CITAZIONE
“Nei vangeli troviamo comunque un'annunciazione e una fecondazione da parte di una entità sovrannaturale con un obiettivo di un personaggio che poi sarà destinato a diventare leader politico, religioso o filosofico e di cui ci viene narrata l'opera e ci viene detto chi era.”
Coime ripeto, non mi pare proprio il lessico di una fecondazione, non c’è neppure un principio maschile. È proprio il tema a mancare.
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CITAZIONE
Rispetto a quello che dice Ratzinger non mi trovo in disaccordo, perchè per un personaggio originato da un ambiente ebraico e non pagano non avrebbe senso narrare Jahvé che scende a fecondare sessualmente Maria “
Per lo stesso motivo allora che bisogno c’è di postulare un parallelo o una discendenza da leggende pagane? Se è la mentalità ebraica a rendere poco sensato l’approccio pagano alla questione, perché ipotizzare allora una contaminazione di temi?
Tanto più che, francamente, il dato della nascita miracolosa di Gesù, anziché desiderato, appare indesiderato per gli evangelisti, cioè un qualcosa di ricevuto come un enunciato con cui fare i conti, qualcosa che poteva mettere in crisi la messianicità di Gesù perché, dicendo che non era figlio di Giuseppe, si tagliava la sua discendenza davidica e dunque le sue pretese di regalità. Gli evangelisti sono dunque costretti ad un’ulteriore operazione, quella di far di Giuseppe il padre adottivo di Gesù e dunque salvaguardare la sua discendenza per via legale.
CITAZIONE
“(ma poi molti pagani non leggevano questa cosa di Zeus come una allegoria? domanda.)”
Sì, alcuni filosofi, specie stoici. Ma per l’appunto, questo genere di concezioni, in piena allegoria, che fanno del seme di Giove allegorie di cose come lo pneuma igneo che permea il cosmo, non hanno ugualmente riscontro nei Vangeli, dove non c’è traccia del fatto che il tema sia trattato in maniera allegorica (Nel De Cheruhim di Filone 12,15 invece c’è un’allegoria di questo genere).
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CITAZIONE
Ma qui parliamo di genere letterario usato. E Luca (prendo l'esempio secondo me più calzante) usa lo stesso genere letterario e lo schema di Filostrato e di altri prima di lui.”
Il problema è se questo schema sia documentabile prima di Luca o no. In caso contrario, è difficile sostenere una filiazione. Questo schema poi in cosa dovrebbe mai consistere? S’è già detto che di nascite verginali prima di Luca io non ne vedo affatto in letteratura, e se vogliamo limitarci al tema delle “nascite miracolose”, quest’etichetta sarà così vaga da poter contenere sotto di sé una quantità così disparata di fenomeni da indurci a parlare di comparativismo selvaggio.
CITAZIONE
“Una simile narrazione, si intuisce dalle citazioni che ho fatto, è subito, insieme a parole come salvatore e figlio di Dio, facilmente recepibile dai pagani.”
Sono termini troppo generici, riempibili con contenuti a caso. E’ uguale la salvezza data da Buddha tramite le 4 nobili verità, e il messianesimo giudaico?
Inoltre, questi “salvatori\divini”, categorie tra l’altro distinte e che non sempre vanno appaiate, hanno uno schema di nascita non solo miracolosa, ma pure verginale? E tale schema, è anteriore a Luca? Perché il resto è troppo generico.
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CITAZIONE
Se la verginità è una caratteristica peculiare del cristianesimo mi va benissimo (dopotutto in Matteo egli fa avverare la profezia “The Lord himself shall give you a sign. A <virgin> shall conceive and bear a son, and you shall call him Immanuel” (Isa. 7:14))”
Mi sfugge perché tu citi in versetto in inglese. E comunque, è il contrario. Is 7,14 non è mai stata interpretata dall’ebraismo come riferentesi ad una nascita verginale: ‘almah è una semplice “giovane”, e dunque non sarebbe corretto dire che Matteo ha costruito un racconto di parto verginale per far avverare questa profezia di verginità, che non esisteva (la resa dei LXX con parthenos non ha nulla di pregnante quanto a verginità, si veda Gn 34,4 LXX).
E’ semmai il contrario: Matteo s’è trovato tra le mani l’enunciato tramandato secondo cui Maria era vergine, e ha disperatamente cercato nell’Antico Testamento una pezza d’appoggio che potesse giustificare questo dato imbarazzante trasmessogli dalla tradizione. E credette, ovviamente commettendo un errore filologico, di trovarlo in Is 7,14. Ciò andava contro i suoi interessi di mostrare la genealogia davidica di Gesù, ed infatti il suo Vangelo inizia con una genealogia, e tale concezione verginale procurerà diversi grattacapi a Giustino che in ambiente palestinese dovrà mostrare perché Gesù sarebbe il legittimo messia.
Ad maiora