Avevo scritto un lungo post ma per qualche assurdo motivo si è volatilizzato, sicché sarò sintetico.
Neanche io credo all'equazione santa comunione = comunione dei santi, che manca in Rufino/Epifanio. Questa, cionondimeno, è la tesi di Giraudo. L'esame delle occorrenze di "comunione" + "santo" (non case-sensistive) dimostra che "comunione" almeno 2 volte su 3 è inteso come eucaristia.
Perché "comunione" invece di "Chiesa?"
Se scartiamo l'ipotesi di un errore o di un ur-text che così leggeva, l'unica possibilità è una manomissione volontaria. Questa potrebbe spiegarsi considerando il contesto della grecità morente sotto gli attacchi della latinizzazione forzata (siamo tra il XIV e il XV secolo con gli affreschi di Soleto). Visto che la chiesetta di Soleto si trovava sotto giurisdizione latina forse si è voluto scientemente evitare di dire "Chiesa" per non sottintndere la odiata Chiesa Romana? La spiegazione che fornisci è valida con le categorie di oggi, ma per il Salento del XIV-XV secolo la trovo fuori contesto, dal momento che nulla prova che questi signori conoscessero o utilizzassero l'idea della "comunione dei santi". Anzi, l'analisi dei testi dimostra che la fase più antica quasi non la conosce, e il Salento è un'area laterale, dunque più conservativa.
Quanto al battesimo, il discorso regge per il Simbolo di Rufino nel suo sitz-im-leben, ma cosa ha a che vedere il Simbolo di Soleto con il battesimo? Per quanto ne sappiamo nulla, non è neppure detto che fosse recitato nella Liturgia.
Soprattutto non condivido l'idea del battesimo per la remissione del peccato adamico, idea che non c'era in origine e non c'è motivo di pensare che ci fosse a Soleto (ci sarà a Trento invece!).
Viceversa sappiamo che almeno dall'XI secolo è in auge in Italia la formula di comunione: "si comunica il servo di Dio n. ...... per la remissione dei peccati", come attestato certamente dal calabrese Barb.gr. 316 e probabilmente (ha solo l'incipit) dal Messina gr. 120. Dunque è più economico pensare che Soleto usi un'idea che già conosce e pratica da almeno trecento anni piuttosto di una che arriverà (solo in Occidente) tra duecento!
Quanto alla posizione del Credo, è in sei cartigli retti da altrettanti apostoli in una scena di Pentecoste:
www.flickr.com/photos/farsergio/3011605073/Quanto, infine, al Giraudo, no comment. Io ho solo avuto la sensazione di essere lo strumento di una guerra intestina tra docenti, ordinaria amministrazione per le Università Pontificie, dove per altro per avere "Summa cum laude" devi scrivere una tesi sul Vaticano II e quanto è bravo il santo padre, e possibilmente non rompere le scatole a nessuno. Come ogni istituto che non deve rendere conto a nessuno, i voti vengono dati a simpatia, punto. Per questo i titoli che rilasciano valgono poco meno della carta su cui sono scritti.