio? Complemento di mezzo/strumento? Complemento d’agente? La frase è abbastanza criptica. Come traduciamo?

Provo il seguente abbozzo: “Zeus, poiché (voi) giustamente vi prendete cura per lui (= dat.vo di vantaggio) dell’ecumene [come] buona azione, dicono (o “si dice”, impersonale)”. Il doppio oggetto, però, non è segnalato dal Montanari come possibilità per il verbo επιμελεομαι. Seguendo questa ipotesi, sono i Romani che onorano Zeus prendendosi cura dell’ecumene. Non si dice che Zeus permette ai Romani di governare bene l’ecumene.”

La frase mi sembra si ricolleghi a quella prima, dove si dice che gli dèi “διδόναι βέβαιον τὴν κτῆσιν αὐτῆς” (vi danno possedimento stabile di esso (del mondo)”. Il discorso prosegue dicendo perché gli dèi fanno ciò. “Zeus (lo fa) perché, come dicono, voi vi prendete cura eccellente per lui del bel mondo”. Dunque un dativo di vantaggio, ma si può anche intendere come una perifrasi per indicare un possesso, cioè “del bel mondo (che è) a lui” sarebbe un dativo possessivo per dire “del suo bel mondo”. In greco infatti per dire “Marco ha una mela” si può dire “Una mela è a Marco”, e a volte il verso essere è sottointeso.

CITAZIONE
“Ἥρα δὲ γάμων νόμῳ γιγνομένων [τιμωμένη] = “Era, [onorata] [in quanto] (i) matrimoni avvengono legalmente” (genitivo assoluto). Qui che cosa dobbiamo intendere? Che Era è onorata perché i matrimoni avvengono legalmente? Oppure che Era permette che i matrimoni avvengano nella legalità? Inoltre il participio τιμωμένη è una aggiunta degli editori.”

O forse, terza via, sempre sottintendendo “διδόναι βέβαιον τὴν κτῆσιν αὐτῆς “ (vi danno possesso stabile del mondo), sarebbe “Era (lo fa) poiché i matrimoni avvengono regolarmente”, sbarazzandoci di timomene. Se lo accettiamo invece, traduciamo “Anche Era è onorata perché i matrimoni avvengono regolarmente”.
CITAZIONE
“Ἀθηνᾶ δὲ καὶ Ἥφαιστος τεχνῶν τιμωμένων = “Atena ed Efesto [perché] le arti (o i mestieri) sono tenuti in grande considerazione (gen. ass.)”. Stesso discorso di Era: è la divinità che “concede” una cosa oppure i Romani, che tengono in gran conto le arti, di fatto onorano queste due divinità?”

Come sopra, vi danno il controllo del mondo “essendo le arti onorate”. Oppure Atena ed Efesto sono onorati a causa delle arti. Certamente però non avrei letto che Atena ed Efesto concedono che le arti siano onorate.

Il resto lo interpreto sempre così, quindi è inutile andare avanti,

Ciao
view post Posted: 16/11/2012, 19:32     Bentrovati - Regolamento, Presentazioni, Dialogo con lo Staff
CITAZIONE
"Bene precisarlo. Il libro di Stickler, come già quest'altro appena citato, è a mio modestissimo avviso il classico esempio
di storiografia malata che cerca ovunque le prove di una tesi che ha già nel cassetto prima di cominciare, e se non trova nulla non esita a falsificare le fonti o a ricorrere a fonti già falsificate in antico (come le decretali pesudo-isidoriane)"

E' un'accusa non da poco, perché non essere d'accordo con la tesi di un autore è ben diverso dall'accusarlo di falsificazione. A questo proposito mi preme dire due cose:
1)Quali "falsificazioni" di fonti operate da Stickler avresti trovato? Interpretare differentemente una fonte, se questa è riportata in integralità, non significa falsificarla.
2)Non ho memoria di alcuna menzione nel testo di Stickler delle decretali pseudo-isodoriane.

CITAZIONE
"Chiunque abbia studiato la questione del celibato ecclesiastico senza essere schierato ha concluso che è nella sostanza (cioè nella sua obbligatorietà, non nella sua esistenza) una innovazione della riforma gregoriana. L'origine apostolica del celibato ecclesiastico è una balla galattica."

I due autori in questione, comunque, non ritengono che sia il celibato ad essere apostolico, bensì la continenza del ministro di culto dopo l'ordinazione.

CITAZIONE
"Entrambi gli autori di cui sopra sono ecclesiastici, prendono (prendeva, nel caso di Stickler†) uno stipendio dalla Santa Sede alla fine di ogni mese, senza contare il fatto che i gesuiti ricevono cattedre negli atenei pontifici in ragione di quanto sono allineati alle posizioni della Santa Sede, e questo non è certo un mistero"

Mah... I gesuiti, come tutto il resto del clero afferente ad un ordine religioso, non hanno alcuno stipendio. Sono i preti diocesani che hanno un compenso mensile, ma se fai parte di un ordine, questo non avviene.
E comunque, se anche fosse stato così, non sarebbe il Vaticano a stipendiare questi preti. Nessun prete infatti è un dipendente del Vaticano, neppure quelli diocesani. Non esiste alcun legame giuridico tra la santa sede ed un prete di Milano. Questo è stato appurato in sede processuale anche recentemente, quando qualche furbone ha cercato di rivalersi sul Vaticano per i crimini di pedofilia dei parroci, che invece sono dipendenti delle diocesi.
Inoltre, il mondo è pieno di preti cattolici che scrivono letteralmente quello che vogliono sul celibato, e non c'è nessuna imposizione dogmatica nel doverlo ritenere buono, o antico. Anzi direi che ho sempre visto religiosi sostenere ambo le tesi, anche vescovi e cardinali. La libertà di ricerca in quest'ambito è assoluta in casa cattolica.

Ad maiora
view post Posted: 16/11/2012, 00:03     Bentrovati - Regolamento, Presentazioni, Dialogo con lo Staff
CITAZIONE
E perché mai questo forum dovrebbe consigliare tale spazzatura?

Non lo consiglia il forum, lo consiglio io. Aggiungo l'epitome dell'argomento che fece il card. Stickler:
http://www.amazon.com/celibato-ecclesiasti...3020198&sr=1-1&
L'edizione della Libreria editrice Vaticana è ormai esaurita, ho trovato solo questa ristampa.

CITAZIONE
"Se proprio il nostro è interessato alla nascita del pallino del celibato in occidente, si legga qualsiasi studio che non sia finanziato dalla Santa Sede"

Hai la prova di qualche bonifico agli autori proveniente da qualsivoglia luogo dello Stato Vaticano?

CITAZIONE
"esca da un editore prestigioso, come questo recentissimo
www.amazon.com/Marriage-Celibacy-He...y/dp/0199565538"

Grazie di questa segnalazione: controllando l'OPAC della mia università per vedere se è presente ho appena notato che il libro risulta in ordine dal 2007...
http://polovea.sebina.it/SebinaOpac/Opac?a...%20BAUM&docID=0

Non so esattamente come sia possibile, ma evidentemente il pacco dev'essersi perso per strada. Farò un sollecito ai bibliotecari perché scoprano che fine ha fatto questo libro.
E ora scusate ma vado a letto, domani mattina ho un treno da prendere.

Ad maiora

view post Posted: 15/11/2012, 23:48     τί ἐμοὶ καὶ σοί (ti emoi kai soi) - Filologia, Linguistica & Paleografia dei testi cristiani
A mio avviso questa frase ha un significato in gran parte determinato dall'intonazione della voce con cui la si pronuncia...
Già lo scriveva Ricciotti:

7433575870_b9f9f05f43_b
7433575466_7ed44eb694_b
7433574780_569a211601_b
view post Posted: 15/11/2012, 11:04     Bentrovati - Regolamento, Presentazioni, Dialogo con lo Staff
CITAZIONE
"Ora giusta o sbagliata che sia la norma non è di certo un dogma di fede come la chiesa tende a farci credere."

Ma la Chiesa Cattolica non lo considera dogma, tant'è che ci sono riti cattolici in cui non è obbligatorio, e i preti sono sposati.
Per di più anche i difensori del celibato non dicono che esso sia di origine apostolica, bensì che di origine apostolica fosse la continenza dei ministri ordinati (tesi che si può approfondire in questo testo www.amazon.it/origini-apostoliche-d...52973859&sr=8-1 ).


Ciao
view post Posted: 3/11/2012, 11:38     Esistenza storica di Gesù e diffusione del Cristianesimo - Trash
Confesso che anche la mia mente si rifiuta di credere che una frase bella come quella dell'episodio dell'adultera possa essere stata inventata da una persona con un calibro inferiore a quello di Gesù, e che comunque in generale avevo pensato anch'io che l'insieme dei logia di Gesù nella loro bellezza mi sembrano provenire da una fonte illuminata, e non da falsari manipolatori che certi dilettanti descrivono.
Il problema della storicità del logion dell'adultera ovviamente dovrebbe essere trattato come distinto dal problema della sua collocazione autentica o meno nel Vangelo di Giovanni, perché le due cose sono diverse.
Esisteva un sito, una volta, di un matto che aveva dedicato tutta la sua vita a dimostrare l'autenticità della pericope, ma vedo che il link non funziona, e dev'essere off-line.
In compenso pare abbia aperto un blog:
http://pericopedeadultera.blogspot.it/
view post Posted: 3/11/2012, 11:25     Testimonium Flavianum - Filologia, Linguistica & Paleografia dei testi cristiani
Ovviamente comprendere come mai gli antichi polemisti non lo citano ci sono varie strade:

1)Alcuni non lo conoscevano.

2)Quelli che lo conoscevano, non hanno avuto occasione di usarlo.

3)Hanno avuto occasione di usarlo, ma hanno preferito altre strategie argomentative (chissà cosa passa per la mente di un trattatista!). Se fossi stato un cristiano dell'epoca, non l'avrei usato in una polemica con degli ebrei come fonte autoritativa, è noto infatti che Flavio s'è conservato grazie ai cristiani, e non certo per i copisti giudei, che vedevano quest'uomo come fumo negli occhi, un collaborazionista che tradì il suo popolo.

4)L'hanno usato, ma l'opera in cui è stato fatto non c'è giunta.

5)Non l'hanno citato perché il testo del Testimonium Flavianum così com'era alla loro epoca era inutilizzabile per i loro scopi apologetici. Ad esempio è diverso un testo in cui Giuseppe Flavio dica che Cristo è risorto, ed uno nel quale dica che i discepoli di Cristo dicono che è risorto.

Ad maiora
view post Posted: 30/10/2012, 15:56     Greco, Flavio Giuseppe Ant. 18,126 - Filologia, Linguistica & Paleografia dei testi cristiani
Leggendo, ho pensato automaticamente alla II, quindi di primo acchito ti direi quella. Ma può darsi che la forma sia davvero ambigua, e il dilemma insolubile.
view post Posted: 30/10/2012, 15:30     Fonti della Palestina al tempo di Gesù oltre al NT, apocrifi e Flavio - Filologia, Linguistica & Paleografia dei testi cristiani
Le fonti non sono poche, sono troppe. Il solo NT ha 27 libri, e il fatto che noi li abbiamo uniti, non toglie il fatto che siano nati scissi.
Rispetto a qualsiasi altra zona periferica dell'impero, le cui fonti di ricostruzione sono archeologiche, nel caso della Palestina del I secolo abbiamo una folla di testi. La Cicilia, la Tunisia, la Spagna, o chissà qualche altra sperduta regione dell'impero romano, non possono vantare altrettanto. Gesù poi, a guardare in assoluto il numero di testi che parlano di lui, ha un numero di fonti superiore a quello di molti personaggi della storia romana od ateniese.

Ad maiora

Edited by Polymetis - 30/10/2012, 15:54
view post Posted: 28/10/2012, 09:22     Alcune considerazioni sul secondo tempio - Trash
CITAZIONE
per il tempio occorsero 18 mesi, mentre per colonnati e portici 46 anni. Beh, insomma, la forzatura è evidente perchè pochi sarebbero disposti a credere che una costruzione richieda 18 mesi per farla e 46 anni per "rifinirla" e

A me sembra una cosa del tutto comune invece. Le cose si inaugurano puntualmente prima di finirle, magari perché c'è qualche evento importante o qualche interesse politico a farlo. Si pensi alla Sagrada Família di Barcellona: è ancora ben lungi dall'essere finita, ma venne il papa il Spagna, e dunque per l'occasione si decise di inaugurarla.
Un monarca similmente, desideroso di accaparrarsi il merito di qualcosa, può costruire il minimo indispensabile ed inaugurarlo in tutta fratta, quando invece la maggioranza dei lavori è ancora da fare.
Passata la foga iniziale del progetto appena iniziato e dell'inaugurazione, i lavori notoriamente rallentano, perché c'è già stato il ritorno d'immagine e la gente è meno pressata. E' un po' lo stesso che accade se si va a vedere il tipo di progressione che ebbe la costruzione del Duomo di Milano: la struttura portante fu presto pronta, il resto delle rifiniture ha richiesto secoli, proprio perché non c'era nessuna fretta di farle, potendo già la struttura assolvere la sua funzione di Chiesa. Similmente per il tempio, che con o senza colonnato mantiene la sua funzionalità sacrificale, rendendo le rifiniture accessorie e meramente esornative.

Ad maiora
view post Posted: 14/10/2012, 09:16     And the next mythicist is... - Recensioni, News, Links e Bibliografie
La "reductio ad judaeum" non ha senso, come non ha senso, forse, la "reductio ad italianum" per ricostruire la biografia di Giordano Bruno o di Cossiga, eppure v'è chi la pratica.
Ed ammesso che essere giudei dell'epoca fosse qualcosa di ben più definito e caratterizzato dell'essere italiani oggi, nulla di male allora nella "reductio ad judaeum", col rischio però che si applichi tale criterio riducendo Gesù ai giudei in mente agli studiosi, e non a quelli concreti dell'epoca (pericolo ovviamente insormontabile, visto che noi non conosciamo mai le cose, ma solo la nostra interpretazione delle cose, e soprattutto mai le conosciamo dal versante con cui le persone conoscono se stesse, cioè dal loro versante soggettivo, altrimenti saremmo loro, bensì conosciamo solo dal côté oggettivo ed esterno).
C'è poi il rischio, contro cui ci mette in guardia Hegel, di ridurre non "ad un giudeo", ma "al giudaismo", cioè ricondurre Gesù ad un astratto insieme di comportamenti che sarebbero quelli del "giudaismo" e che in realtà come tale non s'è mai concretizzato in nessun ebreo storico, esattamente come la religiosità di nessun cattolico coincide con un astratto ed uniforme "cattolicesimo".

Ad maiora
916 replies since 23/5/2007