Studi sul Cristianesimo Primitivo

Posts written by -Waylander-

view post Posted: 18/1/2013, 12:18     Mi presento - Regolamento, Presentazioni, Dialogo con lo Staff
CITAZIONE (tommaso65 @ 16/1/2013, 15:43) 
Un saluto a tutti, sono ateo da quando mi sono avvicinato alla materia. Il mio scopo nel forum è scoprire chi fosse il vero gesù storico. Sono qui per imparare qualcosa in più. Grazie

benvenuto, ma credo tu sia troppo ottimista, se sapevamo darti questa risposta non stavamo qui, ma a ritirare il Nobel. Anche se non esiste un Nobel in storia del cristianesimo antico, lo avrebbero istituito per noi. Ma tu seguici ugualmente ^_^

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P.S. Che tu sia ateo non ci interessa molto, preferiremmo piuttosto sapere se sei ragionevole ;)

CITAZIONE (alfaom @ 5/1/2013, 11:26) 
Sono un cristiano cattolico. Complimenti ai fondatori di questo forum. Sono qui soprattutto per ascoltare.
Un saluto a tutti i partecipanti.

Ovviamente benvenuto anche a te. Puoi anche partecipare oltre che ascoltare. Non mordiamo. Di solito. :lol:
view post Posted: 24/12/2012, 19:09     Studi su Ant 20.9.1 - Filologia, Linguistica & Paleografia dei testi cristiani
CITAZIONE (MsNifelheim @ 24/12/2012, 15:03) 
Qualcuno mi può aiutare a fare il punto sulla situazione degli studi riguardanti il passo di Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche 20:197-203?
Precisamente:
- Ci sono degli studi recenti o per la maggior parte sono datati?
- Quali sono le argomentazioni a favore, e quali quelle contro l'autenticità?

dovrei andare a riguardare e francamente non ho voglia. La tesi che tale passo sia interpolato è sostenuta quasi solo da miticisti (e Carrier è uno di questi). Per quanto ne so la comunità scientifica ritiene autentico questo brano e di fatto non vi sono motivi effettivi per pensarla diversamente.

CITAZIONE
Il passo di Ant. 20,200 è citato in maniera imprecisa da Origene.

il che non è una sorpresa, Origene riesce a citare in maniera imprecisa persino i vangeli e dello stesso versetto dei vangeli non da mai due versioni uguali. Questo perchè o cita a memoria o sta dettando a più scribi.

CITAZIONE
Nel Contra Celsum è presente una formulazione simile a quella di Giuseppe Flavio: ad esempio nel Contra Celsum 2,13 Origene scrive "τὸν ἀδελφὸν Ἰησοῦ τοῦ λεγομένου Χριστοῦ", esattamente come nel testo di Ant. 20:200 in cui Giuseppe Flavio scrive appunto τὸν ἀδελφὸν Ἰησοῦ τοῦ λεγομένου Χριστοῦ. Sin qui niente di strano, del resto sarebbe una citazione, quindi non c'è da stupirsi se la formulazione è identica. Il punto però è che Origene mette in relazione la caduta del Tempio con l'uccisione di Giacomo, mentre in Giuseppe Flavio non compare nulla di tutto questo.

se è per questo altrove Origene mette in relazione la distruzione di Gerusalemme e del Tempio con la volontà persecutoria dei romani nei confronti dei cristiani. E' una lettura teologica di Origene, difficile pensare di trovarla in Flavio Giuseppe.

CITAZIONE
Per quel che ho potuto constatare, in ambito cristiano la formulazione Ἰησοῦ τοῦ λεγομένου Χριστοῦ è piuttosto rara.
Le ricorrenze trovate sinora sono:
1- Mt 1,16 Ἰησοῦς ὁ λεγόμενος χριστός in cui a parlare è l'evangelista
2- Mt 17,17 Ἰησοῦς ὁ λεγόμενος χριστός in cui a parlare è Pilato
3- Origene in Contra Celsum e nel Commentario a Matteo, dove però starebbe citando Giuseppe Flavio
4- Giustino, in Apologia I, XXX, 1 dove però questa formulazione è utilizzata per portare le obiezioni mosse ai cristiani
5- Giustino nel Dialogo con Trifone, ma a parlare è ancora una volta Trifone, ossia un avversario dei cristiani

Vi risulta ce ne siano altre?

a memoria difficile dirlo, ma il punto è che i cristiani difficilmente usavano λεγόμενος associato a Cristo, non ne avevano motivo. Se non ricordo male (adesso non posso controllare) tale formulazione infatti indicava l'utilizzo di un secondo nome (gli ebrei e i greci infatti avevano un nome solo a cui aggiungevano il patronimico o una sorta di secondo nome o nome alternativo) e in Flavio Giuseppe è certamente neutra. Essendo questa formulazione sostanzialmente non cristiana, è un indizio che sia stata utilizzata proprio da Flavio Giuseppe.

CITAZIONE
Dal sito di Hard (https://digilander.libero.it/Hard_Rain/storia/Testimonium.htm) vedo che le argomentazioni a favore della storicità sono
: - il fatto appunto che i cristiani sembra non si riferiscano mai (eccetto in Mt 1,16) a Gesù utilizzando la formulazione Ἰησοῦ + λεγομένου + Χριστοῦ. Quando la utilizzano, è perchè stanno facendo parlare dei non cristiani. Quindi sarebbe strano se in un'interpolazione si fosse utilizzata proprio questa espressione
: - Il fatto che i cristiani identifichino generalmente Giacomo il Giusto in un altro modo, definendolo p.e. come in Galati 1:19 Ἰάκωβον τὸν ἀδελφὸν τοῦ κυρίου
: - Il fatto che il racconto di Giuseppe Flavio sia nel complesso discorde col racconto di Eusebio di Cesarea, il quale riprende Egesippo

io ci aggiungerei che:

- il racconto è coerente con il contesto dei difficili rapporti tra i cristiani di Gerusalemme e alcune delle autorità ebraiche, come si evince da Atti.

- sappiamo di un Giacomo fratello del Signore, essendovene varie attestazioni, e sappiamo della sua preminenza nella prima comunità cristiana, il che spiegherebbe perchè lui viene nominato e non gli altri. Al contrario, nessuno sa se questo fantomatico Giacomo figlio di Damneo sia davvero mai esistito o non sia piuttosto un altro Giovanni di Gamala, personaggi creati all'uopo in chiave miticista.

- Gesù detto il Cristo probabilmente era già un nome famigerato nell'impero, a causa di quei grandi rompiscatole fanatici dei suoi seguaci, dunque è certamente tra tutti il personaggio che ogni lettore di Flavio Giuseppe era in grado di identificare immediatamente, al contrario di uno sconosciuto Gesù figlio di Damneo, il che spiega meglio di ogni altra ipotesi perchè FG ha scelto di costruire quei brani in quel modo.

CITAZIONE
Contro l'autenticità invece le argomentazioni sarebbero

: - il fatto che Giuseppe Flavio non spieghi da nessuna parte il termine χριστός , nonostante i suoi scritti fossero rivolti ad un pubblico greco-romano

e perchè mai avrebbe dovuto spiegarlo? E' un secondo nome, non un titolo, e i secondi nomi non necessitano di spiegazioni, tantopiù che Gesù detto il Cristo era probabilmente noto ai lettori di Flavio Giuseppe, come detto in precedenza, proprio in tale modo.

CITAZIONE
: - il fatto che solitamente Giuseppe Flavio richiami le caratteristiche dei personaggi che introduce, mentre nel caso di Gesù detto Cristo non fa nulla di tutto questo. Va però detto che il brano non è incentrato su Gesù, ma su Anano, e che esistono altri casi (come Felice il fratello di Pallante) in cui non si fa nessun altro riferimento a Pallante

questo non era necessario per i personaggi sufficientemente famosi. Al contrario, sarebbe molto strano che Flavio Giuseppe non abbia da nessuna parte specificato che Gesù ben Damneus fosse fratello di questo altrimenti anonimo Giacomo. Pensare che FG abbia costruito un periodo in quel modo è ridicolo, il lettore sarebbe rimasto confuso, altro che suspence!!

CITAZIONE
: - il fatto che in origine il passo avrebbe contenuto un Gesù Figlio di Damneo al posto di Gesù detto Cristo, che in origine sarebbe stata una glossa. Questa obiezione però mi sembra macchinosa,

questa è una petizione di principio, in quanto è quello che devi dimostrare, dal momento che non si hanno problemi testuali

[quote]in quanto:
a) presuppone che la glossa iniziale contenesse una formulazione che sembra essere piuttosto rara
b) non esistono in effetti buone ragioni affinché si ipotizzi che si trattasse di Gesù figlio di Damneo piuttosto che "di un qualunque altro Gesù[quote]appunto

CITAZIONE
Per la cronaca, so che sia Doherty che Carrier hanno criticato fortemente la storicità del passaggio (magari hanno presentato altre argomentazioni, qualcuno ha letto i loro articoli? sono reperibili, e se si a quali link?)

ho sia il libro di Doherty che l'articolo di Carrier, quest'ultimo usa argomenti in parte diversi, ma riassumerli non è impresa facile (e tantomeno interessante, almeno per il sottoscritto). Il libro e l'articolo sono ovviamente coperti da copyright, ma nei loro siti dovresti trovare almeno alcune delle loro argomentazioni.

CITAZIONE
, ma non so se ci siano delle pubblicazioni che confutano le argomentazioni di Carrier & co.

nessuno perde tempo, in ambito accademico, a confutare le arrampicate sugli specchi di Doherty, qualcuno lo ha fatto in qualche sito internet, ma lascia il tempo che trova. L'articolo di Carrier invece è stato appena pubblicato. Vedremo nei prossimi mesi, ma visto il modo maleducato e infantile con cui Carrier ha criticato Ehrman sulla storicità di Gesù, non mi stupirei se nessuno in ambito accademico avesse voglia di perdere tempo con uno sbarbatello arrogante, per cui potrebbe benissimo essere che tale suo articolo venga semplicemente ignorato e relegato nelle bibliografie e nei siti miticisti, o nelle discussioni da forum. O forse qulcuno risponderà. Difficile davvero dirlo. Il lavoro della comunità scientifica, al contrario di quello che sembrano pensare i miticisti, non è una sfida all'OK Corral, non è che se qualcuno scrive qualcosa allora tale cosa è valida sino a che qualcuno non ci perde tempo a confutarla: le idee e le ipotesi poco interessanti e poco convincenti per lo più vengono ignorate.
view post Posted: 11/12/2012, 22:24     Ciao! - Regolamento, Presentazioni, Dialogo con lo Staff
Benvenuterrima anche da parte mia ^_^

Abbiamo giusto giusto una sezione di archeologia da ravvivare... :woot:

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view post Posted: 8/12/2012, 12:38     Comune discordanze etimologiche di Tacito e Svetonio - Filologia, Linguistica & Paleografia dei testi cristiani
In realtà si sovrapponeva un altro problema. Se l'itacismo infatti riguarda il greco, mi sembra che in latino (ma io non sono un latinista) si stesse all'epoca manifestando un processo inverso, per cui le "i" tendevano in diversi casi a essere trasformate in "e" a partire dalla lingua parlata (per cui firmus diventa fermo, ad esempio), ecco allora che quel chrestianos rappresenterebbe davvero un iperurbanismo. Come peraltro testimoniano diversi autori cristiani, che appunto correggevano la pronuncia (e non la mera grafia) chre- del popolo. Questo significa che per una serie di motivi che vanno aldilà dell'itacismo, si era diffusa una pronuncia di questo tipo, probabilmente persino tra i cristiani stessi, tanto che abbiamo persino grafie diverse, come crestianus, cressianus, cresteanus. Per questo Lattanzio ancora all'inizio del quarto secolo può scrivere: "Chrestum solent dicere".

Edited by -Waylander- - 8/12/2012, 12:59
view post Posted: 26/11/2012, 00:06     Correnti ebraiche nell'Impero Romano - Gesù storico, giudeo-cristianesimo, giudaismo del secondo Tempio
CITAZIONE (alessiobrugnoli @ 25/11/2012, 21:45) 
Grazie per le risposte

CITAZIONE
Gli Zeloti come gruppo non esistevano al tempo di Gesù, bensì compaiono sulla scena solo nel corso della guerra giudaica.

Mi sorge una curiosità... Forse mi sbaglio, non sono molto praticante, ma mi è sembrato che nel vangelo sia citato un Simone lo Zelota, come Apostolo distinto da Pietro.

Se non esistevano, allora Zelota è stato un errore di traduzione (nell'originale greco che c'è scritto ?) oppure l'Evangelista si è confuso, spostando nel Passato, qualcosa del suo Presente ? Oppure quel Simone era una dei seguaci della "resistenza fiscale" ?

Quale è l'opinione degli studiosi ?

zelota deriva dallo zelo per la Torah, dunque zelota poteva essere chiunque seguisse seriamente la legge di Dio. Tra l'altro è un termine alquanto generale, ad esempio anche un allievo di un sofista, nel primo secolo d.C., era detto zelota, ζηλωτής, oltre che μαθητής, con il nome del maestro al genitivo, con il significato di seguace, emulatore, ammiratore, senza aver nulla a che vedere con il giudaismo. Se non ricordo male l'opinione comune è che Simone lo zelota è chiamato in tal modo per il suo probabile zelo verso la Legge (ma potrebbe anche essere riferito alla figura di Gesù) e non per le sue propensioni politiche. Di lui sappiamo assai poco.
view post Posted: 24/11/2012, 12:39     I chrestiani prima dei cristiani? - Storia del Cristianesimo
CITAZIONE (Hard-Rain @ 24/11/2012, 10:00) 
CITAZIONE
Infatti quella è stata una aggiunta successiva, un exempli gratia che cercavo da tempo e che non riuscivo a trovare. Ad esempio è presente anche nell'articolo divulgativo sul riferimento a Chresto nella Vita Claudii 25.4 che uscirà domani e che oggi ho in larga parte revisionato per la pubblicazione, ma che fondamentalmente risale a diversi anni fa.

Va bene, ma se un domani voglio inserire quella osservazione su Arriano nella pagina su Svetonio nel mio sito web, non è che tu mi fai causa per aver "copiato" dal tuo articolo o libro? Ci mancherebbe vero? Spero che la questione sia sufficientemente chiara!

Non potrebbe neanche volendo, visto che la cosa non è soggetta a copyright. Semmai dovrebbe essere lui, per correttezza, a citare te. Se non è un'articolo che hai scritto, ma una discussione, può mettere, soprattutto in un articolo per il web, qualcosa come: "ringrazio per l'osservazione/suggerimento a tale proposito [nome]..." oppure "questa indicazione mi è stata fornita da... che ringrazio".
view post Posted: 24/11/2012, 12:34     Chi firmò la bolla di scomunica? - Storia del Cristianesimo
Mi dispiace ma sull'argomento non so praticamente nulla. Ho anche dato un'occhiata in giro ma senza risultati. L'unica a mio avviso è vedere se esiste ancora il documento originale, piuttosto che le copie, e cosa riporta, potrebbe venir fuori un articolo interessante. Ma come detto non ne so praticamente nulla.

Quanto al tizio, la minaccia di querele, espressa in tale modo, è appunto una minaccia e sarebbe anche penalmente perseguibile. Potresti andare dai carabinieri e fare un esposto a tua tutela, spiegando la situazione. Di per se la cosa non ha conseguenze, ma se il tizio ci prova (perchè magari hai scritto un articolo di confutazione), avendo questo come pregresso, lo fai a pezzettini e se hai proprio voglia gli chiedi anche il risarcimento danni. Che razza di gente!
view post Posted: 23/11/2012, 19:57     I chrestiani prima dei cristiani? - Storia del Cristianesimo
CITAZIONE (Beliél @ 23/11/2012, 14:55) 
Innanzitutto mi sembra scontato congratulami con Waylander per l'ottimo lavoro di analisi storico-critica svolto nel suo articolo. Debbo altresì aggiungere, con grande piacere, che le sue conclusioni sull'origine del termine Chrestianus coincidono, sostanzialmente, con il mio pronostico di ieri sera, quando scrissi:

In alternativa si potrebbe ipotizzare il suffisso “anus”, unito a Chrestus, come indicazione di una adozione da parte di un uomo di nome Chrestus, il cui nome sarebbe stato tramandato al figlio come Chrestianus, cioè «figlio adottivo di Chrestus»; esattamente come Ottavianus indicherebbe «adottato da Ottavio» ed Emiliano «adottato da Emilio».

per essere precisi, non coincidono, seppure la logica sottesa è assai simile. Vi è una differenza di status, nel tuo caso Iucundus sarebbe un libero, mentre in realtà è un servo della Familia Caesaris, e a proposito ci possono essere ben pochi dubbi, proprio per la presenza del doppio cognomen in quella forma, senza alcun gentilizio. Ovviamente l'ipotesi di un'adozione è molto più ragionevole di quella dei messiansiti ebraici. Mi fa piacere che tu abbia cambiato idea.

CITAZIONE
Sono obbligato, inoltre, a far presente ai gentili forumisti che, nella mia attuale posizione, non mi sarei mai sognato di proporre, come ho avuto modo di scrivere anche sopra, un tale tesi al mondo accademico, per il motivo principale che non condivido più i principi base della teoria, ritenendola, peraltro, non verosimile storicamente.

perdonami ma il libro è del 2012, ovvero di pochi mesi fa, e l'articolo sino a qualche giorno fa (non ho controllato recentissimamente) era in rete con tanto di commenti. Io posso relazionarmi solo con ciò che leggo, non posso sapere ciò che avviene nella tua mente. Del resto è quello che fanno anche i tuoi entusiasti lettori, almeno a leggere i commenti sul libro sul sito dell'editore (se non erro). Glielo dici tu che hai cambiato idea e che tale teoria che doveva sconvolgere l'intero panorama accademico, tanto che costoro prospettano un bestseller di proporzioni mondiali, è una bufala a cui non credi più? Secondo me ti inseguono con i forconi! :lol:


CITAZIONE
Ciò detto, vorrei brevemente rispondere, con una dovuta apologia, alle infamanti accuse di plagio mossemi nell'articolo

ancora una volta, io mi posso relazionare solo con ciò che trovo scritto. Per quanto umanamente capisca la tua disavventura, che è capitata anche a molti altri di noi, non solo io non ho la sfera di cristallo per saperlo, ma tale operazione rimane comunque censurabile, tanto più che fa parte di un libro, quindi qualcosa che si spera sia stato soggetto a una revisione. Che tu fossi in buona fede o meno, rimane il fatto che i tuoi lettori sono ingannati, laddove sarebbero bastate tre righe di spiegazione. Non sarebbe stato impossibile farlo, tanto più quando hai deciso di mettere tale articolo in rete. E se adesso te la cavi con una tiratina di orecchi dal sottoscritto, se ti azzardi a fare una cosa simile anche solo alla tesi di laurea, ti massacrano senza pietà e puoi dire addio a ogni speranza di carriera accademica in qualsiasi forma.

CITAZIONE
Ciò nonostante, ritengo ancora corrette le mie osservazioni, sopra riportate, sul paralellismo Svetonio/Atti, che mi hanno portato a ritenere che i Giudei seguaci di Chrestus citati da Svetonio in Vita Claudii non siano Cristiani neotestamentari.

sono due problemi diversi. Io mi sono occupato solamente dell'epigrafe in questione e se è attestata in qualche modo la presenza di un gruppo messianista ebraico a Roma dal nome chrestiani. Tra l'altro la comunità giudaica romana sembra essere ben integrata e, da quel poco che sappiamo, non sembra affatto incline al messianesimo politico e semmai ha altri problemi con le autorità, ma ho evitato di addentarmi in questi problemi per non appesantire il già lungo articolo. Ho inoltre lasciato volutamente fuori il Chrestus di Svetonio proprio per non confondere le cose e perchè la questione necessita di un'analisi a parte. Personalmente non sono convintissimo che quel Chrestus sia effettivamente riferito a Cristo, ma rimane il fatto che tale è l'opinione attuale della maggior parte degli studiosi, a parte la Sordi, Benko, Slingerland, se non ricordo male anche la Botermann, e pochi altri. E' pertanto con loro che ti devi confrontare, se non lo fai ciò che scrivi rimarrano elucubrazioni senza alcun valore. Per cui muovi le ciapp e leggi quello che costoro e in generale gli altri autori hanno scritto a proposito (e di questo non ho visto traccia nell'articolo che qui hai postato, ripeto che io mi relaziono, e non potrebbe essere diversamente, solo con ciò che posso leggere). Prima di partire in quarta fatti inoltre un'idea dello status quaestionis, altrimenti senza saperlo rischi di proporre soluzioni già confutate e scartate da tempo da altri e quindi fai tanta fatica per niente.

Ogni bene

CITAZIONE (Polymetis @ 23/11/2012, 14:49) 
Way, in riferimento al titolo del capitoletto "un articolo affatto originale", volevo dirti che, contrariamente a quello che crede mezzo mondo, "affatto" vuol dire" certamente"\"del tutto", quindi tu hai scritto "un articolo del tutto originale". Era forse un titolo ironico?

Ovviamente, ho cambiato titolo in corsa ed ho messo questo perché quello precedente era troppo forte: è inteso nell'accezione oramai comune, seppur la possibilità dell'ironia non mi era sfuggita. Forse cambierò ancora, al momento sono un tantinello incasinato con delle scadenze praticamente scadute...
view post Posted: 22/11/2012, 23:48     I chrestiani prima dei cristiani - Storia del Cristianesimo
Da qualche tempo gira in rete la storia della presunta esistenza di altri christiani o chrestiani prima dei cristiani intesi nel modo usuale, ovvero irenici seguaci di Gesù di Nazareth. Questi christiani o chrestiani sarebbero esistiti prima della predicazione di Gesù e forse anche prima della sua nascita e sarebbero un gruppo messianista ebraico che si opponeva, in vari modi e forme, all'occupazione romana della Palestina. Due sono le versioni di questa teoria, la prima vede in un'epigrafe funeraria ritrovata Roma e databile ai primissimi anni del I secolo d.C. l'attestazione dell'esistenza di chrestiani messianisti ebraici prima di Gesù, che pertanto vanno considerati i veri cristiani dell'epoca, non essendo Gesù mai esistito: il cristianesimo gesuano sarebbe stato creato a tavolino dai falsari padri della Chiesa solamente nel II secolo d.C. per nascondere imbarazzanti verità (lasciamo ai lettori curiosi di scoprire da soli quali sarebbero queste verità). Tale teoria la ritroviamo ad esempio in un articolo in rete di Alessio De Angelis, estratto dal suo ultimo libro, dal titolo significativo: I chrestiani prima dei cristiani. La seconda teoria, di Eric Laupot, invece vede la presenza attiva di christiani antiromani durante la guerra giudaica del 66 - 73 d.C., in particolare nella difesa di Gerusalemme dall'assedio romano nel 70 d.C. Sarebbero costoro secondo Laupot gli originali cristiani seguaci di un pretendente messianico e regale, dunque il cristinesimo sarebbe originariamente sorto come movimento politico antiromano e solo successivamente sarebbe subentrato il cristianesimo paolino.

Poichè in diversi, non solo in questo forum, mi hanno chiesto un'opinione a proposito, ero intenzionato a scrivere un paio di paginette per prima cosa sulla fantasiosa teoria di Alessio De Angelis e i suoi chrestiani prima dei cristiani. Mi sono fatto un pochino prendere la mano ed è venuto fuori un articolo bello lungo, che prenderà la forma, per renderlo più gradevole e leggibile, di un piccolo e-book. Di Laupot mi occuperò in seguito, sperando di avere tempo.

Presento in anteprima allora, ai lettori di Cristianesimo Primitivo, in occasione del felice ritorno a casa del figliol prodigo, ovvero Beliel, le bozze di questo articolo / e-book a cui farà seguito la versione rivista e corretta, adeguatamente impaginata. Del resto avevamo prospettato a Beliel una piccola ordalia a remissione dei suoi peccati contro il metodo storico :00036031.gif: . E così sia :0003021.gif:

Sperando di aver fatto cosa gradita ai lettori del forum, di seguito riporto il link da dove è possibile scaricare l'intero articolo / e-book, non avendo il sottoscritto un sito internet o un blog:

www.academia.edu/4816839/Strani_chrestiani

www.scribd.com/doc/129493537/STRANI-CHRESTIANI


Ovviamente sono graditi commenti, critiche e correzioni.

Buona lettura! :mf_bookread.gif:

Edited by -Waylander- - 19/10/2013, 12:08
view post Posted: 9/11/2012, 19:49     Bentrovati - Regolamento, Presentazioni, Dialogo con lo Staff
CITAZIONE (gibin @ 8/11/2012, 12:56) 
Salve
Sono un semplice appassionato di cristianesimo primitivo, del Gesù storico, dello studio del pensiero di Gesù e quindi delle prime Cristologie. Non ho alcun background nè pretesa di studioso visto che nella vita mi occupo di tutt'altro, ma la sera spesso leggo e cerco di capire gli eventi che hanno dato origine alla nostra civiltà oltre che alla nostra religione.

benevenuto anche da parte mia :2029.gif:

CITAZIONE
In sostanza mi ritengo un cristiano dell'anno zero e con un certo rammarico, libro dopo libro, constato quanto gli insegnamenti di oggi si discostino in modo a volte abissale da quelli che erano gli insegnamenti di allora.
Un saluto a tutti

:huh: ti manca così tanto sgozzare colombe al tempio? ;)
view post Posted: 12/9/2012, 11:16     And the next mythicist is... - Recensioni, News, Links e Bibliografie
... Thomas L. Brodie:

T.L. Brodie: Beyond the Quest for the Historical Jesus. A Memoir of a Discovery; Sheffield Phoenix Press

www.sheffieldphoenix.com/showbook.asp?bkid=217

La cosa in realtà non sorprende, giacchè già nel 2004 Brodie aveva pubblicato il suo Birthing of the New Testament nel quale ipotizzava un proto-Luca alla base del vangelo di Marco e l'utilizzo della storia di Elia come modello per la vita di Gesù. Il passo successivo non poteva che essere la riduzione della vita di Gesù a pura narrativa. Non essendo ancora uscito, non ho ovviamente letto il libro, così che è difficile dire se si tratti di una sorta di percorso autobiografico al "miticismo letterario", o un vero e proprio lavoro di ricerca, con magari elementi di novità rispetto alle sue precedenti opere.
Quello che tuttavia si può ricavare dalle anteprime è che si sta configurando una nuova modalità del miticismo, quella del "miticismo letterario", ovvero la ricerca di paralleli con il Vecchio Testamento allo scopo di togliere storicità alla figura di Gesù. Di per se la cosa non è una novità sconvolgente, se all'inizio del XX secolo si cercavano più o meno artatamente paralleli con figure opportunamente scelte del panorama religioso e mitico della tarda antichità, adesso questi paralleli vengono ricercati nelle figure e nelle narrazioni della tradizione religiosa e sapienziale ebraica. Ambedue queste strade condividono lo stesso difetto di fondo, la traslazione, e la confusione, dei piani tra analogia e storicità. La religionswissenschaft ha da tempo mostrato tutte le problematiche (ma anche i relativi vantaggi, ovviamente) dell'uso dell'analogia nella ricerca storica, spazzando via, e penso alla devastante critica di Jonathan Z. Smith alla figura degli dei che muoiono e risorgono, si spera per sempre, ogni tentativo di ricostruire la figura di Gesù attraverso altre figure del variegato mondo religioso del mondo classico. Non si capisce pertanto perchè questa critica non dovrebbe valere per il mitologismo letterario. Semmai ci si chiede, del tutto legittimamente, se questi autori abbiano mai effettuato un percorso di studi storico-religiosi più ampio, affrontando le problematiche inerenti al tema generale "religione" e alla comparazione nell'ambito della storia delle religioni, o piuttosto non siano sempre rimasti nella loro nicchia "specialistica", ignorando di fatto i contributi delle altre discipline.
Come che sia, il miticismo letterario sembra essere figlio dei tempi, così come lo è stata la fascinazione per lo gnosticismo (e chi scrive guarda con "terrore" all'annunciato libro della DeConick sullo gnosticismo, che sembra figlio di quella fascinazione così ben descritta da P. Jenkins in Hidden Gospels, How the Search for Jesus Lost Its Way), generato da una parte dalla reductio ad judaeum della third quest, dall'altra dal sempre più evidente disagio degli storici nel ricostruire la figura di questo giudeo del I secolo, con la messa in crisi, più o meno apertamente, di molti degli strumenti e delle certezze degli anni passati, anche recenti, tanto che Morna D. Hooker, che non è certo la prima venuta, può affermare, certo all'interno di un discorso assai più complesso:

"Perhaps, however, the time has come to abandon the whole enterprise of trying to discover the "real historical Jesus"
(M.D. Hooker: Foreword in C. Keith, A. Le Donne (eds): Jesus, Criteria, and the Demise of Authenticity; T & T Clark 2012, p. XIV)

La terra bruciata che sembra sempre più svilupparsi attorno alla figura storica di Gesù tuttavia ha un effetto contrario alle intenzioni di molti miticisti. Una volta spazzato via o reso "impossibile" il Gesù degli storici, rimane il Gesù della Tradizione, quello della Chiesa. Benedetto XVI e il suo Gesù di Nazaret ringraziano sentitamente.
view post Posted: 24/7/2012, 23:32     Bibliografia su Ev.Thom. - Recensioni, News, Links e Bibliografie
CITAZIONE (tesista87 @ 24/7/2012, 19:43) 
Grazie a tutti e soprattutto a Weiss. Ho un problema pratico: dove trovare questi testi? Io sn in Abruzzo e la biblioteca più fornita e più vicina mi sembra essere quella della sapienza. Non essendo iscritto a Roma, non posso prendere i testi, ma solo consultarli o fare qualche fotocopia. Ho trovato qlc testo su ebay; volevo chiedere se qlc di voi ritiene valido il testo di Stephen J Patterson dal titolo:"the gospel of thomas and Jesus". Weiss me ne aveva consigliato uno di Patterson del 94 "Thomas and Jesus", ma ho trovato solo il primo. Grazie

Allora, c'è poco da aggiungere a quanto scritto da Weiss, e quel poco a mio avviso è:

P. Perkins: Gnosticism and the New Testament; Fortress Press 1993. (Ha qualche annetto ma è un classico)

I. Dunderberg: The Beloved Disciple in Conflict? Revisiting the Gospel of John and Thomas; Oxford University Press 2006

Mandami un mp e abbi fede ;)

Urka! mi sono accorto di averti mandato un mp invece che una risposta (questa)sul forum :35.gif: Vabbè... è l'età... :wacko: Ad ogni modo rispondi al mp
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