Studi sul Cristianesimo Primitivo

Sicari, alcune precisazioni

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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 27/7/2009, 20:40     +1   -1




CITAZIONE
Sig. Hard Rain
Certo, la stessa linea filosofica di Giuda del quale Eleazar era un discendente, quello stesso Giuda al quale Giuseppe non ascrive nessun fatto criminale. L'escalation sicarica avverrà infatti alcuni decenni dopo, non prima del 52. Prima di questa data, la parola sicario non ricorre mai e Giuda non è mai chiamato sicario.

Anche se non viene chiamato sicario, di fatto era il capo dei sicari o banditi, o rivoluzionari o zeloti o disperati.
Antichità Giudaiche libro XVII,272:

"Divenuto ormai lo spavento di tutti, (riferito a Giuda il Galileo) depredava quanti incontrava, aspirava a cose sempre più grandi, la sua ambizione erano ormai gli onori reali, premio che egli si aspettava di ottenere non con la pratica della virtù, ma con la prepotenza che usava verso tutti."

Si immagini Lei se il libro XVII ci dice questo, cosa avrà raccontato il libro XVIII prima delle censure.

Per facilitare il confronto riporto l'oggetto della discussione, "La guerra giudaica" di Giuseppe Flavio VII -8-252 e seguenti.


253 A capo dei sicari che l'avevano occupata c'era Eleazar, un uomo potente, discendente di quel Giuda che, come sopra abbiamo detto, aveva persuaso non pochi giudei a sottrarsi al censimento fatto a suo tempo da Quirinio nella Giudea.
254 A quell'epoca i sicari ordirono una congiura contro quelli che volevano accettare la sottomissione ai romani e li combatterono in ogni modo come nemici, depredandoli degli averi e del bestiame e appiccando il fuoco alle loro case;
255 sostenevano, infatti, che non c'era nessuna differenza fra loro e degli stranieri, dato che ignobilmente buttavano via la libertà per cui i giudei avevano tanto combattuto e dichiaravano di preferire la schiavitù sotto i romani.

La caratteristica di Giuda il Galileo era che "depredava quanti incontrava" a quel tempo, depredandoli degli averi e del bestiame.

Insiste ancora, sostenendo che non si riferiva a Giuda il Galileo?

E per logica, Giuda il Galileo era il capo dei sicari, e con questo ricordo Giuseppe Flavio vuole indicare la continuità da Giuda il Galileo fino al suo ultimo discendente Eleazaar che in quel momento era a capo dei sicari della fortezza di Masada, ricordando pure alcuni i suoi figli. (di giuda il Galileo).

Un caro saluto

Edited by Giovanni Dalla Teva - 28/7/2009, 07:09
 
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Hard-Rain
view post Posted on 28/7/2009, 06:57     +1   -1




No, perchè i sicari erano una diversa forma di banditismo, sorta attorno agli anni '50 (verso il 52), come scrive lo stesso Giuseppe, a meno che non si contraddica da solo. "Sicario" ha ovviamente vari sensi, è un prestito greco dal latino sicarius, la parola esisteva da tempo immemore per denotare un assassino comune (la usa Cicerone ma cfr. anche lo stesso Bell. 1,54) ma in senso tecnico se ne parla solo una dozzina di anni prima dello scoppio della rivolta giudaica. Anche dal confronto di Bell. 7,254 (sicari) con Bell. 7,267 (zeloti) mi pare si possa dedurre che erano gruppi diversi. Si veda anche Bell. 4,400 dove Flavio Giuseppe parla della "banda detta dei sicari". Poi, visto che lei sostiene che quel passaggio di Guerra Giudaica del tutto riassuntivo e generico va riferito al tempo di Giuda il Galileo solo perchè c'è un "all'epoca" (greco: "tote") nel testo di Bell. 7,254, allora come si intendono tutti i ragionamenti successivi, il confronto con i rivoluzionari come Giovanni al tempo della guerra giudaica, visto che non c'è alcun indicatore deittico nel testo (ovvero non c'è nessun avverbio o parola del tipo "in seguito", "dopo", ecc...) come se tutto quanto sia accaduto al tempo della rivolta di Giuda? Per me il "tote" (all'epoca) va riferito all'epoca in cui fu occupata Masada o al massimo al periodo in cui i sicari iniziarono la loro attività, prima degli zeloti del tempo della guerra (cioè Giovanni, ecc...). In effetti le azioni dei sicari furono tra le prime di quel periodo. In poche parole: il richiamo di Giuda il Galileo non c'entra nulla se non per il fatto che Giuseppe spiega che Eleazar era un suo discendente.

Edited by Hard-Rain - 28/7/2009, 08:14
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 28/7/2009, 08:49     +1   -1




Sig. Hard Rain, prima di tutto grazie della sua risposta, e buona giornata

CITAZIONE
Sig. Hard Rain
No, perchè i sicari erano una diversa forma di banditismo, sorta attorno agli anni '50 (verso il 52), come scrive lo stesso Giuseppe, a meno che non si contraddica da solo.

Non è Giuseppe Flavio che si contraddice, ma è Lei che analizza i fenomeno del banditismo in Palestina in quel tempo, in forma troppo rigida, tale da non permetterLe di osservare alcune varianti giustificative.

Partendo da Ezechia, il padre di Giuda il Galileo, Giuseppe Flavio lo descrive come un capo bandito, che comandava una numerosa banda di banditi che infestavano ai confini della Siria. Ant. libro XIV, 159.

Poi ". V’era Giuda figlio del capo bandito Ezechia, che era stato uomo di grande potere e fu catturato da Erode solo con molta difficoltà. Questo Giuda, a Seffori, in Galilea, mise insieme un numero di uomini disperati e assali il palazzo reale, prese tutte le armi che vi erano immagazzinate, armò ognuno dei suoi uomini e se ne andò con tutte le proprietà che potè prendere.
Divenuto ormai lo spavento di tutti, depredava quanti incon trava, aspirava a cose sempre più grandi, la sua ambizione erano ormai gli onori reali, premio che egli si aspettava di ottenere non con la pratica della virtù, ma con la prepotenza che usava verso tutti." Ant. libro XVII,271,272.

Ora si deve sottolineare che i banditi e i disperati in quel tempo, non erano solo quelli con a capo gli Asmonei decaduti con volontà di riprendersi quello che loro ritevano gli spettasse per diritto dinastico. ma ce ne furono anche di altri.
Ant. libro XVII, 273 e seguenti.

Quanto scritto nel libro XVIII di Ant. riguardante Giuda il Galileo, è stato censurato dai falsari, ma in parte lo possiamo ricavare da Filone Alessandrino, Legato Alessandrino ""Un tiranno corrotto,(riferito a Pilato) avido e insensibile alle ragioni della giustizia. Orgoglio, prepotenza e insolenza erano la sua regola. Il paese sotto di lui fu lasciato al saccheggio di bande ribelli che incendiavano le case dei ricchi e la gente veniva uccisa senza il rispetto di alcuna legge "

Successivamente operarono con movimenti rivoluzionari e di banditismo, appartenenti allo stesso sangue, nel 36 suo figlio primogenito Giovanni, crocefisso con i lestaì.

Il termine ladroni» (traduzione italiana un po' a orecchio del latrones latino della Vulgata) è, nell' originale greco, lestài.
Ricordiamo che lestès è, in Giovanni, il termine con cui è indicato Barabba e che va quasi certamente letto pure qui nel senso non di «brigante», di «delinquente comune», ma di «sobillatore politico», di «guerrigliero », di zelota, cioè di militante per la causa della liberazione di Israele dall' occupazione dei romani. I quali non riconoscevano alcuno status ai «partigiani», ai ribelli al loro dominio: per loro, non erano hostes, nemici, ma semplicemente «briganti», «delinquenti» da sopprimere.


nel 45 un altro suo figlio Giuda o Teuda, nel 46 altri suoi due figli Giacomo e Simone, dopo di chè prese il comando del movimento rivoluzionario, dei banditi, dei disperati, dei briganti dei lestaì l'ultimo figlio Giuseppe, trasformato dalla censura in Menaehm.

Il procuratore (dal 60 al 62 d.c.) Antonio Felice fece assasinare il sommo sacerdote Gionata dai briganti che per l'assasinio usarono la strategia dei pugnali nascosti sotto le vesti. Ant. libro XX, 163 e seguenti.

Tale metodo di accoppamento divenne frequente fra tutti i gruppi di banditi, ribelli , rivoluzionari, briganti che da ora in poi vennero identificati anche con il termine sicari, derivante dal nome dell'arma che usavano in questa strategia. Ant. libro XX, 185.

Quindi i sicari furono la continuazione dei gruppi di briganti, banditi, disperati, lestaì eccetera di antica data che dagli anni 60 circa vennero pure identificati con il nuovo termine di sicari.

Si spiega quindi, che Giuda il Galileo non fu associato direttamente ai sicari solo perchè i banditi, i rivoluzionari, i disperati, i briganti, i lestaì vennero chiamati pure sicari solo successivamente alla sua morte.

www.storiacristianesimo.it

Un caro saluto.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 28/7/2009, 09:30     +1   -1




QUOTE
i briganti, i lestaì vennero chiamati pure sicari solo successivamente alla sua morte.

Questo mi può andare bene e sono d'accordo con lei, se la sua analisi è questa. Ovviamente non sto dicendo che dal tempo di Giuda in poi e anche prima non esistessero dei criminali e dei banditi più o meno organizzati ma solo che si raccolsero dei gruppi tecnicamente chiamati "sicari" nel periodo che ho indicato. Da questa prospettiva, mi sento di essere d'accordo con lei. Per la verità tutto il thread era nato da "Iscariota", cioè se uno negli anni '30 poteva avere questo nome desunto dal greco sikarios, con senso proprio di sicario del tempo della guerra giudaica. Io sostenevo di no a motivo che i "sicari" appunto furono chiamati così dagli anni '50 in poi. Eventualmente si poteva intendere Giuda come "sicario" nel senso generale di assassino. Altrimenti si tatta di un anacronismo. Ma nel documento io (e i miei colleghi) avevamo proposto altre interessanti spiegazioni del termine, anche perchè foneticamente sikarios è diverso da iskariothes o iskarioth. Peraltro mi pare che il professor Filipponi prenda posizione per l'interpretazione classica derivata dall'ebraico "ish Keriot", cioè Giuda che proviene da Keriot, più che per una confusione sul greco sikarios.
 
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Cecco D'Ascoli
view post Posted on 28/7/2009, 09:39     +1   -1




Dal libro Jehoshua o Iesous, al capitolo “IL REGNO DEI CIELI E LO ZELOTISMO” leggiamo.

…… Il termine ARAMAICO “quanaim” (quannaim) tradotto in GRECO (Significa) “zelotai”, tradotto in LATINO (significa) “sicarii”….

Ora io voglio dire, noi stiamo cercando di sapere se i sicari esistevano prima, durante o dopo. Mentre non vediamo che, Quana, zelota e sicario sono la stessa entità chiamata in tre lingue diverse.

Ne è la prova che Giuda fondatore e “zelota”, lo ritroviamo in suo nipote Eleazar “sicario”.

Le (sacre) scritture hanno voluto farci divertire a rincorrere Simone di “Cana”, Simone lo “Zelota” e in ultimo Giuda “Iscariota” loro stessi ce lo dicono, ma non lo vogliamo vedere, la nostra testa è troppo inzuppata di pappone.(cibo che ha fatto ingrassare la chiesa a dismisura).

Altro esempio a me molto caro; Gesù-<b>Giovanni-[color=purple]Battista[/color]. Perdiamo tempo con Gesù, perdiamo tempo col Battista e non vediamo il vero attore di quella GENESI [lui è GIOVANNI].

Se il Prof. ci dice che il sicarismo si può far risalire al tempo dei MACCABEI, è da credergli, perche lui affermando queste cose può solo rimetterci in credibilità. Saluto lui con stima e rispetto, e se ci legge, lo ringraziamo di tutto, per i suoi tantissimi sudori non adeguatamente ricompensati.

PS. I mattoni vanno usati per COSTRUIRE la casa, non per metterli di traverso. Lo hanno fatto gli amanuensi, non facciamolo pure noi. Grazie

Poi saluto tutti voi con stima e amicizia Cecco D’Ascoli.

 
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Hard-Rain
view post Posted on 28/7/2009, 10:01     +1   -1




Ma io avevo letto da qualche parte che Filipponi intedeva Giuda di Qeriot. Mi pare di averlo letto in uno dei documenti del suo sito. Ora controllo meglio.

Ecco qui cosa è scritto nel sito di Filipponi:

"Giuda Iscariota in quell’epoca divenne il simbolo del tradimento , quando invece l’uomo (ish)di Kerioth ebbe l’ncarico dal sinedrio (e forse dallo stesso Messia ) di consegnare il deposto maran ai romani che assediavano la città."

tratto da: http://www.angelofilipponi.com/ (bisogna accedere al documento intitolato "Novità dell'Opera").

La mia memoria, dunque, non mi ha ingannato.

Quindi Giuda Iscariota non è un sikarios, secondo Filipponi, indipendentemente dalle sue personali idee legate alla nascita dei sikarioi in Palestina. Che ne pensate?

Poi, non sono per nulla convinto che il termine latino sicarius sia stato desunto come calco dall'aramaico o dal greco... Semmai il greco sikarios è un prestito dal latino sicarius.
 
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Deicida
view post Posted on 28/7/2009, 10:21     +1   -1




CITAZIONE
Hard-Rain: nel testo di Bell. 7,254, allora come si intendono tutti i ragionamenti successivi, il confronto con i rivoluzionari come Giovanni al tempo della guerra giudaica,

Innanzitutto ringrazio Giovanni per la sua analisi riguardo i sicari che mi sento di condividere.
Caro Hard,non solo il tempo a cui si riferisce Flavio in Guerra VII 254 e segg., è da riferirsi al tempo di Giuda Galileo,ma gli stessi personaggi che vengono citati dopo non hanno la minima possibilità di essere identificati con i Giovanni e Simone della Guerra del 70.
Lo so già che storcerà il naso,ma almeno,se ha tempo, vada a leggere questa mia analisi riportata in due commenti:

-commento del 8/6/2009, 19:37,pag. 1

-commento del 11/6/2009, 11:35,sempre a pag. 1

il link è:

http://cristianesimoprimitivo.forumfree.net/?t=40033195

Saluti.
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 28/7/2009, 10:34     +1   -1




Prima vorrei precisare che io mi inchino davanti alla sua ricerca "Alcune interpretazioni di Iscariota" per il suo spessore tecnico che ho qui sotto mano.

CITAZIONE
Sig, Hard Rain
Per la verità tutto il thread era nato da "Iscariota", cioè se uno negli anni '30 poteva avere questo nome desunto dal greco sikarios, con senso proprio di sicario del tempo della guerra giudaica. Io sostenevo di no a motivo che i "sicari" appunto furono chiamati così dagli anni '50 in poi. Eventualmente si poteva intendere Giuda come "sicario" nel senso generale di assassino. Altrimenti si tatta di un anacronismo. Ma nel documento io (e i miei colleghi) avevamo proposto altre interessanti spiegazioni del termine, anche perchè foneticamente sikarios è diverso da iskariothes o iskarioth. Peraltro mi pare che il professor Filipponi prenda posizione per l'interpretazione classica derivata dall'ebraico "ish Keriot", cioè Giuda che proviene da Keriot, più che per una confusione sul greco sikarios.

CITAZIONE
Sig. Hard Rain
Per la verità tutto il thread era nato da "Iscariota", cioè se uno negli anni '30 poteva avere questo nome desunto dal greco sikarios, con senso proprio di sicario del tempo della guerra giudaica. Io sostenevo di no a motivo che i "sicari" appunto furono chiamati così dagli anni '50 in poi.

Lei qui ha perfettamente ragione!!!!! nessuno può confutare quanto Lei sostiene.


Però io sostengo che chi scrive il vangelo di Marco non scrive negli anni trenta ma dopo la guerra giudaica del 70 d.c., quando il termine sicario era ben conosciuto e usato.

Tutto questo è la dimostrazione chiara e lampante che il personaggio di Giuda Iscariota il traditore, fu completamente inventato da chi scriveva il vangelo di Marco.

L'evangelista doveva, discolpare i romani e incolpare di Deicidio i giudei.

Allora, associò il nome Giuda ai Giudei e ormai che c'era perchè non associarlo a quelli della peggior specie ciò i sicari. Da qui il termine Iscariota associato al termine bandito, brigante, assassino non certo proveniente da Keriot.

Così facendo dimostra che quello che sta scrivendo è solo e niente altro che falsificazioni.

Negli anni trenta d.c. in Palestina nessuno identificava, i rivoluzionari, i briganti, i banditi, gli assasini con il termine di sicari.

Chi scrisse il vangelo di Marco, sicuramente non aveva a disposizione per documentarsi, gli scritti precisi di Giuseppe Flavio e certamente non possedeva una approfondita conoscenza, circa il significato anche storico della parola siKarios.

www.storiacristianesimo.it

Un saluto a tutti.





 
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Cecco D'Ascoli
view post Posted on 28/7/2009, 10:37     +1   -1




Carissimo Hard

Intanto ti offro il mio saluto e tantissimi ringraziamenti, per tutto.
Il citato Giuda Iscariota è su mia riflessione, non c'entra Il Prof.

Saluti, saluti, saluti Cecco D'ascoli
 
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Hard-Rain
view post Posted on 28/7/2009, 10:49     +1   -1




Giovanni, ci siamo, dunque intesi. Dopo, se il vangelo è stato scritto prima, durante o dopo il 70 è altra questione. Comunque la tesi per cui Iscariota sia un anacronismo, legato magari a un personaggio inventato, non la respingo, la metto nel novero delle possibilità, indubbiamente. Idem per Barabba, ma questo è un altro discorso.

QUOTE
sua ricerca "Alcune interpretazioni di Iscariota"

Questa citazione mi fornisce l'occasione di menzionare e ringraziare con grande piacere Elisha Qimron, Avraham Israel (che lo scorso dicembre è venuto in Italia a farmi visita in occasione di un suo viaggio) e Yona Menachem Cochav che hanno contribuito alla stesura del documento.
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 28/7/2009, 11:43     +1   -1




Vorrei complimentarmi con il Sig. Deicida. Come vede, ogni tanto, attraverso il normale buon senso umano riusciamo a scoprire e dimostrare un pezzo di verità storica,.

un caro saluto a tutti.
 
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Cecco D'Ascoli
view post Posted on 28/7/2009, 13:09     +1   -1




Carissimo Hard

Del prof. da Nov. dell’Op.

***La clausola di non interferenza nell’orbita romana, voluta dai romani fu la condanna a morte per il maran Jehoshua-(Giovanni), abbandonato al suo destino, e per lo stesso Areta IV, abbandonato all’ira di Tiberio. Il caso di Jehoshua-(Giovanni) diventò una questione interna al mondo romano e quindi Vitellio, dopo aver dato l’ultimatum alla città di Gersusalemme assediata, ricevette dai sadducei e dai farisei, che fecero prigioniero il ribelle (RE)-messia, che venne fatto crocifiggere: la città fu salva, si ripristinò l’ordine romano, si purificò il tempio e si celebrò la pasqua sadducea tra il tripudio popolare, alla presenza del governatore.(Vitellio)
Nel caso della consegna di Cristo ad opera di Giuda a Vitellio e a Pilato si tratta di una procedura a seguito di una richiesta espressa del proconsole romano………,****

Riflessioni e domande su questo post di Filipponi:

Cosa ci fa Pilato al fianco di Vitellio, mentre Giuda consegna-accompagna suo fratello?

Vitellio mandò tempo prima Marcello a dire a Pilato,(fuori dalle scatole che hai rotto troppo)ma lo ritroviamo a presenziare-processare colui che si era fatto re, per volontà amanuense.

Forse fu un processo online mentre Pilato era sulla strada di Roma?

Di quale processo c’era bisogno?

Li c’era un proclamatosi re a tutti gli effetti, al quale viene imposto, o ti consegni o mettiamo a ferro e fuoco la città.

Decisione, e fu accompagnato da suo fratello Giuda detto Teudas= Zelota-Sicario, si consegna a Vitellio.

NEI VANGELI SI ACCENNA L’IPOTESI CHE FU GESÙ-GIOVANNI A CHIEDERE A SUO FRATELLO GIUDA-TEUDAS A CONSEGNARLO-TRADIRLO.

Premettendo che GIUDA ISCARIOTA ce lo consegnano le sacre scritture e non la storia,

ne deduco che, a te e al prof. fa dire che è di Keriot(invenzione amanuense), a me, di dire che Iscariota è servito ad allontanare il collegamento, che Giuda era suo fratello.(non cugino è)

Vi ringrazio Cecco D’Ascoli
 
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Deicida
view post Posted on 28/7/2009, 13:50     +1   -1




Sig. Hard,vorrei porle una domanda che mi frullava nella testa già da quando, tempo fa, lessi il suo documentatissimo studio sul significato di Iscariota.
A pag. 45,ipotizzando che Iscariota possa equivalere a sicario,lei scrive che:

"...va pertanto supposta una colossale falsificazione che avrebbe distrutto tutti i manoscritti esistenti contenenti l'ipotetico sicarius..."

La mia domanda è: perchè sarebbero dovuti esistere vangeli contenenti la parola "sicario"?
Non è più verosimile,che nel tentativo di spoliticizzazione della figura di Cristo,tutti i vangeli riportarono solo l'espressione "iscariota",come occultamento di "sicario",e che quindi non bisogna ipotizzare nessuna colossale distruzione?
Grazie,un saluto.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 28/7/2009, 14:00     +1   -1




Perchè si posero il problema di occultare "sicario" quando poi non occulatorono per nulla "zelota" o "cananeo" (quest'ultimo derivante probabilmente da kannaim)? Solo nel caso di Giuda Iscariota ci fu questo problema e perchè? Cosa sarebbe costato lasciare "sicario", a fianco di "zelota" e "cananeo"?

Inoltre, se fosse vero il discorso "spoliticizzazione", appunto facendo tradire Gesù da uno dei "sicari", si sottolineava che Gesù non era aderente alla loro linea politica e fu tradito, così, appunto, lo si spoliticizzava. Perchè, dunque, occultarlo?
 
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Hard-Rain
view post Posted on 28/7/2009, 14:18     +1   -1




QUOTE
Decisione, e fu accompagnato da suo fratello Giuda detto Teudas= Zelota-Sicario, si consegna a Vitellio

Sì, e al fratellino non fanno nulla e se ne va in pace. Ma da che parte stava? Se da quella di Gesù, avrebbero dovuto arrestarlo. Se da quella dei Romani, allora è giusto chiamarlo "traditore".

E poi perchè Gesù si sarebbe consegnato senza spargimento di sangue, visto che non aveva niente da perdere? Perchè era buono o masochista? Allora, forse, sono stati i suoi a tadirlo. Torna dunque in ballo la questione del tradimento.
 
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167 replies since 24/11/2007, 01:15   4084 views
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