Innanzitutto scusa il ritardo nella risposta, ma sono sommerso dagli impegni
CITAZIONE (Apulus Cunctator @ 30/5/2015, 18:46)
Ma lasciamo parlare Meier riguardo al problema delle fonti Matteo e Luca:
"[..] Solo quando il vocabolario, lo stile e la visione teologica del materiale esclusivo di Matteo o Luca divergono da quelli dell'evangelista possiamo sentirci abbastanza sicuri nel dichiarare che il materiale appartiene alla tradizione M o L e non è una creazione redazionale. Anche in tal caso, non possiamo passare automaticamente dalla tradizione M o L a un detto autentico di Gesù [...] tenendo conto di tutti questi avvertimenti -come pure della natura frammentaria delle tradizioni M e L- penso che si debbano classificare come fonti minori piuttosto che come principali" (John P, Meier, op. cit, p. 52)
che è appunto la conferma di quanto da me detto. Io infatti non sostenevo una qualche immagine di Gesù ma la sua mera esistenza, e il materiale speciale di Matteo e Luca rappresenta, ampio o minore che sia è irrilevante, una ulteriore attestazione nell'ambito dell'attestazione molteplice sopra menzionata. Semplice.
CITAZIONE
la datazione di Marco negli anni 50 è improbabilissima, ma se vuoi la trattiamo a parte
ahimè non ho tempo, ma intendo dedicarmici quando avrò più tempo, per il momento mi limito a non vedere motivi di improbabilità, al contrario il fatto che sia considerato così autorevole da due autori così diversi come Matteo e Luca richiede un certo lasso di tempo.
CITAZIONE
Al di fuori dei sinottici, su Gesù c'è pochissimo, per non dire nulla. Tacito, come sai, parla di Chresto, non di Gesù, e non è affatto chiaro chi intenda.
immagino tu intenda Svetonio, oppure hai scoperto un nuovo manoscritto...
CITAZIONE
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la prova è il cristianesimo, come detto sopra e la molteplice attestazione, in cui rientra appunto anche FG.
No, questo non è accettabile, il cristianesimo prova se stesso, non il Gesù storico
un effetto presuppone una causa e la spiegazinoe milgiore del cristianesimo nascente è l'esistenza di questo Gesù, è banale.
CITAZIONE
il quale potrebbe non coincidere affatto con il Cristo della teologia che sta a fondamento del Cristianesimo.
potrebbe, ma io non discuto la figura e i suoi aspetti, solo la sua esistenza. Tu sembri continuamente confondere il problema dell'esistenza con il problema di chi fosse realmente, ma sono due questioni distinte.
CITAZIONE
Plinio non parla affatto di Gesù (e come potrebbe, visto che scrive tra il 111 e il 113 CE), ma dei cristiani che parlano di Gesù e lo venerano Christo quasi Deo. Come sai, chiede consiglio a Traiano su che fare con i cristiani che venivano a lui denunciati (era proconsole della Bitinia).
quindi parla di Gesù, brevemente solo un accenno, ma lo nomina e non fa pensare in alcun modo che sia un personaggio di fantasia ma anzi sembra presupporre che il suo interlocutore sappia bene di chi sta parlando. basta questo.
CITAZIONE
Tornando a Tacito, però, bisogna dare atto che:
conferma (ed è importante, perché è una fonte indipendente) i sinottici sulla data della morte di Gesù (sotto Tiberio, quindi tra il 14 e il 37 CE e sotto Ponzio Pilato, tra il 26 e il 36 CE), attribuisce a Pilato la responsabilità della condanna e infine ci dà una notizia: che la nefasta superstizione dei cristiani, per lui più o meno dei terroristi, era stata "repressa per breve tempo" subito dopo la morte di Chresto e poi era riesplosa. Questo però implica che il movimento fosse presente già prima di Gesù, perché altrimenti non potrebbe essere stato represso per poi riesplodere in così poco tempo.
no non lo implica, semplicemente è lo schema tacitiano di lettura di simili superstitiones. Per lui il movimento si era diffuso mentre Gesù predicava, poi con la morte ha avuto un momento di stallo dovuto appunto alla repressione (morte in croce di Gesù) ma poi tale movimento ha preso nuovamente vita e si è diffuso anche al di fuori della Giudea, per giungere sino a Roma. Francamente non vi vedo nulla di insolito o complicato. Mi sfugge poi perché continui a usare Chresto per Tacito...
CITAZIONE
A questo punto, vorrei precisare che io NON sostengo la tesi miticista dell'inesistenza storica di Gesù, bensì, ne considero l'esistenza probabile ma quantomeno nebulosa nel suo svolgersi
posso anche concordare ma non era questo l'oggetto del mio post, ma la sola e mera esistenza.