Studi sul Cristianesimo Primitivo

Lezione Gesù Barabba

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Frances Admin
view post Posted on 26/1/2008, 16:05 by: Frances Admin     +1   -1




CITAZIONE
NA27 mette Gesù tra parentesi quadre (singole, non doppie). Questo significa, come dice lo stesso manuale nell'introduzione a pag 49*:

Square brackets in the text ([]) indicate that textual critics today are not completely convinced of the authenticity of the enclosed words. (…) Square brackets always reflect a great degree of difficulty in determining the text”.

Questa è la motivazione ufficiale della ricorrenza del segno critico. Ma è risaputo che all'interno del comitato della Nestle-Aland c'erano forti tensioni riguardo la scelta delle varianti testuali. Metzger, che è stato membro sia della NA che del GNT, nel commentario al GNT, riflette questa tensione interna al Comitato:

"A majority of the Committee was of the opinion that the original text of Matthew had the double name in both verses and that VIhsou/n was deliberately suppressed in most witnesses for reverential considerations. In view of the relatively slender external support for VIhsou/n, however, it was deemed fitting to enclose the word within square brackets."

Come, se tutta la maggioranza della Commissione era a favore della lezione "Iesoun ton Barabban" che bisogno c'era di racchiudere l'espressione tra parentesi quadre? Allora, se non è stata una scelta tecnica, è una scelta teologica. Preoccupati di scatenare l'indignazione dei lettori e delle autorità ecclesiastiche i membri del GNT e della NA hanno deciso di racchiudere il passo tra parentesi quadre. Inoltre, sappiamo che molte scelte riguardanti le lezioni testuali più equivoche le ha prese Metzger da solo, contro il parere del resto del Comitato. Metzger, in varie opere si era sempre espresso a favore della lezione "Gesù Barabba". Forse, nel commentario al GNT ha voluto traviare i lettori facendo credere che l'inclusione della lezioni difficile fosse stata una scelta collegiale, quando invece sappiamo che fu unilaterale, o al massimo, bilaterale (B.M. Metzger e K. Aland). Ma non potendo far prevalere il suo parere contro quello degli altri, si è dovuto attuare un compromesso: la lezione sarebbe stata inserita, ma tra parentisi quadre.

CITAZIONE
C'è anche una seconda strada. Un buon principio di filologia neotestamentaria è quello di controllare sempre che una lezione che compare nel testo cesariense e in quello occidentale ma non nel testo neutrale debba essere scartata. Questo è il principio base per cui si scarta la pericope dell'adultera, no? Compare solo nei codici occidentali (vetus latina inclusa) e ad es. nel ms. 700 che è cesariense. NA27 mette tra le doppie parantesi quadrate la pericopere dell'adultera, che considera quindi spuria, molto più spuria di Gesù Barabba. Se applicassimo sic et simpliciter questo principio allora dovremmo scartare anche Gesù Barabba e dire che è una invenzione, una tradizione palestinese confluita nel testo e che riguardava il nome di quel prigioniero.

Io non sono affatto convinta del fatto che la pericope dell'adultera in origine non facesse parte del testi primitivo. Attenzione, parlo del testo primitivo, non dell'autografo. C'è chi conferisce valore redazione a questo pericope per implicazioni teologiche (la donna). In realtà, nella critica testuale si deve tenere conto della teologia del redattore e dello scriba, ma bisogna abbandonare la propria teologia.
 
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84 replies since 25/1/2008, 23:04   3945 views
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