Studi sul Cristianesimo Primitivo

Posts written by -Waylander-

view post Posted: 9/3/2014, 00:25     Articoli online - Recensioni, News, Links e Bibliografie
CITAZIONE (Teodoro Studita @ 8/3/2014, 23:51) 
Sto mettendo online (con calma) i miei lavori su Academia.edu.
È possibile visualizzarli sul mio profilo

Ho visto, è cosa buona e giusta :)
view post Posted: 22/1/2014, 15:10     Versione latina del Bellum Iudaicum di Flavio Giuseppe - Recensioni, News, Links e Bibliografie
Sto cercando on line o in cartaceo la versione latina del Bellum Iudaicum di Flavio Giuseppe fatta da Rufino (o pseudo-Rufino che si voglia) alla fine del IV secolo. Mi interessa proprio il testo latino. Qualcuno sa dove posso procurarmela?
view post Posted: 6/12/2013, 12:05     Antico Testamento ebraico-italiano - Recensioni, News, Links e Bibliografie
Giuntina è, se non ricordo male, l'editore della comunità ebraica, specializzato sull'argomento, per cui in questo campo vai alquanto sul sicuro. Io però non sono un esperto del Vecchio Testamento.
view post Posted: 6/12/2013, 11:57     Valore logico del termine χριστός - Filologia, Linguistica & Paleografia dei testi cristiani
CITAZIONE (PAS60 @ 6/12/2013, 09:57) 
Sicuramente anche studiosi del Cristianesimo primitivo si sono dovuti chiedere per esempio perché in latino la parola Χριστός presente nel NT non è stata tradotta e così in italiano

non è stata tradotta perché ben presto ha assunto al funzione di secondo nome e come tale è stato interpretato sin dall'inizio dai romani. Nella seconda parte del mio studio ho affrontato la questione dell'origine e del senso della parola "christiani" e quindi anche del lemma Christos, per cui ad esso ti rimando.
view post Posted: 3/12/2013, 11:50     Bart Ehrman - Gesù è davvero esistito? - Recensioni, News, Links e Bibliografie
ma infatti, usare Bayes per calcolare la storicità di qualcuno è come pretendere di usare una bilancia da cucina per misurare la velocità di una macchina. E, per inciso, questo vale anche per la dimostrazione dell'esistenza di Dio. Il limite del teorema infatti è tutto nei dati in entrata. Il problema è che la storia, ovvero le risultanze della storia, non sono omogenee e complete ma frammentarie, casuali, contraddittorie e soprattutto uniche, per cui i dati immessi nell'algoritmo sono sempre parziali e incompleti, il che porta inevitabilmente a un risultato parziale, incompleto e nei fatti inutile. Ma questi sono convinti di aver scoperto l'arma di distruzione totale contro il Gesù storico e ci si attaccano come cozze agli scogli. :34.gif:
view post Posted: 2/12/2013, 00:51     Bart Ehrman - Gesù è davvero esistito? - Recensioni, News, Links e Bibliografie
Intanto Tim O'Neill risponde ai deliri miticisti di David Fitzgerald, annichilendolo, e ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalle scarpe assestando qualche sonoro sganassone virtuale a Richard Carrier, che ne esce alquanto malconcio. Particolarmente interessanti le parti sul Testimonium Flavianum e sull'articolo di Carrier relativo alla fantomatica interpolazione cristiana in Antichità Giudaiche 20.200 su cui si è discusso anche altrove. Un articolo lungo ma che vale la pena di leggere:

http://armariummagnus.blogspot.com.au/2013...e-to-david.html

:mf_bookread.gif:
view post Posted: 4/11/2013, 20:03     Bart Ehrman - Gesù è davvero esistito? - Recensioni, News, Links e Bibliografie
CITAZIONE (Talità kum @ 4/11/2013, 19:34) 
CITAZIONE (RocNy @ 29/10/2013, 00:48) 
c'è un altro passaggio che appare stimolante (posizione 5038 di 5583 su ebook - capitolo "Il problema della storicità di Gesù"):
"Il problema che pone Gesù, pertanto, è l'impossibilità di rimuoverlo dalla sua epoca e trapiantarlo nella nostra senza doverlo reinventare. Se lo reinventiamo, non è più il Gesù della storia, ma quello della nostra immaginazione, ...

Qui muovo una prima osservazione: Ehrman contrappone il "Gesù della storia" (cioé figura reale, monolitica e immutabile), a quello "reinventato dalla nostra immaginazione" che, di epoca in epoca, lo ripensa e lo traspone nella propria realtà.

mi sembra una semplificazione eccessiva. Gli esseri umani non sono monoblocchi ma presentano svariate sfaccettature e chiavi di lettura con cui si entra in contatto. Per questo Gesù era comunque "reinventato" dai suoi contemporanei nella stessa misura in cui noi "reinventiamo" i nostri conoscenti e amici, persino parenti e genitori. In questo senso il Gesù reale non esiste e non è mai esistito, è sempre esistito solamente il Gesù percepito, percepito dalla sua cerchia di seguaci e percepito da coloro che in qualche modo vi hanno avuto a che fare, magari solo per sentito dire. Dunque la questione è perché un persona suscita determinate percezioni e ricordi piuttosto che altri, così come riuscire a riconoscere l'affidabilità ricostruttiva di queste percezioni.


CITAZIONE
CITAZIONE
...una creazione mostruosa fabbricata per assolvere i nostri scopi, Non è così facile, tuttavia, spostare e cambiare Gesù. Oppone una forte resistenza. Rimane sempre nella sua epoca."

Anche in questo caso ho letto un'interessante opinione, che reputo non solo eccellente ma ancora di più, se possibile:
"benché il passato ci sia sempre e per definizione estraneo, non lo è però mai completamente, bensì ci tocca e ci raggiunge attraverso un'infinita catena di interpretazioni e mediazioni, che sarebbe assurdo considerare irrilevanti. Questo passato perpetuamente ricordato-reinterpretato-tramandato non ha minore dignità del suo punto d'origine, cioè del passato "wie es eigentlich gewesen". Ferma restando l'importanza imprescindibile dell'indagine critica e decostruttiva delle nostre varie memorie culturali, soprattutto quale antidoto alle ideologie, non è però possibile reclamare per l'esito di questa ricostruzione/decostruzione un'importanza automaticamente superiore a quella delle altre espressioni storiche e culturali che ne sono seguite. Il Gesù storico non può reclamare un'attenzione maggiore rispetto al Gesù dei vangeli, al Gesù dei credenti, al Gesù dei filosofi, al Gesù degli artisti, al Gesù dei romanzieri. Esso reclama semplicemente il proprio posto all'interno di quel campo complesso e irriducibile di sguardi sulla realtà che costituisce il mondo dell'uomo."

concordo e aggiungo che la dicotomia tra Gesù della storia e Gesù della fede (o altro), è già di per sé una reinvenzione in base a determinati immaginari interpretativi che hanno in sé (pre)determinati fini. Ovvero, il Gesù della storia esiste solo in quanto è stato Gesù della fede, e non in se stesso: pensare di riuscire a eviscerare il primo dal secondo è, a mio avviso, alquanto illusorio, per lo più lo si rende un "mostro" della nostra immaginazione.
view post Posted: 25/10/2013, 18:51     Ancora sul concepimento verginale - Gesù storico, giudeo-cristianesimo, giudaismo del secondo Tempio
CITAZIONE (lateranstudent @ 25/10/2013, 17:15) 
Volevo chiedere a Weiss di dare qualche indicazione in merito alle somiglianze tra i racconti canonici dell'infanzia si Gesù con quelli pre-cristiani non di matrice ebraica.
Grazie

E quali sarebbero? A parte ovviamente che i bambini nascono più o meno nello stesso modo in tutto il mondo e in tutte le epoche.
view post Posted: 25/10/2013, 18:48     I chrestiani prima dei cristiani - Storia del Cristianesimo
CITAZIONE (Hard-Rain @ 23/10/2013, 21:05) 
Ottimo! Vediamo se i De Angelis saranno, per così dire, consequenziali... ahahahh! :-)

Mah... ne dubito :(
view post Posted: 25/10/2013, 18:40     La storicità di Cristo per la comunità degli storici - Gesù storico, giudeo-cristianesimo, giudaismo del secondo Tempio
Ogni tot di anni la teoria miticista torna alla ribalta per poi eclissarsi nuovamente nell'irrilevanza e disinteresse generale. Il suo riapparire periodico è legato non a nuove scoperte nel campo ma a cambiamenti negli immaginari. Così il nuovo revival del miticismo è dovuto al new atheism di Dawkins e soci. Si presenta pertanto infuso di una forte componente ideologica che non giova all'imparzialità degli studi. Nonostante questo, la tesi miticista rimane una tesi del tutto irrilevante in ambito accademico e tale è destinata a rimanere.


“All this does at least render highly implausible any far-fetched theories that even Jesus’ very existence was a Christian invention. The fact that Jesus existed, that he was crucified under Pontius Pilate (for whatever reason) and that he had a band of followers who continued to support his cause, seems to be part of the bedrock of historical tradition. If nothing else, the non-Christian evidence can provide us with certainty on that score”.
(Ch. TUCKETT: Sources and Methods, in M. BOCKMUEHL (ed.): The Cambridge Companion to Jesus; Cambridge University Press 2001, p. 124)


"The alternative thesis that within thirty years there had evolved such a coherent and consistent complex of traditions about a nonexistent figure such as we have in the sources of the Gospels is just too implausible. It involves too many complex and speculative hypotheses, in contrast to the much simpler explanation that there was a Jesus who said and did more or less what the first three Gospels attribute to him".
(J.D.G. DUNN: The Evidence for Jesus; The Westminster Press 1985, p. 29)


"The argument that Jesus never existed, but was invented by the Christian movement around the year 100, goes back to Enlightenment times, when the historical-critical study of the past was born. Although mainstream New Testament scholarship has not paid attention to this argument in recent decades, debate on the existence of Jesus has been on the fringes of scholarship and popular religious discussion for more than two centuries. […].Among New Testament scholars and historians, the theory of Jesus’ nonexistence remains effectively dead as a scholarly question".
(R.E. Van VOORST: Nonexistence Hypothesis, in L. HOULDEN (ed.): Jesus in History, Thought, and Culture. An Encyclopedia; Vol. 2, Entries K to W; ABC Clio 2003, p. 658. 660)


"Biblical scholars are convinced that Jesus existed. While they disagree on several matters of central importance to the understanding of Jesus and early Christianity, this is a crucial point of considerable agreement. The quest for the historical Jesus is not a quest for his existence as such, but for the more precise contours of his person and career".
(S. BYRSKOG: The Historicity Of Jesus. How Do We Know That Jesus Existed?, in T. HOLMÉN, S.E. PORTER: Handbook for the Study of the Historical Jesus; Brill 2011, Vol. III, p. 2183)
view post Posted: 23/10/2013, 16:08     I chrestiani prima dei cristiani - Storia del Cristianesimo
CITAZIONE (Hard-Rain @ 23/10/2013, 15:37) 
Waylander, hai pensato ad avvisare Erik Zara di questo tuo lavoro? Posso darti i riferimenti per contattarlo. Mi sembra importante. Peccato che l'articolo è in italiano. Anche Zara dovrebbe prendere atto delle osservazioni del tuo documento.

Zara ha letto il mio lavoro (senza che lo contattassi, ma per caso) ed ha deciso di ritirare il suo studio, che infatti non è più disponibile al vecchio indirizzo. Ho scambiato con lui qualche mail a proposito, così come su altri argomenti, e ne ho apprezzato l'onestà intellettuale nell'ammettere che il suo lavoro era a ben vedere superficiale, e di conseguenza la decisione di ritirarlo.
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