Egregio Sig. Hard Rain, prima di tutto vorrei scusarmi se mi son permesso in precedenza di averLe scritto la seguente frase "Signore, non io ma altri hanno detto che errare è umano ma perseverare è diabolico." perchè ogni persona ha il diritto di pensare e interpretare le cose come vuole, e usare le proprie conoscenze nel modo che ritiene più opportuno.
Dopo le scuse passo all'attività normale.
CITAZIONE
Sig. Hard Rain
Certo, a quel tempo si riferisce ai prodromi della guerra giudaica.
La frase oggetto di discussione, è contenuta " Guerra giudaica" di Giuseppe Flavio VII -8-252 e seguenti" e precisamente:
253 A capo dei sicari che l'avevano occupata c'era Eleazar, un uomo potente, discendente di quel Giuda che, come sopra abbiamo detto, aveva persuaso non pochi giudei a sottrarsi al censimento fatto a suo tempo da Quirinio nella Giudea.
254 A quell'epoca i sicari ordirono una congiura contro quelli che volevano accettare la sottomissione ai romani e li combatterono in ogni modo come nemici, depredandoli degli averi e del bestiame e appiccando il fuoco alle loro case;
255 sostenevano, infatti, che non c'era nessuna differenza fra loro e degli stranieri, dato che ignobilmente buttavano via la libertà per cui i giudei avevano tanto combattuto e dichiaravano di preferire la schiavitù sotto i romani. Io invece sostengo che "A quell'epoca" si riferisce a Giuda il Galileo anche perchè ogni volta che Giuseppe Flavio parlo di Giuda il Galileo scrive accanto pure delle sue trame contro i Romani, come sopra al 254Ant. Giud. libro XVIII, 4
"Ma un certo Giuda, un Gaùlanita della città chiamata Gamala, che aveva avuto l’aiuto di Saddoc, un fariseo, si gettò nel partito della ribellione, gridando che questo censimento ad altro non mirava che a mettere in totale servitù, e invitava la nazione a fare un tentativo di indipendenza. "Ant. Giud libro XVIII,9
"In questo caso, certamente, Giuda e Saddoc diedero inizio tra
noi a una astrusa scuola di filosofia, e quando acquistarono una
quantità di ammiratori, subito riempirono il corpo politico di
tumulto e vi inserirono ancora i semi di quei torbidi che in seguito
lo sopraffecero; e tutto avvenne per la novità di quella filosofia
finora sconosciuta che ora descrivo. Il motivo per cui do questo
breve resoconto è soprattutto perché lo zelo che Giuda e Saddoc
ispirarono nella gioventù fu l’elemento della rovina della nostra
causa."Ant. Giud libro XVIII, 23
"
Giuda il Galileo si pose come guida di una quarta filosofia Questa scuola concorda con tutte le opinioni dei Farisei eccetto nel fatto che costoro hanno un ardentissimo amore per la libertà, convinti come sono che solo Dio è loro guida e padrone. Ad essi poco importa affrontare forme di morte non comuni, permettere che la vendetta si scagli contro parenti e amici, purché possano evitare di chiamare un uomo «padrone»". Ant. Giud. libro XX, 102
"Oltre a ciò, Giacomo e Simone, figli di Giuda Galileo, furono posti sotto processo e per ordine di Alessandro, vennero crocefissi; questi era il Giuda che — come ho spiegato sopra — aveva aizzato il popolo alla rivolta contro i Romani, mentre Quirino faceva il censimento in Giudea. I Erode, re della Calcide, rimosse Giuseppe, figlio di Camei, dalla carica di sommo"Guerra giudaica II,118
"Sotto di lui un galileo di nome Giuda spinse gli abitanti alla ribellione, colmandoli di ingiu rie se avessero continuato a pagate il tributo ai romani e ad avere, oltre dio, padroni mortali. Questi era un dottore che fondò una sua setta particolare, e non aveva nulla in comune con gli altri".Guerra Giudaica II,433
"Fu allora che un certo Menahem, figlio di Giuda detto il galileo un dottore assai pericoloso che già ai tempi di Quirinio’ aveva rimproverato ai giudei di riconoscere la signoria dei romani quando già avevano dio come signore, messosi alla testa di alcuni fidi raggiunse Masada,"
Antichità Giudaiche libro XVII,272:
"Divenuto ormai lo spavento di tutti, (riferito a Giuda il Galileo)
depredava quanti incontrava, aspirava a cose sempre più grandi, la sua ambizione erano ormai gli onori reali, premio che egli si aspettava di ottenere non con la pratica della virtù, ma con la prepotenza che usava verso tutti."
Si immagini Lei se il libro XVII ci dice questo, cosa avrà raccontato il libro XVIII prima delle censure.
Per facilitare il confronto riporto l'oggetto della discussione, "La guerra giudaica" di Giuseppe Flavio VII -8-252 e seguenti.
253 A capo dei sicari che l'avevano occupata c'era Eleazar, un uomo potente, discendente di quel Giuda che, come sopra abbiamo detto, aveva persuaso non pochi giudei a sottrarsi al censimento fatto a suo tempo da Quirinio nella Giudea.
254 A quell'epoca i sicari ordirono una congiura contro quelli che volevano accettare la sottomissione ai romani e li combatterono in ogni modo come nemici,
depredandoli degli averi e del bestiame e appiccando il fuoco alle loro case;
255 sostenevano, infatti, che non c'era nessuna differenza fra loro e degli stranieri, dato che ignobilmente buttavano via la libertà per cui i giudei avevano tanto combattuto e dichiaravano di preferire la schiavitù sotto i romani.
La caratteristica di Giuda il Galileo era che "depredava quanti incontrava" a quel tempo, depredandoli degli averi e del bestiame.CITAZIONE
Sig. Hard Rain
Per me il "tote" (all'epoca) va riferito all'epoca in cui fu occupata Masada o al massimo al periodo in cui i sicari iniziarono la loro attività, prima degli zeloti del tempo della guerra (cioè Giovanni, ecc...). In effetti le azioni dei sicari furono tra le prime di quel periodo. In poche parole: il richiamo di Giuda il Galileo non c'entra nulla se non per il fatto che Giuseppe spiega che Eleazar era un suo discendente.
Per Giuseppe Flavio, dopo aver scritto Guerra Giudaica II,252 i termini rivoluzionari, briganti, sicari, ribelli erano equivalenti.Anzi , identifica sicari con ribelli, Ant. Giud. libro XX, 185,186:" "Quando Festo arrivò in Giudea, la trovò devastata dai ribelli che incendiavano e saccheggiavano un villaggio dopo l’altro; i cosiddetti sicari cioè i ribelli, erano a quel tempo particolarmente numerosi. Si avvalevano di pugnali, di forma simile alle scimitarre dei Persiani ma curvi e più simili all’arma........."Infatti, in Guerra giudaica libro II"408 "Allora alcuni dei
rivoluzionari più attivi, per pro vocare lo scoppio della guerra, si radunarono e piombarono sulla fortezza di Masada, e avendola presa con uno strata gemma uccisero la guarnigione romana e la sostituiràno con una loro. Contemporaneamente nel tempio di Gerusalemme";
in Guerra Giudaica libro II, 434 "messosi alla testa di alcuni fidi raggiunse Masada, dove apri a forza l’arsenale del re Erode e,
avendo armato oltre ai paesani altri briganti, fece di questi la sua guardia del corpo; quindi ritornò a Gerusalemme e, assunto il comando della ribellione, prese a dirigere l’assedio. Non disponevano però di macchine,
Ora se andiamo a sostituire a sicario il suo termine termine equivalente cioè ribelle in "Guerra giudaica" di Giuseppe Flavio VII -8-252 e seguenti" "253 A capo
dei ribelli che l'avevano occupata c'era Eleazar, un uomo potente, discendente di quel Giuda che, come sopra abbiamo detto, aveva persuaso non pochi giudei a sottrarsi al censimento fatto a suo tempo da Quirinio nella Giudea. "
254
A quell'epoca i ribelli ordirono
una congiura contro quelli che volevano accettare la sottomissione ai romani e li combatterono in ogni modo come nemici,
depredandoli degli averi e del bestiame e appiccando il fuoco alle loro case;
Sicuramente diventa tutto chiaro.Un caro saluto.