Giovanni Dalla Teva |
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| CITAZIONE Sig. Hard Rain
Certo, a quel tempo si riferisce ai prodromi della guerra giudaica. Il contesto è qui la fine della guerra giudaica, siamo tra il 73 e il 74 e Giuseppe riassume velocemente quanto era successo prima. Il termin "tempo" è estremamente generico, peraltro bisogna vedere esattamente cosa dice il testo originale. Flavio Giuseppe è estremamente chiaro nel collocare al tempo di Felice la nascita dei sicari, quando con maggior precisione definisce questo movimento per la prima volta. Lo dice nello stesso Bellum. Signore, non io ma altri hanno detto che errare è umano ma perseverare è diabolico.CITAZIONE Certo, a quel tempo si riferisce ai prodromi della guerra giudaica. Assolutamente no! Quel tempo è lo stesso o prima ancora, di quando si riferisce (Filone Alessandrino, Legato ad Caium) "Un tiranno corrotto,(riferito a Pilato) avido e insensibile alle ragioni della giustizia. Orgoglio, prepotenza e insolenza erano la sua regola. Il paese sotto di lui fu lasciato al saccheggio di bande ribelli che incendiavano le case dei ricchi e la gente veniva uccisa senza il rispetto di alcuna legge " e dopo che Giuda il Galeo gridasse "che questo censimento ad altro non mirava che mettere in totale schiavitù, e invitava la nazione a fare un tentativo di indipendenza" Ant. Giud. libro XVIII,4 Esattamente quello che riporta la guerra giudaica in quel punto. 254 A quell'epoca i sicari ordirono una congiura contro quelli che volevano accettare la sottomissione ai romani e li combatterono in ogni modo come nemici, depredandoli degli averi e del bestiame e appiccando il fuoco alle loro case; 255 sostenevano, infatti, che non c'era nessuna differenza fra loro e degli stranieri, dato che ignobilmente buttavano via la libertà per cui i giudei avevano tanto combattuto e dichiaravano di preferire la schiavitù sotto i romani. CITAZIONE Il contesto è qui la fine della guerra giudaica, siamo tra il 73 e il 74 e Giuseppe riassume velocemente quanto era successo prima. No assolutamente!Il contesto è qui la fine della guerra giudaica, siamo tra il 73 e il 74 e Giuseppe descrive al 253"A capo dei sicari che l'avevano occupata c'era Eleazar, un uomo potente, discendente di quel Giuda che, come sopra abbiamo detto, aveva persuaso non pochi giudei a sottrarsi al censimento fatto a suo tempo da Quirinio nella Giudea." la figura di Eleazar dicendo che era discendente di quel Giuda.............. e continua a scrivere ciò che accaddde quando quel Giuda aveva persuaso non pochi giudei a sottrarsi al censimento fatto a suo tempo da Quirinio nella Giudea. Ed è ciò che riporta poi nel 254 e seguenti: A quell'epoca i sicari ordirono una congiura contro quelli che volevano accettare la sottomissione ai romani e li combatterono in ogni modo come nemici, depredandoli degli averi e del bestiame e appiccando il fuoco alle loro case; 255 sostenevano, infatti, che non c'era nessuna differenza fra loro e degli stranieri, dato che ignobilmente buttavano via la libertà per cui i giudei avevano tanto combattuto e dichiaravano di preferire la schiavitù sotto i romani.CITAZIONE Sig. Hard Rain
Certo, a quel tempo si riferisce ai prodromi della guerra giudaica. E poi Giuseppe Flavio in Ant. Giud libro XX, 254 e seguenti, dichiara in modo preciso che lo scoppio della guerra fu" Albino come un benefattore. Quest’ultimo infatti, teneva nascosta la sua infamia e prendeva precauzioni per non farsi scoprire, ma Gessio Floro, come se fosse stato mandato per fare mostra della sua cattiveria, ostentatamente sfoggiava la sua infamia nel comportamento verso la nostra nazione, non rispar miando alcuna forma di ruberie e di ingiusti castighi. Non conosceva la pietà, nessun guadagno lo saziava, era una persona che ignorava la differenza tra i guadagni più grandi e i più modesti, tanto che si associava persino ai briganti. La maggior parte del popolo seguiva questo arbitrio senza inibizioni, poi ché non aveva dubbi sulla impunità purché a lui andasse la parte del bottino a lui spettante. E questo non aveva alcuna misura."" Era Floro che ci costringeva alla guerra contro i Romani, perché preferivamo perire insieme piuttosto che a poco a poco. La guerra, infatti, ebbe inizio nel secondo anno dell’ammi.. nistrazione di Floro e nel ventesimo anno del regno di Nerone." Rimane sottinteso, Sig. Hard Rain che lei può pensare quello che vuole, e comunque grazie della precedente risposta, utile per un mio maggior approfondimento. Un caro saluto. Edited by Giovanni Dalla Teva - 27/7/2009, 15:28
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